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Il bollettino quotidiano dell’Istituto Superiore della Sanità comunica che nelle ultime 24 ore in Sicilia si sono registrati 78 i nuovi casi di positivita’ al Coronavirus dei quali 6 sono migranti ospiti nei centri d’accoglienza: 4 a Pozzallo e 2 a Siracusa.

Il totale di persone attualmente positive nell’isola sale a 1.284, mentre i casi totali da inizio pandemia passano a 4.565. Nessuna vittima in regione nelle ultime 24 ore, con il numero dei decessi che resta a 288.

Le persone attualmente ricoverate con sintomi, in regione, sono 87, delle quali 11 in terapia intensiva. Sono 1.186, invece, le persone in isolamento domiciliare mentre i guariti dall’inizio della pandemia sono 2.993. Dei nuovi positivi, 21 sono nella provincia di Catania, 10 a Palermo, 12 a Messina, 3 a Siracusa, 2 a Enna, 9 a Ragusa, 12 ad Agrigento, 9 a Trapani. Nessun nuovo caso, invece, nella provincia di Caltanissetta.

La provincia di Agrigento, purtroppo, fa registrare nuovi casi di coronavirus. Sono ben 8 quelli registrati e riguardano i Comuni di Canicattì (4), Castrofilippo (2), Palma di Montechiaro (1) e Ravanusa (1).

A comunicarlo i sindaci dei rispettivi Comuni interessati.

L’unica cosa confortante è che la maggior parte di questi casi riguarda persone che sono tornati da viaggi all’estero.

 

 

 

 

 

Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il Questore Rosa Iraci, come apprende l’Adnkronos, sono andati a fare visita, oggi pomeriggio, al poliziotto rimasto gravemente ferito nell’incidente avvenuto la scorsa notte sulla Statale nei pressi del centro d’accoglienza di Siculiana in cui è stato investito e ucciso un migrante eritreo appena fuggito da Villa Sikania. Il poliziotto ha riportato gravi ferite a una gamba ed è stato operato, ma non è in pericolo di vita.

”Il tragico incidente di questa notte evidenzia il grave clima di emergenza in cui operano in provincia di Agrigento la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera e tutte le altre componenti di protezione civile e del volontariato”. Lo ha detto all’Adnkronos il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, dopo avere fatto visita, con il questore Rosa Maria Iraci, al poliziotto rimasto ferito la notte scorsa nell’incidente in cui è rimasto ucciso il migrante eritreo. L’automobilista è stato arrestato per omicidio stradale.

”A questi uomini e a queste donne in divisa va dato atto di grande professionalità e senso del dovere nel fronteggiare, con fermezza ma anche con umanità, una crisi migratoria di vaste proporzioni – dice ancora Patronaggio – pericolosamente aggravata dalla emergenza sanitaria. Un mesto pensiero va al cittadino eritreo – conclude Patronaggio – che ha trovato la morte per il sommarsi di tragiche circostanze e per l’incoscienza di un giovane automobilista”.

Adnkronos

Notizie che non avremmo mai voluto leggere e commentare. L’incidente sulla Statale 115 costato la vita ad un migrante eritreo e il ferimento di tre poliziotti ci impone però una seria e attenta riflessione sulla questione sicurezza”.

Lo afferma Daniela Catalano, Presidente del Consiglio e candidata Sindaco alle prossime amministrative ad Agrigento.

“L’analisi a mio avviso va esaminata a 360 gradi. I temi della sicurezza riguardano tutti: i cittadini che spesso si trovano coinvolti da vicino, gli stessi migranti ospiti di comunità o centri di accoglienza e le Forze dell’Ordine che sempre di più sono chiamate ad assolvere compiti e a risolvere situazioni particolarmente complicate. E’ innegabile – continua Daniela Catalano – che c’è un problema sicurezza e non è certamente voltandosi dall’altra parte o ignorando la gravità della situazione che si troverà una via d’uscita su temi che impattano giocoforza sull’ordine pubblico delle nostre comunità. La Sicurezza è tema fondamentale e prioritario della mia candidatura e ritengo sia arrivato il momento di vivere in una città davvero sicura!”.

S.C. di 45 anni , assistente capo di Polizia penitenziaria e consigliere comunale, era stato assegnato temporaneamente presso la casa circondariale di Agrigento.
Tuttavia, il Ministero della Giustizia ha disposto la revoca del provvedimento di assegnazione temporanea dalla casa circondariale di Agrigento ed il contestuale trasferimento del consigliere comunale presso la casa circondariale di Palermo.
Pertanto, il consigliere comunale ha proposto un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro il Ministero della Giustizia per l’annullamento della revoca dell’assegnazione temporanea presso la casa circondariale di Agrigento.
In particolare gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo della violazione di legge, per avere il Ministero violato il divieto di trasferimento degli amministratori locali, citando precedenti giurisprudenziali favorevoli del Consiglio di Stato e di numerosi Tar, nonchè sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di motivazione,  giacchè la P.A, non ha tenuto conto delle note con le quali il direttore della casa circondariale di Agrigento aveva rappresentato come l’assegnazione del ricorrente a Palermo avrebbe comportato significativi problemi organizzativi.
Si è costituito in giudizio il Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso.
Il Tar Sicilia, Palermo, Sezione Prima,  Presidente Calogero Ferlisi, relatore Sebastiano Zafarana, condividendo la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Rubino e Impiduglia secondo cui gli amministratori lavoratori dipendenti, pubblici o privati, non possono essere soggetti, se non per consenso espresso, a trasferimenti durante l’esercizio del mandato, ha annullato il provvedimento impugnato.
In particolare, il TAR ha chiarito come la normativa vigente preveda un divieto di trasferimento che   “non riguarda solo i trasferimenti in senso tecnico (ossia i provvedimenti che determinano un mutamento della “sede di titolarità”) ma si estende, per costante orientamento giurisprudenziale, a qualunque provvedimento che, provocando un allontanamento dell’eletto dal proprio elettorato e dal luogo in cui svolge il proprio mandato, incide sull’esercizio delle funzioni pubbliche relative al mandato elettorale, che è tutelato in via primaria, dalle norme costituzionali e ordinarie”.
Pertanto, per effetto della sentenza del TAR Sicilia Palermo, il consigliere comunale continuerà a prestare servizio presso la casa circondariale di Agrigento mentre il Ministero dovrà pagare le spese di giudizio liquidate in euro 1.500 oltre oneri e accessori di legge.

Dal prossimo 10 settembre riprenderà l’attività dell’ambulatorio di odontoiatria speciale riabilitativa presso il presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” di Ribera. Gli interventi, precedentemente sospesi a causa dell’emergenza epidemiologica, ripartiranno nel pieno rispetto delle prescrizioni previste per il contenimento del contagio da Covid-19.

A causa dell’emergenza Covid 19, a Palma di Montechiaro, sono stati annullati i festeggiamenti laici e religiosi in onore della Patrona, Maria del SS Rosario.
Lo ha comunicato il sindaco, Stefano Castellino. In accordo con l’Arciprete Don Gaetano Montana, martedì 8 settembre, alle ore 19, verrà celebrata una messa dedicata alla Patrona con relativa Consacrazione della Città alla Madonna.
“Per il 2020 – continua Castellino – non ci saranno luminarie, processioni, spettacoli musicali e teatrali, bancarelle, fuochi d’artificio e tutti quegli elementi che fanno da contorno ai festeggiamenti in onore della nostra Patrona. La salute e la sicurezza delle persone è e resta la priorità, così come il rispetto dei DPCM e di tutte le ordinanze, siamo costretti pertanto quest’anno anche a rinunciare alla festa patronale. Un anno di sacrificio per il bene di tutti, augurandoci che se ci saranno le condizioni affidandoci alla Madonna, festeggeremo la nostra patrona nel 2021, e grazie all’impegno di tutti i palmesi la festa sarà ancora più bella e coinvolgente”.
Poi una nota polemica.
“Pochi giostrai hanno deciso di installarsi – continua ancora il primo cittadino – malgrado siano stati informati che i festeggiamenti sono saltati. Hanno montato le giostre su un terreno privato. Non condividiamo questa decisione, non l’abbiamo autorizzata e, naturalmente, vigileremo con molta attenzione se si dovessero creare assembramenti con relative contravvenzioni così come previsto dal Dpcm e dalle ordinanza del Presidente della Regione, Nello Musumeci e dal sottoscritto”.

Prestigioso riconoscimento per l’associazione agrigentina “Volontari di Strada” guidata da Anna Marino. La stessa, ha diramato il seguente comunicato:” SIAMO ORGOGLIOSI DEL RICONOSCIMENTO CHE LA COMMISSIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’UOMO SMM – IHRC HA VOLUTO ASSEGNARCI PER L’IMPEGNO CHE ABBIAMO PROFUSO DURANTE IL PERIODO DELLA PANDEMIA. UN RICONOSCIMENTO CHE DA UN LATO CI RENDE ORGOGLIOSI DEL LAVORO SVOLTO E DALL’ALTRO CI SPRONA AD ANDARE AVANTI SENZA REMORE E TENTENNAMENTI PER ASSICURARE ALLE NUMEROSE FAMIGLIE AGRIGENTINE TUTTE LE ATTIVITA’ CHE SVOLGIAMO 365 GIORNI ALL’ANNO, 24 ORE SU 24. ASSISTENZA ALIMENTARE, ECONOMICA E MEDICA CHE NON E’ VENUTA MENO DURANTE LA PANDEMIA. PROPRIO NEI DRAMMATICI GIORNI, SETTIMANE E MESI DEL COVID 19, I NOSTRI OPERATORI, AI QUALI VA IL MIO PIU’ SENTITO RINGRAZIAMENTO PER L’OPERA SVOLTA, HANNO RADDOPPIATO SE NON TRIPLICATO LE ENERGIE PER GARANTIRE ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ DEL NOSTRO TERRITORIO UN ADEGUATO SOSTENTAMENTO. LA SEDE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE E’ SEMPRE STATA APERTA E A DISPOSIZIONE DI QUANTI HANNO AVUTO BISOGNO, OVVIAMENTE GARANTENDO IL MASSIMO DELLA SICUREZZA SANITARIA. TUTTO CIO’ E’ STATO POSSIBILE GRAZIE AL CUORE IMMENSO E GENEROSO DEGLI AGRIGENTINI, AI QUALI VA SEMPRE IL MIO SENTITO RINGRAZIAMENTO E QUELLO DI TUTTA L’ASSOCIAZIONE. ECCO PERCHE’ IL RICONOSCIMENTO DELLA COMMISSIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’UOMO CI E’ PARTICOLARMENTE GRADITO E DI QUESTO RINGRAZIAMO IN PARTICOLARE IL REFERENTE IN ITALIA, CAV. PIETRO SICURELLI, PER AVERE SEGNALATO LA NOSTRA ASSOCIAZIONE”.

Tredicesima edizione del premio “ Sipario d’Oro”. Puntuale come ogni anno torna l’importante appuntamento con l’arte, la cultura, il giornalismo, il teatro , il cinema, la società civile. Un appuntamento che si ripete oramai da tredici anni. Il premio viole essere un momento per sottolineare quelle eccellenze del territorio, che si sono contraddistinte nei vari campi, attraverso azioni e percorsi riconosciuti e quindi premiati. Quest’anno la manifestazione si terrà ad Agrigento presso l’Anfiteatro Pirandello di piazzale Caos a partire dalla ore 21,00 di stasera.

Il “Sipario d’Oro” 2020 viene attribuito da una commissione presieduta dal Direttore di Sicilia24h.it il giornalista Lelio Castaldo  a diverse personalità della provincia di Agrigento. Per l’edizione 2020 i premiati sono:  il giornalista Cesare Sciabarrà, direttore di Canicattiweb. La Presidente dell’Associazione Telefono Aiuto Antonella Gallo Carrabba, il Trio solidale, i vicini di casa del mondo, il cardiochirurgo Michele Pilato dell’Ismett di Palermo, il maestro di tradizioni popolari musicali Antonio Zarcone, il musicista Mimmo Pontillo, Alberto Cardillo della segreteria regionale turismo. Condurranno la serata la Claudia Badalamenti e Margherita Trupiano. Coordinamento scenico Mario Gaziano. L’evento avrà inizio alle ore 21.00 presso l’area della casa natale di Luigi Pirandello.

La cerimonia è patrocinata dall’Assessorato regionale al Turismo, in collaborazione con la Tipografia Maira di Agrigento. L’ingresso è gratuito e si raccomanda di rispettare i dispositivi anti Covid.

Lorena Quaranta è morta per asfissia.

E’ questo il risultato dell’autopsia eseguita il 20 luglio dal medico legale Daniela Sapienza sul corpo della 27enne favarese uccisa nella sua casa di Furci Siculo lo scorso 31 marzo. Dell’omicidio è accusato il fidanzato Antonio De Pace.
La dottoressa Sapienza ha depositato il verdetto dell’esame autoptico che adesso è nel fascicolo tornato a disposizione del pm Roberto Conte, titolare delle indagini. L’esame è inoltre servito a smentire l’ipotesi che la ragazza fosse stata colpita da una coltellata, così come lo stesso De Pace aveva indicato ai carabinieri durante l’interrogatorio. Sul cadavere non sono state infatti riscontrate lesioni compatibili con un’arma da taglio. E’ stata invece evidenziata una ferita al volto, probabilmente provocata da un oggetto contundente o da una caduta durante le fasi dell’aggressione. A distanza di poco più di cinque mesi da quella tragica notte, l’attività investigativa degli inquirenti non si è ancora fermata. Sono infatti in corso ulteriori accertamenti e nei prossimi giorni si procederà a una nuova analisi sui cellulari appartenuti alla coppia di ragazzi e su nuovi reperti biologici.
Il ragazzo è ancora rinchiuso nel carcere di Gazzi. Nelle ultime settimane ha espresso la volontà di riprendere gli studi in Medicina iscrivendosi al secondo anno. Ma ancora oggi non riesce a dare una spiegazione plausibile di tutta la vicenda, alternando momenti di lucidità a uno stato confusionale. De Pace è al momento assistito da una psicologa mentre la Procura potrebbe anche chiedere una perizia psichiatrica.