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A seguito all’avviso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile (Centro Funzionale Decentrato Multirischio Integrato) che ha segnalato per domani, 22 aprile,  e sino alla mezzanotte, l’allerta meteo con codice Giallo per le zone E e D, che fanno parte della nostra provincia, il Libero Consorzio di Agrigento comunica che il personale del Gruppo Protezione Civile è a disposizione per eventuali segnalazioni di problemi o criticità connesse alle condizioni meteo avverse, con precipitazioni da sparse a diffuse su tutta la provincia. Per i recapiti telefonici è possibile consultare il sito internet del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it .

Si invitano, inoltre, i cittadini alla massima prudenza nel percorrere, e solo per effettive necessità, le strade provinciali, ex consortili ed ex regionali, i cui tracciati possono presentare condizioni di pericolo legate agli eventi di pioggia (in particolare la formazione di fanghiglia e detriti sulle carreggiate). Prudenza anche in prossimità di ponticelli e attraversamenti in prossimità di corsi d’acqua.

Il comitato direttivo regionale del sindacato Confasi ha nominato Giovanni Derelitto

vice commissario provinciale di Agrigento. Derelitto affiancherà il commissario Riccardo Montalbano nel suo lavoro di crescita e di rafforzamento della presenza del sindacato nel territorio agrigentino. Recentemente Confasi ha inaugurato cinque nuove sedi e conta di aprirne altre nel corso dell’anno.

«Il decreto Cura Italia sosterrà in maniera importante gli agricoltori e i pescatori siciliani».

Il deputato alla Camera, Rosalba Cimino, annuncia le misure votate in commissione Agricoltura e contenute nel decreto “Cura Italia”, per sostenere i tanti lavoratori del settore primario. «In Sicilia la crisi dovuta al periodo di quarantena ha colpito soprattutto il settore dell’agricoltura e della pesca già compromesso da scelte politiche passate e da eventi e cambiamenti climatici che hanno messo in ginocchio questo comparto – ha spiegato il portavoce del MoVimento 5 Stelle discutendo il voto della commissione Agricoltura di cui è componente -. In tempi ordinari la ricostruzione era stata difficile, adesso richiede un ulteriore sforzo». Le misure interessano da vicino gran parte dei lavoratori della Sicilia, terra che vanta numerose eccellenze agricole e prodotti unici riconosciuti a livello mondiale. Tra i punti più importanti del documento votato in commissione il sostegno prevede: la possibilità di trattamenti di integrazione salariale in deroga; il riconoscimento di un’indennità in favore dei lavoratori autonomi iscritti all’Inps e degli operai agricoli a tempo determinato e la proroga (dal 31 marzo 2020 al primo giugno 2020) del termine della presentazione delle domande per la disoccupazione agricola relativa al 2019. «Abbiamo inoltre istituito – spiega ancora Rosalba Cimino – il fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di agronomi, agrotecnici e periti agrari e un fondo di promozione integrata per una campagna straordinaria di comunicazione per sostenere le esportazioni italiane, oltre a un fondo di 100 milioni per assicurare la continuità alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura». Le altre norme prevedono la possibilità di aumentare dal 50 al 70% gli anticipi spettanti alle imprese che possono accedere ai contributi PAC, la proroga della validità dei permessi di soggiorno dei lavoratori stagionali e l’estensione indennizzo anche ai pescatori autonomi, i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari. «In Sicilia e nell’Agrigentino in particolare – conclude Rosalba Cimino – il settore dell’agricoltura conta tante aziende. In questo momento di difficoltà non possiamo e non dobbiamo lasciare da soli tutti coloro impiegati in questo comparto».

Ci avviamo a completare i due mesi di sospensione delle attività didattiche, un tempo abbastanza lungo che avrebbe potuto consentire l’individuazione di un  progetto alternativo, sia in termini di didattica che di nuova regolamentazione dell’esame di Stato.
Stendiamo un velo pietoso sulla didattica a distanza, spacciata come azione di sostegno e di indirizzo degli studenti, quando invece ha dimostrato l’inconsistenza e l’incapacità del sistema di affrontare una sfida o risolvere un problema.
Ci troviamo di fronte ai dirigenti scolastici, stretti tra l’ossequiosa e acritica osservanza degli ordini superiori, e una classe docente, gerarchicamente subalterna che ha rinunciato supinamente all’alta garanzia costituzionale della libertà di insegnamento.
In tutto questo, gli studenti hanno perso totalmente la centralità e conseguentemente finiscono per essere vittime disorientate di un stato confusionale generale.
I docenti rimangono ancora strenuamente legati ad un “programmuccio” superato, che ormai rimane solo nella loro testa, costruito su una sequenza di argomenti che spesso non hanno alcuna reale funzione educativa e formativa.
Manca un serio aggiornamento e una modernizzazione dei contenuti.
Troppo tempo sprecato dietro alle “scadenzuccie”, ai moduli, alle burocrazie, alle prove invalsi, alle prove parallele, fino ad arrivare alla grande truffa dell’alternanza scuola lavoro.
Il tutto ammantato da un falso efficientismo che nasconde la povertà culturale e la inadeguatezza storica, a fronte di una generazione di studenti con una molteplicità di fonti informative alternative che rendono il sistema scolastico stantio e obsoleto.
I due mesi di “programma” non svolto, producono un danno irrisorio, se paragonato a tutto il tempo sprecato per tutte le attività extra-scolastiche di dubbio valore culturale e formativo, svolte ogni anno.
Non si pianga sul latte versato, si punti invece immediatamente a dare direttive agli studenti per l’individuazione libera, o guidata che sia, di tematiche che sfondino le anguste barriere delle singole discipline e che diano loro l’opportunità di affrontare un esame di Stato attraverso una discussione multidisciplinare, libera, seria e consapevole con la quale lo studente potrà esprimere la sua personalità e le sue conoscenze.
Abbiamo una grande opportunità, ribaltiamo la commissione, rendiamo il maturando protagonista della sua valutazione, sottraiamolo a quel simulacro di tribunale oscillante tra il patetico e l’inquisitorio che è la commissione stessa.
Non sprechiamo questa occasione, questa piccola perdita può diventare una grande risorsa, una scommessa, una grande sperimentazione.
Provateci, osate e darete dignità agli studenti ormai maggiorenni, ma soprattutto restituirete a voi stessi, e alla scuola, la dignità e la vitalità perduta di un sistema scolastico che già da tempo ha celebrato il suo totale fallimento.

Il Portavoce di Fratelli d’Italia della Provincia di Agrigento, Fabio La Felice, manifesta apprezzamento per l’intervento di sanificazione posto in essere, oggi, dai Vigili del Fuoco di Lampedusa ed afferma: “Rivolgo un plauso ed il più profondo ringraziamento, a nome mio e di tutto il Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, nei confronti dei Vigili del Fuoco di Lampedusa, eroi silenziosi che, con grande generosità e spirito di sacrificio, sono in prima linea nella lotta contro il coronavirus per garantire, anche a rischio della loro stessa vita, la tutela della salute pubblica”.

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati ad oggi,  così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:

Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto);

Caltanissetta, 113 (16, 15, 10);

Catania, 664 (99, 114, 73);

Enna, 319 (172, 33, 25);

Messina, 412 (123, 59, 42);

Palermo, 349 (70, 46, 27);

Ragusa, 58 (4, 6, 6);

Siracusa, 103 (60, 77, 17);

Trapani, 112 (7, 18, 5).

Il Consiglio Comunale di ieri sera in Streaming è servito soprattutto a fare emergere alcuni errori causati principalmente dal tragico momento legato all’emergenza Covid ma anche a tanta fretta e disattenzione dell’amministrazione che senza ombra di dubbio ha creato confusione e poca chiarezza.

Vullo scrive “ per la riapertura dei termini di presentazione delle istanze dei Buoni Spesa ho chiesto maggiori dettagli ed un allargamento della platea dei beneficiari soprattutto per coloro che sono possessori di prestazioni minime RDC, REI, INV.CIV e perché no, anche a quei nuclei che pur avendo al proprio interno  un rapporto di lavoro dipendente ancora non hanno ricevuto la CASSA INTEGRAZIONE Inps  ”

Vullo Continua : “ Senza remora alcuna, in questa prima fase un plauso va fatto a tutti i dipendenti comunali che sono stai impegnati a ritmi serrati in smart-Workig fuori dal regolare orario di lavoro nella elaborazione delle domande e nella distribuzione dei buoni , Shapeau!! “

“ adesso superata la fase critica, bisogna attivarsi e correre ai ripari non ripetendo alcuni errori!! uno tra tutti i pericolosi assembramenti durante la consegna dei buoni che può essere superata organizzando un servizio di consegna a domicilio dei buoni alle famiglie che ne faranno richiesta anche qualora vi fosse la disponibilità attraverso un maggiore coinvolgimento delle associazioni del 3° settore “

Vullo Continua “ ho chiesto al Dirigente  e All’assessore  dei Servizi sociali maggiore trasparenza che deve passare obbligatoriamente attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune dell’elenco dei beneficiari e degli esclusi, cosa che ancora inspiegabilmente non è stata fatta e li ho invitati in ultima istanza a vigilare maggiormente sulla veridicità delle istanze presentate anche attraverso la richiesta di accesso alla banca dati Inps chiedendo una implementazione della possibilità di accedere ad alcune funzioni di controllo tutto ciò al fine di scoraggiare i furbetti che potrebbero accedere al beneficio sottraendo risorse a chi né ha realmente bisogno “

“Il pericolo che vengano scarcerati boss mafiosi a causa dell’emergenza del covid-19 è qualcosa di inconcepibile. È qualcosa che va a colpire al cuore la dignità dei siciliani e dei palermitani in particolare”.

Lo dichiarano il segretario regionale della Lega Stefano Candiani, già sottosegretario all’Interno con Salvini ministro, che è intervenuto oggi in Senato sulla vicenda, e Igor Gelarda, capogruppo al consiglio comunale di Palermo, che è anche un appartenente alla Polizia di Stato.

“Una terra – sottolineano Candiani e Gelarda – che non solo ha pagato un altissimo tributo di sangue a causa della criminalità organizzata, in termini di vittime innocenti, ma ne ha anche subito una lesione di immagine incalcolabile. Una decisione che fa torto a quei milioni i siciliani che sono sempre state persone perbene e hanno contribuito, con il loro lavoro e con le loro intelligenze, a rendere grande questa Nazione”.

“Senza considerare – concludono – che queste scarcerazioni costituiscono un affronto nei confronti di quei magistrati e quegli uomini e donne in divisa che hanno pagato con il proprio sangue la lotta alla mafia”.

Le proteste, gli allarmi, le reazioni suscitati dal trasferimento di un consistente gruppo di migranti nell’ex hotel Villa Sikania di Siculiana richiamano l’attenzione su vicende che, soprattutto in piena emergenza sanitaria Covid-19 impongono misure adeguate a tutela della salute pubblica senza far venir meno il dovere dell’accoglienza e della solidarietà.

È doveroso che le amministrazioni comunali, continuino a fare tutto ciò che è necessario per garantire l’incolumità di tutti i cittadini; è altresì doveroso che le forze dell’ordine, continuino a vigilare perché nessuno, anche chi viene da lontano e non si sa se abbia potuto contrarre il virus, possa violare le disposizioni, i decreti governativi o le varie ordinanze; è inoltre dovere imprescindibile del Governo fare di tutto per assicurare misure idonee alla gestione delle emergenze.

In merito agli episodi di protesta che si sono verificati a Siculiana contro la presenza degli immigrati, pur comprendendo le paure legate al momento che tutti stiamo attraversando, non possiamo da cristiani accettare tali comportamenti. Questi gesti si sono rivolti contro nostri fratelli immigrati che hanno l’unica colpa di essersi messi in salvo venendo da altri paesi la cui situazione sociale è invivibile e per questo si trovano in condizioni disperate. Se esiste una ragionevole preoccupazione per la salute pubblica, essa va fatta presente nelle opportune sedi e non imputate a persone che nulla possono se non sentirsi ferite nella loro dignità, che è uguale alla nostra.

Gli atti di rifiuto che si sono verificati non hanno nulla di cristiano, anzi contraddicono la stessa fede. Auspicando che chi ne ha il dovere garantisca che la struttura sia adeguata e che tutte le misure idonee siano rispettate, siamo altrettanto certi che il popolo di Siculiana, che si è sempre distinto per una fede che si concretizza nelle opere soprattutto di generosità e di accoglienza, darà prova di vera fede cristiana e di civiltà, soprattutto di generosità e accoglienza darà prova di vera fede cristiana e di civiltà.