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Dopo oltre due anni di permanenza il Capitano di Fregata Gennaro FUSCO lascia il Comando della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Porto Empedocle per svolgere altro incarico presso la Direzione marittima di Livorno.

Gli subentra il Capitano di Fregata Fabio SERAFINO, proveniente dal Compartimento Marittimo di Vibo Valentia.

In questi giorni i due Ufficiali Superiori hanno reso visita al Cardinale Francesco Montenegro, al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, ai Sindaci delle Città di Agrigento e Porto Empedocle, al Procuratore Capo della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, e alle altre massime cariche istituzionali della provincia agrigentina. Durante tali incontri è stato espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’equipaggio della Capitaneria di porto alla guida del Comandante Fusco in tutte le linee di attività tipiche della Guardia Costiera, salvaguardia della vita umana in mare, tutela dell’ambiente marino e costiero, controllo della filiera dei prodotti ittici, attività ispettive in materia di sicurezza della navigazione, contrasto all’immigrazione irregolare via mare.

Venerdì 11 settembre 2020 alle ore 11:00 presso il piazzale interno della sede principale della Capitaneria di Porto, si terrà la cerimonia solenne del passaggio di consegne tra Titolari del Compartimento marittimo di Porto Empedocle.

Presenzierà la cerimonia il Direttore Marittimo della Sicilia occidentale Contrammiraglio Roberto Isidori, alla sola presenza dei vertici istituzionali della provincia e di un numero ristretto di rappresentanza militare, in ossequio alle vigenti disposizioni in materia di contenimento della diffusione del virus Covid-19.

“Apprendiamo da notizie di stampa che una delle navi quarantena, la Snav Adriatico, sarebbe destinata al porto ragusano di Pozzallo. Una notizia che suscita forte preoccupazione nelle nostre imprese associate perché, se così fosse, la banchina a disposizione per le operazioni di scarico delle navi mercantili verrebbe a ridursi drasticamente, compromettendo il regolare svolgimento delle operazioni di logistica portuale”. A lanciare l’allarme è il presidente di Sicindustria Ragusa, Leonardo Licitra, che spiega: “Vorremmo segnalare il danno economico per gli operatori determinato dal fatto che, ospitando una nave di così grandi dimensioni, sarebbe possibile ormeggiare per il carico e scarico solo una nave alla volta e gli armatori, pur di non sobbarcarsi i costi dei tempi di attesa in rada, si dirigerebbero verso porti limitrofi, con conseguente aggravio di costi per i destinatari delle merci e perdita di clienti per le imprese portuali”.

La quotidiana attività commerciale non è, però, l’unico problema. “Occorre fare – continua Licitra – anche una ulteriore valutazione: presso il porto di Pozzallo è presente il presidio sanitario denominato Ped (Punto di entrata designato) che opera sotto il controllo del ministero della Sanità per l’esecuzione dei controlli sanitari sulle merci destinate al consumo umano e animale. La presenza di questo presidio garantisce grande operatività e soprattutto fornisce un porto di sbarco per le merci, unico in tutto il Meridione. I prodotti sottoposti al regime sanitario – circa il 40% della logistica portuale – arrivano al porto di Pozzallo e da lì partono per numerose destinazioni. È evidente quindi il grave danno che la limitata disponibilità di spazi operativi in banchina arrecherebbe, con la perdita di traffico internazionale e i notevoli disagi per le imprese che utilizzano l’infrastruttura per le merci in arrivo e in partenza”.

In seguito alle articolate indagini sviluppate dalla DIGOS in merito ai disordini avvenuti presso lo stadio comunale Bruccoleri di Favara il 01.03.2020, in occasione dell’incontro calcistico tra le squadre “U.S.D. PRO FAVARA” e “A.S.D. AKRAGAS 2018”, valevole per il Campionato Regionale di Eccellenza Girone A della Lega Nazionale Dilettanti, il Questore ha emanato, su istruttoria effettuata dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, nr.8 provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti di persone appartenenti alle tifoserie di Favara e di Agrigento, tra i quali due minori, che si sono resi responsabili di gesti di violenza in occasione di quella manifestazione sportiva e lancio di oggetti pericolosi.

In particolare sono stati raggiunti da Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive n. 5 tifosi del PRO FAVARA e n. 3 tifosi dell’AKRAGAS:

  1. C., di Agrigento, di anni 38, già sottoposto a precedente D.A.SPO, a cui è stato notificato il divieto di ingresso agli impianti sportivi dove si svolgono manifestazioni di calcio, per la durata di anni OTTO, con prescrizione di presentazione.
  2. D. V.,diAgrigento, di anni 34, già sottoposto a precedente D.A.SPO, a cui è stato notificato il divieto per la durata di anni NOVE, con prescrizione di presentazione.
  3. F. D.,di Agrigento, di anni 26, persona già sottoposto a precedenti D.A.SPO, a cui è stato notificato il divieto per la durata di anni DIECI, con prescrizione di presentazione.
  4. V.,di Favara, di anni 32, per la durata di anni QUATTRO, con prescrizione di presentazione.
  5. A.di Favara, di anni 22, per la durata di anni QUATTRO, con prescrizione di presentazione.
  6. S.,di Favara, di anni 22, per la durata di anni QUATTRO, con prescrizione di presentazione.

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento effettuerà gli indispensabili interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici scolastici di sua proprietà. Stamani infatti sono stati firmati tre contratti d’appalto relativi ad altrettante gare che riguardavano l’accordo quadro annuale, con un solo operatore economico, per lavori di manutenzione straordinaria degli immobili scolastici in proprietà al Libero Consorzio.

I contratti sono stati sottoscritti dalla dott.ssa Caterina Moricca, segretario/direttore generale del Libero Consorzio, dalla Dirigente del Settore Edilizia Scolastica dott.ssa Teresa De Leo, e dai legali rappresentanti delle tre imprese aggiudicatarie, ovvero G.O.M. EDILGENERAL SRL (gara n. 1 aggiudicata con il ribasso del 21,178%, sui prezzi unitari per un importo contrattuale di 295.557,03 più Iva), GESAF SRL (gara n. 2 aggiudicata con il ribasso del 20,213% per un importo di 199.410,81 euro più Iva),  e F.G. APPALTI DI GIOVANNA MARIA PIRRONE (gara n. 3 aggiudicata con il ribasso del 21,012%, importo contrattuale di 286.500,00 euro più Iva).

Un altro passo importante verso il miglioramento delle condizioni generali degli istituti scolastici, per la cui sicurezza il Libero Consorzio ha stanziato risorse di una certa consistenza (in questo caso oltre 780.000 euro complessivi) nonostante la persistente carenza di finanziamenti.

 

Un uomo di Canicattì è stato denunciato dalla polizia di Stato per non aver prestato soccorso a un pedone appena investito. La denuncia trae origine lo scorso 28 agosto 2020, quando un cittadino rumeno si era recato al commissariato di P.S. di Canicattì per presentare denuncia contro ignoti poiché nella giornata precedente, mentre transitava per la via Cesare Battisti assieme al nipote, era stato investito da un’autovettura che si era immediatamente dileguata senza prestare soccorso. Il malcapitato è stato soccorso da passanti e trasportato in ospedale in ambulanza, dove venivano praticate le prime cure del caso.
Accurati accertamenti degli uomini del locale Commissariato che visionavano le immagini di una telecamera di sorveglianza pubblica collocata nella via Cesare Battisti, consentivano di ricostruire esattamente l’accaduto, di risalire al mezzo ed individuare il guidatore; inoltre, a seguito dell’acquisizione di sommarie informazioni di testimoni si aveva la conferma dell’identità del conducente. L’uomo pertanto è stato denunciato per i reati di omissione di soccorso e lesioni personali colpose.

Litigano in strada e interviene la Polizia.
Spintoni, schiaffi e una violenta discussione tra due coniugi che iniziano a litigare davanti ad un bar di Agrigento, tanto che è servito l’intervento di una volante della Questura di Agrigento.

Sono stati i residenti del quartiere Bonamorone che, venuti a conoscenza della situazione pericolosa, hanno allertato gli agenti della Polizia che giunti sul posto sono riusciti a riportare un po’ di calma, almeno fino alla prossima lite o ad una eventuale querela da parte di uno dei due litiganti.

 

Il Coronavirus non risparmia nessuno, nemmeno i giudici del palazzo di giustizia di Palermo. Un magistrato della corte di appello del capoluogo siciliano sarebbe risultato positivo al covid-19, gia’ in auto isolamento nella sua abitazione. Le sue condizioni di salute sarebbero buone. Questa mattina e’ stata disposta la sanificazione degli ambienti della Corte d’appello al primo piano dell’edificio. “Siamo in attesa di studiare d’intesa con le autorita’ sanitarie competenti gli interventi da adottare”, precisa Matteo Frasca, presidente della Corte di appello di Palermo. Le misure anti covid in al palazzo di giustizia sono “scrupolose”: orari contingentati e fissi per le udienze, rilevazione della temperatura agli ingressi, obbligo della mascherina e del distanziamento di sicurezza, distributori di gel disinfettante in ogni aula e corridoio delle strutture giudiziarie.

Per il procuratore generale di Palermo la sentenza di primo grado del processo scaturito dall’inchiesta sulle presunte irregolarità legate alla realizzazione del cosiddetto “Villaggio dei vip”, nei pressi della Scala dei Turchi, è stata “coerente con i riscontri probatori” e non va modificata. Quindi chiede 4 condanne. Il progetto del Borgo, bloccato dal sequestro negli anni scorsi, è un complesso di villette a schiera a cui parecchi vip erano interessati, poco distante dalla scogliera di marna fra le più famose al mondo, ritenuto illegittimo perchè avrebbe violato le prescrizioni relative alle altezze degli edifici e alla distanza dal mare. Il verdetto è stato emesso dal gup Francesco Provenzano il 26 luglio del 2018.
Quattro mesi di arresto e 4 mila euro di ammenda sono stati inflitti ad Antonino Terrana, 62 anni, dirigente della Soprintendenza e Giovanni Francesco Barraco, 59 anni, direttore dei lavori. Otto mesi di arresto e 14 mila euro di ammenda per Gaetano Caristia, 72 anni, presidente della società siracusana Co.Ma.Er che stava realizzando il complesso di villette a schiera e Sebastiano Comparato, 83 anni, legale rappresentante e socio maggioritario della stessa società. All’apertura del processo di appello Terrana e Caristia (difesi dagli avvocati Giuseppe Scozzari e Luigi Restivo) hanno rinunciato alla prescrizione. Il 29 ottobre si torna in aula per completare le discussioni dei difensori.

Nel carcere di Rebibbia Giuseppe Fanara, boss di Cosa Nostra, detenuto da 9 anni al 41 bis dopo una condanna all’ergastolo, ha staccato con un morso il dito ad un poliziotto. La cosa singolare è che poi, presumibilmente, dopo averlo staccato, il boss avrebbe ingoiato la parte di arto, che non è stato ritrovato.

Come riferisce il quotidiano Il Messaggero, il boss avrebbe perso la testa, aggredendo sette agenti della Polizia Penitenziaria, e ad avere la peggio il poliziotto al quale il boss ha staccato il mignolo della mano destra. Durante l’aggressione avrebbe anche usato le parole per spaventare le guardie carcerarie: brandendo un manico di scopa, avrebbe urlato “vi sgozzo come maiali”.

A Fanara è stata notificata una nuova misura cautelare per resistenza, lesioni aggravate e lesioni gravissim, ed è stato trasferito a Sassari in un carcere di massima sicurezza.

 

 

Un gruppo di migranti è riuscito a raggiunge le coste di Siculiana Marina a bordo di un barchino.
Appena toccato terra, il gruppo (di entità imprecisata) si è dileguato sparpagliandosi. Un classico “sbarco fantasma” considerato che nessuno ha visto nulla al momento dello sbarco, malgrado l’imbarcazione sia stata vista e segnalata alle 7,30 di questa mattina.

Al momento i Carabineri di Siculiana stanno rastrellando tutto il rione balneare.