Ad Agrigento, a San Leone, lungo il Viale delle Dune, l’ex chiosco “Baraonda” sarà a breve demolito. Così annuncia sui social l’associazione ambientalista “Mareamico”, presieduta da Claudio Lombardo, che ribadisce: “Bisogna liberare lo spazio che si affaccia sul mare da un vero e proprio eco-mostro, una struttura abbandonata da anni che giace nel più completo abbandono e che di certo non è un bel vedere. Tra l’altro è stata realizzata proprio a ridosso della pista ciclabile e del manto stradale, in una posizione che sovrasta la spiaggia e che è quindi ben visibile da chi transita sia a piedi che in auto. In una zona balneare nevralgica per Agrigento, ormai disseminata di locali che ogni estate funzionano regolarmente, l’ex ‘Baraonda’ è l’unica struttura rimasta inutilizzata”.
Il Movimento per l’Autonomia e la campagna elettorale. Schifani, i rapporti con la Lega e il programma amministrativo. L’intervento di Raffaele Lombardo.
Il Movimento per l’Autonomia sostiene autonomamente la campagna elettorale, quasi sotto traccia, senza sbalzi di tensione. Vi è ottimismo negli esiti. E il leader, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, prospetta: “Ci prepariamo a smentire i ridicoli sondaggi usciti in questi ultimi giorni. Noi corriamo da soli, senza l’appoggio di alcun partito nazionale, perché vogliamo rimanere la voce dei siciliani. E vi assicuro che ci avvicineremo a conquistare il 10 per cento delle preferenze nell’Isola. Le nostre liste sono molto più forti che nel 2017”. Poi, sul candidato presidente della Regione della coalizione in cui è parte anche l’Mpa, Lombardo afferma: “La sua esperienza e il suo prestigio gioveranno. Per questo e per porre fine alla girandola di nomi abbiamo detto subito di sì a Renato Schifani”. E poi, sulla crisi del patto federativo con la Lega, Raffaele Lombardo commenta: “Per quanto riguarda il patto sottoscritto con Roberto Di Mauro non credo che Salvini lo abbia violato, credo semplicemente che non lo ha letto. E a proposito di patto, uno dei punti fondamentali erano le misure necessarie a colmare il divario tra Nord e Sud. Ora leggo spesso (e questo sì che mi preoccupa) che la Lega insiste sull’autonomia differenziata, che vorrebbe dire che le ricche Regioni del Nord tratterrebbero buona parte delle entrate fiscali per realizzare direttamente i loro servizi. Questa sarebbe la secessione di fatto, sul piano economico e sociale”. E poi sul reddito di cittadinanza: “La misura va corretta per impedire abusi e rinunce alle offerte di lavoro. Ma, o si adottano misure orientate ad una vera giustizia sociale (e ci vorrà la forza che gli Stati non hanno dimostrato rispetto ai giganti della finanza) oppure avremo poche migliaia di possessori del mondo e qualche miliardo di percettori non tanto del reddito di cittadinanza ma del reddito di sopravvivenza. E quando lorsignori avranno finito di mangiarsi la Terra, migreranno su Marte. Stanno già facendo le prove”. Poi Raffaele Lombardo conclude sul programma amministrativo: “Il programma del Movimento per l’Autonomia si compendia in tre punti. L’energia intanto. Si autorizzi chi costruisce impianti green (idrogeno, sole, vento, di cui la Sicilia abbonda) a condizione che lasci il 50% di energia alle famiglie e alle imprese. Niente di eccezionale: anziché rientrare dell’investimento in 7-8 anni, ce ne vorranno 15. Avremo un territorio attrattivo di investimenti e di imprese, e l’opportunità di dimezzare la bolletta di casa. La Sicilia diventerebbe l’Eldorado d’Europa. Il secondo punto è il Mediterraneo. Non c’è solo il Nord, il Belgio, la Germania o l’Olanda. C’è il Mediterraneo. Qui è la nostra storia, qui sono i nostri naturali mercati. Il terzo punto è l’identità e l’ambiente. E’ il nostro tesoro da scoprire, da valorizzare e da proporre al mondo: cultura e beni culturali, lingua e storia, ma anche biodiversità e grani antichi, biologico e foresta. Poi qualche misura di carattere organizzativo: burocrazia regionale più agile ed efficiente decentrando competenze, risorse e personale a Comuni e Province, per le quali va ripristinata l’elezione democratica di Presidente e Consiglieri”.