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Nella mattinata odierna, il Sindaco Giuseppe Galanti, al Palazzo di Città ha ricevuto la vista del neo Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento,  Mario Zappia, per l’occasione accompagnato da  Direttore del Dipartimento di Chirurgia del Distretto Ospedaliero Ag1, Rosario Lupo.

Nel corso del cordiale incontro, spiega il Sindaco dopo avere ringraziato i graditi ospiti per la visita, si è parlato del sistema sanitario a Licata, con particolare riferimento alle problematiche registrate all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di contrada Cannavecchia.

Tutti argomenti per i quali il neo Commissario dell’Asp, Zappia, ha mostrato interesse ed assicurato il proprio impegno ad un accurato esame delle singole situazioni al fine di individuare gli interventi da porre in essere.

L’Aragona di Luigi Pirandello verrà riscoperta domenica 30 agosto, grazie all’evento organizzato dalla ProLoco con la collaborazione della rete dei Monti Sicani, nell’ambito della manifestazione “Domenica nei borghi sicani. Guide turistiche accompagneranno i visitatori nei luoghi delle novelle di Pirandello: Da “Ciaula scopre la luna” a “La cassa riposta” molti racconti del premio Nobel sono stati ambientati tra i vicoli e i luoghi di Aragona, cittadina dove la famiglia Pirandello era attiva con la miniera “Taccia Caci”, la stessa cava mineraria la cui frana causò la crisi economica dello scrittore, portandolo a intensificare la sua opera letteraria e la sua collaborazione con i giornali. Questi luoghi verranno raccontati dalle guide turistiche qualificate, che narreranno le storie ambientate nel centro storico aragonese e gli aneddoti della famiglia Pirandello. L’evento comprenderà anche la visita al Palazzo Principe, dimora della famiglia Naselli che vanta gli affreschi del Borremans e il Mudia, il museo diocesano che ha al proprio interno un frammento della Sacra Sindone. L’appuntamento è per le 17:30, domenica 30 agosto.

“Gestione pubblica dell’acqua, in consiglio comunale non arriva la proposta di delibera con i pareri dei dirigenti. In compenso arriva il commissariamento dell’ATI ma la colpa è dei Comuni, di chi ha temporeggiato e di chi non approva.

Ne abbiamo parlato con i capigruppo a maggio ma ancora non è all’ordine del giorno del consiglio comunale, oberato da debiti fuori bilancio. Le proposte di delibera su TARI e cimitero da me protocollate, ormai anni fa, restano sempre in fondo: arriveranno mai a
votazione?

I Consigli comunali sono disertati dalla maggioranza dei consiglieri, si è perso il conto delle sedute finite prima di cominciare per mancanza di numero legale. Chi è che comanda sui dirigenti che dovrebbero redigere proposta nei modi dovuti e dare i pareri? Domanda retorica. A chi appartiene, dunque, la volontà di non creare la società speciale consortile? Chi dovrebbe essere “commissariato” per avere l’acqua pubblica?”

Lo scrive in una nota il consigliere comunale 5Stelle Marcella Carlisi.

Al secondo tentativo il titolare dello stabilimento balneare di San Leone ad Agrigento a cui la Guardia di Finanza sequestrò diciotto ombrelloni e tredici lettini sdraio torna in possesso di tale materiale. Lo ha deciso il Gip del Tribunale, accogliendo l’ulteriore istanza avanzata dall’avvocato del titolare di una struttura ricettiva,  Emilio Dejoma, con l’avallo della pubblico ministero Elenia Manno. Si sarebbero in sostanza esaurite le esigenze tali da chiedere il sequestro degli ombrelloni e delle sedie sdraio. Il provvedimento di dissequestro è stato notificato ieri al titolare del locale di San Leone.

Avrebbe dovuto stare, per effetto dell’ordinanza sindacale firmata venerdì 14 agosto, “in isolamento: permanenza domiciliare per quarantena con sorveglianza attiva”.

Da casa non sarebbe dovuto, dunque, uscire almeno “fino a quando non fossero stati eseguiti – da parte dell’Asp di Agrigento – gli accertamenti di rito, ossia il tampone rino-faringeo, e fino a quando non fossero arrivati gli esiti”.

Invece è stato trovato per strada, fuori casa dunque, e per questo è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. L’ipotesi di reato avanzata, dai carabinieri, è inottemperanza al provvedimento d’autorità. A finire nei guai, con a carico una denuncia penale appunto, è stato l’uomo che era stato considerato “a stretto contatto con caso Covid-19 in quanto si è trovato – è stato scritto nell’ordinanza firmata dal sindaco di Realmonte, Calogero Zicari, – in ambiente chiuso, alla guida del mezzo che trasportava sei persone provenienti da Malta, tre dei quali sono risultate positive al virus, nel percorso dall’aeroporto di Catania ai Comuni di Agrigento e Porto Empedocle”.   L’uomo è stato sottoposto a tampone rino-faringeo soltanto nelle ultime ore. Non resta da fare altro che attendere, sempre in isolamento domiciliare, l’esito del test. La sua posizione continua, intanto, ad essere al vaglio dei militari dell’Arma di Realmonte e della Procura di Agrigento.

E’ per coltivazione illecita di marijuana che un quarantenne licatese è stato arrestato, in flagranza di reato, dai poliziotti del commissariato cittadino. L’ipotesi di reato contestata è stata coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. Oltre 13 i chili di “roba” che sono stati posti sotto sequestro. L’indagato – su disposizione del sostituto procuratore di turno, titolare del fascicolo d’inchiesta che è stato subito aperto, – è stato posto, in attesa dell’udienza di convalida, agli arresti domiciliari. I poliziotti del commissariato di Licata hanno effettuato un controllo mirato su un fondo agricolo, nelle campagne di Licata, che era destinato alla produzione di marijuana industriale. In realtà, stando all’accusa appunto, è stata trovata una coltivazione illecita di marijuana. Nella realtà di Licata, ma anche di tutto il circondario, periodicamente, vengono scoperte – tanto dalla polizia di Stato quanto dai carabinieri – coltivazioni illegali.

Come era prevedibile il ministero dell’Interno accelera i tempi per il trasferimento di migranti a bordo della nuova nave Aurelia per il fatto che gli sbarchi negli ultimi giorni sono stati incessanti.

Il tutto anche per diminuire la presenza dei migranti all’interno dell’Hotspot, da sempre al collasso. Rimane alta l’attenzione per le condizioni dell’ordine e della sicurezza pubblica sull’isola, essendo state impartite disposizioni finalizzate al rafforzamento dei servizi di vigilanza all’Hotspot, interessato dal fenomeno degli allontanamenti di alcuni migranti,  restii ad osservare il regime della quarantena sanitaria.

L’Arcivescovo di Agrigento, don Franco Montenegro, ha reso noti gli avvicendamenti pastorali con una lettera inviata ai fedeli:

Carissimi,
il tempo dell’emergenza del coronavirus ci ha insegnato che è necessario tornare all’essenziale, anche per far ripartire la vita delle nostre comunità, offrendo il nostro contributo per il rinnovamento missionario della nostra Chiesa Agrigentina. Con questo spirito, i nuovi parroci e tutti noi viviamo questo momento del cammino, chiedendo che sia sempre viva la speranza per un futuro migliore.
Mentre ci prepariamo con gioia a vivere la consacrazione episcopale dell’Arcivescovo Coadiutore don Alessandro, che il Santo Padre Francesco ha voluto designare come mio aiuto e mio successore nella guida di questa santa Chiesa Agrigentina, continuiamo a pregare per lui perché lo Spirito Santo lo ricolmi dei suoi doni e gli dia saggezza, sapienza e santità di vita per ben adempiere il suo ministero e il suo servizio episcopale.
Insieme a lui e ai più stretti collaboratori, abbiamo pensato ad alcuni cambiamenti nella guida delle comunità parrocchiali per questo nuovo anno pastorale.

Secondo le norme canoniche (can. 406 CJC), il Vescovo Coadiutore, al momento della consacrazione, diventa ipso facto Vicario Generale della Diocesi. Ringrazio pertanto di vero cuore don Melchiorre Vutera che per undici anni mi ha collaborato, come Vicario Generale, nel servizio alla Chiesa Agrigentina, per il suo servizio pronto e generoso. Sono certo che continuerà ancora a servire il Signore e la Chiesa con lo spirito e lo stile che lo contraddistinguono. Ringrazio di cuore anche tutti i presbiteri interessati ai trasferimenti, per la disponibilità e la fiducia che hanno manifestato nell’assumere le nuove responsabilità. Sono certo che troveranno comunità accoglienti e pronte a sostenerli nel loro compito di guida, padri e fratelli di tutte le persone loro affidate.

Il primo ottobre vivremo un altro momento di grazia per l’ordinazione presbiterale di sei nostri diaconi. Mentre ringraziamo il Signore per questo grande dono in tempi così difficili per le vocazioni, lo preghiamo perché santifichi questi eletti e li renda conformi a Cristo Buon Pastore. Dopo la loro ordinazione, mi riservo di comunicare le sedi del loro servizio ministeriale“.

Questi i nomi dei presbiteri interessati al cambiamento in questo anno pastorale:

NOMINA Dl PARROCO

  • Don Meichiorre Vutera: Parrocchia SS. Crocifisso – Agrigento
  • Don Liborio Lauricella Ninotta: UP S. Croce e Maria SS. della Catena —Agrigento (Vi llaseta) • Don lillo Di Salvo: Parrocchia B.M.V. Mediatrice di tutte le grazie – Favara
  • Don Sergio Sanfilippo: Parrocchia S. Giacomo Apostolo – Comitini
  • Don Aldo Sciabbarrasi: S. Antonio di Padova e B. Giacinto Giordano Ansalone – Raffadali • Don Raimondo Sorintano: Parrocchia S. Francesco di Paola —Joppolo Giancaxio
  • Don Angelo Burgio: Parrocchia S. Gerlando – LinosaDon Nazzareno Ciotta: UP S. Pancrazio e S. Spirito – Canicattì
  • Don Gioacchino Zagarri: Parrocchia S. Calogero – Canicattì
  • Don Gioacchino Scimè: UP S. Giuseppe e Gesù e Maria – Campobello di Licata
  • Don Vincenzo Licata: Parrocchia San Rocco – Grotte
  • Don Tommaso Pace: UP S. Domenico, B.M.V. del Monte Carmelo, Maria SS. delle Sette Spade – Licata
  • Don Francesco Burgio: Parrocchia B.M.V. di Loreto – Licata
  • Don Gaspare Sutera: Parrocchia Maria SS. Immacolata – Lucca Sicula
  • Don Tonino Cilia: UP SS. Rosario e S. Antonio Abate – S. Margherita Belice
  • Don Giovanni Corona: UP BMV dell’Udienza, S. Maria Assunta, S. Lucia, BMV Bambina – Sambuca di Sicilia
  • Alla Parrocchia B.M.V. di Lourdes di Campobello di Licata si provvederà a breve

NOMINA CO-PARROCO

  • Don Salvatore Cardella: Parrocchia S. Gabriele – Licata

NOMINA DI VICARIO PARROCCHIALE

  • Don Giuseppe Pace: UP S. Oliva e B.M.V. del SS. Rosario, S. Antonio di Padova e B. Giacinto Giordano Ansalone – Raffadali
  • Don Pastor Mgeni: UP S. Antonio di Padova, BMV del Carmelo, BMV del Transito – Favara • Don Stefano Principato: UP SS. Antonio e Vincenzo, S. Agostino, S. Gabriele – Licata
  • Don Calogero Cusumano: UP S. Domenico Savio e B.M.V. della Pietà – Ribera • Don Massimo Musso: UP S. Michele Arcangelo e S. Caterina – Sciacca

ALTRE NOMINE

  • Don Angelo Portella: Confessore —Joppolo Giancaxio
  • Don Angelo Santamaria: Cappellano Istituto S. Vincenzo (Casa Madre) – Licata

Montenegro, lunedì 31 agosto, alle ore 10.30, incontrerà in episcopio tutti i sacerdoti interessati al cambiamento “per un saluto fraterno, per uno scambio di idee e per concordare le date dell’inizio del loro nuovo ministero”.

I consiglieri comunali Teresa Nobile e Alessandro Sollano esprimono solidarietà al giornalista Lelio Castaldo per le minacce ricevute, provenienti tra l’altro da esponenti politici che dovrebbero invece rappresentare le esigenze di un territorio come quello Agrigentino, che necessita oggi  come non mai, unità di vedute per un pronto rilancio.

Sollano e Nobile invitano il giornalista ad andare avanti per come ha fatto fino ad oggi.

In calo i nuovi positivi in Sicilia per il Coronavirus rispetto ai giorni scorsi. Sono 14 i nuovi casi, nelle ultime 24 ore (oggi lunedì 17 agosto), a fronte di 1626 tamponi effettuati. Cinque in provincia di Messina, 3 a Catania, 4 a Ragusa, 2 a Siracusa. Così come riporta il bollettino del Ministero della Salute.

Gli attuali positivi salgono a 718, di cui 54 ricoverati con sintomi, 6 in terapia intensiva e 658 in isolamento domiciliare.

I casi di Covid registrati dall’inizio dell’emergenza in Sicilia sono 3.780; dimessi e guariti 2.776; deceduti 286. Complessivamente eseguiti 310.605 tamponi.