Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 129 di 2682
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 129)

Sei mesi di reclusione con pena sospesa. È l’accordo tra accusa e difesa per il patteggiamento di Isabella Morreale, 56 anni di Castrofilippo, accusata di aver rubato una borsa, un orologio e la carta bancomat ad una suora. L’imputata si sarebbe poi recata anche agli sportelli, almeno dodici volte, prelevando in totale la somma di 3.780 euro.

La suora si è costituita parte civile nel processo rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato. La vicenda risale al 2019. L’imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe Lauricella, era stata assunta in una casa di riposo di Camastra. La procura di Agrigento, dopo la denuncia della religiosa, aveva anche chiesto e ottenuto i filmati delle telecamere delle banche che avevano ripreso la 56enne mentre prelevava.

Celebrati questo pomeriggio a Racalmuto, nella Chiesa Madre, i funerali di Giuseppe Sedita di 66 anni e Rosa Sardo di 62 uccisi barbaramente il giorno di Santa Lucia dal figlio Salvatore Sedita di 34 anni, accusato del duplice omicidio, si trova oggi ricoverato in una struttura sanitaria in seguito agli accertamenti psichiatrici che hanno confermato scompensi.

“Una tragedia in questo periodo natalizio connotato dalla memoria del Natale, e dall’attesa di Cristo, offuscata e impoverita da questo evento. Per la comunità ecclesiale, per la comunità di Racalmuto è un momento di dolore e smarrimento ma non bisogna perdere l’occasione per interrogarci”, ha detto l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano prima di celebrare il rito funebre insieme al parroco Carmelo La Magra.

A Racalmuto, per le esequie della coppia, il sindaco Vincenzo Maniglia che ha partecipato ai funerali, insieme alla giunta e alle istituzioni militari, presente il Comandante della Compagnia Carabinieri di Canicattì, Maggiore Luigi Pacifico, ha proclamato il lutto cittadino. Tante le persone che si sono strette nel dolore della famiglia Sedita, una famiglia che per molto tempo è stata abbandonata a se stessa.

“Preghiamo per i coniugi che sono nella nuova Gerusalemme, il sangue versato dell’innocente apre sempre la via a questa cittadinanza aldilà della storia degli uomini. Pensiamo a chi rimane, chi rimane nella malattia psichiatrica“.

“Sperimentare l’impotenza è sempre qualcosa che mette paura e questo è uno di quei casi – il disagio psichiatrico – in cui anziché tendere le braccia ci distraiamo e non rispondiamo all’appello forte che ci viene dalla storia della salvezza”, ha continuato l’arcivescovo Damiano. Alla fine della messa la folla commossa ha accolto con un lungo applauso l’uscita delle due bare.

Un avviso pubblico per reclutare personale di alta specializzazione, l’espletamento dei concorsi per quattro anestesisti autorizzato dall’Assessorato alla Salute, e per i direttori di 12 unità operative da tempo senza guida. E ancora l’abbattimento delle liste d’attesa attraverso un piano operativo  finanziato dalla Regione. Il rilancio del Policlinico Giaccone passa attraverso il rafforzamento del personale, ma anche il potenziamento tecnologico e la digitalizzazione grazie a investimenti finanziati nell’ambito del PNRR. Tutto partendo da una unitarietà di indirizzo tra Regione, AOUP e Università.

Questa la sintesi dell’incontro di oggi tra il Collegio di Direzione, organismo a valenza tecnica, costituito dai direttori di dipartimento, il Commissario Salvatore Iacolino, il rettore Massimo Midiri, e il direttore sanitario di presidio Luigi Aprea. In particolare era attesa l’indizione del concorso per anestesisti, che era stata stoppata tra le polemiche dall’assessorato alla Salute in quanto ritenuti non necessari. Ora, invece, arriva il via libera, anche se per 4 assunzioni invece delle 8 previste inizialmente.

«Ringrazio il Rettore Massimo Midiri e i direttori di dipartimento, i professori Adriana Cordova, Giulia Letizia, Francesco Vitale, Antonio Giarratano, Marcello Ciaccio, Mario Barbagallo, per il contributo dato in questo incontro- afferma Iacolino- in cui sono stati affrontati le questioni più urgenti dell’attività aziendale in una logica di condivisione e unitarietà di intenti. Sono fiducioso nella prospettiva di una proficua integrazione tra le attività didattico scientifico e assistenziale per rendere concrete tutte le potenzialità dell’azienda universitaria. Confermo il mio impegno a un costante confronto con tutti gli attori dell’azienda, modalità che ritengo più proficua data la specificità del Policlinico».

Gli fa eco il Rettore, Massimo Midiri: «Apprezzo la tempestività con cui il Commissario ha posto all’ordine del giorno del Collegio di Direzione i problemi del Policlinico, che costituiscono temi particolarmente importanti affinché la missione aziendale possa realmente concretizzarsi. Sono sicuro che il nuovo corso dell’azienda possa costituire occasione positiva per superare tutti gli aspetti critici che hanno fin qui condizionato l’attività dell’AOUP. Questo è il momento di fare squadra tutti insieme per rilanciare la sanità universitaria e rendere il Policlinico sempre più un polo d’eccellenza».

I concorsi per i direttori della unità operative (chirurgia d’urgenza, chirurgia generale a indirizzo oncologico, chirurgia vascolare, cardiologia, microbiologia e virologia, medicina interna con stroke, pneumologia, anatomia e istologia patologica, radiologia d’urgenza, otorinolaringoiatria, neurologia e ortopedia) sono in itinere: le commissioni sono state costituite, adesso deve essere fissata la data per le prove.

Per quanto riguarda gli anestesisti venerdì scorso è stata pubblicata la delibera di indizione del concorso. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sul portale di reclutamento InPA (nuovo portale per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni) e sul sito aziendale.

Nel frattempo sono ripresi i lavori per il completamento del nuovo pronto soccorso, e il blocco operatorio, appaltati dalla struttura regionale per l’emergenza Covid nell’ambito del programma di potenziamento della rete ospedaliera finanziato dallo Stato nel 2020, non ancora terminati dopo aver accumulato un anno e mezzo di ritardo. Le imprese stanno provvedendo a definire le opere, sotto il costante controllo del Rup, l’ingegnere capo del Genico Civile Giuseppe Nogara, e dell’Ufficio tecnico aziendale.

insanitas

Si è concluso oggi con la conferma della sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste del Presidente Carmelo Satta, dell’ex direttore generale Cateno De Luca, e del dott. Giuseppe Ciatto, il giudizio di secondo grado svoltosi innanzi alla Corte d’appello di Messina, sul caso di presunta evasione fiscale da un milione e 700mila euro nella gestione del Caf Fenapi.

Dopo l’assoluzione del primo grado l’accusa era tornata a chiedere in appello la condanna di De Luca, Satta e Ciatto.

Era stato il sostituto procuratore generale Felice Lima a reiterare le richieste formulate in primo grado.

Oggi la Corte d’appello ha messo la parola fine a questo ennesimo capitolo confermando la sentenza emessa lo scorso 10 gennaio dal tribunale di Messina, in funzione del giudice monocratico, nei confronti di Cateno De Luca, Carmelo Satta e Giuseppe Ciatto appellata dal Pubblico Ministero e dalla parte civile Agenzia delle Entrate condannando la parte civile al pagamento delle spese di giudizio.

Lo scorso 10 gennaio il giudice monocratico, Simona Monforte, aveva assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” il presidente della Fenapi Carmelo Satta e l’ex direttore Cateno De Luca che, insieme ad altri collaboratori, erano stati accusati di evasione fiscale a seguito delle attività di verifica svolte dalla Guardia di Finanza presso il Caf Fenapi

Oltre 30 udienze e l’ascolto di più di 40 testimoni, avevano portato il giudice ad appurare la totale mancanza di illeciti tributari e l’assoluta insussistenza di qualsiasi ipotesi di reato fiscale in relazione a questa vicenda.

Dopo oltre cinque anni di udienze, audizioni di testimoni e smentite del teorema accusatorio, da parte dei vari Giudici che sono succeduti (tra cui la stessa corte di appello e la Cassazione), la Procura si  era sorpresa che un CAF potesse scaricare i costi sostenuti per predisporre alcune centinaia di migliaia di dichiarazioni fiscali certificate dall’Agenzia delle Entrate.

Oggi finalmente tutto è chiaro. La ricostruzione dei fatti da parte della Procura è stata smontata per l’ennesima volta ristabilendo la verità.

“La sentenza di oggi, afferma il Presidente Carmelo Satta, non fa che confermare quanto già era stato stabilito dalla dott.ssa Monforte a gennaio scorso, ovvero la nostra piena innocenza e la correttezza dell’operato svolto dalla Fenapi e dal CAF Fenapi S.r.l.. Che il sostituto procuratore generale avesse definito la scorsa udienza “stupefacente” quanto deciso dal giudice di primo grado ci aveva lasciati più che perplessi, ma abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia e la conferma dell’assoluzione odierna ci consente ancora una volta di proseguire il nostro lavoro serenamente.

“Con la sentenza di oggi”, afferma il Presidente della Fenapi Carmelo Satta, “possiamo davvero dire che la giustizia ha trionfato. Abbiamo sempre agito nel rispetto della legge. Per Fenapi è la vittoria che ripaga del lavoro fatto in questi anni, che ci ripaga dell’impegno messo. È la vittoria di tutti le donne e gli uomini che lavorano con noi onestamente e finalmente archivia le ombre che hanno rischiato di oscurare la nostra storia e la nostra attività. Abbiamo atteso con fiducia l’esito della sentenza perché non c’erano dubbi su quello che poteva essere l’esito. Il ringraziamento va a nome di tutta la FENAPI tutto il collegio difensivo che ha seguito le fasi di questa vicenda ed in particolare ai miei legali, l’avv. Giovanni Mannuccia, l’avv. Emiliano Covino ed ai consulenti della difesa il Prof, Raffaello Lupi ed il dott. Francesco Romeo”.

Il Comune di Agrigento si prepara alla notte più lunga del’anno con un’ordinanza sindacale che è praticamente certo non sarà rispettata e per la quale non c’è possibilità di controllo puntuale sul territorio.

Con proprio provvedimento il sindaco Franco Micciché ha infatti imposto il divieto di utilizzare botti, giochi pirotecnici e fuochi d’artificio dalle 21 del 31 dicembre alle 6 del primo gennaio per questioni di ordine pubblico.

Sempre per problemi di sicurezza, durante il concerto di fine anno in piazza Marconi, sarà vietato a tutti i partecipanti di portare con sé ombrelli, aste da selfie etc, ma soprattutto trasportare anche in auto bottiglie di vetro, essendo già vigente in tal senso un divieto di vendita nel centro città di bevande in vetro.

Nell’ordinanza, tuttavia, manca qualunque riferimento alle questioni connesse agli orari di chiusura dei locali dato che, come era stato accennato, per notti come il Capodanno sarebbero state previste delle deroghe specifiche.

Si tratta di 8 alunni della scuola elementare “Mariano Rossi” e di una loro insegnante. Tutti soccorsi in ospedale, hanno riportato escoriazioni e contusioni.

Ad alcuni dei bambini coinvolti nell’incidente sono stati praticati dei punti di sutura, altri sono tuttora sottoposti ad accertamenti diagnostici. Non ci sarebbero feriti gravi.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il mezzo, che era in sosta in discesa, ha iniziato improvvisamente a muoversi, forse il cedimento del freno a mano e, incontrollato, ha travolto una scolaresca che si trovava a partecipare ad un evento pubblico.

Prosegue da oggi il lavoro in giunta sul testo della finanziaria regionale. Obiettivi: entro Natale in Assemblea, ed entro il 31 dicembre l’approvazione.

La Regione Siciliana attende da Roma la tanto agognata norma “Salva Sicilia”, ovvero una sanatoria, uno strumento capace di ovviare al grave problema insorto dopo la bocciatura, ai primi di dicembre, del giudizio di parifica del rendiconto di bilancio 2020 da parte della Corte dei Conti, che ha imposto al governo Schifani il pagamento a rate in 3 anni, e non in 10, del disavanzo da circa 2 miliardi e 100 milioni di euro. Di conseguenza, nella proposta della manovra finanziaria è stato necessario inserire degli accantonamenti qualora si verifichi il peggio. In particolare l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha accantonato quasi un miliardo di euro, esattamente 935 milioni di euro, col conseguente congelamento di alcuni capitoli di bilancio che, nella prospettiva positiva del contenzioso, sarebbero poi rimpinguati con i fondi adesso oggetto della trattativa in corso con il governo nazionale. Nel frattempo alcuni assessori hanno avanzato delle proposte, l’assessore le ha acquisite, e la discussione è stata aggiornata da oggi in poi, in modo celere durante la settimana, affinchè entro Natale il testo sia trasferito in Assemblea per l’esame e l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre, scongiurando quindi l’esercizio provvisorio di bilancio che decorrerebbe dal primo gennaio in poi, come accade da ormai cinque anni consecutivi. Tuttavia Falcone mostra prudenza e annuncia: “Se dovesse essere necessario ricorreremo ad un esercizio provvisorio di breve durata giusto per consentire all’aula l’analisi del documento in tempi ragionevoli”. Il disegno di legge di stabilità è composto da una quindicina di articoli, in prevalenza interventi a sostegno degli Enti locali con la costituzione di un nuovo fondo e l’eliminazione delle riserve. E poi interventi per sbloccare il turnover dei Consorzi di bonifica e per una nuova impostazione finanziaria dell’Arpa protezione ambiente, assecondando alcune osservazioni della Corte dei Conti. Dunque una proposta di legge tecnica, per rinviare il “cuore” della manovra al prossimo anno. Ancora nel frattempo, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha concluso una prima intesa con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Si tratta di un patto che assicura ossigeno per le casse regionali. Il governo nazionale si è impegnato a concedere subito 200 milioni a fronte di una richiesta di 600. Inoltre, ancora al fine di evitare una manovra troppo onerosa per i siciliani, Schifani ha strappato a Giorgetti la promessa di ottenere ogni anno una piccola porzione di risorse extra che dovrà essere decisa in futuro.

Giuliana Miccichè

La Fortitudo Agrigento veniva da una settimana di pausa e doveva affrontare due partite casalinghe molto difficili e importanti per la classifica, il tutto nell’arco di pochi giorni, e nella prima contro Casale Monferrato arriva una vittoria netta per 88-72 che porta la squadra di coach Cagnardi a quota 12 punti in classifica lasciando alle spalle proprio Monferrato a 10. Una partita che ha visto gli ospiti partire bene e raggiungere un distacco di 9 punti ma Agrigento, come spesso accaduto in questa prima parte di stagione, non ha mollato la presa ed ha riconquistato il ritmo grazie ad una tenuta fisica importante ed una difesa in grande spolvero. Nei giorni scorsi Alessandro Grande non si è allenato regolarmente per una influenza ma nonostante questo mette a segno 29 punti, 6 rimbalzi e 2 assist ed è l’MVP della partita. Molto importanti gli ingressi dalla panchina che hanno spaccato più e più volte la partita. Nel secondo tempo Monferrato si innervosisce e fisicamente non regge il colpo della Fortitudo e nonostante il pareggio del terzo parziale, nel finale la Fortitudo prende coraggio e fiducia ed innesca tiri su tiri, proprio Grande ne mette 6 da tre punti e due triple anche di Chiarastella. Per il capitano oggi giornata speciale, con la presenza della sua famiglia e con l’Argentina campione del mondo di calcio lui fa il giro del campo a fine partita con la bandiera albiceleste addosso. Qualche difficoltà da tre punti per Ambrosin ma va comunque in doppia cifra con 11 punti così come Costi con 17. Non c’è tempo di festeggiare, giovedì si torna in campo per la prima giornata di ritorno e l’ultima partita del 2022, in casa al Palamoncada. Molto soddisfatto in conferenza stampa l’assistant coach Giacomo Cardelli: “Siamo molto contenti di questa vittoria, era importante vincere e siamo contenti che tutti i ragazzi abbiano dato il loro contributo. Nei momenti di difficoltà anche i giovani sono stati determinanti. Siamo molto soddisfatti del girone di andata ma non basta, non ci accontentiamo, la nostra filosofia è quella di pensare partita dopo partita e speriamo che giovedì ci sia il Palamoncada pieno per il derby”.

Anche quest’anno il Fiat 500 Club Italia coordinamento di Agrigento, in occasione del Santo Natale, non poteva mancare il consueto appuntamento “Babbo Natale in 500”.

Si tratta di un evento benefico che si organizza al’interno del reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento; il tutto per portare un sorriso, gioia, allegria e dei doni ai bambini ricoverati i quali, in questo momento, rispetto ad altri, sono costretti a vivere queste giornate spensierate non per come dovrebbero essere.

Tutti i soci dei Club si sono dati appuntamento, insieme alle amate Fiat 500 addobbate a tema, nel piazzale antistante l’ospedale. Subito dopo la visita in reparto insieme al gruppo Acsi Nannaredda di Siculiana il quale con i propri canti natalizi  ha allietato ancora di più la permanenza dei piccoli in reparto che per qualche momento hanno dimenticato il proprio disagio.

Dopo la visita in ospedale il corteo si è trasferito lungo le vie cittadine con un Babbo Natale che ha distribuito caramelle e regalini ai bambini che incontrava lungo il percorso.

Dunque, anche quest’anno, l’iniziativa è stata apprezzata come non mai, soprattutto dai piccoli ricoverati. Una lodevole iniziativa, questa, che deve andare avanti nel corso degli anni.