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Si prevedono tempi lunghi per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 37 Sciacca-Caltabellotta, chiusa dalla tarda serata di domenica a causa del distacco di un grosso masso e altri detriti dal costone roccioso che sovrasta la carreggiata all’altezza del km 8+000. Un attento sopralluogo eseguito dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento ha infatti evidenziato l’alto rischio di ulteriori distacchi di massi e detriti rocciosi dalla parete che potrebbero causare gravi incidenti. Le condizioni del costone, peraltro, sono da tempo sottoposte a particolare attenzione da parte del Libero Consorzio, che con una perizia del suo staff tecnico, supportata anche da analoga perizia tecnica della Protezione Civile Regionale, aveva evidenziato la necessità di provvedere alla messa in sicurezza del costone. Il progetto redatto successivamente, tuttavia, non era stato finanziato dalla stessa Protezione Civile.

In attesa di nuovi interventi che, ovviamente, necessitano di adeguati finanziamenti, la SP n. 37 rimarrà chiusa al transito. Tutti i cittadini sono invitati a rispettare la relativa Ordinanza di chiusura (la n. 52/2010) emessa dal Settore Infrastrutture Stradali.

Siamo oggi dinanzi l’ennesima ingiustizia nei confronti di studenti/lavoratori pendolari.
Nello specifico si parla della tratta Enna- Agrigento ancora una volta tolta senza un apparente giustificazione.
Mi chiedo come sia possibile che siamo venuti a conoscenza di questo “mal gestire” solo ora nel mese di settembre all’inizio di lezioni ed esami universitari ma anche lavoro per chi pendolare.
Con tre mesi di lockdown seguiti da una seconda fase, certamente si sarebbe potuta trovare una soluzione migliore?
Come è possibile che sul tema viabilità siamo ancora indietro anni luce rispetto ad altre città… Cosa manca alla nostra città, ai nostri cittadini da poter dare la libertà di potersi spostare dove vogliono senza incombi di mille spostasmenti con vie indirette.Forse la verità è che resteremo martiri di questa situazione, Grazie Italia che per l’ennesima volta dimostri che la mia amata Sicilia sia la tua ultima ruota del carro.
Lo dichiara Giuseppe Cucchiara membro del CRUS
Associazioni studentesche universitarie Kore di Enna

E’ giallo in contrada Fondachello, alla periferia di Licata, sul rinvenimento di alcuni bossoli sulla strada. Del caso – decisamente complicato visto che non vi sarebbero testimoni e meno che mai telecamere di video sorveglianza pubbliche o private – si stanno occupando i poliziotti del commissariato di Licata.L’ipotesi sulla quale ieri i poliziotti stavano lavorando era che fra due licatesi, entrambi noti alle forze dell’ordine, vi sia stata una furibonda lite, durante la quale appunto sarebbero stati esplosi dei colpi di pistola. Indagini quindi in evoluzione.

I carabinieri di Porto Empedocle, al termine di un controllo svolto insieme all’Asp di Agrigento hanno sequestrato 100 kg di prodotti alimentari mal conservati nell’area di ristorazione di un hotel della zona.

Durante un controllo, mirato e preciso a protezione della salute pubblica, sono emerse in modo pregnante carenze igienico sanitarie nel reparto cucina dove venivano conservati tutti gli alimenti, frigoriferi compresi. Lo stato di conservazione di molti generi alimentari è subito apparso precario. Da li la chiusura del ristorante.

 

Continua inesorabile la crescita dei positivi al Covid 19 in Sicilia. 198 i nuovi positivi che fanno salire a 3.448 gli attuali contagiati: 368 ricoverati con sintomi, 28 in terapia intensiva e 3.052 in isolamento domiciliare. Sono 322 i deceduti, uno in piu’ rispetto a ieri. Ammontano a 8.007 i casi totali, 4.237 i dimessi guariti, con un incremento dei tamponi effettuati pari a 6.754. La Regione segnala che dei 198 nuovi positivi, ci sono due migranti. Dei nuovi positivi, 72 sono in provincia di Palermo, 51 in quella di Catania, 28 Trapani, 15 Caltanissetta, 12 ad Agrigento. Enna zero contagi.

“Oggi è una giornata speciale, ricca di emozioni.
Mi sento avvolta da un grande abbraccio, l’abbraccio di tutti coloro che hanno scelto di darmi fiducia portandomi al raggiungimento di questo meraviglioso traguardo.
Vorrei che la mia gratitudine arrivasse ad ognuno dei miei elettori tramite voi. Il mio impegno al palazzo di Città continuerà, sarò la vostra portavoce, questo sarà il mio modo di ringraziarvi.  Il risultato di queste elezioni è solo merito vostro, del vostro affetto, della vostra stima, ve ne sono immensamente grata.
Questa giornata di festa, questo risultato lo dedico a tutti voi!
Ma la partita non è finita, il nostro candidato Sindaco Francesco Miccichè ha dimostrato di essere il candidato di punta, colui che rappresenta il cambiamento, è il Sindaco che la città vuole, per pochissimi voti non è riuscito a vincere al primo turno, pertanto adesso più compatti di prima, dobbiamo lavorare per far sì che alle prossime elezioni, al ballottaggio, ne usciremo vincitori. Solo così potremmo gioire del tutto e poter realizzare il vero CAMBIAMENTO, la svolta che la Città di Agrigento  merita. Il cambiamento adesso ha un nome e cognome, Franco Micciché una persona vera, schietta e sincera, è finita l’era delle illusioni e i cittadini lo hanno capito”.
Lo dichiara Teresa Nobile, prima fra le donne eletta al nuovo Consiglio comunale di Agrigento.

Il disastroso e impietoso risultato elettorale registratosi a Raffadali da parte del candidato Domenico Tuttolomondo ha una sua precisa logica e ragionevolezza. Era pure preventivabile ed affonda le radici nei cinque anni precedenti nel quale il PD, invece di svolgere in consiglio comunale e nella città, una reale opposizione al sindaco Cuffaro, ha preferito disputare al proprio interno per svegliarsi solamente nell’ultimo periodo intestandosi alcune battaglie, già perse in partenza. Per la segreteria locale di Risorgimento Socialista adesso, alla luce di queste macerie, occorre rifondare profondamente il centro sinistra per tentare di contrastare la saga familiare che gestiste la cosa pubblica. Per i cittadini raffadalesi che hanno tributato l’amministrazione uscente, evidentemente, le cose vanno a meraviglia ( acqua, rifiuti, tasse, viabilità, servizi, etc..) e pertanto desiderano essere ardentemente governati in questo modo per altri cinque anni. Per quanti invece, continuano a pensarla diversamente, nonostante tutto, Risorgimento Socialista mette a disposizione le proprie energie per costruire l’alternativa anche in vista delle prossime elezioni regionali. Auguriamoci che adesso il Pd, una volta toccato il fondo, si svegli e svolga in pieno la sua funzione di opposizione consiliare per gli anni a venire, coordinata in consiglio dal candidato sconfitto, Tuttolomondo, cui va dato atto di essersi caricato la croce in una battaglia in parte già segnata fin dall’inizio. Nonostante Risorgimento Socialista, suo malgrado, sia stato messo fuori gioco volutamente da qualche capetto locale del Pd- scelta questa avallata pure dal deputato regionale di riferimento- e non  avendo partecipato quindi direttamente alla competizione elettorale con propri rappresentanti, si dichiara disponibile, fin da subito, al confronto e al dialogo per cercare di allestire una seria e dura opposizione all’attuale maggioranza che è innegabilmente forte nei numeri e nella sua rappresentanza.

Nel 1998, la signora M.A. ha acquisito la gestione di un posto ristoro, a carattere stagionale, sito in località Bovo Marina nel territorio del Comune di Montallegro su area demaniale marittima.
L’attività si è sempre svolta all’interno di uno stabilimento balneare costruito alla fine degli anni ’80 in legno ed elementi prefabbricati in cemento.
Tra il 2003 ed il 2005, la Ditta titolare ha ottenuto dalle competenti autorità amministrative i necessari titoli per poter eseguire dei lavori aggiuntivi al fine di migliorare e ampliare la struttura preesistente.
Tuttavia, a distanza di diversi anni, nel novembre 2016, la Soprintendenza di Agrigento, ha intimato l’integrale demolizione dello stabilimento balneare in questione, ritenendo che la struttura fosse priva di autorizzazione paesaggistica, in quanto scaduta, e comunque in difformità rispetto al progetto approvato.
Avverso l’ingiunzione alla demolizione, la signora M.A., con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airo’ e Calogero Marino, ha promosso ricorso innanzi al Giudice Amministrativo per chiederne l’annullamento previa la sospensione dell’efficacia.
In particolare gli Avv.ti Rubino, Airo’ e Marino, hanno dedotto l’illegittimità dell’ordine di demolizione affermando che la validità dell’autorizzazione paesaggistica deve essere agganciata alla durata della concessione demaniale.
Parimenti, i predetti difensori hanno sostenuto che lo stabilimento balneare in questione, anche per la parte realizzata in cemento, fosse conforme ai titoli edilizi rilasciati in precedenza anche dalla stessa Soprintendenza.
In accoglimento delle difese degli Avv.ti Rubino, Airo’ e Marino il Giudice Amministrativo ha accolto la domanda cautelare sospendendo gli effetti dell’ordine di ripristino, così da poter consentire alla Ditta titolare di poter svolgere le diverse stagioni balneari che si sono svolte fino alla celebrazione del merito.
In sede di merito, il CGA sempre sulla scorta delle argomentazioni dei difensori della titolare dell’attività, ha disposto anche una apposita consulenza tecnica d’ufficio al fine di verificare le conformità dello stabilimento balneare in questione rispetto ai diversi titoli edilizi rilasciati nel tempo.
In esito alle risultanze della CTU, il CGA ha ritenuto che “non sono state riscontrate difformità urbanistiche in detto stabilimento”  e per tanto ha accolto le doglianze della titolare dell’attività, annullando l’ingiunzione alla demolizione intimata.
Per effetto della sentenza del CGA la signora M.A. potrà mantenere integro il proprio stabilimento, mentre la Soprintendenza di Agrigento dovrà pagare le spese legali e quelle per la consulenza tecnica.

I Sottoscritti Consiglieri Comunali Di Emanuele e Giuseppe Todaro  del Comune di Porto Empedocle, visto la preoccupazione di molti concittadini in merito alla richiesta di autorizzazione da parte di Icolen al Demanio di un’area dove verrà depositato materiale non pericoloso vicino la struttura Vetem,tengono a precisare che erano al corrente di codesta lettera per Conoscenza al Comune di Porto Empedocle ma non approfondendo la questione non potevano fare all’armismo alla città tutta, considerato che mercoledì C. M si terrà una Conferenza dei Capigruppo in cui i sottoscritti chiederanno il fascicolo all’Amministrazione, chiedere al Presidente del Consiglio di inserire questo Punto all’Ordine del Giorno  al primo Consiglio Comunale Utile, in deroga al regolamento del Consiglio comunale senza aspettare i Canonici 30 giorni. Di certo è una questione che interessa il Demanio ma l’Amministrazione 5 stelle cosa ne pensa?

San Biagio Platani che, su indicazione del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, andrà a scegliere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale domenica 22 e lunedi’ 23 novembre. A essere interessati saranno comuni recentemente sciolti per mafia, ovvero per accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, secondo quanto prevede l’articolo 143, comma 10, del testo unico degli enti locali.
In Sicilia si voterà anche a Vittoria in provincia di Ragusa, dalle ore 7 alle ore 23 domenica 22 novembre e della 7 alle 15 lunedì 23. Eventuale ballottaggio il 6 e 7 dicembre.