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Stiamo intervenendo solo ora in quanto riteniamo che l’incendio che ha distrutto il monumento dell’immigrazione, l’imbarcazione PESKADOR, non diventi il simbolo di una Favara razzista che non è.
L’imbarcazione PESKADOR è stata affidata dalla procura della Repubblica su espressa richiesta ai frati francescani di Favara che sono diventati titolari del bene con verbale di passaggio di consegna dalla agenzia delle dogane di Porto Empedocle al convento dei frati di Favara, successivamente il comune di Favara con atto deliberativo di giunta ha elevato il Peskador  a monumento pubblico prendendosi l’impegno (senza mai mantenerlo fino al suo completo abbandonò) della custodia, della tutela e della manutenzione dello stesso, affinché venisse evitato che il degrado dell’imbarcazione diventasse, per i materiali contenuti un pericolo alla salute pubblica.
Oggi, il monumento, è stato dato alle fiamme. Da chi e perché?
A questa domanda darà di sicuro una risposta la Procura di Agrigento che ha aperto un’indagine sull’accaduto.
Quello che oggi, invece, vogliamo affermare con forza dopo 3 anni di presenza, come Associazione dei Consumatori che conta, solo in ambito locale, quasi 500 iscritti, che Favara non è razzista.
Anzi il cittadino favarese si è sempre distinto per la sua accoglienza, integrazione e cordialità, nei confronti del “forestiero”. Qualunque sia la sua provenienza e il suo ruolo nella società.
Quello che emerge dall’incendio del PESKADOR è la coscienza di una città che urla no al razzismo ed alla quale chiediamo di alzare la voce non solo quando si verifica l’irreparabile ma anche prima che lo stesso si verifichi proprio per evitare, successivamente, di piangere sul “latte” ormai versato.
Sottolineano, in fine, che a quest’ultimo rimprovero non si sottrae nemmeno l’Associazione scrivente.

Attivati i campi estivi. Ieri i via al Manu Club e al Villaggio Fatato al Villaggio Mosè. Stamattina è stato aperto il terzo  centro estivo presso le Suore Salesiane al “Santa Marta” di via Recinto Oblati. 190 bambini e ragazzi in tutto, dai 3 ai 14 anni. I centri estivi saranno gestiti da tre Associazioni, individuate tramite apposita manifestazione d’interesse, rivolta alle Ditte accreditate all’Albo distrettuale per il Servizio “Spazio Gioco per bambini”. Sono l’Associazione Quo Vadis, l’Associazione Saieva ONLUS e la Cooperativa La Coccinella.  Svolgeranno la propria attività per un importo di 39.900 euro per ciascuna, fondi previsti e finanziati dal Decreto Rilancio. I Centri estivi termineranno entro il 30 Settembre. Le attività dovranno essere svolte in ottemperanza alle Linee guida pubblicate dal Dipartimento per le politiche della Famiglia, linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID 19. “I bambini hanno sofferto più di tutti – ha commentato il sindaco Lillo Firetto -. Due mesi di lockdown tra le pareti di casa, proprio loro che sono abituati a correre scatenati, a muoversi curiosi attratti da mille cose, pronti sempre a nuove esperienze, costretti alla didattica a distanza, privati degli affetti dei nonni, dei loro piccoli amici.  Ora hanno la gioia di poter tornare a stare insieme. Un’iniziativa che è per noi un dovere verso le famiglie.”

“Ai Comuni servono fondi per scuole, trasporti, infrastrutture. Ho sottoscritto il documento di Anci (l’associazione nazionale dei Comuni Italiani) denominato “Città-Italia” con cui i sindaci chiedono al Governo nazionale 20 dei 200 miliardi del Recovery Fund, il piano straordinario Europeo per far ripartire l’Italia.  Tra i punti  più importanti sottolineati dal documento: efficientamento energetico, ed energia verde, mobilità sostenibile, recupero e riuso dei rifiuti, reti digitali, piano scuola, edilizia abitativa per contrastare le povertà, recupero delle periferie, beni culturali e ambientali, una scuola per la formazione di una classe dirigente per la pubblica amministrazione. Non un libro dei sogni, ma azioni che anche un piccolo Comune come Agrigento ha in gran parte portato avanti pur senza fondi. Occorre più forza per sostenere il processo di ripresa che noi sindaci chiamiamo “Rinascimento Italiano”, un processo che parte proprio dai Comuni, tutti, non solo le grandi città metropolitane già dotate di  infrastrutture e proiettate più avanti nel futuro.  Occorre più forza per Agrigento che lotta ancora per il completamento di infrastrutture minime  come  la Agrigento-Palermo e la Agrigento-Caltanissetta o per una linea ferroviaria degna di questo nome. Non si può pensare di far ripartire l’Italia tagliando fuori una significativa parte del Paese, che attende da sempre di poter stare al passo con l’Europa. Occorre che il Governo pensi al futuro di questa nostra terra, già duramente provata, che vuol divenire motore assieme al resto del Paese da ora ai prossimi 50 anni. I giovani siano in condizione di investire nel loro futuro, anche cambiando strategicamente progetto di vita, adattandolo a una realtà in continuo mutamento.  Le città come Agrigento sono il motore del cambiamento”.

Ancora qualche giorno di attività per il personale dell’Ufficio Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento, attualmente impegnato nel servizio di vigilanza antincendio lungo alcune strade provinciali ed ex consortili e su alcune strade statali. Lunedì prossimo 31 agosto, infatti, è prevista la chiusura di questo fondamentale presidio di sicurezza che da anni l’ex Provincia Regionale di Agrigento ha avviato a supporto di tutti gli enti competenti in materia di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi. Proprio per la giornata di oggi, tra l’altro, è previsto un rischio incendi con livello di allerta “ATTENZIONE” e pericolosità “ALTA”, secondo il bollettino emanato dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile in considerazione delle alte temperature previste e dei venti sostenuti provenienti dai quadranti nordoccidentali. Il personale dell’Ufficio di Protezione Civile già dalle ore 12,00 e sino alle ore 20,00 di stamani, e negli stessi orari sino a lunedì prossimo, è pronto a segnalare eventuali focolai o situazioni di rischio incendio dalle postazioni dinamiche attivate lungo le strade provinciali e alcune statali limitrofe alle aree boscate.

Ricordiamo, inoltre, che le postazioni di avvistamento si trovano lungo le strade:

–         SP n.34 – SP n.35 nei comuni di Bivona, Lucca Sicula e Villafranca Sicula;

–         SP n. 20 – SPC n.29 e SPC n.30 nel comune di Casteltermini;

–         SP n. 29 A – SP n.30 e SP n.28 nei comuni di Cattolica Eraclea e Montallegro;

–         SP n.63 A – SP n.05 B – SPC n.67 e SPC n.68 nei comuni di Palma di Montechiaro e  di Licata;

–         SP n.69 – SP n.70 – SP n.44A – e SP n. 43 nei comuni di Sambuca e Santa Margherita Belice;

–         SP n.3 4 – SP n.3 5A – SP n.36– SP n.47– SP n.48– SP n.86 e SS115 nei comuni di Burgio, Calamonaci, Lucca Sicula, Ribera e Villafranca Sicula;

–         SP.n.75 – SP n. 87  nei comuni di Siculiana e di Montallegro;

–         SP.n.47 – SP n.36 e SP n.37 nei comuni di Sciacca, Caltabellotta e Villafranca Sicula.

I Giovani dell’Udc Italia hanno risposto duramente alle parole del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio che, in una diretta Facebook, ha valutato il taglio dei parlamentari come un miglioramento del Parlamento, affermando come “l’Establishment” sia contrario al taglio.

“Di Maio sembra proprio si sia smarrito nei meandri del Parlamento – trasmettono i Giovani dell’Udc Italia – nella sua ultima diretta Facebook ha detto tutto ed il contrario di tutto, finendo per evidenziare egli stesso le criticità della riforma proposta. Serviranno infatti diverse altre riforme successive per poter quantomeno provare a garantire rappresentanza e governabilità. E’ più che evidente che anche all’interno dello stesso M5S ci siano dubbi sulla proposta, avendo compreso che non ci sarà alcun risparmio in termini economici con il taglio proposto, non ci sarà alcuna garanzia di rappresentanza dei territori ed è fortemente a rischio la nostra Democrazia. I Padri Costituenti hanno scelto questi precisi parametri per garantire la Democrazia; è utile evidenziare come il numero di Parlamentari sia perfettamente in media con tutti gli altri Paesi Europei. Riteniamo assurdo che a voler spiegare la Democrazia Rappresentativa sia proprio chi, fino a pochi mesi fa, cercava di abbattere proprio questo concetto parlando di Democrazia Diretta”.

I Giovani dell’Udc Italia evidenziano come, invece, sia proprio quell’Establishment a volere la riduzione dei Parlamentari.

“Vorremmo invitare tutti alla riflessione; la storia ci insegna che la riduzione dei Parlamentari sia sempre stata richiesta da associazioni eversive o dalle Lobby. Un minor numero di Deputati è più facile da controllare. L’accentramento del Potere in un minor numero di persone è sempre un rischio molto alto. E forse, anche inconsapevolmente, i Populisti sono guidati proprio da quell’Establishment di cui parlano. Perché portare avanti una riforma del genere senza alcuna garanzia di rappresentatività dei territori e senza alcuna legge elettorale è una follia (basti pensare allo squilibrio che si creerà tra la Calabria, che avrà un Rappresentante ogni 320 mila abitanti ed il Trentino Alto Adige che invece potrà avere un Rappresentante ogni 150 mila abitanti). In questi 2 anni di Governo il Movimento 5 Stelle non ha ancora forse compreso la vera funzione del Parlamento; d’altronde le ultime Politiche hanno portato nei “Palazzi”, per citare lo stesso Di Maio, persone senza alcuna competenza. E forse è arrivato proprio il momento che la Politica si rigeneri e riporti le giuste competenze al Governo”.

Coerentemente con la propria scelta di campo regionale e nazionale, Risorgimento Socialista sostiene la candidatura a sindaco di Realmonte di Sabrina Lattuca supportata dalla lista civica  “Realmonte per sempre”. Siamo convinti – dichiara il coordinatore regionale del partito Nino Randisi- che l’avvocatessa Lattuca, che ha già maturato una positiva esperienza amministrativa, possa rappresentare il cambiamento garantendo l’avvio di una nuova fase politica per la comunità locale, attraverso una sana e virtuosa e trasparente gestione della cosa pubblica, a partire dalla soluzione di alcuni temi come la gestione dell’acqua, dell’illuminazione, della viabilità, della valorizzazione e dell’utilizzo dei siti di interesse pubblico, così come annunciato ampiamente nel suo programma elettorale”.

Durante il quotidiano controllo che viene effettuato nella Rotatoria di Giunone il sorvegliante Anas del tronco della SS 640, meglio nota come Strada degli Scrittori, si è accorto della manomissione delle valvole dell’impianto idrico. Molte di esse erano state chiuse volontariamente. Inoltre un tubo era stato tagliato. Tutto ciò nell’intento preciso di non far giungere acqua alle piante della recentissima Rotonda e di conseguenza per farle seccare.

L’Anas ha sporto denuncia contro ignoti.  Il tubo è stato riparato e l’impianto di irrigazione ha ripreso a funzionare. “Assistiamo ancora una volta – ha commentato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto –  alla rappresentazione della negatività contrapposta agli sforzi concreti della cittadinanza di mostrare il meglio di sé. L’atto stesso del veder vegetare e fiorire mette in agitazione, messaggeri di rassegnazione, di negatività e di morte, assassini di speranza Ci auguriamo che siano individuati i responsabili e che siano puniti in modo esemplare. Continueremo a seminare per un futuro migliore.  Si rassegnino”.

Il focus sulle performance del sistema sanitario siciliano condotto ciclicamente dal Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale alla Salute fa emergere risultati di prestigio per diverse azioni assistenziali condotte dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Con la pubblicazione dettagliata degli indicatori di valutazione globale, il primo report ufficiale 2020, contenente i risultati definitivi per l’intero anno 2019, evidenzia che quattro aree d’intervento, quelle monitorate dal Controllo di gestione aziendale e oggetto di valutazione regionale circa gli obiettivi raggiunti dalle direzioni generali, presentano risultati di assoluta eccellenza tali da collocare le unità operative di riferimento ai vertici delle graduatorie regionali. In area cardiologica il dettaglio di efficienza e produttività riguarda l’esecuzione entro quarantotto ore dell’intervento di proporzione di “STEMI” (Infarto Miocardico Sopraslivellamento del tratto ST) con angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) ed il notevole volume di casi trattati. La tempestività dell’intervento è valutata anche in area ortopedica e i risultati di rilievo nell’agrigentino hanno uno specifico riguardo al trattamento operatorio della frattura del collo del femore nel paziente anziano con operazioni eseguite entro le ventiquattrore dall’ingresso in ospedale. La misurazione della degenza operatoria post-intervento inferiore a tre giorni premia infine sia l’area ostetrico-ginecologica che quella chirurgica per la rapidità della dimissione, rispettivamente, dopo il parto con taglio cesareo e la colecistectomia laparoscopica. “I risultati lusinghieri ottenuti in aree di assistenza sanitaria considerate di particolare rilevanza dal ‘piano nazionale degli esiti’ – afferma il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – oltre a rendere atto del buon operato sin qui condotto, fanno da sprone alle ulteriori azioni che questa Direzione intende porre in essere al fine di migliorare costantemente degli standard qualitativi e quantitativi delle cure in provincia”.

“Apprendo con soddisfazione dell’invio da parte dell’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, di una task force nei centri di accoglienza per migranti presenti in Sicilia per verificarne l’idoneità dal punto di vista igienico-sanitario.

Un’atto, quello di Ruggero Razza, conseguenziale rispetto all’Ordinanza del Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e che da concretezza  a quanto da me dichiarato, con cognizione di causa, il 4 giugno scorso, in occasione della manifestazione di protesta dei cittadini di Siciliana per la chiusura della struttura ex Villa Sikania, sulla necessità di un’ispezione regionale per accertare le condizioni di salubrità delle strutture destinate all’accoglienza dei migranti.

Ancora una volta il tempo ha certificato la validità e la concretezza delle proposte di Fratelli d’Italia che, nello schierarsi incondizionatamente a fianco del Presidente della Regione, Nello Musumeci, a tutela della salute dei siciliani, ribadisce la necessità dell’attivazione di un blocco navale per fermare definitivamente il business degli scafisti ed il traffico di essere umani”.

Il sindaco Lillo Firetto ha ricevuto questa mattina in Comune, per una visita di saluto, Mario Carmelo Zappia direttore generale con funzioni di Commissario straordinario dell’Asp di Agrigento.
Mario Carmelo Zappia ha voluto incontrare, a pochi giorni dal suo insediamento, il primo cittadino Firetto, per fare una disamina sulle problematiche sanitarie che affliggono  il territorio agrigentino.