Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 1271 di 2685
Home / Articoli pubblicati daRedazione Ag (Pagina 1271)

Proseguono le indagini a seguito della morte a Palma di Montechiaro del pensionato di 89 anni, Michelangelo Marchese, scoperto cadavere con mani e piedi legati nella sua abitazione, in via Pietro Attardo, dove ha vissuto da solo, accudito da una badante romena. I Carabinieri della Scientifica sono impegnati nei rilievi di rito soprattutto all’interno della casa, alla ricerca di eventuali tracce utili alle indagini. Michelangelo Marchese, agricoltore, padre di tre figli, è stato in contatto l’ultima volta con uno dei figli sabato sera, telefonicamente. La Procura di Agrigento, tramite la sostituto titolare delle indagini, Chiara Bisso, ha affidato ad un medico legale l’incarico ad eseguire l’autopsia per risalire alla causa della morte. Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, afferma: “A nome mio e di tutta l’amministrazione esprimo il cordoglio ai familiari per questa perdita in maniera così efferata. E’ stato colpito un soggetto debole. I figli del defunto volevano portare nelle loro abitazioni il padre, ma lui amava tanto la sua indipendenza. Proprio per tranquillizzare i figli aveva assunto una badante romena. Confidiamo nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinché possano fare subito piena luce. Chi si è macchiato di un delitto così grave non merita di rimanere nella società civile”.

La giovane insegnante agrigentina, Ornella Patti, è stata nominata coordinatrice della provincia di Agrigento del partito “Cambiamo” di Giovanni Toti. La stessa Patti commenta: “Ci prepariamo ad affrontare le amministrative del 4 e 5 ottobre con ancora più entusiasmo; daremo infatti il nostro contributo e appoggio al candidato sindaco Marco Zambuto scelto all’unanimità da tutto il centrodestra. Saremo inoltre presenti con nostri rappresentanti anche in altri comuni siciliani chiamati al voto. L’entusiasmo che ho raccolto nella presentazione del progetto di Cambiamo mi fa sperare in una larga partecipazione di tutti quei soggetti che vorranno finalmente operare in un contesto nuovo, valido e concreto che saprà dare il giusto spazio e valorizzare le menti brillanti che tanto hanno da dare al fine di migliorare le condizioni della Sicilia e della Penisola tutta”.

Un ventenne marocchino, di cittadinanza italiana, residente a Giardini Naxos, è stato trovato morto sugli scogli di Taormina. Il corpo del giovane è stato recuperato dall’equipaggio di un elicottero dei vigili del fuoco di Catania, il Drago 68. Portato sulla costa è stato poi imbarcato sopra una pilotina della Guardia costiera. La salma è stata portata nel porto di Giardini Naxos e affidata alle autorità che avvieranno le indagini del caso.

Il cartello sociale della provincia di Agrigento, composto dall’ufficio di pastorale sociale e lavoro dell’arcidiocesi e dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL, esprime solidarietà e vicinanza a don Pasqualino Barone per il vile gesto compiuto al suo indirizzo. Il rinvenimento di una testa mazzata di capra, davanti la chiesa di San Michele, di cui don Pasqualino è parroco, ha tutte le caratteristiche dell’ avvertimento intimidatorio e non può certo essere trascurato dalle forze dell’ordine. Così come tutta la comunità civile e religiosa, dove opera don Pasqualino, anche il cartello sociale rimane attonito davanti ad un simile gesto nei confronti di un sacerdote impegnato nel quotidiano a favore dei più deboli e di quanti si trovano in difficoltà. Nella sua qualità di coordinatore della mensa della solidarietà nella chiesa di Santa Caterina, don Pasqualino assiste tante persone compresi gli stranieri e tante famiglie in difficoltà economiche. Si tratta di un bruttissimo segnale che non va trascurato e in questo senso è auspicabile che le forze dell’ordine possano presto individuare i responsabili e nello stesso tempo consentire a don Pasqualino di svolgere in sicurezza la sua attività pastorale. Assieme alla sua comunità e a tutta la città, fortemente colpita dall’insano episodio, il cartello sociale si stringe attorno a don Pasqualino e gli manifesta il più ampio sostegno per il prezioso lavoro che compie come esemplare testimone del Vangelo.

Scade il 20 luglio 2020 il termine per la presentazione delle istanze per essere inseriti nel Registro Provinciale degli enti accreditati per l’assistenza degli studenti con disabilità grave che frequenteranno le scuole medie superiori della provincia il prossimo anno scolastico.

L’aggiornamento del registro è destinato per individuare gli enti autorizzati allo svolgimento dei servizi specialistici da fornire agli alunni disabili iscritti nelle scuole secondarie di II grado. Un sistema che negli anni passati ha dato eccellenti risultati grazie al  coinvolgimento necessario delle scuole e per il gradimento delle famiglie degli studenti disabili.

Entro il venti luglio anche gli enti già iscritti dovranno confermare o meno, sotto la propria responsabilità il permanere dei requisiti per l’iscrizione e l’eventuale adeguamento dei propri statuti/atti costitutivi alle disposizioni del Codice del Terzo Settore, di non avere scopo di lucro e di svolgere attività non commerciale,allegando in copia il Bilancio Sociale, il tutto pena l’esclusione.

L’aggiornamento del Registro Provinciale degli enti del Terzo Settore è necessario per rispettare il principio della non selettività nell’accreditamento aperto.

L’iscrizione al Registro Provinciale sarà subordinata al possesso dei requisiti di onorabilità e di affidabilità professionale e tecnica degli enti richiedenti. I criteri di valutazione ai fini dell’iscrizione riguarderanno anche gli aspetti organizzativi gestionali e metodologici, nonché le garanzie offerte agli utenti ed il rispetto dei loro diritti.

Le modalità di presentazione dell’istanza, le caratteristiche del servizio da svolgere e tutta la modulistica necessaria sono pubblicate nel sito internet della Provincia  www.provincia.agrigento.it, nella pagina “Aggiornamento registro degli enti accreditati” del settore Solidarietà Sociale e nella Sezione “In evidenza” della home page e all’Albo pretorio.

 

Intensa attività di controllo, durante lo scorso week end, da parte della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro Fusco,  impegnata su più fronti per garantire la sicurezza in mare dei diportisti e dei bagnanti, ma anche in attività di vigilanza ambientale, del rispetto delle ordinanze balneari e delle regole anti-Covid19 e di contrasto all’immigrazione clandestina.

Non sono mancati, inoltre, i controlli presso la Scala dei Turchi di Realmonte dove, nonostante la presenza delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori ed i totem informativi collocati di recente a cura della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento, indicanti il divieto di ingresso dovuto alla misura cautelare imposta dall’Autorità Giudiziaria, in tanti continuano a violare detti divieti per salire sulla famosa scogliera, mettendo anche a rischio la propria incolumità.

L’attività di vigilanza e controllo ha visto l’impiego congiunto di militari della Capitaneria di Porto e agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Porto Empedocle, che nel trascorso fine settimana sono stati impegnati in opera di prevenzione, ma anche di repressione. Gli agenti operanti hanno accertato tra venerdì e domenica la presenza sulla marna bianca, all’interno dell’area posta sotto sequestro, di 29 soggetti, provenienti da diverse località, che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli, trasgressione punita dall’art. 349 del Codice Penale con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Fino ad oggi sono oltre 100 le persone denunciate, numeri che rappresentano un segnale allarmante per il non rispetto delle regole, sia da parte dei siciliani sia da parte dei turisti. E’ necessario trovare una soluzione alternativa che sia ancora più efficace dei cartelli di divieti, delle reti metalliche e delle telecamere.

Il Comandante Gennaro Fusco rinnova ancora una volta gli accorati appelli a non accedere al sito in violazione dei divieti, ed invita gli operatori turistici ad evitare di pubblicizzare sui propri siti web escursioni sulla marna e adoperarsi per dare giusta informazione, ricordando ai turisti che la Scala dei Turchi si può ammirare e godere da diversi punti, sia dalla spiaggia a levante (la spiaggia a ponente è interdetta per pericolo frane) che dal sovrastante “Belvedere”, ma che attualmente vige il divieto assoluto di accedere direttamente sulla marna.

Ai fini di tutela della pubblica incolumità la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Porto Empedocle raccomanda il rigoroso rispetto dei provvedimenti interdittivi esistenti in diversi tratti della costa agrigentina e relativi specchi acquei prospicienti, in cui è vietato effettuare ogni tipo di attività a causa del pericolo crolli dovuto alla instabilità dei costoni rocciosi. Le ordinanze di interdizione sono consultabili sul sito web al seguente url:    http://www.guardiacostiera.gov.it/porto-empedocle/Pages/ordinanze.aspx (ricerca parola chiave: costoni franosi).

Sul fronte dell’attività volte a garantire la sicurezza in mare dei diportisti e dei bagnanti, i militari della Capitaneria di Porto nella serata di sabato 11 luglio, a seguito di segnalazione al “Numero Blu 1530”, sono intervenute con le unità navali della Guardia Costiera per l’assistenza ad un natante in difficoltà in località Zingarello ad una distanza dalla costa di circa 250 metri. Nel tardo pomeriggio di domenica 12 luglio, la motovedetta S.A.R. CP 860 e il gommone della Capitaneria di porto G.C. 111/B hanno ricercato un bagnante disperso tra Giallonardo e Le Pergole. L’allarme era stato lanciato dal gruppo di amici del giovane turista, uscito con il suo S.U.P. dopo aver lasciato il proprio telefono a terra. Dopo più di tre ore, il bagnante ritornava in spiaggia autonomamente, senza essere a conoscenza delle ricerche poste in essere dalle unità navali della Guardia Costiera.

Inoltre, per tutta la stagione estiva,  è stata disposta una intensa attività di controllo in mare da parte delle dipendenti unità navali che avrà come obiettivo la repressione dei comportamenti illeciti, perlopiù commessi con le unità da diporto, mettendo in serio pericolo le persone presenti a bordo, tra l’altro violando i limiti di navigazione dalla costa imposti con l’Ordinanza di sicurezza balneare che verranno duramente perseguiti.

A terra diverse squadre di militari della Capitaneria di Porto sono in azione per svolgere attività di prevenzione e controllo degli stabilimenti balneari del litorale agrigentino per il pieno rispetto dell’Ordinanza di sicurezza balneare e delle regole anti-Covid19.

Si chiamava Michelangelo Marchese ed aveva 89 anni. Il suo corpo privo di vita è stato trovato questa mattina all’interno della sua abitazione, a Palma di Montechiaro.

Ad intervenire i Carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno sfondato la porta per entrare nella casa dell’uomo che è stato trovato con mani e piedi legati. L’appartamento totalmente messo a soqquadro.

Da chiarire le cause della morte dell’uomo per il quale stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Licata, insieme ai colleghi del reparto operativo di Agrigento. Accanto a loro anche il medico legale.

La Procura di Agrigento ha aperto una inchiesta.

E’ stato ufficialmente inaugurato il viadotto Petrusa, l’arteria di 123 metri rifatta ex novo,strada statale di collegamento tra Agrigento e Favara chiusa dal novembre 2016 e riaperto oggi dopo quasi 4 anni.

Presente il Viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, il Prefetto e altri rappresentanti locali.

Sistemata dopo 4 anni questa vergogna tutta agrigentina adesso in tanti si chiedono quale futuro aspetta tutte le altre opere incompiute nel nostro territorio. Anche esse aspettano il loro completamento, in primis il Ponte Morandi quello che collega Agrigento e Porto Empedocle, più precisamente il primo tratto Akragas I chiuso da 3 anni e mezzo e in attesa della messa in sicurezza.

Il viadotto Petrusa già da oggi è aperto al traffico veicolare.

Alle 14.30 ci sarà un incontro in Prefettura per fare il punto della situazione tra Cancelleri e il cartello sociale con a capo Don Mario Sorce.

Vivere la città come se fosse casa propria, serbando per gli spazi comuni lo stesso rispetto che si ha del luogo in cui si vive, nella consapevolezza che solo attraverso un percorso comune si può raggiungere il risultato di un’Agrigento pulita.

E’ questo il messaggio lanciato dalla campagna di sensibilizzazione ambientale promossa dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese Iseda, Sea e Seap e patrocinata dal Comune di Agrigento chiamata appunto “Lo faresti a casa tua?”.

Attraverso delle elaborazioni grafiche destinate unicamente ai social, si cercherà stimolare il dibattito sul tema del rispetto dell’ambiente in cui tutti nuovi viviamo e della città di Agrigento, dove spesso si registrano comportamenti poco rispettosi degli spazi comuni.

Così, grazie alle grafiche realizzate da Alfonso Cartannilica, grafico e già autore della pagina “Satira Agrigentina”, dentro un panino invitante spunteranno cicche di sigaretta spente, o dentro una culla campeggeranno dei rifiuti. Immagini forti che, si spera, serviranno a far riflettere i cittadini.

La campagna, curata da Mediapress Office, è raggiungibile su Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/LoFarestiaCasaTua/.