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Nella giornata di ieri la Polizia di Stato della sezione Volanti di Agrigento  denunciava un cittadino di origine senegalese residente ad Agrigento che, a seguito di incidente stradale con feriti nel quale era rimasto coinvolto, aveva esibito un titolo di guida non genuino, si trattava infatti  di una  fotocopia plastificata a colori della patente di guida senegalese. Inoltre, da successivi accertamenti, il soggetto non risultava in regola con la normativa relativa al soggiorno degli stranieri sul T.N.

L’uomo, pertanto,  veniva deferito in stato di libertà per aver esibito un documento falso.

Con un vero e proprio miracolo si chiude (si spera definitivamente) la triste vicenda che ha colpito una alunna della elementare Garibaldi di Agrigento risultata positiva al Covid 19.

Tutta la classe, ovviamente, ha effettuato il tampone e tutti i compagnetti sono risultati negativi.

Lo comunica su facebook il sindaco di Agrigento Calogero Firetto che dichiara: “Mi hanno informato, ieri pomeriggio, che tutti i bambini della classe della scuola Garibaldi interessata da un caso di Covid-19 sono stati sottoposti a tampone e l’esito è stato negativo. Fra quindici giorni – continua – saranno sottoposti a nuovo tampone. Ma è già un primo feedback importante. I casi accertati in tutto ad Agrigento sono 14. La situazione – conclude Firetto – viene monitorata e vi darò costantemente comunicazione”.

Il Dott. F.C. di San Giovanni Gemini di anni 62, titolare di porto di fucile per uso caccia, presentava rituale istanza volta ad ottenere il rinnovo della predetta licenza detenuta da più di 12 anni.
La suddetta istanza, tuttavia, veniva respinta, prima, con decreto del Questore di Agrigento e, successivamente, a seguito di ricorso gerarchico, con decreto del Prefetto della Provincia di Agrigento.
Entrambi i provvedimenti venivano impugnati dal dott. F.C. con ricorso proposto, nel 2015, dinanzi al T.A.R. Sicilia  – Palermo, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino.
Nelle more del giudizio, sopravveniva il divieto, per il dott. F.C., da parte del Prefetto della Provincia di Agrigento, di detenzione di armi e relativo munizionamento per le stesse ragioni poste a sostegno del precedente diniego all’istanza di rinnovo del porto di fucile per uso caccia.
Anche avverso il suddetto provvedimento adottato dal Prefetto di Agrigento, confermato con decreto del Ministero dell’Interno a seguito di ricorso gerarchico, il dott. F.C. proponeva ricorso giurisdizionale dinanzi al giudice amministrativo, sempre con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, chiedendone l’annullamento.
Con sentenza del 30 aprile 2019, il T.A.R. Sicilia Palermo – Sezione I, riuniti i due ricorsi proposti dal dott. F.C. – entrambi aventi ad oggetto il divieto di detenzione di armi e relativo munizionamento – li accoglieva e, per l’effetto, annullava i provvedimenti impugnati.
Tuttavia, la superiore sentenza, ritualmente notificata e non impugnata, non veniva eseguita dall’Amministrazione prefettizia, non provvedendo quest’ultima al rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia richiesto dal ricorrente.
A questo punto, il dott. F.C., nuovamente difeso dall’Avv. Girolamo Rubino e dall’Avv. Daniele Piazza, agiva in giudizio, questa volta, per ottenere l’esecuzione del giudicato formatosi sulla precedente pronuncia resa dal medesimo T.A.R. Palermo e, dunque, il rinnovo della licenza di porto di armi per uso caccia dallo stesso richiesto.
Con il medesimo ricorso, inoltre, i legali chiedevano la nomina di un commissario ad acta, chiamato a sostituirsi all’Amministrazione in caso di ulteriore inerzia, oltre alla fissazione di una somma di denaro, ex art. 114, co. 4, lett. e), c.p.a. per ogni violazione o inosservanza successiva, ovvero per ogni ritardo nell’esecuzione della suddetta sentenza.
Il T.A.R. Sicilia – Palermo, Sezione Prima, definitivamente pronunciando sul ricorso, lo ha accolto, dichiarando, per l’effetto, l’obbligo dell’Amministrazione resistente di adottare ogni atto  necessario per dare corretta esecuzione alla sentenza precedentemente resa dal medesimo Tribunale Amministrativo Regionale.
Con lo stesso provvedimento, inoltre, i giudici amministrativi, accogliendo integralmente le difese prospettate dai difensori Rubino e Piazza, hanno nominato, quale Commissario ad Acta, il Prefetto di Palermo per l’espletamento di tutti gli adempimenti necessari all’esecuzione della sentenza nel caso di ulteriore inerzia da parte dell’Amministrazione prefettizia di Agrigento, condannata al contempo al pagamento delle spese processuali.
Infine, con tale pronuncia, è stata altresì accolta la domanda, presentata dai legali Rubino e Piazza, di fissazione di una somma di denaro dovuta dall’Amministrazione, a titolo di penalità di mora, per ogni violazione o inosservanza  successiva, ovvero per ogni ritardo nell’esecuzione del giudicato ai sensi dell’art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a.
Dunque, per effetto della sentenza resa dal T.A.R. Sicilia – Palermo, il dott. F.C. potrà finalmente conseguire l’agognato e legittimo rinnovo della licenza di porto di armi per uso caccia dallo stesso richiesto mentre la Prefettura di Agrigento pagherà le spese giudiziali.

Facciamo seguito alla lettera di protesta del Presidente dell’Ordine dei farmacisti di Agrigento Dott. Maurizio Pace, inviata al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore alla Salute ,  con la  quale si evidenzia il grave disagio dei farmacisti per non essere in grado di soddisfare le numerose richieste di vaccino antinfluenzale 2020 che vengono avanzate da numerosi cittadini .

Pur ritenendo che la campagna di somministrazione del vaccino antinfluenzale 2020 , assuma quest’anno la duplice valenza  di proteggere sia i soggetti dall’influenza stagionale , che quella di potere , nei soggetti vaccinati , identificare precocemente stati influenzali da Covid 19  e , ritenendo quindi corretto , che le Regioni abbiano concordato nella riunione del 14 settembre s.  di avviare una campagna influenzale gratuita  e volontaria  in tutti i soggetti over 60  e nei soggetti fragili  per la presenza di morbilità in grado di aumentare i rischi legati alla sindrome influenzale ed alle sue complicanze  e, ancor di più , poter intervenire precocemente nei casi sospetti di infezione Covid 19 , riteniamo fortemente lesivo del diritto alla salute dei cittadini , non fornire alle farmacie   quantità adeguate di vaccino antinfluenzale da destinare alla vendita a soggetti under 60 , anche in assenza di comorbilità , che per motivi di lavoro e/o per esigenze familiari ,sentono di essere maggiormente esposti al rischio  di contrarre l’influenza  o il covid 19  , con gravi rischi per la propria salute , ma anche quella di favorire inconsapevolmente la diffusione della pandemia .

E’ noto a tutti, che i soggetti under 60, abitualmente, tendono a sottovalutare i rischi legati all’influenza stagionale , con il risultato che spesso , grazie all’automedicazione con sintomatici ed antipiretici  , riprendono precocemente le proprie attività lavorative e sociali  favorendo la diffusione dell’infezione virale .

E se quest’inverno questi soggetti, anziché l’influenza, contraggono il Covid 19  , quali rischi aggiuntivi potranno manifestarsi a carico della collettività ?

E’ giusto allora, che questa consapevolezza di voler proteggere maggiormente se stessi e gli altri con il vaccino antinfluenzale venga mortificata negando la possibilità di acquistarlo?

Cittadinanzattiva Sicilia , ritiene per tali motivi di fare proprio l’appello dell’Ordine dei Farmacisti di Agrigento  ed auspica  che l’Ordine Regionale  dei Farmacisti , unitamente all’Ordine Regionale dei Medici , richiedano al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed all’Assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza , di soddisfare tempestivamente   la richiesta di protezione e di salute che viene da quella grande fascia della popolazione attiva  dei cittadini siciliani under 59 anni  , attualmente negata dalla piccola ed inadeguata percentuale di vaccini antinfluenzali (1,5% ) attualmente destinata al canale farmacie .

Crediamo inoltre che, i medici di base non debbano avere altri carichi di lavoro, dovuto alla somministrazione del vaccino a propri assistiti under 60, poiché i farmacisti dal canto loro potrebbero organizzarsi con degli infermieri per ogni loro presidio sanitario, che somministrino il vaccino al momento dell’acquisto, cosi sarebbe un aiuto per i medici e un grande servizio per la nostra sanità.

Esortiamo, ulteriormente un maggiore coinvolgimento dell’ordine dei farmacisti e dell’ordine dei medici di base a livello regionale, affinché possa risolversi nel più breve tempo possibile, questo grosso problema che tiene con il fiato sospeso e in attesa di sagge decisioni una grande fascia della popolazione

Noi come Cittadinanzattiva saremo sicuramente a fianco dei cittadini, dei farmacisti e dei medici, sperando che tale disagio possa risolversi al più presto, per dare così una giusta serenità alla popolazione siciliana.  

Pippo Spataro

La Polizia Municipale di Licatarende noto che “L’Asp di Agrigento ha appena comunicato un ulteriore caso di positività al nuovo coronavirus. Sale dunque nuovamente a 13 il numero dei soggetti attualmente positivi. Anche la persona in oggetto non risulta ricoverata, né lamenta significativi disturbi. Su di essa incombe l’obbligo di rimanere isolata all’interno del proprio domicilio.”

“Fa ubriacare l’amica del figlio la spoglia e la palpeggia”: un sessantenne di Canicattì è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Agrigento con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Michele Sammartino nel giugno del 2018 era a casa con il figlio e una ragazza portata da quest’ultimo.

Il giovane stava scontando una condanna in affidamento in prova ai servizi sociali ed essendo dunque sottoposto a delle restrizioni ad un certo punto dovette andare via di corsa perché negli orari serali era obbligato a restare in casa.

La ragazza, quindi, secondo la ricostruzione dell’episodio, sarebbe rimasta col padre dell’amico che le avrebbe fatto bere del vino. Secondo l’accusa l’uomo a quel punto le avrebbe tolto i pantaloni, la maglietta, il reggiseno e gli slip e l’avrebbe accarezzata sulle gambe e sulla coscia. Da qui il rinvio a giudizio disposto ieri dal gup.

Era nelle vicinanze della strada statale 624, la fondovalle Sciacca-Palermo, spaesato, bagnato e infreddolito. Un automobilista lo ha notato ed ha chiamato la Polizia.

Andrea Craparo, l’ottantenne saccense del quale non si avevano più notizie da ieri pomeriggio, è stato trasferito in ospedale su un’ambulanza del servizio 118 per gli accertamenti.  Le sue condizioni appaiono abbastanza buone nonostante l’intera notte trascorsa all’aperto e la pioggia di oggi.

L’anziano ieri pomeriggio si era recato in ospedale e poi aveva fatto perdere le sue tracce. Poco fa l’ansia e la preoccupazione dei familiari si è trasformata in gioia. Ora sarà sottoposto a cure ed accertamenti per capire cosa sia successo. Le ricerche avevano impegnato polizia, carabinieri e volontari del servizio comunale di Protezione civile coordinati dal funzionario Gianmarco Alì.

Il Governo regionale, su proposta dell’Assessore all’economica Gaetano Armao, ha determinato con delibera i criteri e le modalità per l’esenzione, per l’anno 2020 della tassa automobilistica per le autovetture fino a 53 kw o immatricolate entro il 31 dicembre 2010 per i proprietari con reddito non superiore ai 15.000 euro, nonché per i veicoli di proprietà delle associazioni di volontariato e di protezione civile iscritte nei rispettivi registri  regionali, utilizzate ad uso esclusivo per le finalità di assistenza sociale, sanitaria, soccorso, protezione civile.

Attraverso l’esenzione prevista per il 2020 per agevolare i soggetti che hanno maggiormente subito gli effetti socio-economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, si prevede, nell’ambito delle risorse disponibili, il riconoscimento dell’esenzione secondo l’ordine del reddito più basso.

Non si hanno notizie di Andrea Craparo da ieri pomeriggio. L’ottantenne pensionato si era recato in ospedale (si sconoscono i motivi) parcheggiando l’auto. Da qual momento ad oggi i familiari non hanno più notizie del pensionato. L’auto è stata ritrovata nel parcheggio dell’ospedale Giovanni Paolo II. Sono alla ricerca dell’uomo già dalla scorsa sera i carabinieri e la polizia di Stato.

Anche la locale Protezione Civile ha avuto l’ok dalla Prefettura e adesso è al lavoro per dare supporto alle forze dell’ordine. Le ricerche in questa fase si sono concentrate nell’area attorno all’ospedale, anche se vista la vastità della struttura ospedaliera sono stati fatti controlli anche nelle aree interne al Giovanni Paolo II.

In caso di notizie o avvistamenti, avvisare le Forze dell’Ordine.

Riflettori accesi su una casa di riposo di Sambuca di Sicilia dove è stato riscontrato un caso di coronavirus.

Si tratta di un’anziana di 72 anni ospite della struttura che per altre patologie era stata trasferita in un ospedale della provincia di Palermo ed è risultata positiva al test del tampone. Le autorità sanitarie hanno riferito dell’esito al sindaco di Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio, il quale di concerto con l’Asp di Agrigento ha programmato la quarantena per tutti gli altri anziani ospiti della struttura e per gli operatori sanitari che li assistono. Tutti saranno adesso sottoposti al tampone.

A Sambuca di Sicilia sale a 3 il numero dei contagi.