«Con il Porte Aperte di oggi desideriamo rafforzare il dialogo positivo con la comunità locale di cui ci sentiamo parte – ha dichiarato Agostino Rizzo, Direttore Tecnico Italcementi –. Siamo presenti in questo territorio da oltre settant’anni, nel nostro impianto hanno lavorato generazioni di famiglie e con il nostro cemento sono state realizzate opere e infrastrutture importanti per la Sicilia. La giornata di oggi vuole essere un’ulteriore testimonianza della nostra volontà di mantenere un confronto aperto, costante e costruttivo con la comunità locale. Per gli studenti poi, la possibilità di conoscere dal vivo il processo produttivo del cemento entrando in contatto con la realtà dello stabilimento è un’ottima opportunità formativa».
La mattinata, infatti, è stata dedicata agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Francesco Riso” di Isola delle Femmine. Nel corso del pomeriggio, momento di massima affluenza della comunità locale, oltre 1.000 persone – tra autorità locali, dipendenti ed ex dipendenti con i loro familiari, cittadini, clienti e fornitori di Italcementi – hanno visitato la cementeria con numerose richieste di informazioni e curiosità sull’attività dell’impianto, in un clima di festa e dialogo.
I numeri della cementeria:
103 i dipendenti, tra tecnici, impiegati e operai
Oltre 200 le persone dell’indotto generato dalle attività della cementeria
7 i prodotti
900.000 tonnellate, la capacità produttiva di cemento in un anno
La produzione e le realizzazioni:
L’impianto è il punto di riferimento produttivo di tutta l’Isola. Con il cemento prodotto a Isola delle Femmine sono state realizzate importanti opere e infrastrutture per il territorio, tra cui:
la Cittadella Universitaria a Palermo;
il Passante Ferroviario di Palermo, il Depuratore di Acqua dei Corsari;
il Ministero delle Comunicazioni e Ministero delle Finanze-Centro di Servizi presente nel capoluogo;
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numerose dighe e depuratori dislocati lungo tutta la Regione;
il Porto turistico di Trapani e i Porti di S. Agata di Militello (ME) e di Capo d’Orlando (ME).
La sicurezza prima di tutto
Italcementi da sempre si impegna perché la sicurezza sia “uno stile di vita” per i propri lavoratori e per tutte le persone che operano nell’impianto. Dal 2000 la riduzione degli infortuni è stata del 95%.
Le azioni del 2017 a Isola delle Femmine:
120 “audit di sicurezza” con singoli dipendenti;
60 “audit di sicurezza” con personale di imprese appaltatrici;
84 “audit di sicurezza” con personale di imprese di trasporto;
200 riunioni di reparto aventi come tema la sicurezza;
10 assemblee di sicurezza generali con i lavoratori;
500 ore di formazione sulla sicurezza;
25 sopralluoghi di sicurezza;
Cenni storici
La cementeria di Isola delle Femmine (Pa) è stata avviata nel 1957. Nei primi anni Sessanta è stata realizzata la sala centralizzata, la prima in Italcementi, per la gestione e il controllo dell’intero ciclo produttivo. La sala è stata rinnovata negli anni Ottanta con introduzione di nuovi e moderni sistemi di gestione e di controllo. Nel corso degli anni Ottanta la cementeria è stata riammodernata con la realizzazione di nuovi impianti di cottura e di macinazione crudo, di nuovi sili per l’omogeneizzazione della farina, di nuovi impianti di macinazione e dosaggio del carbone al nuovo forno e al fornello del molino del crudo. Nel 1996 è stato avviato l’impianto di frantumazione che ha consentito alla cava di Pian dell’Aia di lavorare in parallelo per un paio di anni con la cava Raffo Rosso, per poi diventare l’unica fonte di rifornimento di calcare per l’impianto.
Nel 1998 la cementeria ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9002 e nel 2003 la certificazione ambientale ISO 14001 e nel 2008 l’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Nel maggio 2017 la cementeria ha completato gli interventi previsti di adeguamento alle BAT (Best Avaiable Techniques) dell’Unione Europea, che permettono di ottimizzare ulteriormente le prestazioni ambientali dell’impianto in un’ottica di continua evoluzione dell’efficienza ambientale e produttiva. Gli interventi hanno riguardato principalmente il forno di cottura, con l’utilizzo di nuove tecnologie per l’abbattimento delle emissioni.
Sarà l’Orchestra Sinfonica Siciliana a celebrare l’anniversario dell’autonomia della Regione Siciliana con un gran concerto alla Valle dei Templi che si terrà il 15 maggio alle 20. L’Orchestra sarà diretta da Ottavio Marino, con Laura Giordano, soprano. Questo il programma: Alberto Spampinato, Inno Siciliano (cantato dal soprano laura giordano); Gioachino Rossini, La gazza ladra, sinfonia; Vincenzo Bellini Norma, sinfonia, e “Casta diva” da Norma; Pietro Mascagni, Cavalleria rusticana, intermezzo; Alfredo Catalani, “Ebben, ne andrò lontana” da La Wally; Giacomo Puccini, “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly; Giuseppe Verdi, Nabucco, sinfonia; Giuseppe Verdi, “Mercé, dilette amiche” da I Vespri siciliani e I Vespri siciliani, sinfonia. L’ingresso è libero
Eracle, vincitore di tutte le battaglie, è una donna determinata e inquieta, facile all’ira e urlante nella sua armatura. Il testo di Euripide ha debuttato il 10 maggio a Siracusa per il 54° ciclo di spettacoli classici, per la regia di Emma Dante. Molta attesa per questo Eracle che vede in scena solo donne che recitano ruoli maschili. Attrici virilizzate, nei modi, nei toni, nelle urla. La città è di marmo, è un cimitero bianco, nella suggestiva scena di Carmine Maringola, il cimitero di un qualunque paese siciliano. I costumi di Vanessa Sannino sono di bell’effetto, tendono al monocromatismo nero, ma non mancano i merletti e i tessuti fuxia. Brava, efficace, applauditissima Serena Barone, nella parte di Anfitrione, padre di Eracle. E Mariagiulia Colace interpreta l’eroe che torna dall’Ade, con l’armatura lucente, con un incedere quasi convulso e spasmodico, dai gesti e i toni sempre fuori dalle righe. Naike Anna Silipo è Megara, unica donna che recita una madre.
Ad Agrigento, in via Giovanni 23esimo 94, nei locali dell’associazione Spazio Reverie, si è svolta una conferenza intitolata “Zone d’ombra nel processo analitico. Incidenti, collusioni e stati regressivi della mente”. Sono di Teleacras le interviste alle psico-analiste del Cipa, il Centro italiano psicologia analitica, Bianca Gallerano e Igea Patermo.
I consiglieri comunali di Agrigento, Giorgia Iacolino e Salvatore Falzone, invitano, e confidano nell’impegno, il sindaco Calogero Firetto a rappresentare all’Assessorato regionale alla Salute, ed alla competente Commissione dell’Assemblea regionale,l’esigenza di un potenziamento dell’offerta ospedaliera dell’ospedale di Agrigento in linea con le attese dei cittadini della provincia agrigentina.
Iacolino e Falzone affermano: “Malgrado la professionalità e la buona volontà degli operatori sanitari e gli sforzi della Direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, restano serie difficoltà nella gestione dei pazienti specialmente nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agrigento. La carenza di medici e di ausiliari, in particolare, rallenta le procedure di gestione del Triage ed allunga i tempi di permanenza nel Pronto Soccorso. Perché la Regione si ostina a non autorizzare le procedure concorsuali, dai primari che mancano agli infermieri e ai tecnici, penalizzando le aree di emergenza ed i reparti degli ospedali?
La Regione metta mano alla rete ospedaliera riconoscendo all’ospedale di Agrigento la sua centralità ed il suo ruolo preminente nella erogazione di una crescente gamma di prestazioni sanitarie”.
A Siculiana è stato festeggiato il Cristo Nero, in processione, nell’ambito di una manifestazione che ogni anno attira nella cittadina agrigentina migliaia di devoti da tutta la Sicilia. In occasione della tradizionale “Calata di Lu Velu”, e per la prima volta, ha partecipato una delegazione di alcune Confraternite dedicate al Crocifisso della provincia di Agrigento.
Al reparto rianimazione dell’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta permane in coma farmacologico Leonardo D’Amico, 48 anni, di Sambuca di Sicilia, il centauro sulla moto Bmw investito lo scorso 9 maggio ad Agrigento all’incrocio tra la statale 640 e contrada Maddalusa da un’automobilista che ha violato il divieto di transito imposto in occasione del Giro d’Italia. La Polizia Stradale indaga e ha riscontrato che D’Amico è stato munito di pass per accedere sulla statale. Nel frattempo, l’automobilista, Gaetano Agozzino, 70 anni, di Agrigento, docente in pensione, è ristretto ai domiciliari e il suo arresto è stato convalidato dal Tribunale di Agrigento. A suo carico pendono le contestazioni di lesioni colpose gravissime e resistenza a pubblico ufficiale, perché, nonostante l’opposizione del personale Anas sul posto, ha oltrepassato il divieto.
I dipendenti del comune di Aragona sono senza stipendio da due mesi e non ricevono il salario accessorio maturato nell’anno 2017 dovuto per il lavoro festivo, le turnazioni e tutto il resto legato a prestazioni per le quali il CCNL prevede il pagamento.
Il Sindaco di Aragona ricevuta la nota della Funzione Pubblica CGIL a firma del coordinatore provinciale Pietro Aquilino ha promosso un incontro provando a spiegare le ragioni che giustificano il cronico ritardo del pagamento degli stipendi. In particolare l’amministrazione aragonese deve pagare le mensilità di Marzo ed Aprile alle quali bisogna aggiungere il Salario accessorio anno 2017. Il capo dell’amministrazione ha spiegato che la situazione generale dell’Ente, sotto l’aspetto finanziario, è gravissima, tanto da indurre la Giunta Comunale ad elaborare ed a proporre al Consiglio Comunale una delibera di dichiarazione del dissesto Finanziario. Il Dirigente Sindacale della FP CGIL non nasconde tutta la propria delusione per la mancanza di risposte e di impegni precisi che consentano ai lavoratori di avere qualche mensilità, al contrario si è avuto l’impressione che anche il mese di maggio possa non essere pagato. Aquilino fa rilevare che i dipendenti comunali, i quali subiscono e vivono con estremo disagio tale situazione, non possono pagare per responsabilità della politica, aggiungendo come la dichiarazione del dissesto finanziario, sicuramente non sia la panacea di tutti i mali e certamente non è vero che risolve all’istante – come ha fatto intendere nel suo intervento il Sindaco – i problemi economico/finanziari in cui versa il comune.
Da precedenti esperienze vissute in comuni vicini, continua il rappresentante FP CGIL, possiamo certamente affermare che intraprendere tale scelta ha portato ulteriori disagi, alla macchina Amministrativa nella sua interezza con ripercussioni negative sul personale, sia di ruolo che precario, ed anche sotto l’aspetto dei trasferimenti Statali e Regionali per i quali si sono registrati ulteriori tagli e ritardi.
Inoltre, con l’approvazione della predetta Delibera di dichiarazione di Dissesto Finanziario, cambierebbe il rapporto Dipendenti/Abitanti con inevitabili ricadute negative su un eventuale piano triennale di stabilizzazione del Personale Contrattista attualmente in servizio.
Per quanto ci riguarda, conclude Aquilino, in questa triste vicenda saremo accanto ai lavoratori, denunciando nelle sedi opportune ogni responsabilità ed inadempienza.
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