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un imprenditore agricolo ha denunciato al commissariato di Canicattì  il taglio di 2 mila piante avvenuto nella scorsa notte nel vigneto di sua proprietà; l’atto ha causato un ingente danno economico, stimabile in diverse migliaia di euro.

la Polizia ha avviato le indagini di rito.
Che sia stato un atto intimidatorio?
Non è infatti la prima volta che a Canicattì accade questo genere di episodio

 

La Questura di Agrigento indaga su atti vandalici che si perpetuano ai danni di autovetture.
In diverse zone di Agrigento,  un gruppo di vandali ha preso di mira le carrozzerie di alcune auto utilizzando chiavi e chiodi per danneggiarle, causando così innumerevoli danni alle autovetture parcheggiate.
A Fontanelle, il proprietario di una Audi si è ritrovato con cofano e fiancata rigata.
Un altro episodio si è invece verificato a San Leone, in via Zante dove ad essere presa di mira e stata una Volkswagen Tiguan, la cui carrozzeria è stata danneggiata su molte parti.

 

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha incontrato stamane a Palazzo Orleans il senatore a vita Renzo Piano. Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato il presidente della Fondazione Rimed Paolo Aquilanti, il vicepresidente di Upmc international Bruno Gridelli e i vertici di Upmc Italy e Ismett, il governatore e il noto architetto hanno affrontato i temi della rigenerazione urbana, dell’energia, della sostenibilità ambientale e dell’evoluzione della tecnica delle costruzioni in tema di ricerca medica e scientifica.
«In Sicilia – sottolinea il presidente Musumeci – abbiamo scelto di ricorrere al modello dei concorsi di progettazione, perché intendiamo non solo realizzare le opere da tempo attese, ma vogliamo farlo riscoprendo il valore della bellezza, dell’elogio delle architetture e dei luoghi. Il nostro Piano di investimenti strategici, che vale quasi due miliardi di euro, vuole raggiungere due grandi obiettivi: determinare una crescita economica e rilanciare il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo e nel continente europeo».

In fiamme la scorsa notte un Fiat Doblò, incendiato a Villaseta, la polizia ha trovato – e posto sotto sequestro – una bottiglia incendiaria. Qualcuno poco prima delle 3, ha appiccato il fuoco al mezzo di proprietà di un’agenzia di pompe funebri. Scattato l’allarme, in via Fosse Ardeatine, nel rione periferico di Villaseta appunto, sono accorsi sia i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento che le pattuglie della sezione Volanti della Questura. Il furgone, nonostante l’intervento tempestivo dei pompieri e il loro super lavoro, è andato distrutto. A nulla è servito, di fatto, provare a circoscrivere le fiamme che hanno invece, purtroppo, divorato ogni cosa. Spento l’incendio, i poliziotti della sezione Volanti si sono occupati del cosiddetto sopralluogo tecnico. Ma non c’è stato molto da verificare visto che, proprio nei pressi del Fiat Doblò vi sarebbe stata – questo emergeva ieri dagli ambienti investigativi – una bottiglietta contenente ancora tracce di liquido infiammabile.

Il Presidente della Camera Roberto Fico sarà il prossimo 19 settembre ad Agrigento per commemorare il giudice Rosario Livatino, il magistrato ucciso da Cosa nostra il 21 settembre di 30 anni fa lungo la vecchia Strada statale 640 nei pressi di Canicattì mentre si recava in tribunale ad Agrigento. La sua Ford Fiesta di colore rosso venne raggiunta dagli spari dei killer. Oggi è in corso il processo di beatificazione per il giudice Livatino. Il Presidente della Camera parteciperà, alle 11, un convegno organizzato dalla sezione agrigentina dell’Associazione nazionale magistrati dal tema: ‘Il ruolo della magistratura a 30 anni dall’uccisione di Rosario Livatino’ che si terrà nell’aula magna del Tribunale di Agrigento. Saranno presenti anche il cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento, il consigliere del Csm Antonino Di Matteo e il Procuratore capo Luigi Patronaggio. Modera l’incontro la giornalista Elvira Terranova dell’Adnkronos. Il convegno sarà a numero chiuso a causa elle restrizioni vigenti sul contenimento el Covid-19.

L’inchiesta Vultur ha erroneamente indotto il Ministero dell’Interno alla formulazione di una proposta di incandidabilità nei confronti del Sindaco e del Vice Sindaco di Camastra in carica nel 2018, ossia il rag. Angelo Cascià ed il rag. Vincenzo Urso.
L’errore compiuto dal Ministero risiede nell’avere messo in relazione tale inchiesta e l’Amministrazione comunale.
Tuttavia, risulta comprovato come non vi sia alcun nesso tra le due cose, e come l’Amministrazione Cascià abbia gestito in maniera brillante il Comune di Camastra.
Innanzitutto deve ricordarsi che è lo stesso decreto di scioglimento del Consiglio comunale ad avere chiarito che gli accertamenti compiuti dalla Prefettura non hanno “consentito di rilevare elementi da cui dedurre univocamente lo stato di infiltrazione”, e che pertanto non erano “emerse situazioni di palese violazione della legge nella gestione della macchina burocratica comunale”.
Pertanto, è lo stesso decreto a confermare l’insussistenza di punti di contatto tra la compagine che ha amministrato il Comune di Camastra e gli ambienti controindicati.
A ciò si aggiunge il fatto che il Tribunale civile di Agrigento ha ampiamente accertato la radicale infondatezza di tutti gli elementi messi in evidenza dalla proposta di scioglimento del comune.
In particolare, facendo riferimento alle risultanze del processo Vultur, è emersa la totale insussistenza di qualsivoglia intervento da parte di ambienti controindicati nello svolgimento della campagna elettorale, nonché la correttezza e la piena legittimità dei procedimenti amministrativi condotti dall’Amministrazione comunale.
In particolare, il Tribunale ha escluso qualsivoglia irregolarità nei procedimenti di volturazione delle concessioni cimiteriali, degli appalti per l’esecuzione di lavori pubblici, nelle autorizzazioni per gli esercizi commerciali, nelle nomine assessoriali e nei conferimenti di incarichi di consulenza.
Per di più, è emersa una ferma opposizione degli amministratori rispetto a soggetti o ambienti controindicati, nonché la inequivocabile distanza mantenuta dal Sindaco e dal Vice Sindaco allora in carica, che li ha portati a revocare assegnazioni di alloggi popolari nei confronti di soggetti controindicati, a promuovere iniziative ed eventi finalizzati alla diffusione della cultura della legalità, a ridurre drasticamente la spesa pubblica garantendo la solidità del bilancio comunale.
Peraltro, il decreto emesso dal Tribunale civile di Agrigento è stato pienamente confermato dalla Corte d’appello di Palermo, ed in entrambi i gradi di Giudizio il Ministero è stato condannato al pagamento delle spese di lite in favore del rag. Cascià e del rag. Urso, che pertanto sono pienamente candidabili, e che proprio nelle aule giudiziarie hanno dimostrato di essere dei validi amministratori.
Ad analoghe considerazioni deve giungersi con riferimento alla posizione di tutti gli altri amministratori che hanno fatto parte della compagine amministrativa e che hanno dato il loro apporto ai fini del raggiungimento di tali importanti risultati, come peraltro confermato anche dalla Commissione straordinaria prefettizia insediatasi a seguito dello scioglimento, e che ha confermato come l’Amministrazione Cascià abbia operato nella piena legalità.

“Abbiamo presentato ufficialmente la lista dei candidati della Lega in vista delle prossime elezioni amministrative ad Agrigento.

Insieme a Fratelli d’Italia e alla lista Con Daniela Catalano sindaco, a supporto di un concreto progetto di cambiamento che abbiamo fortemente voluto, e che vede in Daniela Catalano il sindaco ideale per la città.

Tanto entusiasmo, anche per essere riusciti a coinvolgere, così come da indicazione del nostro leader Matteo Salvini, la società civile. Nessun cambiamento reale può non  passare dalla proposta di un nuovo consiglio comunale, perciò abbiamo volutamente ed orgogliosamente puntato ad un mix tra esperienza e novità. Tra le nostre fila, infatti, abbiamo accolto alcuni professionisti, come medici e avvocati, giovani, impiegati, cittadini impegnati nel sociale, membri delle forze dell’ordine, gente che veramente affronta ogni giorno le problematiche sociali della nostra terra e che credendo nel buon governo hanno deciso di mettersi a disposizione della collettività.

Unica consigliere comunale uscente la nostra capogruppo Rita Monella, che guida la lista tra le cui fila trova posto con grande senso di responsabilità anche l’attuale Commissario Provinciale Massimiliano Rosselli, a conferma dell’impegno del partito, e definita grazie al contributo del Vice Commissario provinciale Silvio Alessi.

Ringrazio tutti i candidati per esserci con impegno e passione, l’on. A. Pagano per la collaborazione fattiva e il segretario regionale sen. Stefano Candiani per credere nelle potenzialità di riscatto della nostra terra.

Ci impegneremo per portare con forza e passione il nostro messaggio a tutti i cittadini di Agrigento, che non meritano di vivere in una città relegata agli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali, ma di essere guidati da un’amministrazione competente e capace di mettere al primo di posto le loro necessità. Per questo, l’unico voto utile è il voto dato alla Lega”.

Lo afferma in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare Lega Salvini.

 

 

“Dopo qualche ora dalla presentazione delle liste per le elezioni comunali di Agrigento, apprendo che la consigliera uscente Giorgia Iacolino, si dichiara militante in Forza Italia. Peccato però che durante il suo mandato non faceva parte del gruppo consiliare di Forza Italia, salvo pretendere in questi ultimi giorni una candidatura blindata”. A dichiararlo è la coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Maria Antonietta Testone. “La lista di Forza Italia a cui si è lavorato da mesi è sempre stata aperta a tutti, nella convinzione indiscutibile che la competizione elettorale deve garantire il principio delle pari opportunità. Non sono mai stati accettati cartelli precostituiti che potessero privilegiare alcune candidature a scapito di altre”, aggiunge Testone.

“La pretesa di essere inserita nella lista unitamente ad altri soggetti che concorressero esclusivamente alla sua elezione avrebbe determinato un generale malumore, tale da determinare il ritiro di tutte le altre candidature, mettendo così a rischio la presentazione della lista del partito di Forza Italia. In barba alla coerenza politica, la Iacolino ha trovato collocazione in un altro schieramento politico, che peraltro le ha assicurato una poltrona da assessore. Vale la pena sottolineare- conclude la coordinatrice- che la sua individuazione ad amministratore determina ancora volta una situazione di privilegio rispetto ad altri candidati, cosa che Forza Italia non ha acconsentito, limitandosi a designare assessori esterni alla lista presentata. Pertanto, sarebbe opportuna l’immediata espulsione dal partito, considerato la sua scelta di candidarsi con la lista civica di Lillo Firetto”.

 

Altri due nuovi casi di soggetti positivi al Covid a Sciacca. Sono risultati positivi al tampone un cinquantenne e un sessantenne. A Menfi, una famiglia composta da 4 persone è positiva. E’ rientrata dalla Romania a fine agosto.

Sono scattate le misure di isolamento domestico obbligatorio. Il Covid risulta più subdolo in quanto viene trova ospitalità in soggetti asintomatici. Non è escluso che la situazione abbia un’evoluzione nei numeri di contagio anche a causa di un rilassamento, ingiustificato, rispetto alle essenziali misure anti contagio quali il distanziamento, l’igiene costante delle mani, l’uso delle mascherine. Si è diffusa una ingiustificata convinzione che il virus fosse “andato in vacanza”, ma è sempre presente. Vi sono comportamenti da incoscienti e molte persone non usano le mascherine dove è obbligatorio indossarle, quali i luoghi pubblici. Anzi, se qualcuno fa osservare che non si usa la mascherina, spesso si ricevono improperi e sguardi minacciosi.

Ovvio che solo qualche organo di stampa “distratto” fosse il solo a non sapere che Giorgia Iacolino non ha lasciato Forza Italia ma è stata esclusa dalla lista di Forza Italia in malo modo.
A dichiararlo, oltre all’universo mondo, la stessa Giorgia Iacolino in un post che pubblicato nella sua pagina di facebook. Ecco il testo integrale delle sue parole:
“Ho aderito al progetto civico del Sindaco Firetto che ha accolto a braccia aperte la mia candidatura a consigliere comunale ,quando la deputazione locale di Forza Italia, ritengo ingiustamente, mi ha escluso, da consigliere comunale in carica, dalla lista di Forza Italia. Immediatamente dopo, il Sindaco Firetto ha ritenuto, altresì, di indicarmi, in prima battuta, quale candidato assessore della giunta comunale.
Tuttavia, contrariamente a quanto erroneamente dichiarato da alcune testate giornalistiche on-Line resto convintamente in Forza Italia, partito nel quale ho sempre militato, insieme agli amici Giuseppe Milazzo , Marco Falcone, Tommaso Calderone, Alfio Papale e tanti altri con i quali continuo a sentirmi per servire al meglio la mia comunità. Andiamo avanti!”