Vincenza Barrale è candidata al Consiglio comunale in occasione delle prossime elezioni amministrative. Da sempre vicina alle posizioni della Lega anche in questa circostanza scende in campo con il partito di Salvini. Conosciamola più da vicino.
Il 4 e 5 ottobre alle amministrative ad Agrigento torna la Lega in campo, Enza Barrale il suo impegno da candidata da cosa si caratterizza?
“La lega torna in campo con l’impegno di dare dignità ad una città allo sbando, una città agli ultimi posti negli standard di vita. Il mio impegno se verrò eletta é di dimostrare coi fatti che ci si può liberare da questa politica che ha fallito su tutti i punti, una politica che ha escluso il confronto con gli agrigentini, una politica che ha nei fallito nei risultati, come cittadina ho il diritto ma soprattutto da candidata ho un dovere verso noi stessi e verso chi mi darà la fiducia, di lottare altrimenti da vittime diventiamo complici…é finita l’epoca degli slogan, ora ci vogliono i fatti e i veri cambiamenti”.
Il primo obiettivo se eletta consigliere comunale che porterà all. Interno di Aula Sollano, qual è?
“Il sistema di raccolta dei rifiuti e poi dare voce a chi non ha voce, lottare per chi ha bisogno, e difendere gli interessi degli agrigentini. Penso possa bastare per iniziare….”
La Lega dopo una lunga trattativa ha deciso di appoggiare una donna, Daniela Catalano, una donna e una proposta nuova, quale obiettivo vi prefissate?
“La lega ha puntato su Daniela Catalano, una donna con grandi capacità, un avvocato che con l’esperienza maturata da presidente del Consiglio comunale saprà risollevare Agrigento, voglio usare le sue parole che faccio mie per far capire agli elettori lo spirito che la contraddistingue…il mio cuore mi impone di mettere la mia faccia, la mia testa, la mia passione politica, le esperienze faticosamente e con costanza maturate, al servizio della mia città. Parole semplici ma vere, la gente sarò ripetitiva ma ha bisogno di coscienza di impegno di un sindaco che ascolti i bisogni di tutti e che si impegni per tutti non di fumo e promesse vane, la Catalano é questo”.
Una campagna elettorale che si sta svolgendo molto sui social, molto fumo ma i problemi concreti del cittadino sembrano accantonati, come mai?
“Effettivamente questa campagna elettorale si sta svolgendo molto sui social ma la gente spero saprà distinguere tra tutto questo fumo chi saprà fare una vera grigliata, a parte gli scherzi, io parlo per me, chi mi conosce sa che da sempre sono stata una combattiva, una guerriera, che ci ho messo sempre la faccia quando credevo in qualcosa o quando dovevo lottare per qualcosa che é sempre stata una battaglia per il bene comune, inquinamento, rifiuti, depuratore, degrado sociale, disabili e periferie sono il mio tormento, nel mio piccolo mi sono data da fare ma vorrei poter fare di più, poter battere i pugni in consiglio a nome di chi non può o non riesce a fare valere i propri diritti. Certo ammetto che spesso manco di diplomazia, ma credo di rappresentare nei miei modi, quei cittadini arrabbiati esasperati da anni di mal politica”.
500 candidati al consiglio, 20 liste e 6 candidati Sindaci, c’é un eccesso di democrazia, voi come Lega che lista e progetti portate avanti?
“Più che un eccesso di democrazia la chiamerei in un altro modo ma lasciamo perdere… A noi come lega ci interessa la città e gli agrigentini che credono in una politica nuova, fatta di gente nuova con un programma realizzabile che tiene conto di tutti i bisogni della nostra città. Elencarli, sarebbe inutile, sono alla vista di tutti, la più bella città tra i mortali é diventata una città in agonia, in coma, con queste elezioni i cittadini hanno la possibilità di darle nuova vita o il colpo di grazia”.
Lei si è occupata di sicurezza e frazioni su Villaggio Mosè e nei centri di accoglienza avete fatto sentira la propria voce. Si può trovare un argine o Agrigento rischia di diventare xenofoba?
“Ecco vede questo è un dei grandi problemi che io ho sempre portato avanti, Agrigento non é xenofoba ma rischia di diventarlo; questa invasione ci sta scappando di mano, perché di questo si tratta invasione, non solo villaggio Mosè ma l’Italia intera rischia di soccombere sotto la violenza di chi con la scusa dell’accoglienza fa businness, ma come ha detto lei occupiamoci del nostro territorio, Lampedusa e il territorio agrigentino sono le nostre priorità, la sicurezza della nostra città e dei suoi abitanti sono i nostri primi obbiettivi e ci batteremo affinché il governo regionale e quello nazionale ci ascoltino….a qualunque costo. Il nostro leader poi alle prossime elezioni farà il resto”.
Grazie e in bocca al lupo!!!