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Dieci persone sono state denunciate dai Carabinieri a Biancavilla, in provincia di Catania, perché responsabili di una violenta e prolungata rissa in piazza Roma. La scintilla che ha scatenato l’esplosione è stata una relazione sentimentale tra una 18enne di origini albanesi ed un 21enne di origini marocchine osteggiata dai familiari della ragazza. I feriti sono stati medicati nell’ospedale di Biancavilla: le vittime hanno subito lesioni giudicate guaribili tra i 4 ed gli 8 giorni. All’autorità giudiziaria i denunciati risponderanno di rissa aggravata, lesioni personali, minacce gravi e danneggiamento in concorso.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Maria Cristina Sala, ha convalidato l’arresto del ragazzo di 18 anni, Manuele Catalano, e ha disposto la misura cautelare del carcere. Lui la notte tra il 23 e il 24 dicembre ha sparato alcuni colpi di pistola durante una maxi rissa che si è scatenata all’interno della discoteca Mob a Carini. E’ indagato di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Il ragazzo nel corso dell’interrogatorio di garanzia avrebbe raccontato al giudice di avere trovato la pistola e di avere sparato per bloccare il dilagare della rissa. Tale versione non ha convinto il giudice.

Si sono aggravate le condizioni di salute di Biagio Conte, il missionario laico palermitano che da mesi combatte contro un tumore al colon. E’ stato il missionario, che a Palermo gestisce diverse comunità per i poveri, a informare della sua battaglia contro la malattia, invocando preghiere per lui. Il suo ultimo messaggio risale a pochi giorni addietro, a ridosso del Natale. Biagio Conte ha chiesto aiuto per il pagamento delle bollette di gas e luce che sono lievitate nella missione a causa dei rincari energetici.

A Licata, in via Palma, un incendio è divampato all’esterno di un bar. Le fiamme hanno danneggiato il gazebo e gli addobbi natalizi. Il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. Non si esclude l’ipotesi del cortocircuito delle luminarie di Natale, ma non si trascurano altre piste d’indagine. Indagini in corso ad opera della Guardia di Finanza, intervenuta sul posto. Lievi i danni.

A Licata un immigrato, assente da tempo, è rientrato in città e si è recato in via Palma in un appartamento occupato in affitto precedentemente. Si è accorto che nel frattempo il proprietario ha staccato luce e gas. Si è infuriato e ha iniziato, urlando, a lanciare arredi vari dal balcone giù in strada, a rischio di persone e mezzi in transito. L’intervento della Polizia lo ha costretto a rasserenarsi.

Era sola da circa 7 giorni, ormai confusa, senza aver toccato né cibo né acqua. Un’anziana di 80 anni è stata trovata ieri pomeriggio dai soccorritori sola in casa, a Caltanissetta, con difficoltà a camminare e denutrita.

L’hanno soccorsa poliziotti, vigili del fuoco e soccorritori del 118. A contattare il 112 sono stati i vicini insospettiti dal fatto che ormai non avevano più notizie dell’anziana vicina di casa – abitante in via Paladini, quartiere residenziale della città – da circa una settimana. Il medico che l’ha visitata ha trovato la donna in un forte stato di denutrizione. La paziente è stata condotta al pronto soccorso del Sant’Elia dove le sono state prestate le cure e nel frattempo sono stati avvisati i parenti.

“Il compendio indiziario non è sufficientemente solido e idoneo a superare la soglia della gravità in relazione alla fattispecie corruttiva in addebito al ricorrente.”

Così il Tribunale del Riesame presieduto dal giudice Antonia Pappalardo, ha accolto il ricorso presentato dall’imprenditore agrigentino Sergio Vella, patron della Seap.

Dunque viene a mancare il provvedimento preso circa un paio di mesi addietro allorquando al Vella era stata imposta la misura dell’interdizione dallo svolgere attività per un anno.

Il Riesame, accogliendo il ricorso degli avvocati Pasquale Contorno e Giuseppe Grillo, ha annullato l’ordinanza del gip del tribunale di Palermo che disponeva l’interdizione dall’attività di impresa. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Claudia Ferrari e Gianluca De Leo, ipotizza un accordo corruttivo tra l’imprenditore agrigentino e un dirigente regionale – Marcello Asciutto. Secondo gli inquirenti Vella, in cambio delle autorizzazioni ambientali avute in tempi celeri, avrebbe investito direttamente o tramite familiari e imprese a lui riconducibili circa un milione di euro in due società di Milano impegnate in attività di trading finanziario, amministrate dal figlio del funzionario nel dipartimento Acqua e rifiuti e attualmente all’assessorato Agricoltura.

Secondo il collegio di giudici del Riesame, invece, “non può riconoscersi rilievo gravemente indiziante al solo rapporto confidenziale esistente tra i due coindagati o alla mera circostanza che Asciutto dispensasse consigli tecnici a Vella in alcune conversazioni risalenti a epoca successiva al 31.7.2019”.

Ed ancora: “Il costante  impegno mostrato sia da Asciutto che da Vella nel promuovere e valorizzare l’attività imprenditoriale messa in atto da Asciutto Alessandro, non rintracciandosi elementi ulteriori che consentano di ricondurre tali condotte, anche solo in modo allusivo o implicito, al patto corruttivo o, più in generale, all’esistenza di un accordo tra i due coindagati. La circostanza che Asciutto avesse proposto un investimento nella società del figlio anche ad altri colleghi da un lato, e quella che Vella mostrasse in più occasioni entusiasmo per l’investimento proprio e di altri soggetti da lui stesso persuasi, dall’altro, rendono anzi meno netti i contorni dello schema accusatorio, proprio con riguardo alla sinallagmaticità tra le operazioni finanziarie effettuate da Vella e le condotte poste in essere da Asciutto, e impongono la ricerca di ulteriori dati idonei a fornire adeguato e concreto riscontro a quanto solo astrattamente prospettato.”

Una ordinanza dirigenziale del Comune di Agrigento, già pubblicata, prevedela rivoluzione del traffico in occasione del concertone di Capodanno allorquando si esibirà in piazza Marconi Achille Lauro.

Ecco cosa prevede.

La prima, e la più scontata, è la chiusura di piazza Marconi, dove sarà imposto il divieto di sosta dalle 7 del mattino e il transito dalle 20 per tutta la giornata del 31 e “fino a cessato bisogno”.

Il divieto di sosta con rimozione scatterà invece dalle 12 insieme alla chiusura al transito veicolare dalle 20 del 31 dicembre, in tutte queste vie:
Viale della Vittoria, divieto di sosta con rimozione ambo i lati e chiusura al transito veicolare nel tratto compreso, tra l’incrocio con la Curva Coniglio e Piazza Marconi;
Viale della Vittoria, chiusura al transito veicolare in direzione Piazza Marconi all’altezza dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco, ad eccezione dei residenti e dei veicoli che trasportano persone diversamente abili;
Via Crispi, chiusura al transito veicolare in direzione piazza Marconi all’altezza dell’Hotel della Valle, ad eccezione dei residenti e dei veicoli che trasportano persone diversamente abili;
Via Crispi, chiusura al transito veicolare in direzione Piazza Marconi all’altezza dell’incrocio Crispi-Sturzo:
Via Delle Torri. divieto di sosta con rimozione e chiusura al transito veicolare nel tratto compreso, tra l’incrocio trivio delle Torri e Piazza Marconi;
Via Empedocle, chiusura al transito veicolare in direzione Piazza Marconi all’altezza del tunnel Piedigrotta, ad eccezione dei residenti e dei veicoli che trasportano persone diversamente abili:
Via Acrone, divieto di sosta con rimozione e chiusura al transito veicolare nel tratto compreso, tra l’incrocio con via Esseneto e Piazza Marconi, ad eccezione di quanti devono raggiungere il parcheggio sito all’interno della stazione delle Ferrovie dello Stato;
Piazza Vittorio Emanuele, chiusura al transito veicolare in direzione Piazza Marconi all’altezza della Caserma dei Carabinieri, con possibilità di svolta a dx solo per via Gioeni;
Piazza Aldo Moro, divieto di sosta con rimozione ambo i lati e chiusura al transito veicolare nelle discese lato Centro Estetica e lato Banca Unicredit:
Viale Europa, divieto di sosta con rimozione ambo i lati e chiusura al transito veicolare. Inoltre la Via Europa e la via Crispi e precisamente nel tratto sovrastante la via Europa al bisogno, a salvaguardia della pubblica incolumità, verranno chiuse pure al transito pedonale fino a cessato bisogno, per consentire lo svolgimento dello spettacolo dei giochi pirotecnici.

Il Comune, inoltre, ha individuato una lunga lista di aree di parcheggio: piazzale Rosselli, parcheggio pliripiano di via Empedocle, via Gramsci, piazzale del cimitero di Bonamorone, piazzale La Malfa, piazzale Manzoni (zona stadio), piana San Gregorio e Parcheggio di Giunone nella Valle dei Templi (prevista una navetta con il centro).

Conferenza stampa per illustrare dati e statistiche del 2022. La provincia di Agrigento risulta tra quelle “meno pericolose” in Sicilia. Aumentano gli sbarchi a Lampedusa con oltre 41 mila migranti giunti dalle coste africane rispetto alle 37.300 dello scorso anno. A presentare i risultatiè stato il questore di Agrigento Rosa Maria Iraci.

Il dato più importante è che il numero complessivo dei reati è sceso del 7,49 per cento. “E’ stato ottenuto – ha detto Iraci – grazie all’aumento delle pattuglie sul territorio. Una presenza che in primo luogo ha determinato un aumento del 37 per cento, rispetto al 2021, delle persone controllate: da 90.600 dell’anno scorso si è passati a 124.300. Questo dato ci ripaga da tutti gli sforzi compiuti: abbiamo voluto mettere al centro dalla nostra attività l’impatto della divisa che deve essere sempre percepito dai cittadini. Tutto ciò ha consentito di arrivare a sfiorare il 7,50 per cento di decremento per quanto riguarda i reati in generale. Siamo al di sotto della media regionale per quanto riguarda i reati commessi. Agrigento non figura tra le province più pericolose ma, d’altronde, lo aveva già messo in evidenza il Sole 24 ore con la statistica delle città più sicure”.

“Nell’isola di lampedusa- ha spiegato il questore Iraci – si è registrato un aumento del 16 per cento degli sbarchi a fronte di un aumento nazionale che supera il 50 per cento. Evidentemente sono state seguite altre rotte, ma il nostro lavoro è stato comunque pesantissimo perché al 10 dicembre noi contiamo oltre 41mila persone sbarcate rispetto alle 37.700 dell’anno scorso. Si tratta di un aumento rilevante che non ci ha comunque distolto dall’attività ordinaria che anzi è stata implementata e mirata al controllo di tutto il territorio provinciale. Rimane quello, infatti, il nostro compito primario. L’enorme flusso migratorio ha provocato presenza di un numero altissimo di minori stranieri non accompagnati e purtroppo tanti cadaveri. Grazie all’attività repressiva della Squadra mobile sono stati arrestati scafisti e soggetti accusati di effettuare tratta di esseri umani. I minorenni, collocati grazie alla divisione anticrimine con la collaborazione della Procura dei minori, sono stati oltre 4.500 contro i 1.500 dell’anno precedente. E con le risorse umane che abbiamo a disposizione potete capire lo sforzo profuso per tutelare i bambini”.

Più che raddoppiati i controlli amministrativi, soprattutto in estate, con la chiusura di locali in cui si effettuavano trattenimenti danzanti senza licenza di polizia. In questo caso il numero complessivo dei controlli è passato dai 30 del 2021 ai 64 del 2022. “Contiamo di potenziare questa attività – ha fatto sapere il questore – con l’innesto di nuovi elementi nella squadra di polizia amministrativa che supporteranno l’attività attuale unendosi alle squadre dei singoli commissariati. In tal senso abbiamo revocato o sospeso molte licenze di pubblico esercizio o per mancanza di norme di sicurezza all’interno o perché si sono rivelate ricettacolo di pregiudicati.

I rimpatri con fogli di via obbligatori nel 2022 sono più che raddoppiati e si riferiscono a chi ha precedenti penali ed è stato trovato fuori proprio territorio di residenza da parte divisione anticrimine. “Anche un questo caso – ha concluso Iraci – la nostra azione è stata mirata ed efficace”.

Proseguono le indagini sull’omicidio di Carmelo Contarini, operaio di cinquantadue anni ucciso ieri pomeriggio a coltellate al culmine di una lite. I Carabinieri hanno arrestato un pensionato di sessantasei anni, Giovanni Ferrera, adesso accusato di omicidio aggravato.

La  Procura di Agrigento ha nominato il medico legale Alberto Alongi che si occuperà dell’autopsia sul cadavere del muratore. Ferrera, dopo le formalità di rito, è stato invece trasferito in carcere.

Secondo una prima ricostruzione da parte dei militari dell’Arma l’uomo ha colpito con una sola coltellata al petto il muratore al culmine di una lite. Poi si è recato verso la stazione dei carabinieri dove ha anche consegnato l’arma del delitto. L’indagato, portato in caserma, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del procuratore Salvatore Vella e del sostituto Paola Vetro. Resta ancora un mistero il movente del delitto. Contarini e Ferrera pare si conoscessero ma, al momento, non si capisce quale sia stato il motivo del diverbio sfociato nel sangue