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“Ci siamo. Tutto pronto per l’avvio di “Garanzia Giovani II Fase”: il Programma Europeo diretto a favorire l’occupazione giovanile. Tra gli interventi previsti figura la “Misura 5” che riguarda i tirocini extracurriculari, attraverso i quali verranno attivati dei percorsi formativi per un periodo di 6 mesi (12 per i diversamente abili e persone svantaggiate) a contatto diretto con il mondo del lavoro, al fine di favorire l’inserimento o il reinserimento nel tessuto produttivo di giovani disoccupati e non.

La “Misura 5” si rivolge a due bacini di giovani: NEET che devono avere un’età compresa tra i 18 e 29 anni al momento della registrazione al portale, essere disoccupati, non frequentare un regolare corso di studi (secondari superiori, terziari non universitari o universitari), non essere inseriti in alcun corso di formazione compresi quelli di aggiornamento per l’esercizio della professione o per il mantenimento dell’iscrizione ad un Albo o Ordine professionale e non essere inseriti in percorsi di tirocinio curriculare e/o extracurriculare in quanto misura formativa; NON NEET che devono avere unetà compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti.

Già dal 5 agosto è possibile aderire al Programma “Garanzia Giovani II Fase”.  E’ necessario registrarsi al portale SILAV Sicilia compilando il form di registrazione”.

La sede CNA Provinciale di Agrigento, in via Piersanti Mattarella, 317, e le Sedi Territoriali di Villaseta, Sciacca, Raffadali, Casteltermini, Menfi, Ribera, Licata, Canicattì e Realmonte sono a disposizione per seguire e accompagnare i giovani nella procedura, già in questa prima fase, e nel contempo raccoglieranno le adesioni delle aziende che vorranno usufruire di questa grande opportunità per accogliere nelle loro strutture i tirocinanti.

La CNA, tramite le proprie Apl, è accreditato come Ente promotore, al quale viene affidato il compito del matching, cioè di favorire l’incontro tra i giovani e le imprese, presso cui svolgere il tirocinio, retribuito con fondi pubblici.

La soglia massima dell’indennità mensile corrisposta al tirocinante è pari a € 300,00 oppure a € 500,00 per i tirocini svolti da soggetti disabili e da persone svantaggiate.

Una parte del costone tra Maddalusa e Caos si è staccata, piombando sulla spiaggia sottostante. Al momento sono in corso accertamenti per appurare che non ci siano persone coinvolte. A seguito delle ricerche non sono state trovate fortunatamente persone o animali sotto i detriti. La Capitaneria di Porto Empedocle raccomanda tutti a non sostare o transitare lungo le zone interdette da ordinanze precise.

Butta sacchi di spazzatura per terra nel parcheggio dell’ospedale che poche ore prima era stato bonificato e quando gli abitanti della zona lo richiamano lui minaccia di chiamare i carabinieri per violazione della privacy.

L’episodio è stato visto dalle persone che risiedono in quella zona e che da mesi assistono ai gesti di inciviltà di chi, a qualsiasi ora della giornata, arriva nel parcheggio dell’ospedale e vi abbandona sacchi di spazzatura, incurante delle regole del vivere civile e dell’ecocalendario.

Nel sito, ripulito dalla ditta Sea Bono dopo la segnalazione dei residenti al Comune, alle autorità sanitarie ed a quelle giudiziarie, sono stati tolti i cassonetti e chiusi gli ingressi. Ma la gente continua ad abbandonarvi la spazzatura come si vede nella foto che pubblichiamo. Richiamata, la donna sorpresa si è arrabbiata ed avrebbe pure inveito contro i residenti che vigilano e cercano di dissuadere gli incivili a buttare la spazzatura.

Inoltre, e qui sta il paradosso, avrebbe pure minacciato di chiamare i carabinieri per violazione della… privacy in caso di foto. E pensare che a poche centinaia di metri c’è il centro di raccolta Perriera, dove conferire la propria differenziata in ogni momento e senza problemi.

corrieredisciacca.it

Dopo una stagione particolare che ci vede uscire dalla primavera negata del lockdown, si rinnova per l’estate 2020, lo spettacolo dell’Alba alla Valle dei templi.

Torna e celebra la rinascita e la ripartenza, attraverso il teatro, con gli attori della neonata Compagnia della Fondazione Pirandello, diretti dal presidente della Fondazione Pirandello, Gaetano Aronica, insieme all’attore e autore Giovanni Volpe.

Si intitola Il Risveglio dell’Umanità, lo spettacolo speciale all’alba alla Valle dei Templi, sarà rappresentato il 14, 16 e 23 agosto alle 4,30. Un percorso guidato da archeologi esperti in didattica museale che coniuga teatro, musica e danza.

Un nuovo modello di visite all’Alba, quello proposto da Aronica e Volpe della Fondazione Pirandello, che parte proprio dall’antico per leggere il moderno e il contemporaneo.

Incontreremo una tribù di donne e uomini liberi che ci conducono attraverso la storia e i templi e faranno risuonare le nostre inquietudini, le nostre speranze, attraverso le voci degli scrittori “eretici” del ‘900, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Marguerite Yourcenar, Albert Camus e Vitaliano Brancati .

Ma non finisce qui, le rappresentazioni saranno anche una rilettura lucida della società attuale: “L’arte ha il dovere del coraggio, il compito della veggenza, la vocazione ad indicare strade che l’uomo ottenebrato dal potere non può più vedere, che però l’uomo libero o liberato può intraprendere per cambiare la storia. È questo il senso del nostro progetto che ha come titolo il Risveglio dell’Umanità – si legge dalle note di regia di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe – Non è un titolo tranquillizzante, per la prima volta non vedremo le creature dell’antichità, non ascolteremo i loro rassicuranti messaggi da favola, né risplenderemo nel riflesso delle loro armature lucenti per il semplice motivo che ciò non ci basta più”.

Da segnare, inoltre: il 16 agosto alle 21, sotto il Tempio di Giunone, verrà rappresentata un’altra produzione della Fondazione Pirandello un viaggio nei personaggi pirandelliani, Villa Malgiocondo, drammaturgia e regia di Gaetano Aronica e Giovanni Volpe.

Sebastiano Lo Monaco, invece, il direttore artistico della Fondazione Pirandello, sarà impegnato all’alba al Tempio della Concordia (ore 5) in Iliade di Omero, il 18, 19 e 30 agosto, e il 29 e 30 agosto in Io e Pirandello al Tempio di Giunone ore 21.

Aiuti straordinari in arrivo grazie al Dl Agosto varato dal Governo nazionale. La città potrà affrontare il prossimo autunno con più serenità. Agrigento, infatti, è tra le poche città italiane che rientrano nelle misure destinate dal decreto alle Città d’Arte. Peraltro è prima in Sicilia rispetto a città come Siracusa, Ragusa, Catania, Palermo, con un coefficiente pari a 3.3 che è il rapporto presenze turistiche stranieri-residenti delle Città d’Arte. “Questo è il frutto delle politiche che sono state condotte in questi anni  e che ci hanno consentito di raggiungere anche questo risultato – afferma il sindaco Lillo Firetto – , sia nell’elevata qualificazione come città di arte e cultura, sia in modo concreto e sostanziale nella promozione turistica della città”.  Sono previsti contributi al Comune e aiuti a fondo perduto destinati alle attività d’impresa. Nel decreto ci sono interventi a sostegno del settore turistico e della cultura che saranno destinati alle attività commerciali, taxi, ncc, a tutto il sistema dell’accoglienza turistica, oltreché alle guide turistiche e ai lavoratori del settore teatrale. “Si potrà dare ossigeno a quanti hanno subito maggiormente gli effetti negativi dell’applicazione delle misure restrittive per la pandemia. Mi riferisco in particolare a tutte le imprese del settore turistico e commerciale”.

Previste anche misure straordinarie che serviranno a coprire il pesante disavanzo maturato in questi mesi del Comune a causa dei mancanti introiti .”Faremo fronte all’emergenza sociale che attanaglia la nostra città – conclude Firetto – potremo avviare azioni mirate che potranno servire a far recuperare il tempo perduto a un settore strategico per il nostro territorio”.

Unità della Guardia costiera tunisina del distretto di Sfax e Mahdia e del distretto centrale del Paese nordafricano, hanno arrestato nella notte tra il 6 e 7 agosto, 10 tra i più importanti organizzatori di operazioni traversate marittime clandestine, ricercati dalle forze di sicurezza e dalle autorità giudiziarie. Lo rende noto il portavoce della Direzione Generale della Guardia Nazionale, Houssem Eddine Jebabli sulla pagina ufficiale facebook, precisando che sono state adottate nei loro confronti tutte le azioni giudiziarie del caso. Potrebbe trattarsi di una svolta importante nell’azione di rallentamento dei flussi migratori dalla Tunisia verso la Sicilia, a seguito delle trattative intercorse nei giorni scorsi tra il governo italiano e quello magrebino, tesi a interrompere questa emergenza. Se dovessero rallentare gli approdi di irregolari in Sicilia nelle prossima ore, potrebbe non essere “merito” solo del maltempo dunque.

E’ stata una notte ininterrotta di accertamenti ed interrogatori quella trascorsa dai carabinieri del Reparto operativo di Catania che indagano sulla sparatoria avvenuta ieri nel popoloso rione Librino in cui sono morte due persone e altre quattro sono rimaste decedute. Le vittime si chiamavano Luciano D’Alessandro, di 48 anni, e Vincenzo Scalia, di 29. I feriti sono C. M. S, di 26 anni, A. C. B., di 31, L.
G., di 56, e R. P., di 40. Le indagini, che puntano sulla criminalità organizzata e in particolare sul ricco mercato della droga, sono seguite dal sostituto procuratore della Dda Alessandro Sorrentino e coordinate dall’aggiunto Ignazio Fonzo, che dirige il pool di magistrato che si occupa di diversi clan eteni, compresi i gruppi Cappello e Bonaccorsi che gestiscono diverse ‘piazze di spaccio’ a Catania. E questo segmento di mercato criminale potrebbe essere la pista per fare chiarezza su movente e dinamica dell’accaduto. Tra gli elementi al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Catania e la Dda etnea anche il ferimento a un polpaccio con un colpo di arma mattina di un giovane che ieri mattina è stato medicato in un pronto soccorso del capoluogo: gli investigatori stanno cercando di capire se esista un collegamento tra il ‘gambizzato’ e la sparatoria di Librino.

(ANSA)

Si è svolta questa mattina, nella sede dell’Ordine degli architetti di Agrigento, la conferenza stampa sul Decreto Semplificazioni presenziata da Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento; Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti; Giuseppe Falzea, presidente della Consulta regionale degli Architetti e Carmelo Salamone, presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) di Agrigento.

Il Decreto, che sarà convertito in legge entro metà settembre, raccoglie, quasi in modo casuale, una serie di dispositivi finalizzati a snellire le procedure, ma senza una visione globale. Un Decreto che, per la parte sui lavori pubblici, interviene solo negli affidamenti, ignorando i tempi lunghi determinati dalla programmazione, dalla redazione e approvazione dei progetti, dall’esecuzione dei lavori e dal collaudo, che spesso arriva dopo tanti anni dalla fine dei lavori. Dunque, un decreto deludente e insufficiente a rilanciare in modo concreto l’edilizia e i lavori pubblici, soprattutto su quella parte del Paese che soffre la crisi in modo particolare, come quella dell’Agrigentino: un territorio particolarmente colpito da una crisi economica che dura da troppo tempo e che, a causa della pandemia, ha assunto dimensioni allarmanti, specialmente tra i professionisti dell’area tecnica. Dai dati dell’Osservatorio lavori pubblici del Consiglio nazionale degli architetti si evince chiaramente che in Sicilia, in particolare in provincia di Agrigento, nel corso dei primi sei mesi del 2020, si è registrato un abbattimento del fatturato dei liberi professionisti che lavorano nel settore dei lavori pubblici pari al 41 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Numeri che impongono provvedimenti ben più strutturati del Decreto Semplificazioni che, si auspica, possa essere modificato durante il percorso parlamentare per la conversione in legge.

In tal senso, il Consiglio Nazionale degli Architetti, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, ha presentato alle competenti commissioni parlamentari, un pacchetto di emendamenti finalizzati a semplificare tutte le varie fasi del processo di esecuzione di un’opera pubblica: dalla programmazione al collaudo dei lavori.

“Abbiamo voluto indire questa conferenza stampa per parlare di una occasione persa con il Decreto Semplificazioni perché non muove alcun passo verso il rilancio del comparto edilizio e sulla riqualificazione dei nostri centri storici e degli immobili esistenti – dichiara Alfonso Cimino – Mentre noi ci affacciamo alla politica del consumo di suolo zero, ci ritroviamo una misura, con l’articolo 10 dello stesso Decreto, che non ci consente di parlare di architettura contemporanea. Altro passaggio fondamentale riguarda le piccole irregolarità che negli anni hanno subito gli edifici esistenti e non ci riferiamo alla sanatoria che, con la doppia conformità, non ci consente di regolarizzare gli edifici esistenti anche a discapito di altre misure quali, ad esempio, Ecobonus e Sismabonus. Nulla, infine, sugli sportelli informatici che poco funzionano sul nostro territorio, dove il comparto delle imprese subisce notevoli disagi”.

Abbiamo proposto – afferma Rino La Mendola – anche l’inserimento di un emendamento con il quale stabilire che le amministrazioni pubbliche, almeno sino al 31/12/2021, affidino tutti i servizi di progettazione e di direzione dei lavori all’esterno, quindi ai liberi professionisti in modo da ridurre gli effetti della crisi economica che colpisce soprattutto le partite IVA, le imprese e i liberi professionisti. Per alimentare questi incarichi esterni, abbiamo proposto la costituzione di un fondo di rotazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro. Speriamo che il Parlamento, lungo il percorso per la conversione in legge, tenga conto dei contributi degli addetti ai lavori e modifichi un provvedimento che, nella stesura attuale, non costituisce quello strumento che tutti noi aspettavamo per rilanciare l’economia del Paese”.

“La posizione di Ance è netta – sottolinea Carmelo Salamone – Il Decreto mette le imprese sane nelle condizioni di uscire dal mercato, di non partecipare alle gare quindi di delinquere. Sono certo di quello che dico e me ne assumo ogni responsabilità”.

“Una iniziativa importante che ci consente di fare il punto sul decreto Semplificazioni rispetto al quale manifestiamo grande perplessità sial nel settore dei Lavori pubblici sia nel comparto dei lavori privati – spiega Giuseppe Falzea – Ad esempio, non viene considerato lo Sportello unico per l’edilizia che dovrebbe essere il centro per il rilascio dei pareri amministrativi nell’ambito dei lavori privati. Credo che la politica debba imparare a dialogare più con noi prima di emettere i provvedimenti”.

 

Un urgente intervento di pulizia delle caditoie, che sono i più importanti elementi di raccolta delle acque piovane!

È quanto chiede il consigliere Simone Gramaglia, rivolgendosi all’assessore ai Lavori pubblici e al sindaco, in quanto è di loro competenza garantire la sicurezza cittadina e la pubblica incolumità.

A seguito di quanto avvenuto giorni fa prima a Palermo,successivamente a Ragusa ed oggi a Messina, considerando il susseguirsi di fenomeni meteorologici di particolare intensità prodotti dall’imperversare dei cambiamenti climatici e che quindi nessuno sa quando le prime grosse precipitazioni si verificheranno, invito l’Amministrazione ad avviare tempestivamente la pulizia di caditoie e tombini per evitate danni e disagi alla popolazione.

Ancora un incendio in contrada Petrusa dove nei giorni scorsi altre fiamme avevano invaso la stessa zona. Oggi, ancora è in atto, le fiamme hanno avvolto lo stesso tratto boschivo lungo la strada che costeggia contrada Petrusa ed ancora una volta le fiamme hanno raggiunto gli accesso del carcere Di Lorenzo.

Il forte vento di oggi ha anche aumentato il propagarsi delle fiamme tanto che ad essere colpita è stata tutta la zona che porta fino a Favara Ovest. Le fiamme si presentano difficili da combattere ed in azione, oltre ai Canadair, ci sono anche gli elicotteri della Guardia Forestale.

Sembra che le fiamme che hanno lambito il carcere abbiamo scatenato una protesta dei detenuti.