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L’Ordine degli architetti di Agrigento e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo, proseguendo nel percorso di rilancio dei centri storici e di divulgazione delle opere di architettura a cura dei colleghi, con l’ausilio di contributi di illustri progettisti, hanno pubblicato il n. 32 della rivista Aa.

La rivista nasce nel 1998 sotto la presidenza di Rino La Mendola: “La rivista, nata ventidue anni fa con lo scopo di divulgare l’architettura di qualità – afferma l’architetto La Mendola – è notevolmente cresciuta nel tempo, riuscendo a coinvolgere non solo i nostri colleghi agrigentini, ma anche illustri rappresentanti del mondo accademico e professionale. Oggi, infatti, “Aa” è un interessante contenitore culturale, riconosciuto ben oltre i limiti territoriali della provincia di Agrigento”.

Per la prima volta il periodico, registrato al n. 222 del Tribunale di Agrigento, è oggi disponibile oltre che in forma cartacea anche in formato pdf sfogliabile e consultabile nel sito dell’Ordine.

Il presidente della Fondazione e direttore della Rivista Aa, Pietro Fiaccabrino sottolinea come “Aa sia un importante strumento di informazione e di divulgazione – spiega – La rivista si propone di fornire un contributo ai professionisti e agli operatori nel settore della progettazione attraverso la pubblicazione di saggi, approfondimenti, articoli di informazione e specifiche rubriche di arte, cultura, architettura e discipline connesse alla professione dell’architetto, interviste e recensioni”.

Nel corso degli anni, preziosi contributi di grande valore scientifico e culturale, di illustri esponenti del mondo accademico, nazionale ed internazionale, di professionisti e specialisti di diversi settori del mondo dell’Architettura, hanno contribuito a dare lustro alla rivista Aa tanto da favorirne l’inserimento nell’elenco delle riviste scientifiche dell’Anvur – Area 8.

“Questo numero è dedicato alla pubblicazione di progetti realizzati nel territorio agrigentino con il preciso scopo di promuovere l’architettura di qualità puntando a valorizzare l’attività progettuale dei liberi professionisti operanti nella nostra provincia – sottolinea Alfonso Cimino – Con l’attuale pubblicazione dedicata agli interventi sugli edifici esistenti, l’Ordine e la Fondazione hanno voluto focalizzare l’attenzione su una tematica di grande importanza e attualità come quella delle metodologie di approccio al patrimonio edilizio esistente e alla conseguente necessità di promuoverne la salvaguardia e valorizzazione sempre attraverso virtuosi processi di progettazione di qualità”.

Domani a Messina alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di consegna della pergamena di laurea in memoria di Lorena Quaranta, studentessa dell’Università di Messina, laureanda in Medicina e Chirurgia, vittima di femminicidio.

Lo rende noto la stessa Università che ha “accompagnato” in un grande commovente abbraccio la sua studentessa dal drammatico giorno dell’uccisione avvenuta per mano del fidanzato la notte del 31 marzo.

Lorena Quaranta è morta dopo essere stata strangolata nell’appartamento di Furci Siculo, prov. di Messina in cui i due abitavano.
Lei era di Favara, provincia di Agrigento.

“Nell’aula magna dell’Università di Messina Posto Occupato è presente da anni.
Memoria tangibile di una battaglia contro la violenza che è monito per tutti di esserci prima e non arrivare “dopo”.

Martedì “quel” posto, simbolico, avrà il suo nome, Lorena però non ci sarà.
Quel posto era suo.
La Laurea era la sua.
La Vita era sua.
E chi diceva di amarla gliel’ha tolta per sempre.

La pergamena di laurea sarà consegnata alla famiglia di Lorena.

siciliaonpress

“Ho deciso la sospensione delle attività didattiche da lunedì fino al 31 ottobre. La dirigente scolastica mi ha assicurato la continuità delle attività a distanza. Sono stati effettuati i tamponi a tutto il personale scolastico e per fortuna sono negativi”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Porto Empedocle dopo i cinque contagi all’interno della scuola media “Rizzo”. Il primo cittadino ha disposto la chiusura del plesso fino al 31 ottobre.

Si spera che gli altri sindaci, ove insiste una situazione uguale a quella di Porto Empedocle, possano intraprendere lo stesso provvedimento di Ida Carmina.

Da oggi in vigore i nuovi provvedimenti decisi dal governo per limitare la diffusione del coronavirus.

Ecco le novità:

Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 sino alle ore 24,00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

E’ fatto obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo

Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8,00 alle ore 21,00. Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto.

Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei.

Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale.

I sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le ore 21, le chiusure di vie e piazze dove si creano assembramenti.

Le attività scolastiche continueranno in presenza. Per le scuole secondarie di 2° grado verranno favorite modalità ancora più flessibili dell’organizzazione delle attività didattiche.

Vietato lo sport da contatto a livello amatoriale. Non sono consentite gare e competizioni delle gare agonistiche di base. Consentite attività individuali e attività sportive professioniste.

Per quanto riguarda le palestre ci sarà  una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e per verificarne il rispetto.

Novantasette casi positivi al Covid accertati attraverso il tampone molecolare e altri sessanta con quello rapido: un vero cluster territorializzato è stato individuato a Randazzo, in provincia di Catania.
Per questo motivo, da domani (lunedì 19 ottobre) alle 9 nel Comune etneo scatterà la “zona rossa”. Un provvedimento preso dal presidente della Regione Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, per contrastare la diffusione del Coronavirus.
L’ordinanza, appena firmata, resterà in vigore fino alle 24 del 26 ottobre.

Il direttivo nazionale SGB Sindacato Generale di Base  si unisce al coro che si leva da più parti e fa sentire la propria vicinanza alle famiglie degli 8 pescatori mazaresi sequestrati da oltre 40 giorni in Libia. Fanno parte del gruppo dei 18 marinai componenti dell’equipaggio dei pescherecci Antardine e Medinea, trattenuti nel porto di Bengasi. Il nostro pensiero va alle 18 famiglie e di una comunità. Occorre essere solidale con chi in questo momento soffre per una sorte incerta. La nostra vicinanza e solidarietà va a tutta la comunità di Mazara del Vallo, che vive questi giorni con il fiato sospeso legato alla drammatica vicenda. Il mestiere del pescatore è già piuttosto difficile e faticoso, ma la sicurezza dei lavoratori deve essere garantita dallo Stato, soprattutto quando intervengono controversie territoriali su scala internazionale. L’Italia deve compiere ogni sforzo per convincere Haftar a liberare i nostri pescatori tenuti in ostaggio.

Anche quest’anno, durante il periodo della molitura delle olive, qualche oleificio disonesto si è già liberato delle proprie acque di vegetazione, che inevitabilmente sono arrivate nel fiume Naro ed anche nel mare di Cannatello.
Giova ricordare che queste acque sono 200 volte più inquinanti delle fogne!
A segnalare il grave problema ambientale l’associazione Mareamico guidata da Claudio Lombardo.

Ecco il bollettino diramato nel ministero della Salute e della protezione Civile. Nelle ultime 24 ore in Sicilia ci sono 548 nuovi casi positivi al Covid 19. Nelle ultime 24 ore sono stati anche registrati tre decessi che portano il totale delle vittime a quota 365 da inizio pandemia. Secondo quanto si legge nel bollettino del ministero della Salute e della Protezione Civile, i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 6.390, per un totale 595.469 da inizio emergenza.

Il numero degli attualmente positivi segna quota 6.790 (+509), mentre le persone ricoverate con sintomi sono 493 (+14) e i ricoverati in terapia intensiva 70 (+9). In isolamento domiciliare ci sono 6.227 persone. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono a oggi 5.137 (+36).

I numeri dei contagi sono alti, specie dopo il focolaio alla Ras di Sambuca di Sicilia. Purtroppo, sono trascorsi mesi dalla prima ondata e promesse e parole sono riamasti tali. A Ribera, l’ospedale covid non è pronto. Siamo alla seconda ondata, prevista, ma ancora dal punto di vista delle strutture sanitarie si è indietro e in ritardo.

Ieri sera, hanno trasferito 3 pazienti da Sambuca di Sicilia a Sciacca e 6 ad Agrigento.  Attualmente, l’ospedale di Agrigento è saturo e 3 dei 6 pazienti verranno oggi trasferiti a Sciacca in sub intensiva. Una sub intensiva che ancora non sarebbe al completo sia dal punto di vista del personale che per i dispositivi di protezione individuale (DPI).

Ieri nella tarda serata nei luoghi della movida agrigentina, in via San Francesco, si è verificata l’ennesima rissa tra due gruppi di persone.

All’arrivo dei Carabinieri i contendenti si sono dati alla fuga.

Questa la vicenda nuda e cruda. Domenica prossima, siamo certi, faremo il copia incolla di questa notizia senza perdere nemmeno il tempo di scriverla. Tanto i luoghi, la via San Francesco, le risse, l’arrivo delle Forze dell’Ordine sono e la conseguente fuga dei gruppi che si bastonano sono ormai una prassi.