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Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato nel pomeriggio l’ordinanza per limitare il contagio del Coronavirus nell’Isola.

Il provvedimento, in vigore da domani (domenica 29 novembre) a giovedì 3 dicembre, modifica alcune delle attuali restrizioni, adattandole alla nuova classificazione in “area gialla” per la Sicilia.

Restano confermati la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine e il divieto di circolazione dalle 22 alle 5.

Permane, inoltre, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, il limite del 50 per cento di riempimento rispetto alla capienza, oltre alla chiusura dei centri commerciali nelle giornate domenicali. Eccezione solo per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Potranno riaprire (dalle 5 alle 18), invece, i bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie. Consentita, fino alle 22 la vendita di cibo solo per asporto, mentre nessun limite per il domicilio. Sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune, e fuori, dalle 5 alle 22. Negli altri orari spostamenti possibili solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute

“Il personale Seus 118 è da mesi in prima linea nella lotta al Covid, ma merita che le parole di elogio si traducano in fatti: non è pensabile che, in piena pandemia, i luoghi in cui gli operatori si cambiano non vengano sanificati o che i cestini trabocchino di tute e mascherine senza che nessuno li svuoti, né che i tempi per sanificare i mezzi siano così lunghi da lasciare intere zone scoperte per ore, rivolgendosi poi alle ambulanze private con costi esorbitanti a carico dei cittadini”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Claudio Dolce in una nota inviata al Presidente della Regione Nello Musumeci, all’Assessore alla Salute Ruggero Razza e al presidente di Seus Davide Croce.
“In molti siti per la sanificazione non esistono percorsi differenti per chi è pulito e chi no, col risultato che i rischi di contagi fra i dipendenti sono in aumento – dicono Badagliacca e Dolce – Per non parlare del fatto che il servizio radio, fondamentale per le comunicazioni tra le ambulanze e la centrale operativa 118, andrebbe potenziato perché ormai al collasso. Il bonus Covid è ormai una chimera e perfino l’una tantum da 1000 euro non è stato ancora erogato: dal Governo servono risposte forti e immediate, a tutela dei lavoratori e del servizio nell’interesse dei siciliani”.

Lo scorso 25 novembre, in Canicattì, la Polizia di Stato contestava ad un cinquantenne canicattinese un illecito amministrativo.

L’uomo, nei mesi scorsi, era stato notato dagli agenti del commissariato indossare l’abito talare, consistente in una camicia di colore azzurro  ed il collarino bianco, inoltre, sul suo profilo facebook erano stato rilevate inequivocabili fotografie che lo ritraevano in abito religioso, nonostante fosse  stato rimosso dalla Chiesa Cattolica, con decreto di dimissione dallo stato clericale in data 15 dicembre 2018 con la relativa dispensa dagli obblighi sacerdotali compreso il sacro celibato, che  ha vigore al momento stesso  della decisione  del Sommo Pontefice .

Gli uomini del Commissariato, accertato l’illecito, sanzionavano  l’uomo per la violazione  dell’art. 498 c.p. (Usurpazione di titoli o di onori), reato depenalizzato e punito con una sanzione amministrativa.

Semplificare l’intero processo di esecuzione delle opere pubbliche, rilanciando la centralità del progetto.

E’ questo il messaggio emerso dall’evento webinar, svoltosi ieri pomeriggio, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione del Consiglio nazionale degli architetti e con il patrocinio di Cresme, Regione Siciliana, Rete delle professioni tecniche Sicilia, Ance Sicilia e Fondazione Architetti per il Mediterraneo (Amf). Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, e  i saluti del presidente della Fondazione Amf di Agrigento, Pietro Fiaccabrino e del presidente della Consulta regionale degli architetti, Pino Falzea, si sono susseguiti gli interventi del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti Rino La Mendola; del direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini; del provveditore delle opere pubbliche in Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella; del presidente dell’Ordine regionale dei geologi, in rappresentanza della Rete delle professioni tecniche, Giuseppe Collura; del presidente della Rete delle professioni tecniche, Elvira Restivo; del vicepresidente di Ance Sicilia, Giuseppe Ricciardello; coordinati magistralmente dall’inviato del giornale La Sicilia Mario Barresi.

Il dibattito ha ruotato attorno agli emendamenti, proposti dalla Rete delle professioni tecniche al Governo regionale finalizzati a introdurre, nel testo attuale della L.R.12/2011, le modifiche necessarie per semplificare l’intero iter di esecuzione delle opere pubbliche: dalla programmazione al collaudo dei lavori, non trascurando la fase di progettazione, di verifica e di approvazione dei progetti e di collaudo dei lavori.

Durante l’evento sono stati presentati anche i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sui servizi di architettura e ingegneria (Onsai 2020) in riferimento all’anno in corso dai quali si evince, nonostante la notevole crisi determinata dalla pandemia, un notevole incremento dei concorsi di progettazione e, più in generale, degli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti.

“Siamo sorpresi, ma al tempo stesso compiaciuti – afferma Rino La Mendola – nel rilevare che i dati Onsai 2020 evidenziano un aumento percentuale degli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti pari al 17,1 per cento. Tale percentuale assume in Sicilia la dimensione ancora più sorprendente di +88,7 per cento rispetto all’anno precedente. In un momento di piena crisi economica, dunque, la Sicilia si conferma, nei confronti del resto del Paese, quale motore per il rilancio dei lavori pubblici e della libera professione dell’area tecnica”.

“L’inversione di tendenza – commenta Alfonso Cimino – è stata certamente alimentata in Sicilia dall’adozione, da parte della Regione, con decreto dell’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, dei bandi tipo per i concorsi di progettazione e per gli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria. Bandi tipo che costituiscono, per le stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale, un importante strumento per semplificare e accelerare i concorsi di progettazione e gli affidamenti di servizi ai liberi professionisti e quindi alle cosiddette “partite Iva” che sono in notevole sofferenza per effetto della oramai dilagante crisi economica che sta investendo il Paese e, in particolare, la nostra terra.”

Nel corso del webinar è intervenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che ha condiviso la necessità di accelerare l’iter di esecuzione delle opere pubbliche, mostrando ampia disponibilità all’auspicato accoglimento degli emendamenti alla L.R.12/2011, proposti dalla Rete delle Professioni Tecniche. Nella seconda sessione dei lavori è stato presentato il funzionamento della piattaforma Onsai 2020, in uso a tutti gli Ordini degli architetti e ai professionisti, illustrato da Mercedes Tascedda del Cresme, e si è aperto un dibattito con i professionisti partecipanti al convegno coordinati dal presidente dell’Ordine degli architetti di Enna e responsabile del dipartimento Lavori pubblici della Consulta regionale degli architetti, Antonio Rizza.

Nessun dubbio che la “mano” sia stata sempre la stessa. Due rapine, nel giro di pochissimo tempo, sono state messe a segno, ieri sera, ad altrettanti distributori di carburante di Licata e Ravanusa. Ad agire sono stati due criminali. E lo hanno fatto, con il volto coperto e armati di coltello, raggiungendo gli obiettivi prescelti con una Fiat Uno che è risultata essere stata rubata a Campobello di Licata. Una utilitaria che è stata ritrovata, ancora integra, lungo la strada fra Campobello e Ravanusa. Verosimilmente, questo veniva ipotizzato ieri sera, i due rapinatori non hanno avuto il tempo per appiccare il fuoco. Con le due rapine, i malviventi sono riusciti a racimolare complessivamente un bottino di 500 euro. Non è escluso – ma spetterà alle indagini dei carabinieri che sono state subito avviate – che possa trattarsi sempre della coppia che ha già colpito più distributori di carburanti.

I due sono entrati in azione al distributore Sicilpetroli lungo la statale 115 in territorio di Licata. Un impianto che aveva già subito altre tre, quasi identiche, rapine nel corso degli ultimi mesi. Dopo questo quarto colpo al Sicilpetroli, i due si sono spostati al rifornimento “Fora paisi” alla periferia di Ravanusa. Identico, in entrambi i casi, il modus operandi: è stato minacciato con il coltello l’addetto alla distribuzione e si sono fatti consegnare i soldi in cassa.

E una volta arraffato il contante, sempre con la Fiat Uno – rubata a Campobello di Licata – si sono dileguati, tanto nel primo quanto nel secondo colpo. L’auto è stata poco dopo ritrovata – dai carabinieri che stavano già setacciando tutta l’area – e sequestrata. Potrebbe, visto che è risultata essere ancora integra, rappresentare la chiave di volta. Sempre se, naturalmente, verranno ritrovati elementi di interesse investigativo. Ma c’è di più. Perché anche nella rapina di fine ottobre, fatta al distributore di Licata, l’auto utilizzata risultò essere stata rubata a Campobello di Licata.

 

Rinviata al 2021 l’edizione del Rally dei Templi, prevista per l’11 e 12 dicembre. La Prefettura ha negato il nulla osta allo svolgimento della manifestazione, motivando la decisione con la permanenza dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 ed ai rischi che una manifestazione di così ampio richiamo potesse generare nel territorio.

Apprendiamo con enorme dispiacere la decisione del prefetto – ha commentato l’avvocato Salvatore Bellanca, presidente dell’Automobile club Agrigento – ma ovviamente ne comprendiamo le motivazioni. La tutela della salute della popolazione ed il rispetto delle norme di prevenzione definite nei recenti Dpcm sono e devono essere per tutti una priorità.Auspico in ogni caso di poter recuperare la manifestazione nei primissimi mesi del 2021”.

“Avevamo già predisposto tutti i dettagli della manifestazione – gli fa eco Luigi Bruccoleri, patron del Project team responsabile della gestione tecnica del rally – ed avevamo già raccolto più di 80 iscrizioni incluse le Autostoriche. Ci dispiace moltissimo per i piloti che avevano manifestato fin da subito un notevole apprezzamento per la gara e per il suo nuovo percorso. A tutti diamo appuntamento al prossimo anno, augurandoci che questo periodo grigio diventi per tutti un lontano ricordo”.

La struttura della gara prevedeva in tutto 6 prove speciali, due da ripetersi tre volte, con la partenza del rally e l’arrivo fissati presso l’autodromo Concordia rispettivamente alle ore 8,01 e 18,25, quindi prevedendo l’ultimo passaggio sulle due prove alla luce dei fari. Le prove prescelte erano la classicissima Montaperto, lunga 9 chilometri e l’altrettanto conosciuta Cianciana di ben 11,20 chilometri, che con i tre passaggi ciascuna misuravano complessivamente di 60,6 km di settori cronometrati, il tutto intervallato da due parchi assistenza ed altrettanti riordinamenti presso l’autodromo Concordia. Apripista della gara sarebbe dovuto essere Simone Campedelli, portacolori del Project ream del campionato Tricolore Terra.

Le ultime tre edizioni del Rally dei Templi sono state vinte da Fofò Di Benedetto, le prime due in coppia con Longo e lo scorso anno con a fianco Ivan Rosato con la VW Polo R5, mentre lo scorso anno tra le Autostoriche si impose la Porsche 911 di Bugea-Vitello.

“Le approssimative rassicurazioni del vice ministro alle Infrastrutture Cancelleri  sullo stato di avanzamento dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del viadotto Morandi di Agrigento gettano parecchie ombre su tempi e modalità di riapertura al traffico veicolare”.

E’ quanto affermano i coordinatori provinciali del Movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello e Giuseppe Sortino.

“Piuttosto che lanciarsi in vuote polemiche – proseguono Passarello e Sortino – dal vice ministro ci saremmo aspettati risposte certe sui tempi e una forte azione di sollecito nei confronti di ANAS per recuperare il tempo perso e soddisfare le legittime richieste dei territori che da anni ormai subiscono pesanti disagi”.

“Non è più tollerabile – concludono – che in una provincia come quella di Agrigento, dove le infrastrutture stentano a vedere la luce e i cantieri avanzano con notevoli ritardi,  non si possa esportare il tanto sbandierato “modello Genova” e si annuncino, invece, ipotetiche e parziali riaperture senza garantire soluzioni definitive”.

Sarà attiva dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, 28 novembre, la sala operativa di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Questo pomeriggio, infatti, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile (Centro Funzionale Decentrato Multirischio Integrato) ha emesso il bollettino meteo per la provincia di Agrigento (zone E-D) con codice Arancione per possibili forti eventi di pioggia, venti di burrasca dai quadranti meridionali, mareggiate lungo le coste e rischio idrogeologico ed idraulico. L’Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio anche in questa occasione ha attivato il numero telefonico per le emergenze: 3336141869  per tutte le eventuali segnalazioni o situazioni di particolare difficoltà da parte dei cittadini.

La previsione di rischio sarà valida per tutta la provincia di Agrigento sino alle 24 di oggi, sabato 28 novembre 2020.

di Mario Gaziano
 
E’ ben strano che la “casa” abbia ispirato sia nella narrativa che nella cinematografia “solo casi straordinari”
E’ ben strano, sì.
La “casa” nel cinema ha prodotto solo film horror:.
“La Casa” di Sam Raimi del 1981. Terrificante.
“La Casa 2” sempre di Raimi del 1987. Ottenebrante.
Addirittura una serie televisiva “La casa” colorita di sangue e trappole orripilanti.
In narrativa altre “case” straordinarie:
“La Casa Russia” celebre romanzo spy di John Le Carrè, dal quale l’omonimo film del 1990     con Sean Connery e Michelle Pfeiffer.
“La casa degli spiriti” romanzo esoterico di Isabel Allende, dal quale il tenebroso film del 1992 con Jeremy Irons e Meryl Streep
-“La casa verde” antropologico e intricato romanzo del Nobel Vargas Llosa.
Insomma una dimensione allegorica e metaforica della “casa”, alternativa, e mai comunque luogo di serenità e ri-unione di sentimenti e di solidarietà.
Come avevamo sempre creduto.
Come oggi è richiesto. Dove oggi siamo chiamati.
Contro la violenza di un virus violento e proditorio.
E, così, la nostra è ora la casa di pavesiana memoria dove silenziosi, pensierosi e colmi di sentimenti individuali agiscono uomini e donne, del presente e del passato . Nel silenzio. In disparte. Quasi in solitudine.
La “casa” in cui siamo obbligati diventa, oggi, una sorta di isola, di confino, di spazio condizionato .
E risuonano i versi di Pirandello di “Casa romita” (Ritorno): ultimo approdo di una vita di esperimenti, di sofferenze e di stanchezze.” Per ricondurmi a voi (a te) deluso e stanco
Abbiamo amato la casa nelle sue accezioni poetiche, narrative, e drammaturgiche (“Casa di bambola” di Ibsen ,”La Casa di Bernarda Alba” di Garcia Lorca, “La casa nova” di Goldoni), ma oggi guardiamo pareti e finestre non per allargaci gli spazi della natura, del cuore ,della mente, ma piuttosto come spiragli per scrutare e studiare destini incerti e rapporti familiari, giorno dopo giorno, progressivamente distanti e inariditi.
Gli spazi che abbiamo amato, come nostri sentimentalmente e affettivamente, improvvisamente li leggiamo freddi, estranei ,abulicamente in-interlocutori.
E così –nel silenzio di una condizione obbligata- rimpiangiamo gli anni della nostra giovinezza, conditi dal bellissimo canto della dolcissima e struggente voce di Marisa Sannia (era il 1968) che evocava la sua lontana “casa” ( è la casa bianca che mai più io …) come scrigno di una gioventù oramai irrecuperabile
Quando finirà?

Incidente probatorio ieri mattina chiesto dalla Procura di Agrigento per sentire una ragazzina di 14 anni – e cristallizzare così le prove – presunta vittima di violenza sessuale.

La vicenda vede indagato il compagno della madre della ragazzina, accusato di aver rivolto pesanti “attenzioni” alla 14enne approfittando dell’assenza del genitore. La ragazzina avrebbe raccontato tutto alla madre e in seguito sporto denuncia circa due episodi accorsi. alla polizia del commissariato di Canicattì.

Si tornerà in aula il 13 gennaio per sentire la psicologa nomina dal giudice che dovrà valutare le capacità di partecipazione alle attività giudiziarie della ragazzina. La famiglia di quest’ultima è rappresentata dall’avvocato Santo Lucia. L’uomo, invece, dall’avvocato Paolo Ingrao.