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A Catania, nella zona della stazione ferroviaria, in via D’Amico, una donna a passeggio, legata in passato ad un collaboratore di giustizia prima appartenente al clan mafioso di Adrano, è stata avvicinata da un uomo che le ha lanciato in faccia del solvente, probabilmente a scopo intimidatorio. Infatti l’attentatore, a bordo di un’automobile, le ha urlato il nome “Giarrizzo”. La donna è stata medicata al “Cannizzaro” e dimessa con una prognosi di 7 giorni. Ascoltata dalla Polizia, ha dichiarato di avere avuto in passato dei contatti con il collaboratore di giustizia di Adrano, Salvatore Giarrizzo, ex reggente del clan Scalisi di Adrano, che collabora dall’estate del 2020 e che è stato già bersaglio di ritorsioni.

Da mercoledi 5 aprile prossimo presso la sede regionale di Confasi in via Resuttana 352 è possibile presentare le domande per esenzione ticket per reddito. “ Il servizio– spiega il Presidente regionale Davide Lercara- viene erogato nell’ottica di una maggiore assistenza e tutela delle classi più deboli”. “Nelle nostri sedi Confasi- conclude Lercara– è possibile verificare il tuo diritto e in presenza dei requisiti, inoltrare la domanda al fine di ottenere il beneficio di esenzione”.

Apprendiamo dagli organi di stampa che la multinazionale francese Veolia, azionista di maggioranza di Siciliacque spa (gestore unico del cosidetto sovrambito siciliano per la gestione delle risorse idriche) sta trattando in esclusiva con Italgas per l’acquisto di società idriche in Lazio, Campania e Sicilia. Per tale ragione chiediamo al Presidente della Regione e all’Assessore al ramo di conoscere quali verifiche, valutazioni ed atti siano stati attivati per esercitare l’indispensabile controllo pubblico sull’operazione finanziaria in corso, che non può certamente essere compiuta senza una oculata valutazione economica e politica dei rischi connessi, nonché di informarne e darne conto al Parlamento Siciliano;

appreso dagli organi di stampa dell’istituzione – da parte del presidente Schifani – di un Tavolo Tecnico permanente convocato già per oggi, 29/03/2023, a Palazzo d’Orleans alla presenza di degli assessori all’Agricoltura e all’Energia, insieme ai Consorzi di bonifica, Siciliacque, a Enel Produzione, Enel Green, Eni e ai 9 Ato idrici dell’isola, essendo da tempo registrati come “stakeholder” – portatori d’interessi – presso la Regione Siciliana, chiediamo di essere convocati in via permanente al Tavolo richiamato;

al Presidente dell’Assemblea Regionale di richiedere che il Governo Regionale riferisca in Aula  delle trattative in corso e delle valutazioni e determinazioni di merito considerato;

a tutte le forze politiche di farsi promotrici di un pubblico dibattito su tutta la partita della privatizzazione delle risorse idriche in Sicilia sia a livello territoriale che nello specifico dell’operazione in Oggetto, che andrebbe a configurarsi come un ulteriore passo verso il monopolio finanziario della gestione della preziosa risorsa, (e non solo) con profili di accentramento e definitivo allontanamento dalle decisioni strategiche del territorio e dal controllo politico e democratico delle comunità.

CHIEDIAMO IL RISPETTO DELLA LEGGE REGIONALE 19/2015: legge che nell’ottica di una gestione interamente Pubblica delle risorse idriche, prevede il controllo sul rispetto del contratto di gestione quarantennale di Siciliacque e che reti impianti siano consegnati da Siciliacque ai gestori d’Ambito provinciali, prefigurando con ciò una progressiva fuoriuscita di Siciliacque dalla gestione delle risorse idriche siciliane, ancora colpevolmente da attuarsi.

Incarico di prestigio per il biologo agrigentino Diego Virgone, da oltre 8 anni direttore sanitario del centro di Analisi cliniche Biolab di Agrigento. Il biologo, patologo clinico e direttore sanitario è stato eletto membro del Comitato centrale della Fnob (Federazione nazionale dell’Ordine dei Biologi). La Fnob è la nuova istituzione ordinistica che dal 4 dicembre 2022 unitamente alla nascita degli Ordini regionali dei Biologi ha sostituito definitivamente il vecchio Ordine.

“Le competenze dell’Ordine nazionale dei Biologi saranno – si legge nel comunicato della Federazione – ripartite tra gli 11 Ordini dei biologi territoriali costituiti e la Federazione nazionale degli Ordini dei Biologi (Fnob), la quale subentra in tutti i rapporti attivi e passivi dell’Ordine nazionale dei Biologi. Presso ciascun Ordine territoriale è costituito il relativo albo professionale, nel quale trasmigreranno, in ragione della rispettiva competenza territoriale, tutti i biologi iscritti nell’ormai disciolto albo nazionale. Tutte le competenze relative alla tenuta degli albi sono in capo ai singoli Ordini territoriali”.

I presidenti degli Ordini regionali dei Biologi, riunitisi in data 11 marzo 2023, in prima convocazione presso la sede centrale della Fnob di Roma, hanno espresso le loro preferenze e nominato il nuovo direttivo costituito da 15 membri. Per il giovane patologo clinico Diego Virgone, in passato già delegato provinciale dell’Ordine nazionale dei Biologi di Agrigento (2009 -2013) questa elezione segna un nuovo cambio di rotta. “Sono onorato della carica di cui mi hanno insignito, ma soprattutto di inaugurare questa nuova stagione istituzionale all’interno di un Organismo nuovo e più organizzato. Ringrazio i colleghi per la fiducia che hanno riposto e ripongono in me e mi batterò affinché la professione del Biologo abbia il giusto riconoscimento”.

I genitori di una bambina di 4 anni deceduta nelle scorse ore all’ospedale “Giovanni Paolo II” hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Sciacca.

Hanno chiesto accertamenti sulle cause del decesso, ipotizzando che non sia stata sottoposta alle cure dovute. Stando a quanto si apprende la bimba era giunta in ospedale con febbre particolarmente alta. Sarebbe anche stata ricoverata nel reparto di Pediatria. Le sue condizioni sono poi peggiorate fino al decesso. La procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta. Verrà disposta l’autopsia.

Legacoop Sicilia Agrigento – Palermo – Trapani, tramite il coordinatore, Domenico Pistone, interviene a fronte della crisi che attanaglia il settore vitivinicolo in Sicilia nella prospettiva della campagna 2023-2024. Pistone afferma: “Abbiamo raccolto il grido d’allarme delle nostre cooperative attive nel settore vitivinicolo. Le cantine siciliane rivendicano l’avvio di procedure straordinarie quali lo stoccaggio e la cosiddetta ‘distillazione di crisi’ praticata con prezzi congrui. La distillazione è una pratica che non distrugge il prodotto ma lo destina alla produzione di alcol per disinfettanti. Lo stoccaggio dei vini, invece, con una dotazione finanziaria consentirebbe alle cantine sociali di avere maggiore liquidità in attesa di una ripresa del mercato e arrivare alla prossima campagna con poche giacenze. Nei prossimi giorni Legacoop avvierà un interlocuzione con l’ assessorato regionale all’Agricoltura per avviare tutte le misure in grado di sostenere le imprese vitivinicole così come già avvenuto in altri Paesi, come ad esempio in Francia, dove sono stati stanziati 160 milioni di euro a sostegno del comparto vitivinicolo”.

Il Carabiniere Salvatore Rotolo, condannato a 18 anni di carcere per l’omicidio della compagna Antonella Alfano, uccisa il 5 febbraio del 2011, ha rinunciato ad un permesso premio. E ciò – spiega il suo difensore, l’avvocato Carmelita Danile – per tutelare la serenità della propria figlia in una fase delicata della sua crescita. Si tratta di una figlia biologica che però oggi non è più legalmente sua dato che il tribunale dei minori gli ha tolto la potestà genitoriale. La giovane ha già cambiato cognome per portare quello della madre”. Finora Rotolo ha scontato 11 anni di carcere. L’ex Carabiniere, durante la detenzione ed il percorso riabilitativo, ha conseguito la laurea in ingegneria.

Il sesto appuntamento del cartellone organizzato dalla Compagnia Sipario nel Teatro Impero vede protagonista un coinvolgente racconto di una pagina di storia che viene restituita con la cifra dell’arte e diventa empatia. A Trieste il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli di tante vite interrotte dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera e circa 300mila persone scelsero di lasciare le loro terre destinate a non essere più italiane
 
Ci sono mille modi per raccontare la storia. Simone Cristicchi sceglie quello intimo, fatto di voce, parole e immagini. Che diventa vero perché strappa le vicende alla carta dei libri e ridona a chi vi approda la sostanza delle vite vissute e spezzate, i loro sentimenti, di cui rimangono oggetti ammassati l’uno sull’altro, ricordi di “esistenze scampate alla bora”. Questo e molto altro è “Esodo” spettacolo di e con Simone Cristicchi che si terrà domenica 16 aprile alle ore 18.00, nel Teatro Impero.
È il sesto appuntamento della Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpitta, con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala.
Saranno la chitarra, il canto, la voce, le immagini e i racconti di Simone Cristicchi a trasportare il pubblico fino al Porto Vecchio di Trieste, dove c’è un “luogo della memoria”: il Magazzino n. 18. Qui si racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento, ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Il Magazzino n. 18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo istriano fiumano dalmata: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.
Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.
La rassegna prosegue domenica 30 aprile alle ore 18.00 con “Le Vispe Terese” di e con Alessio Piazza. Uno spettacolo sulla famiglia, che racconta le persone vissute intorno a noi, nel corso della nostra infanzia e dell’adolescenza, di quelle che ancora oggi ci fanno sorridere. I luoghi, i fatti e le persone sono un miscuglio tra realtà e fantasia, tra aneddoti personali e altri raccontati, ascoltati da altre storie di famiglia. Ne emerge un’umanità varia, che si affaccia sul palcoscenico di una casa di famiglia e recita la parte che l’autore, attore e regista marsalese gli ha assegnato, attingendo ai ricordi e colorandoli con fantasia ed umorismo. “Con “Le vispe Terese” – spiega Alessio Piazza – mi piace sottolineare uno dei legami più affascinanti del teatro: quello con la memoria, con le nostre origini e le nostre radici. Portare in scena questo spettacolo è come far entrare il pubblico nella casa della propria infanzia, farli camminare lungo i corridoi, far sentire l’odore dei mobili, le voci delle persone amate”.
Domenica 7 Maggio alle ore 21.30 chiude la rassegna uno spettacolo fuori abbonamento. Un concerto che fa letteralmente spettacolo: il gruppo XVERSO, tribute band di Tiziano Ferro dà vita a “FERRO”. Il gruppo è la prima tribute band dedicata esclusivamente a Tiziano Ferro. Il progetto XVERSO, costruito ai massimi livelli sia musicali che scenografici unisce la somiglianza vocale del frontman Devis Manoni alla qualità musicale di una band fatta di musicisti professionisti con importantissime esperienze alle spalle, i XVERSO costruiscono uno show spettacolare fatto di effetti scenici, cambi d’abito e videoproiezioni su maxischermi.

È in programma venerdì, alle 15, nella sala Zeus al museo archeologico Pietro Griffo, il convegno sul tema “PNRR e rigenerazione urbana – I concorsi di progettazione in provincia di Agrigento” promosso dall’Ordine degli architetti di Agrigento.

Dopo  l’apertura dei lavori del presidente dell’Ordine, Rino La Mendola, e i saluti di Roberto Sciarratta, direttore del Parco Valle dei Templi, e di Gianfranco Tuzzolino, presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento, si terrà la prima sessione del convegno dedicata alla “Centralità del progetto di rigenerazione urbana” con gli interventi di alto profilo di Giuseppe Cappochin del Consiglio nazionale degli architetti e dell’architetto Gianluca Peluffo, apprezzato interprete dell’architettura contemporanea.

Durante la seconda sessione dei lavori, sono previsti gli interventi dei componenti delle giurie: Giuseppe Falzea, presidente della Consulta regionale degli Ordini degli architetti della Sicilia; Piero Campa, presidente dell’Ordine degli architetti di Caltanissetta; Renata Prescia, coordinatrice del corso di laurea in Architettura e Progetto nel costruito; Sebastiano Fazzi, presidente dell’Ordine degli architetti di Enna; Michele Sbacchi, professore associato di Progettazione architettonica all’Università degli Studi di Palermo; Salvatore Scollo, presidente dell’Ordine degli architetti di Ragusa; Sonia Di Giacomo, presidente dell’Ordine degli architetti di Siracusa, e saranno illustrati i cinque progetti  di qualità, che saranno  utilizzati dagli enti banditori per accedere alle risorse del PNRR. In particolare, i lavori riguardano:

–          a Canicattì: la costruzione di un edificio scolastico

–          a Grotte: la riqualificazione urbana della zona del Calvario

–          a Montevago: la riqualificazione paesaggistica dell’antica Montevago

–          a Racalmuto: la riqualificazione urbana del centro storico

–          a Raffadali: la riqualificazione del Villaggio della Gioventù

Presenti al convegno, moderato dalla giornalista Giovanna Neri, anche i rappresentanti degli enti banditori dei concorsi: Raffaele Sanzo, commissario del Libero Consorzio Comunale; Silvio Cuffaro, sindaco di Raffadali; Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago; Vincenzo Maniglia, sindaco di Racalmuto; Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte.

Nel corso dell’evento, intorno alle 17, ci sarà spazio anche per un momento musicale a cura della soprano Valentina Capraro e del duo pianistico Marisa Bonfiglio – Alfonso Lo Presti; è in programma alle 19 l’inaugurazione della mostra dei progetti premiati, che rimarrà aperta sino al prossimo 7 aprile, e la consegna delle targhe agli autori degli stessi progetti, mentre alle 19:30 è prevista la degustazione di prodotti Diodoros della Valle dei Templi.

Dopo l’incontro con l’assessore Volo i laboratori d’analisi e gli specialisti convenzionati confermano la protesta: “Dal 20 di ogni mese le prestazioni saranno pagate integralmente dagli utenti”.

Fumata nera a seguito dell’incontro tra l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e i delegati delle 16 sigle sindacali che rappresentano il 90 per cento dei laboratori d’analisi privati e gli specialisti convenzionati in Sicilia, sul piede di guerra perché la Regione ha prospettato la riduzione del budget per i rimborsi. I sindacati hanno opposto che a causa della riduzione i laboratori sarebbero riusciti a coprire le spese solo fino al 20 di ogni mese. E’ stata organizzata una serrata ed una mobilitazione regionale il prossimo 31 marzo.

Poi invece la manifestazione è stata annullata perché l’assessore Volo ha convocato le parti sociali per dirimere la controversia. Il confronto però non ha sortito effetti risolutivi. Pertanto i laboratori lavoreranno in convenzione fino al 20 di ogni mese. E dal 20 in poi, fino alla fine del mese, gli utenti pagheranno integralmente le prestazioni sanitarie, tra esami clinici e visite specialistiche. I privati non accetteranno quindi le ricette che consentono di accedere al servizio con il pagamento del solo ticket.

I coordinatori del CIMEST (Coordinamento Intersindacale di Medicina specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, spiegano: “L’assessore ci ha proposto un aumento del budget per l’intero settore di appena 11 milioni a fronte di fabbisogni documentati che imporrebbero un aumento di almeno 60 milioni. A questo punto non ci è rimasto che andare avanti con la protesta. Il budget del settore vale 282 milioni. Nel 2021 ammontava a 315 milioni. L’aumento proposto dall’assessore non compensa neppure i recenti tagli. Per l’assessore Volo il privato convenzionato è un semplice supporto al pubblico, da usare saltuariamente. Invece il nostro comparto è sempre più essenziale per la salute dei siciliani e per la vigilanza sul territorio. Se non ci sarà il sostegno dovuto, pagheranno i malati, che non potranno curarsi. Senza contare le ricadute occupazionali sui dipendenti che portano avanti il loro impegno con abnegazione”.

Meno drastica e più ottimista è l’assessore Giovanna Volo, che replica: “L’incontro si è svolto con la massima franchezza su tutte le questioni da affrontare. Abbiamo portato sul tavolo delle proposte che sono percorribili relativamente alle risorse che sono attualmente a nostra disposizione per il 2022 e per il 2023. I sindacati ci hanno consegnato una controproposta che verificheremo nei prossimi giorni. Il tavolo è stato aggiornato e ci rivedremo tra otto giorni. L’incontro si è svolto in un clima di grande correttezza e siamo fiduciosi che una soluzione condivisa si possa trovare”.

Giuliana Miccichè