Non solo cacciavano all’interno della riserva orientata “Isole Pelagie”, dove è naturalmente vietato, ma uno dei due aveva anche il porto d’armi per uso venatorio scaduto mentre l’altro cacciava con mezzi non consentiti. Due abitanti di Linosa di 44 e 54 anni sono stati dunque denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. A farlo sono stati i carabinieri della piccola stazione di Linosa, coordinati dal comando compagnia di Agrigento.
Denunciato per abusivismo edilizio. E’ questa l’ipotesi di reato per la quale i carabinieri della stazione di Lampedusa hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, un pescatore quarantenne. L’uomo – proprietario di uno stabile nel centro dell’isola – è stato ritenuto responsabile della sopraelevazione che si stava realizzando sul suo secondo piano. Una sopraelevazione con blocchi cementizi e manufatti in legno. I carabinieri della stazione di Lampedusa, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, hanno accertato – durante un mirato controllo – che proprio quei lavori di costruzione non avevano nessuna autorizzazione.
Nelle scorse ore in provincia di Agrigento si è abbattuto un violento temporale, con forti piogge e vento, causando non pochi problemi. La città di Agrigento ma anche alcune parti del viale delle Dune si sono presentate completamente allagate, creando enormi difficoltà al transito delle auto. A Favara la pioggia copiosa ha trasformato le strade in fiumi, poi trasformatisi in canali dove l’acqua che scorreva in maniera incontrollabile ha trascinato via sacchetti di immondizia.
A Favara dopo oltre 1o giorni di sciopero degli operatori ecologici, è ripresa la raccolta dei rifiuti, ma ci vorrà del tempo per ripulire ik paese, e nel mentre, questa notte i sacchetti se ne andavano a spasso per le strade trascinati dall’acqua.
1.240 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 10.850 tamponi effettuati.
Sono 34 i decessi di persone positive, che portano il totale a 1.723.
Con i nuovi casi salgono a 39.540 gli attuali positivi, con un incremento di 190 casi. Di questi 1.615 sono i ricoverati, meno 32 rispetto a ieri: 1.400 pazienti in regime ordinario (-31) e 215 (-1) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 37.925 persone. I guariti sono 1.016.
I nuovi contagi per provincia:
Palermo 320
Catania 488
Messina 89
Ragusa 54
Trapani 73
Siracusa 57
Agrigento 40
Caltanissetta 50
Enna 69
Ancora un decesso. Il Covid-19 continua a provocare vittime a Canicattì dove è arrivata la notizia di un’ennesima tragedia. Un canicattinese – ricoverato da giorni in Terapia intensiva – ha perso la vita. Si tratta della settima vittima del virus.
La nostra città piange un’altra vittima del Covid-19. Stamattina, purtroppo, è giunta la tristissima notizia del decesso di un concittadino che si trovava da giorni, in terapia intensiva, a combattere contro questo maledetto virus” – ha detto il sindaco Ettore Di Ventura –
A Canicattì, al momento, ci sono 211 positivi.
Il Tribunale civile di Catania, accogliendo la richiesta del collegio di difesa sulla fondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all’applicazione della legge Severino, ha trasmesso gli atti della richiesta di “annullamento” alla Corte costituzionale sulla sospensione dall’incarico di sindaco di Salvo Pogliese. La decisione è esecutiva e Pogliese, che era stato sospeso dall’incarico per 18 mesi per essere stato condannato a 4 anni e 3 mesi per peculato dal Tribunale di Palermo per l’uso di rimborsi spese quando era capogruppo all’Ars del Pdl, è reintegrato nell’incarico di sindaco.
Sono decadute le dieci “zone rosse” in Sicilia, istituite dal governo regionale a fronte dell’aumento dei contagi in alcuni paesi. Da ieri anche Bronte (nel Catanese), Cesarò e San Teodoro (in provincia di Messina), Misilmeri (nel Palermitano) e Vittoria (in provincia di Ragusa), Acate, e Comiso (sempre nel Ragusano), Camastra (in provincia di Agrigento), Ciminna (in provincia di Palermo) e Maniace (in provincia di Catania), sono in zona gialla così come il resto della Sicilia. E sempre ieri è scaduta l’ultima ordinanza emanata dal governatore Nello Musumeci.
Salvo misure più restrittive che potrebbero essere emanate solo dopo apposita nuova ordinanza dal presidente della Regione, Nello Musumeci, vigono le regole annunciate il 3 dicembre dal premier Giuseppe Conte.
Il presidente della Regione coglie e condivide l’allarme esodo dal nord al sud in occasione del fine settimana tra 19 e 20 dicembre. Nello Musumeci ha scritto sulla sua pagina facebook: “Il rischio di un nuovo esodo verso il sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il Ministero della Salute. C’è un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
E’ stata costituita ad Agrigento la nuova Comunità “Zagara”, ufficializzata dalla ratifica del Comitato esecutivo nazionale di Slow Food. La Comunità “Zagara”, prima in Sicilia, tra le prime in Italia, aderisce alla rete delle Comunità Slow Migranti di Slow Food. Ogni giorno la rete di Slow Migranti supporta cuochi, agricoltori, produttori di formaggio, apicoltori e tanti altri che coltivano la propria diversità nei paesi d’arrivo, avviando insieme lenti processi di adattamento e interessanti contaminazioni culturali e gastronomiche. Sono parte del gruppo di coordinamento della Comunità Zagara Mareme Cisse (portavoce), Martina Maurer, Safa Bessali, Abdoulie Jallow e Antonino Alfò. L’obiettivo della Comunità è quello di “contribuire alla costruzione di una comunità interattiva, multiculturale, aperta e solidale, consapevoli che il cibo rappresenta uno degli elementi caratterizzanti della cultura dei popoli. Tutto nel rispetto delle biodiversità, dell’ambiente e della dignità delle persone e della loro cultura”.