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Le foto di Papa Francesco e quella del fratello di Don Pino Puglisi che si trovano vicino alla casa del Beato in piazza Anita Garibaldi a Palermo sono state imbrattate con della vernice rossa. Gli scatti sono esposti dal 15 settembre del 2018 durante la visita del Pontefice nel capoluogo siciliano a 25 anni dalla morte di don Pino Puglisi. “Mai nessuno da allora aveva toccato nulla – dice Maurizio Artale del Centro Padre Nostro – qualcosa è successo nonostante il grave gesto. Un segno importante. Una donna è scesa per strada e ha raccontato ai carabinieri di avere visto un gruppo di giovani che attorno alle 23 stava in piazza facendo baldoria”. Sull’episodio indagano i carabinieri per risalire agli autori del gesto.

Partirà domani mercoledì 4 novembre lo step di lezioni integrative per gli studenti del Liceo Scientifico Leonardo che hanno scelto l’indirizzo Biomedico.
Lo scorso anno partì con gran successo il modello sperimentale voluto dalla dirigente Patrizia Pilato ed inaugurato alla presenza dell’attuale Ministra PI Lucia Azzolina.
Il modello scolastico che coinvolge gli studenti dal terzo anno in poi ( quest’anno seguiranno il percorso due terze e due quarte…), si propone di fortificare le conoscenze e le competenze scientifiche degli studenti che volessero continuare l’università negli studi ad indirizzo sanitario.
Per tale motivo saranno impegnati tanti professionisti grazie ad una collaborazione tra il Liceo e l’Ordine dei Medici di Agrigento curata nei dettagli dal radiologo Alfonso Lo Zito, che è anche uno dei docenti del corso.
Verranno impartiti concetti che spaziano dalla biologia alla cardiologia, dalla radiologia alla dermatologia, etc..
Domani si comincia col primo stralcio di lezioni : la dermatologia.
Dopo il saluto e l’augurio della dirigente, comincerà la prima lezione esposta in dad dal dermatologo Carmelo Sgarito.
Il Liceo scientifico ad indirizzo biomedico rappresenta una realtà importantissima che nasce in Città, in un momento nel quale la sanità nazionale e siciliana in particolare, necessita di nuove leve e di un potenziamento sostanziale degli organici, con prospettive di sicuro sbocco occupazionale.

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, in videoconferenza con la Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, ha fatto il bilancio della situazione della depurazione e della rete fognaria ad Agrigento, sottolineandone la criticità.
Il primo cittadino ha esposto come il depuratore di Sant’Anna che attualmente serve 55 mila abitanti, va in sovraccarico nella stagione estiva e soffre dunque dell’aumento demografico.

Ha poi in seconda istanza evidenziato la criticità del depuratore di Villaggio Mosè, originariamente costruito per un nucloe di 1500 persone, oggi ne serve oltrre 10 mila con evidente disservizio.

“Il territorio di Agrigento ha quattro depuratori – ha dichiarato il sindaco – Montaperto, che serve circa 600 abitanti; Fontanelle, che serve 11 mila abitanti; Sant’Anna, che serve 55 mila abitanti; Villaggio Mosè, realizzato per 1500 abitanti ma che in realtà serve oltre 10 mila abitanti. Il depuratore di Sant’Anna durante la stagione estiva non è sufficiente perché la densità demografica aumenta e “carica” anche la fascia costiera quindi non sufficiente per la portata. La parte più critica è Villaggio Mosè: sorge per un nucleo di 1500 abitanti ma adesso serve più di 10 mila abitanti perché negli anni c’è stato un incremento di edilizia turistica, commerciale e abitativa. Il precedente gestore ha redatto un progetto per la realizzazione di un nuovo depuratore. Ad oggi è in capo al commissario straordinario unico.”

La parola è poi passata al vicesindaco Aurelio Trupia: “Esistono progetti che già dal 2012 erano pronti a partire con le gare indette ma successivamente, con la nomina del commissario straordinario nel 2015 della d.ssa Contraffatto, che ha fermato tutto. Il commissario invitava i soggetti che avevano proceduto alla redazione del progetto a fermarsi. Con la nomina del nuovo commissario è ricominciata la progettazione e ad oggi sono arrivate a gara due filoni per la rete fognatura: Cannatello-Zingarello, con gara in corso, e l’altra a servizio della fascia costiera. I lavori dovrebbero iniziare entro il 2021. Alla realizzazione di questi impianti i reflui prodotti dalla fascia costiera, oggi dirottati al depuratore di Sant’Anna, torneranno ad essere gestiti dal nuovo depuratore di Zingarello. Abbiamo altri due progetti sono in corso di approvazione.” 

Infine si è discusso su eventuale ordinanze e controlli sugli scarichi abusivi: “Controlli già iniziati dalla vecchia amministrazione – ha detto Miccichè – ma che continueranno e saranno anzi potenziati. Oltre ai controlli che verranno effettuati saranno emesse tutte le ordinanze che servono alla salvaguardia e tutela della salute.”

Inizierà a Palermo il prossimo 27 novembre il processo al boss Salvino Madonia, imputato dell’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino, ucciso insieme alla moglie, Ida Castelluccio, il 5 agosto del 1989. Così ha stabilito il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfredo Montalto, nel corso dell’udienza preliminare, dopo la richiesta del capomafia di essere giudicato in abbreviato. Prosegue, invece, l’udienza preliminare per i due coimputati che hanno optato per il rito ordinario, ovvero il boss Gaetano Scotto e Francesco Paolo Rizzuto, amico della vittima.

Trenta milioni di euro a beneficio degli agricoltori delle aree interne, delle zone montane e svantaggiate della Sicilia che, a causa della crisi derivante dal Covid – 19, sono state maggiormente colpite. Così prevede una rimodulazione finanziaria del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020, proposta dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, che ha consentito di spostare risorse da misure che, allo stato attuale, non sarebbero state spese entro l’anno a favore degli agricoltori siciliani che producono qualità ed eccellenze, colpiti da una notevole crisi del fatturato. L’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, commenta: “Il governo Musumeci ha saputo ascoltare le esigenze delle categorie, destinando risorse laddove la crisi ha generato maggiori difficoltà. La crisi della ristorazione e del turismo, indotta dalle chiusure legate al Covid, è il fatto più pregiudizievole per l’economia agroalimentare della Sicilia, poichè rappresenta la parte più considerevole di fatturato delle produzioni agricole tipiche, delle cantine siciliane e di tutti i produttori del cibo di qualità, recuperato anche grazie all’attenzione della ristorazione. In totale 30 milioni di euro a 13.151 aziende beneficiarie, distribuite su tutto il territorio regionale”.

I titolari delle imprese turistiche e alberghiere della provincia di Palermo hanno consegnato simbolicamente le chiavi delle loro strutture al Comune di Palermo. “Un momento molto triste per i nostri associati che a causa delle restrizioni imposte dagli ultimi Dpcm sono stati indotti a prendere questa sofferta ma inevitabile decisione” commenta il presidente di Federalberghi Palermo, Nicola Farruggio, . “Non ci sono purtroppo le condizioni per sostenere l’operatività delle strutture. Le ultime cancellazioni e la quasi totale assenza di prenotazioni rendono inevitabili di fatto queste scelte – continua Farruggio – il Governo nazionale ma anche le istituzioni regionali e locali ci hanno abbandonato e non hanno in alcun modo valutato adeguatamente la crisi in cui e’ sprofondato il nostro settore sin dal mese di febbraio, e la parentesi relativa a poco più di qualche settimana estiva, ha rappresentato il nulla rispetto ad un calo complessivo del 80% dei fatturati”. Amare le conclusioni del presidente degli albergatori palermitani: “Oggi andiamo incontro ad un inverno durissimo e lunghissimo ed il lockdown per noi e’ già cominciato. Offriamo un pubblico servizio e pretendiamo, anche per il contributo offerto in questi anni all’economia cittadina, un’ attenzione del pubblico adeguata e rispettosa senza la quale il settore collasserà definitivamente con gravi conseguenze per il futuro”.

Il nuovo Consiglio comunale di Agrigento, frutto delle elezioni Amministrative del 4 e del 5 ottobre, si insedia il prossimo 10 novembre martedì. All’ordine del giorno, oltre l’insediamento dei 24 neo eletti consiglieri, vi è l’elezione del presidente del consiglio comunale che, secondo consuetudine di metodo, dovrebbe spettare ad un esponente di Forza Italia, ovvero il partito alleato della maggioranza e che più di tutti ha contribuito all’elezione del sindaco Francesco Miccichè. A contendersi la carica sarebbero quindi i tre consiglieri di Forza Italia eletti, dunque Simone Gramaglia (il più votato), Carmelo Cantone e Giovanni Civiltà.

La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato ai domiciliari Salvatore Riccobene, 37 anni, di Caltanissetta, disoccupato, percettore di reddito di cittadinanza, nella flagranza di reato di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Denunciato in stato di libertà, per lo stesso reato, un quarantanovenne pluripregiudicato nisseno di 49 anni. Nel corso della perquisizione della loro automobile i poliziotti hanno scoperto due sacchetti di cocaina, uno sotto un tappetino e un altro sotto la guida di un sedile. Nella tasca dei jeans di Riccobene è stato trovato un altro sacchetto di cocaina, I tre sacchetti del peso complessivo di 28,73 grammi sono stati sequestrati.

Sono stati 12, per complessivi 666 migranti, i barconi che nell’arco delle ultime 36 ore sono giunti a Lampedusa. Molti sono stati soccorsi nelle acque antistanti all’isola dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Tre o quattro sono invece riusciti ad arrivare direttamente sulla terraferma e i migranti sono stati bloccati dai Carabinieri. Sulle imbarcazioni vi sono stati da un minimo di 14 tunisini ad un massimo di 91 persone. Tutti sono stati condotti nell’hotspot dove sono stati già sottoposti a tampone anti-Covid. Fino a notte inoltrata, coloro i quali hanno ricevuto l’esito del tampone sono stati imbarcati sulla nave quarantena Suprema. In totale sono stati trasferiti dalla struttura d’accoglienza 129 migranti.

Un treno ha travolto un pullman fermo sulle rotaie per la chiusura delle sbarre del passaggio a livello a Vittoria in provincia di Ragusa. L’autista dopo essere rimasto bloccato sulle rotaie ha fatto scendere tutti i passeggeri dal bus. Una scelta rivelatasi decisiva per evitare un disastro in termini di feriti o peggio vittime. L’incidente, avvenuto verso le 9, non ha provocato feriti. Da ieri Vittoria è stata dichiarata zona rossa a causa del covid. Secondo una prima ricostruzione a causa dei controlli per l’istituzione della zona rossa si è creata una lunga fila di automezzi in uscita dal paese che andavano lentamente. Il bus è rimasto chiuso tra le sbarre del passaggio a livello. L’autista del treno che sopravveniva ha frenato ma non è riuscito ad evitare l’impatto, per fortuna senza gravi conseguenze. Sull’autobus non c’erano studenti diretti verso le scuole di Comiso e Ragusa perché le lezioni in presenza, per gli istituti superiori, sono sospese. Il treno non è uscito dai binari, ma ha sfondato la fiancata del bus.