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Sciacca ha confermato di essere la vera città del Carnevale. Lo spostamento del periodo e del sito non hanno minimamente intaccato l’amore e la passione della gente verso questa fantastica manifestazione. Una folla straordinaria si è riversata lungo la via Allende in queste prime due giornate di festa. Diverse migliaia di persone, molte delle quali in maschera, hanno assistito a tutte le svariate esibizioni che si sono svolte mattina e sera. Tantissimi giovani hanno prolungato la permanenza oltre la sfilata continuando a ballare o a festeggiare con gli amici con lo sfondo degli straordinari carri allegorici che quest’anno sono stati certamente molto belli e vogliosi di vincere i premi assegnati dalla giuria di esperti.

Particolarmente attraenti anche i gruppi mascherati che si sono alternati sul palco e lungo il percorso. Veramente belli e coinvolgenti gli inni, splendidi i costumi così come i balli e le coreografie. Molto apprezzata la conduzione sul palco di Sasà Salvaggio che ha avuto come ospiti Manuela Arcuri e Stefania Orlando come quella di Roberta Mandalà e di Giovanni Bilello con la Regia di Marco Savatteri e la direzione del Palco di Angela Friscia. Molto partecipato il carnevale dei bambini di domenica mattina condotto da Vinz Termine, Giovanni Giglio e Massimo Napoli. Tutto è andato alla perfezione sia all’interno del percorso che all’esterno, con i parcheggi e i bus navetta che hanno evitato l’intasamento delle strade e con un capillare ed efficace controllo delle forze dell’ordine. Molto soddisfatti i titolari di strutture di accoglienza e di ristorazione visto che Sciacca ha fatto già registrare il pienone anche per il prossimo appuntamento del 3 e 4 giugno prossimo, quando Sciacca tornerà ad essere la città della festa del carnevale.

Si comincerà il 3 giugno alle 15 con la sfilata dei 6 carri allegorici e con lo spettacolo alle 19 condotto da Francesca Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Francesca Rettondini. Domenica 4 giugno alle 11,30 tornano sul palco i bambini di maschera coordinati da Vinz Termine, Giovanni Giglio e Massimo Napoli. Dopo l’interruzione delle 13, si riprenderà alle 16 con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Alle 18 ci sarà un revival degli inni con gli Abracadabra e alle 19 lo sopettacolo sul palco condotto da Roberta Mandalà e Giovanni Bilello con ospite Matilde Brandi.

Alle 24 chiusura della manifestazione con il tradizionale rogo del carro di Peppe ‘Nnappa.

I consiglieri comunali di Agrigento del gruppo “Liberi e solidali”, Nello Hamel, Alessia Bongiovì e Roberta Zicari, intervengono nel merito dei ritardi infrastrutturali nel territorio, e affermano: “Noi non vogliamo scegliere tra strade, treni e aerei. Almeno il 40% dei fondi del Pnrr devono essere destinati al sud: noi vogliamo tutto. Chiederemo un’audizione in Quarta Commissione all’Assemblea Regionale per avere notizie sulla chiusura dell’anello autostradale Gela/Castelvetrano, sulla Agrigento/Palermo, sulla tangenziale di Agrigento, sui viadotti Morandi e Maddalusa e sulle prospettive di treni più veloci. In merito all’ aeroporto da bravi agrigentini Doc ci speriamo e crediamo. Auspichiamo, però, un atteggiamento serio e responsabile da parte della politica: no alle false promesse. La politica prenda un impegno serio e formale. Che sia subito indicata tempistica di realizzazione, luogo e asse di investimento. Se invece deve essere un tema da propaganda elettorale senza reale prospettiva o intenzione di realizzarlo, allora la politica non crei false illusioni come ha fatto in passato, da oltre 50 anni”.

Hanno tutte le caratteristiche di azioni mirate i danneggiamenti di tre autovetture fra il centro di Agrigento e il viale Cannatello. Ad indagare, dopo aver raccolto le denunce a carico di ignoti, è la polizia. Non sembrerebbero esserci collegamenti su quanto è avvenuto.
Nel centro della città una studentessa agrigentina trentaduenne ha trovato la sua Fiat Panda con l’intera carrozzeria graffiata, sembrerebbe con un grosso chiodo. In un’altra zona del centro cittadino, qualcuno ha preso di mira il Suv Audi di proprietà di un libero professionista palermitano di 53 anni, in questo periodo in città per lavoro. Con l’utilizzo di un oggetto appuntito, si è accanito sulla carrozzeria del mezzo, provocando enormi danni. Il danno è stato quantificato in oltre 4 mila euro. Dal centro alla periferia, precisamente, in viale Cannatello, dove ignoti si sono accaniti contro la Fiat Cinquecento appartenente anche in questo caso ad un libero professionista, quarantatreenne, residente in un comune della provincia. Dopo avere parcheggiato la macchina, un’ora e mezza più tardi nel riprenderla l’ha ritrovata rigata e con gli specchietti retrovisori rotti.
Gli agenti hanno avviato le indagini per provare ad identificare gli autori dei tre diversi raid.

A Burgio è stato danneggiato un terreno in contrada “Pozzillo”. Ignote mani hanno tagliato e raso al suolo 17 alberi di ulivo di proprietà di un bracciante agricolo di 52 anni. Lui, accortosi di quanto accaduto, ha sporto denuncia ai Carabinieri della locale Stazione. La Procura di Sciacca, competente per territorio, ha avviato un’inchiesta. La zona non sarebbe coperta da impianti di video – sorveglianza.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, capitanati da Augusto Petrocchi, hanno arrestato due licatesi. Si tratta di Calogero Giordano, 60 anni, e del figlio Vincenzo, 30 anni. Gli si contestano i reati di detenzione abusiva di armi da fuoco e coltivazione di sostanze stupefacenti verosimilmente a fine di spaccio. Su Calogero Giordano pesa il rinvenimento, nascoste, di 5 pistole, un fucile calibro 12 più relativo munizionamento. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento ha convalidato l’arresto, ai domiciliari. Su Vincenzo Giordano pesa il rinvenimento di una piccola coltivazione di marijuana. Il Tribunale ha convalidato l’arresto ma, accogliendo le istanze della difesa, ne ha disposto l’immediata scarcerazione senza alcuna misura restrittiva. Entrambi gli indagati sono assistiti dall’avvocato Tony Ragusa.

Una scossa di magnitudo 4.0 è stata registrata dalle stazioni della rete sismica nazionale alle ore 6:44 di domenica mattina. L’epicentro è stato localizzato nella Valle del Bove, a 6 chilometri da Milo, nel Catanese, con ipocentro a una profondità di circa 6 chilometri. L’evento tellurico, nettamente avvertito dalla popolazione in numerosi Comuni della provincia etnea e non solo, è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità diffusa correlabile all’attività vulcanica dell’Etna e alle strutture tettoniche adiacenti. Nessuna segnalazione di danni.

La Sicilia candidata a punto di riferimento europeo e dell’area mediterranea per l’idrogeno green. Le diverse applicazioni possibili. Le iniziative in corso.

La morsa della crisi energetica attanaglia anche la Sicilia. Le quotazioni dell’idrogeno sono in aumento. E l’isola avrebbe le carte in regola per assurgere a collettore strategico per l’area mediterranea, un ‘hub’ europeo per l’idrogeno green. L’utilizzo dell’idrogeno verde, che non è una fonte di energia ma un vettore energetico, sarebbe determinante per raggiungere l’indipendenza e la sicurezza energetica, estremamente rilevanti nel contesto politico attuale dell’Europa. La Sicilia è stata proposta come location nel Mediterraneo per produrre idrogeno green a basso costo, combinando eolico e fotovoltaico, e per ricevere attraverso i gasdotti l’idrogeno prodotto in quantità nel nord Africa. Non si tratta di idrogeno grigio, prodotto da combustibili fossili e destinato ad esempio all’industria chimica o al settore ospedaliero, ma di quello verde, ovvero prodotto con l’uso esclusivo di fonti rinnovabili. Le applicazioni sono diverse. In Sicilia almeno il 30 per cento delle linee ferroviarie non sono elettrificate e quindi si tratta di treni diesel che potrebbero essere sostituiti con treni a idrogeno. Dal 2035 sarà stop ai motori a combustione interna, e anche rispetto alle auto elettriche l’idrogeno ha un vantaggio competitivo. Per esempio i tempi di rifornimento: un pieno di idrogeno in un’automobile dura da tre a cinque minuti, mentre nel caso delle batterie delle auto elettriche i tempi sono molto più lunghi, oltre a congestionare la rete elettrica. Il Pnrr, per quanto riguarda l’idrogeno, prevede un finanziamento intorno a 3 miliardi e 600 milioni di euro. A livello regionale vi è in corso l’iniziativa di Enel Green Power per la costruzione di un centro a Carlentini, in provincia di Siracusa, dove è prevista l’installazione di un impianto di elettrolisi di circa 10 Mega Watt, ovvero 1 milione di watt. Vi sono poi altre iniziative legate ai poli petrolchimici di Gela, della Sicilia orientale e di Milazzo, tramite Snam, Sapio ed Eni. La Sicilia giocherà un ruolo fondamentale per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie a idrogeno, perché è al centro del Mediterraneo, e nei Paesi nordafricani c’è un’elevata disponibilità di energia rinnovabile, soprattutto solare, che potrà servire per produrre idrogeno attraverso l’elettrolisi dell’acqua, utilizzando anche l’acqua di mare attraverso una desalinizzazione. Quindi, l’idrogeno prodotto potrà essere trasportato attraverso gasdotti in Sicilia o in Spagna e la nostra Isola avrebbe il ruolo di hub per l’idrogeno. E alla Regione è stato già attivato l’Osservatorio regionale dell’idrogeno, costituito dall’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, che spiega: “L’Osservatorio sarà la ‘testa pensante’ per portare avanti tutti gli obiettivi. La Sicilia deve adeguarsi agli obiettivi europei del 2035, ovvero adottare tecnologie a zero emissioni, e ci si sta muovendo per ridurre al massimo la spesa dell’energia, per migliorare il clima e ottenere risorse per lo sviluppo.

Giuliana Miccichè

Martedì 30 maggio alle ore 9.30 presso l’AUDITORIUM DELL’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Enogastronomici e per l’ospitalità alberghiera “N. Gallo” di Agrigento avrà luogo la Cerimonia di premiazione del concorso “Damarete” da 2500 anni contro la violenza giunto alla undicesima edizione.

Il concorso destinato agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Agrigento e di Caltanissetta si pone come obiettivo la promozione di una cultura della Non-Violenza fra le giovani generazioni.

Il Concorso è istituito dall’associazione “Focus-Group” Onlus, e dal centro Antiviolenza e Antistalking “Telefono Aiuto

Una Commissione ha visionato tutti gli elaborati.

Questa l’UNDICESIMA EDIZIONE del concorso Damarete ha quest’anno ha visto la partecipazione di:

12 ISTITUTI SCOLASTICI FRA IL PRIMO E IL SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO E DI CALTANISSETTA

PER UN TOTALE DI CIRCA 200 STUDENTI E UNA PRODUZIONE DI 105 LAVORI

E SONO 46 GLI INSEGNANTI CHE HANNO PROMOSSO E COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI

 

Anche quest’anno verrà attribuito il premio Damarete riservato agli insegnanti, con l’assegnazione della targa intitolata alla prof.ssa Maria De Castro Patti, scomparsa nel 2008, insegnante di lettere alle scuole medie, donna dalle spiccate doti umane e professionali e generosa benefattrice del Centro Antiviolenza e Antistalking Telefono Aiuto per avere donato i locali e contribuito fattivamente ed economicamente alla crescita del Centro.

È stato istituito questo riconoscimento al fine di gratificare l’insegnante particolarmente impegnata in azioni positive contro ogni forma di disagio, violenza e discriminazione, riuscendo a coinvolgere positivamente gli alunni in un percorso di conoscenza e prevenzione della violenza di genere.

 

Verrà, inoltre, assegnato un riconoscimento riservato ai dirigenti scolastici alla memoria del dott. Giannunzio Gatto, neuropsichiatra infantile dell’Asp di Agrigento che sin dall’apertura del centro antiviolenza telefono aiuto ha collaborato attivamente alla sensibilizzazione e formazione degli operatori del territorio.

Nel corso della cerimonia saranno premiati, secondo le varie sezioni del concorso, i vincitori, verranno consegnati gli attestati ai docenti che hanno accompagnato e stimolato gli alunni durante tutto l’anno scolastico nella creazione di tutti gli elaborati che si ricorda sono inediti e infine le targhe di partecipazione alle scuole che hanno partecipato.

Presenta la cerimonia Angelo Palermo

Si sono dati appuntamento a Santa Elisabetta, in Piazza San Carlo, per l’ennesima iniziativa della grande campagna Nazionale Ri Party Amo che il WWF ha organizzato per pulire e recuperare 20 milioni di mq di territorio in tutta Italia.

Ma, in realtà, hanno trovato soltanto alcuni rimasugli di ubriaconi del sabato sera. Poi il nulle. Un paese pulito.

Né plastiche, vetri, lattine, cartacce, sacchetti, come si vede in troppi paesi della Sicilia.

Arrivano fino al Monte Cheli, al centro del paese, per ammirarne le specificità storiche, archeologiche, mitologiche e geologiche, e niente immondizia. Stupendi, i cittadini di Santa Elisabetta.

Ad accogliere i volontari del WWF Sicilia Area Mediterranea, con il presidente Giuseppe Mazzotta in testa, c’erano il sindaco, Mimmo Gueli, con la sua vice, on. Giovanna Iacono, il presidente dell’Associazione locale Hosaycos, Francesco Rizzo, e quello dell’associazione Ada, Calogero Sammartino, con l’esperto Salvatore Cumbo e la geologa Greta Militello. Della delegazione WWF faceva parte anche l’arch. Alberto Di Gaetano, project manager di un Erasmus+ con la Fundacja mare, per scambi esperienziali sul volontariato in Polonia e in Italia.

L ‘ospitalità si è subliminata in un aperitivo offerto a tutti i volontari, scherzosamente definito “tarallucci e vino”, che ha confermato l’alto senso di civiltà che questo popolo possiede.