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I sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil Sicilia rilanciano la vertenza di alcune migliaia di precari in Sicilia: “Necessario il contratto full time per risolvere le carenze di organico nei Comuni”.

I sindacati della Funzione Pubblica di Cgil e Uil, tramite i dirigenti regionali Giovanni Cammuca e Salvatore Sampino, denunciano ancora una volta l’odissea di alcune migliaia di precari in attesa di stabilizzazione in Sicilia, che inseguono un posto di lavoro definitivo e che, nonostante le conclamate carenze di organico, non hanno ancora risposte alle loro istanze. Si tratta, peraltro, di risolvere la mancanza di personale che attanaglia i Comuni siciliani, ancora oggi con piante di occupazione ridotte all’osso, e con circa 25mila dipendenti a contratto part-time dopo 25 anni di lavoro, e con oltre 4.500 impiegati Asu e Lsu da stabilizzare. E Cammuca e Sampino ribadiscono: “Abbiamo esposto il grave stato di sottodimensionamento organico dei Comuni siciliani che faticano a garantire i servizi essenziali ai cittadini. Si riscontrano piante organiche decimate dal blocco del turn-over e dalla impossibilità di procedere a nuove assunzioni a causa del mancato rispetto dei valori-soglia. A erogare i servizi sono lavoratori stabilizzati con contratti di lavoro part-time. Ed è una condizione che pregiudica l’efficienza e l’efficacia delle attività e che, al contempo, non garantisce uno stipendio adeguato”. Secondo quanto spiegano i sindacati, i lavoratori Asu e Lsu da stabilizzare – o comunque il personale part-time in generale – lavora in media 21 ore alla settimana, ma in tal caso con uno stipendio che l’Istat certifica come “soglia di povertà“. E, dopo anni di lavoro, i precari rischiano anche una pensione letteralmente “da fame”, perfino al di sotto della minima secondo i sindacalisti. E Cgil e Uil Funzione Pubblica reclamano: “Non basta aumentare fino a 36 ore la loro prestazione, che per altro non si sovrappone con gli orari del personale a cui dovrebbero dare supporto, ma occorre arrivare alla contrattualizzazione per poter garantire anche una posizione previdenziale. Abbiamo proposto che la Regione si faccia carico di un piano che permetta il finanziamento dell’incremento delle ore, con eventuale recupero delle somme sul turn-over”. E nel frattempo Paolo Montera, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Sicilia, ha rilevato maggiore disponibilità dall’Assemblea Regionale sull’aumento degli orari dei lavoratori precari. Bisognerà però reperire le risorse finanziarie. E Montera afferma: “Abbiamo chiesto e ottenuto che si svolga una convocazione congiunta delle commissioni Affari istituzionali e Bilancio all’Assemblea, con la partecipazione degli assessori all’Economia, Marco Falcone, e delle Autonomie locali, Andrea Messina, con i rispettivi dirigenti generali, per comprendere meglio la volontà e la possibilità per il reperimento delle risorse necessarie per l’aumento orario del personale part-time degli Enti locali. L’aumento orario consentirebbe di elevare il monte salari e, seppur in minima parte, anche i contributi versati, allontanando lo spettro di una vita in povertà e di una pensione al di sotto degli standard dignitosi. Dai riscontri che abbiamo da parte dei Comuni, la metà dei quali in acclarato squilibrio finanziario, la soluzione non può essere trovata con le sole forze degli stessi. Occorre quindi che intervenga la Regione con una compartecipazione alla spesa che permetta di incrementare l’orario di lavoro del personale part-time fino al raggiungimento, anche per step successivi, del full time”.

Giuliana Miccichè

La cerimonia di consegna del “Premio Progresso Economico nell’era digitale”, promosso dalla Camera di commercio di Agrigento, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, si svolgerà sabato 10 giugno con inizio alle ore 10,30 nella sala conferenze della sede di Via Atenea.

Sono 10 le aziende che in questa edizione saranno premiate, inoltre sarà assegnato un Premio Fedeltà al Lavoro e un Premio Speciale Progresso Economico.

Alla cerimonia di consegna, presenti le massime autorità locali, parteciperà il Presidente di Unioncamere Sicilia Pino Pace.

Il Premio speciale Progresso Economico 2023 viene assegnato al magistrato Luigi Birritteri, oggi  a capo del Dipartimento per gli affari di Giustizia, per il suo brillante percorso professionale, per lo stretto legame con il territorio e l’impegno per un sistema giudiziario virtuoso, che si declina come asset prezioso per la competitività del mondo imprenditoriale.

Ad Agrigento, in piazza Marconi o, più comunemente “Stazione”, è accaduto che un’automobile è piombata a falco. E’ uscita fuori una coppia. E i due si sono avventati su un uomo di 62 anni, e lo hanno picchiato. Calci e pugni. Poi sono scappati. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 e una pattuglia della Squadra Volante della Polizia. Ferite e pochi giorni di prognosi per l’aggredito. Indagini sono in corso alla ricerca degli aggressori. Al setaccio la video – sorveglianza. Movente al momento ignoto.

l giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Agata Anna Genna ha condannato a 1 anno di reclusione Gaetano Faija, di Aragona, riconosciuto colpevole di atti persecutori ai danni dell’ex badante di 52 anni. L’anziano, che ha nominato come difensore l’avvocato Fabio Inglima Modica, avrebbe perseguitato la donna in due periodi: dall’agosto al settembre del 2018 e dal marzo al giugno del 2020. Il giudice, che ha inflitto la stessa pena chiesta dal pubblico ministero, ha condannato il 95enne a risarcire la vittima pagando un anticipo di 1.000 euro sulla cifra complessiva che sarà decisa in sede civile. Stessa somma che sarà necessaria per ottenere la sospensione condizionale della pena.

Nonostante l’età avanzata, nonostante che lei fosse sposata, lui forse credeva che, le cose potessero andare più in là delle cortesie, e per quella donna aveva perso la testa al punto di seguirla, importunarla, telefonarle. Ed ancora minacciarla, e offendendola in malo modo, anche davanti ad altre persone. Tutto in un crescendo, veloce, nel tempo fino a diventare il suo stalker. Avrebbe raccontato a compaesani di avere una relazione sentimentale con la cinquantaduenne. In un’occasione l’avrebbe minacciata, brandendo in mano un coltello, dicendole che avrebbe ammazzato prima lei, e poi si sarebbe tolto la vita, e che se l’avesse vista per strada, l’avrebbe investita con la sua auto.

Con le fototrappole i tempi belli sono finiti, anche per i porci (cioè quei suini con sembianze di essere umano).

Adesso gettare la spazzatura per le strade, anche in periferia di Agrigento, sarà ancora più difficile. E già sono arrivati i primi risultati in termini di sanzioni: dal 26 maggio al primo giugno sono state elevate 15 multe, 13 delle quali hanno riguardato soggetti che sono risultati evasori non censiti. Complessivamente sono una cinquantina le telecamere collocate negli ultimi giorni in diverse zone “sensibili” del territorio comunale della città dei Templi dall’Amministrazione comunale.

Gli impianti mobili delle vere e proprie “foto trappole” dispongono di telecamere fisse e orientabili e le immagini in diretta e registrate 24 ore su 24 sono visualizzate nella sala operativa della polizia locale e consentono di poter individuare gli sporcaccioni che abbandonano i rifiuti illegalmente.

Nel suggestivo borgo medievale di San Marco D’Alunzio in provincia di Messina il Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini ha partecipato per la prima volta alla 14esima edizione della Giornata Storica in cui ha sfilato insieme agli altri gruppi dell’USARS (Unione Rievocazioni Storiche Siciliane) di cui la Presidente degli Abatellis Branciforti Irene Catarella è consigliera. L’evento, organizzato da Antonio Notaro, è stato promosso dal Presidente USARS Enrico Venturini che ha radunato tutti i gruppi storici dell’Unione affinché vi partecipassero. “Portare la storia dei nostri paesi di Cammarata e San Giovanni Gemini in giro per il mondo è uno degli obiettivi del nostro Gruppo Storico che ho avuto l’onore di fondare nel 2018. L’esperienza di San Marco D’Alunzio è stata meravigliosa perché ci ha permesso di ritrovarci tutti dopo la pandemia a promuovere cultura in un’atmosfera di armonia e di felicità!”, ha dichiarato la Presidente Catarella. Il Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini rappresenta le due casate che hanno dominato i due paesi dell’agrigentino dalla fine del 1400 al 1680 nel periodo più fulgido storicamente di quei territori che comprende parte dell’epoca medievllae, il Rinascimento e il Barocco.

E’ gunto alla quinta edizione il congresso sulle Malattie Endocrine che si terrà ad Agrigento, dove venerdì 9 e sabato 10 giugno si confronteranno Endocrinologi, Chirurghi e Metabolisti giunti da varie parti d’Italia.

Responsabili scientifici del congresso “Le endocrinopatie: aspetti fisiopatologici, clinici e terapia”, sono gli specialisti Leonardo Russo, Filippo Montalto e Giovanni Galluzzo.

I lavori, voluti dall’AMDEA (Associazione Medici Diabetologi Endocrinologi Agrigentini), inizieranno alle 8.30 di venerdì 9 giugno all’Hotel della Valle di Agrigento, per concludersi alle 14 del giorno successivo.

Presenti all’importante appuntamento rappresentanti delle società scientifiche di riferimento delle malattie metaboliche in Italia: SIMDO, AME, AMD e SIAMS . Ad aprire i lavori ci saranno il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè e il Presidente dell’ordine dei Medici di Agrigento Santo Pitruzzella.

“Sono quattro – annunciano i Responsabili Scientifici – le principali sessioni del congresso: il Diabete, con tutto ciò che riguarda gli aspetti terapeutici e tecnologici applicati a terapia e monitoraggio della stessa; l’Obesità, con aspetti relativi a terapia medica e chirurgica; le patologie della Tiroide, con riferimento alle problematiche autoimmuni in gravidanza ed alla malattia nodulare tiroidea anche con risvolto maligno; le Malattie Andrologiche, con un confronto sull’importante scenario relativo a sessualità e fertilità, notevolmente impattanti sulla qualità della vita dei nostri pazienti”.

Nel corso del congresso sono previste anche discussioni in plenaria con gli esperti di livello Nazionale e la partecipazione attiva di tre pazienti con Diabete tipo 1 in trattamento e monitoraggio con tecnologie avanzate.

L’evento è rivolto a medici di tutte le discipline, a farmacisti, biologi, infermieri e dietisti. Ai partecipanti saranno assegnati 9,8 crediti formativi.

L’On. Ida Carmina M5S, commenta con viva gioia che da oggi allattare in Parlamento è diventato realtà, un risultato che ha visto il M5S grande protagonista di questa battaglia per le donne e per i diritti.

Oggi giornata storica per le donne ed al Parlamento Italiano, in cui si segna un passo avanti di civiltà nell’emancipazione femminile: per la prima volta un neonato, Federico, di soli due mesi, è entrato nell’Aula della Camera dei Deputati.

Per la prima volta una donna, la collega Gilda Sportiello, ha potuto allattare alla Camera, il proprio bambino, mentre svolgeva il proprio ruolo di parlamentare, votando in Aula, conciliando tra la maternità e ruolo di politica attiva. In un recente passato solo donne che rinunciavano a farsi una famiglia, che rinunciavano ad essere madri, riuscivano a raggiungere ruoli preminenti in politica.

Oggi non è più così. La maternità è un dono non una limitazione.

E questa possibilità deve essere estesa, ad ogni donna, perchè tutte possano scegliere con libertà l’ambito in cui sviluppare la propria personalità.

Per noi del M5S è un giorno speciale, perchè questo è frutto di una nostra battaglia che parte in un ordine del giorno della passata legislatura che prevede postazioni dedicate alle mamme che devono allattare, voluto proprio da Gilda Sportiello e al quale hanno lavorato anche Paola Carinelli e Valentina D’Orso.

Ma la battaglia non si è esaurita: quello di oggi è il primo precedente. La Camera dei Deputati fa da apripista: se è possibile allattare in quest’Aula, ogni donna deve avere la possibilità di allattare il proprio bambino.

E’ una possibilità che deve essere ammessa per ogni donna, per ogni madre: non un privilegio per poche, ma un diritto, la normalità, per tutte. Mai più donne costrette a interrompere l’allattamento non per propria scelta ma perché devono tornare al lavoro. Ogni mamma ha il diritto di scegliere quando e dove allattare il proprio figlio e a nessuna donna, qualsiasi sia la sua professione, dovrà più essere negato questa possibilità. Le forze politiche devono impegnarsi affinchè le donne godano di pari opportunità e la maternità sia una gioia non un limite.

A questo aspetto sono finalizzati gli impegni del PNRR, come quelli a dotare il nostro Paese di asili nido.

Fondi e risorse che non possiamo permetterci di perdere.

Con i primi sedici pazienti affetti da particolari patologie respiratorie visitati nel corso del pomeriggio di ieri, martedì sei giugno, ha preso il via in fase sperimentale l’importante attività dell’ambulatorio per il trattamento dei disturbi pneumologici presso il presidio ospedaliero di Ribera. L’avvio del servizio in fase pilota, frutto di una convenzione in via di definizione fra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ed Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” di Palermo, è destinato a far convergere a Ribera l’eccellenza siciliana nel campo della pneumologia, ridurre drasticamente la mobilità dei pazienti fuori provincia, formare il personale ed assicurare alla popolazione agrigentina una gamma di prestazioni di cura e riabilitazione di alto livello. Le attività ambulatoriali, curate dal professor Nicola Scichilone, direttore dell’Unità di pneumologia del policlinico di Palermo, saranno prevalentemente incentrate nel trattamento di severe patologie come la fibrosi polmonare, l’asma bronchiale grave, l’insufficienza respiratoria, le apnee notturne e gli effetti del long covid. Le sedute si svolgeranno settimanalmente, di norma, nei pomeriggi del martedì.

In una fase che, ci auguriamo, possa rappresentare la conclusione della crisi epidemiologica dovuta al covid-19 – ha commentato il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – i corposi investimenti compiuti per adeguare i reparti ed allestire a Ribera un covid-hospital attrezzato di tutto punto si rivelano, come previsto, del tutto fruttuosi. Le scelte sin qui fatte, in linea con gli indirizzi del Governo regionale ed in piena sintonia d’intenti con l’Assessorato alla Salute, grazie agli interventi strutturali e tecnologici ultimati, permettono all’ospedale crispino, fra i diversi risultati, di poter svolgere un ruolo di prim’ordine nel panorama della pneumologia siciliana”.

“Grazie alla lungimiranza del dottor Zappia – ha dichiarato il professor Nicola Scichilone – e al supporto del commissario del Policlinico ‘Giaccone’, Maurizio Montalbano, siamo oggi in grado di offrire un servizio specialistico per le condizioni patologiche respiratorie che richiedono una valutazione di secondo livello in un territorio che ha forti necessità in questo senso. Grazie anche alla disponibilità dei dirigenti medici dell’Unità di pneumologia del Policlinico Universitario di Palermo, il servizio consentirà di abolire le trasferte e di portare a domicilio del paziente le più moderne tecnologie diagnostiche e farmacologiche per le patologie respiratorie croniche. Ci auguriamo – conclude Scichilone – di poter collaborare sempre di più con la medicina territoriale e con gli specialisti di altre branche per offrire al territorio agrigentino la nostra esperienza e la nostra competenza”.

Dal punto di vista delle dotazioni strumentali, l’ambulatorio potrà contare a breve anche su una moderna cabina pletismografica, un’apparecchiatura di ultima generazione in grado di eseguire la spirometria globale in arrivo presso gli ospedali riuniti Sciacca-Ribera.

La deputata regionale di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino, plaude a quanto appena affermato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, ovvero: “Contro la violenza sulle donne serve anche la mobilitazione degli uomini, servono manifestazioni di soli uomini perché i femminicidi sono una questione che li riguarda e necessita anche il loro contributo per sensibilizzare in maniera più capillare”. E la Savarino commenta: “Da parte mia, come referente all’Assemblea Regionale del Forum regionale contro la violenza sulle donne, ritengo di grande utilità una campagna di educazione trasversale. Dobbiamo essere comunità educante e insegnare ai nostri figli che non esistono persone che ci appartengono, ma solo persone che decidono di stare al nostro fianco, che l’amore non ha nulla a che fare con il possesso o con la violenza, e che la forza personale non si esprime nel dominio sull’altro. L’azione di prevenzione e contrasto alla violenza deve estendersi a tutti: bene l’idea del Presidente di manifestazioni di piazza che coinvolgano gli uomini di tutte le fasce d’età per ribadire, ancora una volta, il valore sacro della vita”.