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Al Comune di Agrigento è stata approvata la determina che quantifica le indennità di funzione spettanti agli amministratori comunali in applicazione dei parametri nazionali di riferimento. Al sindaco Franco Miccichè, che si è auto-sospeso dal lavoro all’Azienda sanitaria, spettano 4.508 euro lordi. Al suo vicesindaco Aurelio Trupia 3.381 euro lordi. Poi 2.705 euro ciascuno agli assessori Ciulla, Costanza Scinta, Lala, Picarella, Principato e Tuttolomondo. Una riduzione del 50% dell’indennità è invece prevista per gli assessori Vaccaro e Vullo e per il presidente del Consiglio comunale Civiltà, perché si tratta di lavoratori dipendenti che non sono ricorsi all’aspettativa.

A Licata la Polizia ha arrestato ai domiciliari un uomo di 52 anni, B A sono le iniziali del nome, che risponderà all’autorità giudiziaria di detenzione illecita di armi comuni da sparo, aggravata dal possesso di munizionamento da guerra, e ricettazione, allorchè è stato sorpreso in possesso a casa sua di una pistola calibro 7,65 con due caricatori vuoti, alcuni proiettili inesplosi uno dei quali da guerra. In una strada della città sono stati rinvenuti alcuni bossoli di proiettili esplosi contro delle abitazioni della zona. I poliziotti, per ragioni info-investigative, hanno perquisito l’abitazione di B A, poco distante dal luogo. Armi e munizioni sono state sequestrate.

A Ribera, nel centro cittadino, un tunisino è stato accerchiato da cinque persone, verosimilmente connazionali, che lo hanno picchiato e rapinato dopo averlo minacciato a consegnare tutto ciò che avesse con sé. Il bottino ammonta a circa 130 euro. L’immigrato è stato trasportato al pronto soccorso dove i medici gli hanno diagnosticato vari traumi ed una ferita provocata presumibilmente da un pezzo di vetro. La prognosi è di 7 giorni. Indagini sono in corso.

Dal sindaco Franco Miccichè riceviamo e pubblichiamo:

Come avviene per ogni amministrazione che si rispetti, alla fine dell’anno è giusto fare il bilancio dell’attività svolta. Ed è quello che intendiamo fare oggi, anche se nel nostro caso si tratta solo di due mesi di attività. Solo il 21 ottobre scorso, infatti, sono stato proclamato Sindaco di Agrigento e il 29 ottobre ho assegnato le deleghe assessoriali.
Quindi ad oggi sono appena due mesi di reale attività. Ma riteniamo di avere intrapreso un percorso virtuoso che ci ha portato a lavorare bene ed è giusto che i cittadini sappiano quello che abbiamo fatto. Alcune cose sono state molto visibili, come le luminarie, il verde pubblico e gli alberi di Natale. Altre si vedono meno, ma non per questo sono meno importanti, anzi, probabilmente lo sono ancora di più.
Comincio quindi ricordando la squadra degli Assessori composta da Aurelio Trupia, Gianni Tuttolomondo, Roberta Lala, Franco Picarella, Marco Vullo, Nino Costanza Scinta, Giovanni Vaccaro, Gerlando Principato e Costantino Ciulla, che mi ha collaborato in stretta sinergia ed armonia, e che singolarmente hanno dimostrato capacità, professionalità e spirito di sacrificio.
Molto visibili in questo periodo di feste sono state le luminarie, gli alberi di Natale, e non ultimo il concerto di Capodanno, organizzato da Francesco Bellomo e Gaetano Aronica , trasmesso in streaming e nelle TV locali dal Teatro Pirandello, mestamente vuoto, perché nonostante il periodo particolarmente difficile per via della pandemia, si è voluto dare un segnale di speranza e di normalità, nell’attesa che ognuno di noi possa riacquistare la libertà perduta.
L’assessore Costantino Ciulla non si è mai risparmiato e ha sopportato le mie continue sollecitazioni per dare un segno del Natale in tutti i quartieri, comprese le periferie. Ma questo non gli ha impedito di occuparsi anche di altri settori a lui delegati come lo sport. Si è fatto promotore di incontri con alcune società sportive per parlare di strutture sportive. E’ stato fatto un inventario delle strutture sportive della città per rilevarne le criticità, le disfunzioni, verificare lo stato di affidamento, gestione e non solo.
L’assessore Giovanni Vaccaro che si è subito occupato del censimento di aiuole e ville comunali. Quasi la totalità delle aiuole affidate ai privati erano in scadenza o scadute e molte di esse versavano in stato d’abbandono. Sono state riprese e riassegnate, dopo una valutazione del progetto. Anche le ville comunali erano chiuse, se non in abbandono come Villa Arancio o con pericolo per la pubblica incolumità, come Villa Montana. Per la prima, attraverso un inter che prevede la pulizia, la sistemazione delle ringhiere, la messa in sicurezza dell’impianto illuminazione, si sta provvedendo alla riapertura. La seconda è stata riaperta dopo aver eliminato il pericolo. Ha iniziato anche un programma di potatura che ha coinvolto e interessato zone che non venivano attenzionate da decenni, vedi il viale della Vittoria, via Dante, o il Villaggio Peruzzo.
Attenzione particolare è stata (è sarà) dedicata alla solidarietà, concetto che vuole abbracciare tanti aspetti, nuova e vecchia povertà, disagio sociale e psicologico, e nella convinzione che nessuno deve rimanere indietro specialmente in questo periodo, voglio ringraziare l’Assessore alla Solidarietà Sociale Marco Vullo, il quale è riuscito a sbloccare dei finanziamenti che ci hanno consentito di pagare i buoni per aiutare quasi 500 famiglia ad avere un Natale decoroso. Abbiamo avviato anche una collaborazione con tutte le associazioni che si occupano di volontariato e con loro abbiamo raggiunto quante più persone che vivono in stato di disagio. Con l’assessore Picarella è stata anche attivato oltre alla spesa sospesa, anche il regalo sospeso grazie al quale sono stati distribuiti centinaia di giochi per i bambini più poveri. E a proposito dei problemi domestici, con l’assessore Lala abbiamo attivato un protocollo di intesa con il Centro Antiviolenza sulle donne e videoconferenze informative e di sensibilizzazione con vari istituti scolastici sul tema ed è stato creato anche il progetto “Agrigento solidale” per l’ascolto telefonico dei positivi al Covid-19 con psicologhe volontarie.
L’assessore Lala si sta anche impegnando in favore degli animali d’affezione, con lavoratori in esecuzione esterna per microchippare, attraverso l’Asp, i cani anche fuori dal termine, al fine di far rientrare tutti nella legalità e contrastare l’abbandono. In itinere c’è la presentazione di un progetto per aprire il canile comunale e una clinica veterinaria.
L’assessore Tuttolomondo si è concentrato sulla disabilità e ha lavorato all’Istituzione del “tavolo tecnico di concertazione sul tema barriere architettoniche” con gli enti del terzo settore che si occupano di disabili (Unione dei Ciechi e Ipovedenti, Nuove Ali, Caritas Diocesana, Coopculture, TTT- Tierra, Techo, Trabajo; VitAutismo e CAPP Cooperativa Sociale). Ha anche avviato una campagna di sensibilizzazione, concertata in seno al tavolo tecnico, sul rispetto e corretto uso dei parcheggi riservati ai disabili, attraverso la realizzazione e produzione di apposita cartellonistica e video spot per tv e social network. Di concerto con il comando della Polizia locale si è proceduto all’incremento di 31 stalli riservati ai disabili su luoghi nevralgici del territorio cittadino. Ed ha avviato anche una Interlocuzione con il Prof. Paolo Dalla Sega (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) al fine di realizzare una progettazione specifica a valere sul “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti). Originale l’avvio delle attività preliminari con i responsabili degli uffici per la predisposizione degli atti necessari alla redazione del P.E.B.A. (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) del comune di Agrigento (piano che si sarebbe dovuto realizzare nel 1986) e la collaborazione con l’associazione “Micromobilità Agrigento” per la realizzazione di colonnine di ricarica totalmente eco sostenibili, coinvolgendo anche gli studenti della facoltà di Ingegneria dell’Università agli studi di Palermo.
Con l’assessore Picarella ci siamo occupati soprattutto di attività produttive e di turismo. Dal giorno dell’insediamento è stata riscontrato la necessità di una riorganizzazione dei mercati rionali. In un periodo difficile come quello attuale, mettere nelle condizioni gli operatori di svolgere al meglio il proprio lavoro è fondamentale per fare andare avanti tutti. Piazza del Vespro dove si svolge il mercato del lunedì, sarà interessato nei prossimi giorni da lavori di riqualificazione, per tale motivo abbiamo individuato una zona alternativa che sarà meglio organizzata e non sarà necessario sospenderlo. Il mercato del martedì e del venerdì sarà interessato a rifunzionalizzazione. Per il turismo, si sta predisponendo un regolamento volto a tutelare l’immagine del centro storico della città, salvaguardandone le peculiarità e considerandolo base per lo sviluppo commerciale e turistico della città e al tempo stesso migliorare la qualità della vita dei residenti e valorizzare le attività commerciali ed artigianali presenti. E’ stata anche avviata la procedura di costituzione della consulta del turismo che avrà il compito di coinvolgere gli operatori alla costruzione della destinazione turistica investendo gli introiti della imposta di soggiorno.
Ci stiamo occupando anche dei grandi problemi come quello dei rifiuti e dell’acqua. Con il vicesindaco Trupia abbiamo verificato il contratto dei rifiuti, ravvisando alcune criticità che abbiamo rappresentato alle ditte al fine di migliorare il servizio. Nel frattempo avviamo avviato una campagna contro gli incivili con 3 squadre di vigili urbani che controllano il territorio elevando multe ai trasgressori. Stiamo anche lavorando alla installazione di videocamere in punti nevralgici ed a breve sposteremo il centro di raccolta da piazza Ugo La Malfa alla zona industriale Asi. A breve partirà una campagna di sensibilizzazione ed informazione su come migliorare la raccolta differenziata. Un altro grande tema affrontato è quello dell’acqua. E’ bene ribadirlo, questa amministrazione è per l’acqua pubblica. Come amministrazione ci inseriamo in un percorso giunto al termine, ma non per questo non diremo la nostra per il bene del Comune e dei cittadini. Abbiamo anche, con grosse difficoltà, approvato il bilancio preventivo 2020/2022. Un bilancio asfittico, capace alla meno peggio a far fronte alle esigenze correnti dove emerge prepotentemente l’alta percentuale di evasione. Legati al bilancio anche il patrimonio immobiliare, che è stato censito nella speranza di poterlo mettere a reddito, attenzione particolare è stata posta alla convenzione, ad oggi ancora non stipulata, che dovrà regolamentare i rapporti con lo IACP per gli immobili che nel 2007 sono transitati dallo Stato ai Comuni e che ad oggi sono gestiti dallo IACP di Agrigento appunto senza alcuna convenzione. Ma c’è da tenere d’occhio sempre la situazione degli affari legali dove ci sono tantissimi contenziosi ancora da risolvere e che spesso si traducono in debiti fuori bilancio.
Con l’assessore Nino Costanza Scinta si sono portati avanti le misure previste da Agenda Urbana, si sono avviate interlocuzione con i dirigenti della TUA al fine di migliorare il servizio, e con il Demanio Marittimo al fine di redigere il PUDM. Si è fatto un sopralluogo negli edifici scolastici comunali per capire le criticità, controlli e ispezione con la Gestione Commissariale di Girgenti Acque per problematiche inerenti il Villaggio Mosè e la zona costiera di San leone.
Con l’assessore Gerlando Principato abbiamo avviato il potenziamento del servizio telematico per il rilascio delle autorizzazioni tecniche, la Mappatura delle condizioni di sicurezza e degli arredi e sistemi di istruzione degli edifici scolastici di competenza del comune. L’Analisi costi utenze (luce, gas etc) a carico del comune.
Ma un aspetto molto delicato è certamente quello della Ricognizione del parco progetti comunale: progetti realizzati definitivi, esecutivi, mai presentati ai vari enti per il relativo finanziamento. Ricognizione e verifica dello stato di avanzamento delle procedure di finanziamento legate a progetti presentati.
Abbiamo tenuto una prima Riunione del Coordinamento ufficio di progettazione europea per una analisi dei bandi e la predisposizione del cronoprogramma dall’adesione al collaudo dei lavori. Molto clamore ha destato anche la redazione Paesc finalizzata allo sblocco di tre progetti di Efficientamento energetico delle scuole Esseneto, Castagnolo e Garibaldi e all’accesso a nuovi finanziamenti su efficientamento energetico.
Nel frattempo si lavora anche al reperimento di fondi e ad avviare lavori anche in partecipazione con altre Istituzioni, come ad esempio la sistemazione del porticciolo di San Leone con il Genio Civile , l’avere ottenuto un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a valere sul bando “Italia City Branding 2020” di 900 mila euro per la progettazione della trasformazione del porticciolo e dell’intera fascia del Lungomare , la richiesta, con esito positivo alla Protezione Civile Regionale di un finanziamento di €. 200.000,00 euro per interventi urgenti per la regimentazione delle acque meteoriche in somma urgenza (caditoie e valloni).
Quanto elencato è solo un piccolo sunto del grande lavoro che io e la mia giunta stiamo svolgendo in questi due mesi di attività, ma che è anche il preludio a cose molto più grandi e importanti che vorremo realizzare nei prossimi mesi e anni, e sempre nell’interesse della città e degli agrigentini.

Venerdì 8 gennaio 2021 il Pirandello stable festival di Mario Gaziano inagura a Porta di Ponte in Agrigento alle ore 10e30 la
MOSTRA-MANIFESTI/RICORDANDO SCIASCIA-PENSIERI E PAROLE  DEL GRANDE SCRITTORE RACALMUTESE NELLA RICORRENZA DEL CENTENARIO DELLA NASCITA.
Foto d’autore di Angelo Pitrone,
La Mostra/Manifesti sarà allestita
in via Atenea nelle vetrine di:
-Pegaso Università telematica
-Circolo Sociale Feace
-Galleria d’Arte Minacori
-Libreria Editrice Alessandro Accursio Tagano
-Libreria Mondadori
–Area culturale STOAI della camera di Commercio
-Vetrina ex combattenti area chiesa di San Giuseppe
-Vetrina ex Filippini dei Pupi Siciliani del maestro Guarneri.
Partners dell’iniziativa:
Accademia BB.AA. Michelangelo – Università telematica Pegaso – Teleacras- Sicilia 24h.it-
Collaborazioni dell’attrice Maria Grazia Castellana  dell’ing. Carmelo Ferrara il quale ha preparato una speciale video/animazione con la voce del grande scrittore racalmutese.
Agrigento-Porta di Ponte venerdì 8 gennaio 2021 h..10e30

1. Non c’è pandemia che tenga

2. Legge bilancio. Ancora briciole o niente per studenti, precari, personale e docenti

3. Di nuovo Renzi: “togliere l’Università dal diritto amministrativo”

4. Commissione Cultura. Solo con CRUI e CUN?

5. Da 15 scienziati: 25000 nuovi posti in 5 anni

1. Non c’è pandemia che tenga

     La grave mancanza di medici e di infermieri era nota a tutti già prima della pandemia, che l’ha ‘solo’ resa più evidente e drammatica.

     Già a partire dall’aprile 2020 l’ANDU aveva chiesto al Governo e al Parlamento alcuni interventi urgenti:

a. iscrivere, già per il 2020-2021, alle Scuole di specializzazione tutti i laureati in medicina;

b. aumentare a 20.000 gli ingressi a medicina per quest’anno e approvare immediatamente un piano per abolire il numero chiuso nell’arco di 4 anni;

c. riformare radicalmente il sistema nazionale sanitario pubblico.

     Nulla di tutto ciò è stato fatto fino ad ora (v. “Medicina perduta. Cosa fare”).

    E quanto previsto nella prima bozza del Recovery Plan è per l’Università ancora pochissimo e in gran parte ‘orientato’ verso l’industria privata (v., in particolare, pagg. 67-73 della bozza).

2. Legge bilancio. Ancora briciole o niente per studenti, precari, personale e docenti

     Poco o nulla nella Legge di bilancio 2021 (testo) c’è per il diritto allo studio, i precari, il reclutamento, gli avanzamenti di carriera. Invece sono stati stanziati 84 milioni (+44%!) per le università private e 10 milioni per Invitalia, un’agenzia del MEF che si aggiunge ad ANVUR e ANR nel commissariamento dell’Università (comma 550).

     Sul (non) rinnovo del contratto del personale tecnico-amministrativo si è svolta il 10 dicembre scorso la “Assemblea nazionale unitaria ‘università tradita’”, all’indomani dell’incontro con il Ministro, indetta dai sindacati di categoria.

3. Di nuovo Renzi: “togliere l’Università dal diritto amministrativo”

     Al punto 42 delle recenti proposte di Italia Viva si legge:

“Università e ricerca. Occorre decidere quale sia il livello della nostra ambizione su questo punto. Vogliamo togliere l’Università dal diritto amministrativoVogliamo far scegliere il rettore al CdA e non farlo eleggere (il sapere non è democratico, ma meritocratico)vogliamo cambiare governance – reclutamento – valutazione? Vogliamo abolire il valore legale del titolo di studio? Vogliamo limitarci a modificare le classi di laurea? Vogliamo un contratto nazionale del ricercatore che dia certezza di finanziamento a chi fa ricerca in Italia? Dove vogliamo il numero chiuso? Noi chiediamo una discussione pubblica, serrata, seria su questi temi. Perché questo è il settore su cui ci giochiamo il futuro: il capitale umano.

     Le pagine che abbiamo letto sono tutte pagine che non creano divisioni o dissensi: ma serve una svolta, non un generico atto di indirizzo, se vogliamo davvero rilanciare l’università italiana.” (le sottolineature non sono nel testo originale).

     Le intere proposte di Italia Viva sono state illustrate dal Matteo Renzi nella sua conferenza stampa del 28 dicembre 2020.

     Già nel 2015 Matteo Renzi, allora presidente del Consiglio, aveva sostenuto che “occorre sottrarre l’università dai vincoli della pubblica amministrazione restituendole autonomia”, così come avevano sostenuto anche l’allora ministro Stefania Giannini e la allora responsabile del PD Francesca Puglisi (v. qui).

     Ecco in proposito la posizione assunta nell’aprile del 2015 da ADI, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CRNSU, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, UDU, UIL RUA:

     “L’attacco alla Scuola pubblica è perfettamente in linea con quello contro l’Università, in corso da anni, e che ha come deliberato obiettivo quello di cancellare l’idea stessa di un’Università di qualità, democratica, aperta a tutti e diffusa nel Paese.

     La demolizione dell’Università statale sta avvenendo con gli ingenti tagli alle risorse già scarse, l’accentramento esasperato dei poteri a livello nazionale e negli Atenei, la messa ad esaurimento dei ricercatori e il precariato reso ancor più feroce e senza sbocchi dalla legge “Gelmini”, lo svuotamento del diritto allo studio che dovrebbe invece essere garantito anche a chi è privo di mezzi. .

     Inoltre la valutazione (mal concepita e peggio realizzata dall’ANVUR che ha commissariato il Sistema universitario) è diventata una clava per controllare, colpire e demolire, piuttosto che uno strumento per aiutare a far funzionare meglio la ricerca e l’alta formazione nel nostro Paese in una logica di Sistema nazionale.

    E il peggio per l’Università statale sta per arrivare: con la scusa della sburocratizzazione si punta dichiaratamente all’uscita di questa Istituzione dalla Pubblica Amministrazione, ed è già annunciata l’applicazione del JobAct negli Atenei. Ovvero una ulteriore iper-precarizzazione di quasi tutto il personale docente, compreso quello ora in servizio al momento di un eventuale passaggio di carriera.

     L’uscita dell’Università dalla Pubblica Amministrazione, richiesta da anni dalla Confindustria, porterebbe al rafforzamento ulteriore del potere dell’ANVUR e dei Rettori sulla didattica, sulla ricerca e sul reclutamento, le carriere e la retribuzione dei docenti, differenziando totalmente gli Atenei l’uno dall’altro.

     L’obiettivo finale è quello di ridurre a pochissimi gli Atenei “veri”, quelli che svolgono didattica e ricerca, emarginando o cancellando tutti gli altri. E tutto questo nella direzione di un uso ancora più privatistico delle risorse pubbliche concentrate in poche mani.

     Si tratta di un progetto dannoso per l’intero Paese che con la cancellazione dell’Università statale perderebbe un pilastro fondamentale del suo sistema democratico.

4. Commissione Cultura. Solo con CRUI e CUN?

 

     A quanto ci risulta, la Commissione Cultura della Camera, dopo avere auditi il 15 dicembre scorso CRUI e CUN, non ha ancora convocato le Organizzazioni e le Associazioni universitarie per avere anche da loro opinioni sul testo ancora in ‘lavorazione’ nel Comitato ristretto. Questo testo riguarda il reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori delle università e degli enti di ricerca e il dottorato e gli assegni di ricerca (v. “Camera. Finte e vere audizioni?”).

     Nel frattempo il Comitato ristretto ha proseguito la sua attività, mentre il testo fatto avere a CRUI e CUN non ci è ancora noto.

     Ci rifiutiamo di credere che la Commissione, il suo Ufficio di Presidenza e il Comitato ristretto abbiano alla fine scelto come interlocutori ‘speciali’ la CRUI e anche il CUN, non convocando anche quanti erano stati auditi un anno fa assieme a CRUI e CUN. Una scelta che sarebbe nuova negli ultimi decenni solo per il fatto che questa volta avverrebbe in maniera ‘ufficiale’ grazie alla video-registrazione dell’audizione-incontro del 15 dicembre scorso, che tutti possono vedere.

     Ma non sarebbe preoccupante solo il metodo, anche istituzionalmente scorretto, che la Commissione starebbe adottando, ma anche quanto si starebbe decidendo. Infatti, sulla base di quanto emerso nell’audizione del 15 dicembre scorso, sembra che il Comitato ristretto voglia mantenere i ruoli separati di associato e di ordinario (altro che docente unico!), confermare il localismo dei concorsi (cooptazione personale) con la presenza nelle commissioni concorsuali di un membro interno e mantenere anche la foglia di fico delle ASN (inutili concorsi senza posti), prevedere un lungo periodo di precariato (“assegni di ricerca”, sic!) in quantità non limitata, non prendere in considerazione una seria prospettiva di sbocco per gli oltre 50.000 attuali precari (precari usa e getta).

     Pare anche che si voglia prevedere una nuova e ‘micidiale’ figura ultra-precaria attraverso l’introduzione di “Borse di ricerca”, post-laurea e pre-dottorato, di durata tra 3 e 12 mesi per un periodo complessivo non superiore a 18 mesi.

5. Da 15 scienziati: 25000 nuovi posti in 5 anni

     Il 2 gennaio 2021 quindici scienziati hanno inviato al Presidente del Consiglio una seconda lettera. In questa nuova lettera gli scienziati ribadiscono la loro richiesta “di investire 15 miliardi di Euro in 5 anni per mettere la ricerca pubblica di base al passo coi principali Paesi europei” e specificano ora la richiesta che dei 15 miliardi “nel prossimo quinquennio, 4 miliardi di Euro potrebbero permettere concorsi per circa 5000 ricercatori ogni anno. Ciò ridurrebbe in modo significativo il divario che separa la popolazione di ricercatori nelle strutture pubbliche in Italia (…) rispetto a Francia e Germania”.

     Questa sembrerebbe una richiesta non lontana da quella che da anni l’ANDU avanza: bandire almeno 20.000 posti di professore universitario di ruolo in 4 anni (5000 all’anno).

    L’ANDU chiede anche di cambiare radicalmente le attuali modalità di reclutamento prevedendo – anche per tutte le prove precedenti e successive – commissioni nazionali interamente sorteggiate (abolizione della cooptazione personale), chiede inoltre di abolire il precariato senza abolire gli attuali precari, chiede anche l’introduzione di un vero docente unico, etc.

 

== Per esprimere e/o leggere commenti sui temi qui trattati cliccare qui.

  • Per leggere la Proposta dell’ANDU di riforma complessiva dell’Università (diritto allo studio, precariato, docente unico, riforma concorsi, autonomia Sistema nazionale, gestione democratica atenei, etc.) cliccare qui.

  • La storia della devastazione dell’Università può essere approfondita  nel sito dell’ANDU utilizzando la “ricerca avanzata”, in alto a sinistra.

  • Con la recente aggiunta nel sito dell’ANDU di tutte le Agenzie mensili di “Università Democratica” (dal settembre 1984 all’ottobre 1999) è ora più ampiamente documentata sia l’opera di demolizione dell’Università condotta da oltre 40 anni, sia l’opposizione portata avanti da oltre 40 anni prima dal movimento dei precari, poi da quello dei ricercatori e quindi dall’ANDU.

  • Se altri volessero ricevere notizie dall’ANDU, inviino una e-mail ad anduesec@tin.it con oggetto “notizie”.

“La notizia che ben quattro località siciliane, tutte ricadenti nell’area della Sicilia Occidentale, siano state inserite fra i siti atti ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari lascia sgomenti ed allarmati.

Il solo fatto che tali aree di straordinario pregio paesaggistico e culturale, luoghi che ospitano produzioni agroalimentari d’eccellenza fra le più rinomate nel mondo, possano essere prese in considerazione per la realizzazione di una siffatta struttura appare fuori da ogni logica.

Senza volere, almeno per il momento, approfondire gli aspetti squisitamente tecnici, appare di tutta evidenza che la realizzazione di un deposito di scorie nucleari infliggerebbe alla Sicilia intera un colpo terribile, colpendola mortalmente in primo luogo in quei settori, Turismo ed Agricoltura, che negli ultimi decenni hanno rappresentato l’unica ancora di salvezza rispetto ad un degrado economico e sociale che appariva inarrestabile.

Il lungo e faticoso lavoro svolto negli anni della Regione e da tutti gli enti, le aziende, gli operatori ed i cittadini per sviluppare le straordinarie risorse dell’Isola ed in particolare di questa sua parte verrebbe definitivamente azzerato.

Un disastro che non può e non deve avvenire.

La DMO “Sicilia Occidentale”, costituita dal Distretto Turistico Sicilia Occidentale e dal Distretto Turistico Valle dei Templi, facendosi portavoce del sentire dell’intera filiera turistica e, in senso più ampio, dei cittadini di Sicilia, fa appello a tutti i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli affinché, senza distinzione di schieramento, si impegnino a non permettere che un tale danno venga inferto a questa nostra Terra meravigliosa”.

Lo dichiarano il presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale Rosalia D’Alì e l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi Fabrizio La Gaipa.

Nuovo amaro bollettino della salute per quanto riguarda i contagi del Covid 19 in Sicilia. Oggi, la Trinacria, registra il tristissimo primato di risultare la regione più contagiata in Italia nelle ultime 24 ore.

Sono quasi 1700, infatti, i nuovi casi registrati e più precisamente 1692 su 9767 tamponi processati. Il tasso di positività sale al 17,3%. I decessi sono 29 e i guariti 1350..

Questi i dati nei Comuni capoluogo siciliani: Palermo 485, Catania 449, Messina 207, Siracusa 193, Caltanissetta 91, Trapani 82, Agrigento 73, Ragusa 61 ed Enna 51.

 

 

Tari: 6 milioni in incassati per anni 2015, 2016, 2017

Imu: 13 milioni non incassati per anni 2015, 2016, 2017

Tasi: 3 milioni non incassati per anni 2015, 2016

Queste le cifre per le quali il comune di Agrigento ha inviato avvisi per accertamenti, con l’intento di recuperare l’evasione tributaria. nelle ultime ore, mentre si redigeva il bilancio di previsione di fine anno, sono state tirate le somme.

In tanti si vedranno a breve, recapitare l’avviso per mancato pagamento.