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Preoccupante ascesa dei casi di coronavirus in Sicilia. Sono 285 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore. Il dato viene riferito dal bollettino giornaliero del ministero della Salute.

In Sicilia attualmente risultano positive 4.143 persone, di queste 387 sono ricoverate con sintomi e 35 si trovano in terapia intensiva. Per gli altri 3.721 è stata disposto l’isolamento domiciliare.  Rispetto a ieri si registrano anche due vittime (335 da inizio emergenza) e 41 guariti (4.519 complessivi). La provincia con il maggior numero di casi resta Palermo (79), seguita da Catania (70) e Messina (44). Trentuno i nuovi casi nel Trapanese, 27 nel Siracusano e 10 nel Ragusano. Dodici casi ciascuno in provincia di Agrigento e Caltanissetta, mentre nell’Ennese non si registra alcun caso. I tamponi processati nell’Isola in un giorno sono stati 7.741.

In vista del ballottaggio ad Agrigento sono stati diffusi dei manoscritti con accuse contro il sindaco uscente Calogero Firetto; finiti gia’ in mano alla Procura della Repubblica di Agrigento.

“A seguito di testi come quelli oggi diffusi dall’avvocato Giuseppe Arnone, e da altri soggetti, tramite i miei legali avevo denunciato il ‘pericolo di un interessato inquinamento della campagna elettorale, attraverso false informazioni – dichiara il sindaco uscente Lillo Firetto – . Preciso che le accuse che mi vengono strumentalmente mosse sono già state considerate, nell’ambito di appositi procedimenti, totalmente infondate dall’autorità giudiziaria. A carico di chi ha diffuso simili infondate accuse già pendono procedimenti penali per gravi reati come diffamazione e stalking. Non posso non denunciare, che dall’inizio della campagna elettorale, plurime sono state le iniziative finalizzate a ledere la mia persona, – aggiunge Firetto – con il chiaro intento di dirottare voti verso altri candidati. Questo appare inaccettabile, poichè mina in radice la democrazia e la libertà di ogni elettore. Ciascuno ha diritto di decidere senza essere condizionato da falsità”.

E sulla vicenda interviene anche l’avversario di questo ballottaggio, il dotto. Franco Miccichè, il quale ha diramato il seguente comunicato stampa prendendo decisamente le distanze da chi ha diffuso quei manoscritti oggi al vaglio della procura. Miccichè dichiara: “Apprendo con mio grande disappunto di attacchi mediatici nei confronti del mio competitor da parte di miei sostenitori o presunti tali. Ho già avuto modo di dire e scrivere che io auspico una competizione corretta e leale. Capisco la reazione alle illazioni e alle contumelie che anch’io ricevo ogni giorno dai fan del mio avversario, ma questo non può giustificare reazioni scomposte e oltraggiose da parte dei miei sostenitori. Io non lo faccio e mai lo farò. Per questo li invito a mantenersi entro il limite del vivere civile e mi dissocio sin da adesso da quanti, nella foga di una campagna elettorale sui generis, si dovessero lanciare in azioni o affermazioni diverse dal mio modo di essere e di agire.

Tre nuovi casi di soggetti positivi al Covid 19 sono stati comunicati ufficialmente dal sindaco Francesca Valenti. Sono 3 saccensi, uno dei quali è stato ricoverato al Reparto malattie infettive del Sant’Elia a Caltanissetta. La notizia positiva, comunicata dal sindaco, è che oggi ci sono anche 3 guariti.

Dalla fine di agosto ad oggi, complessivamente i casi sono stati 63. Di questi, 47  sono attualmente positivi, 13 guariti, 3 deceduti.

In data 09 ottobre 2020 personale della locale Squadra Mobile ha proceduto all’arresto di nr. 5 extracomunitari di nazionalità tunisina e marocchina sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa (Ag).

I predetti venivano arrestati per reingresso nel territorio nazionale italiano e nell’area Schengen, per espiazione di pena residua, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, per aver fornito false generalità a seguito dello sbarco a Lampedusa e per i reati di violazione di domicilio, danneggiamento, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, violenza o minaccia a P.U., resistenza a P.U. e lesioni personali.

I migranti, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti presso il carcere Petrusa di Agrigento.

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento ha assolto un agrigentino imputato per l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale accertato nell’aprile 2015 dagli agenti del corpo forestale congiuntamente ai tecnici dell’ARPA di Agrigento.
La difesa, rappresenta dall’avv. Salvatore Butera, ha eccepito che la norma che prevede il reato contestato è entrata in vigore successivamente all’accertamento del fatto.
In accoglimento della suddetta eccezione il giudice ha assolto l’imputato poiché il fatto non costituisce reato.

“La crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus, che sta mettendo a durissima prova il mondo imprenditoriale, rischia di favorire il fenomeno dell’usura. Un pericolo reale, che va arginato con aiuti più efficaci”

Il presidente vicario di Confcommercio Agrigento, facendo eco al presidente nazionale  Sangalli, commenta così l’analisi dell’Ufficio Studi della Confederazione sulla percezione dell’usura tra le imprese del commercio e dei servizi.

“Soprattutto l’usura con migliaia di imprese, in particolare nel nostro territorio, già disagiato per una miriade di motivi, ancora più in difficoltà per effetto del covid, finiscono nel mirino della malavita organizzata.  Un pericolo reale, che come sottolineato dal nostro presidente nazionale va affrontato. Dunque – continua Valenza – occorrono ampie moratorie fiscali,  prestiti bancari e più indennizzi a fondo perduto per ridare ossigeno alle imprese”.

Ed a questo proposito, sottolinea ancora Valenza, va ricordato l’importante risultato raggiunto, con il recente annullamento del Clik Day.

“Stiamo vivendo un momento storico con problemi inaspettati che rischiano di danneggiare definitivamente il nostro tessuto economico. Grazie al confronto e al dialogo con le Amministrazioni, Confcommercio è riuscita ancora una volta a tutelare gli interessi degli imprenditori”.

Sono, infatti, circa 40mila le imprese seriamente minacciate dal fenomeno dell’usura che risulta in crescita e che è ancora più grave, in particolare, nel Mezzogiorno e nel comparto turistico-ricettivo. Questi i principali risultati che emergono da un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla percezione dell’usura tra le imprese del commercio e dei servizi. Da aprile ad oggi le imprese del commercio al dettaglio, dell’abbigliamento, della ristorazione e quelle del comparto turistico (strutture ricettive e balneari) hanno dovuto affrontare una serie di problematiche che hanno complicato ulteriormente la gestione della loro attività. Tra queste, le principali sono state la riduzione del volume d’affari.

La Società Semplice Agricola “M. S. FRUIT” aveva partecipato al bando pubblico indetto nel 2016 dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea per l’erogazione dei contributi di cui alla Sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” del PSR 2014-2020, presentando un progetto di investimenti per la propria impresa dell’importo di oltre un milione e mezzo di euro, il quale, tuttavia, veniva ritenuto non ricevibile in quanto, al momento della presentazione della domanda, non risultava ancora l’iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
La società “M. S. FRUIT”, pertanto, decideva di agire in giudizio, dinanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo, assistita dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, chiedendo l’annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti con i quali il progetto presentato dalla società era stato definitivamente escluso dalla suddetta procedura di erogazione dei contributi di cui al Bando pubblico 2016 – Sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” del PSR 2014-2020.
In particolare, i legali Rubino e Valenza contestavano sia la mancata considerazione, da parte dell’Amministrazione regionale, della proroga dei termini dalla stessa stabiliti per la presentazione delle domande, sia, comunque, l’avvenuto decorso, alla data di presentazione delle domande di partecipazione, dei termini entro i quali la Camera di Commercio avrebbe dovuto esitare la istanza di iscrizione, decorsi i quali quest’ultima era da intendersi tacitamente acquisita.
L’Amministrazione regionale, infatti, con successivo avviso, aveva prorogato i termini di deposito delle istanze presso l’Ispettorato Provinciale per l’Agricoltura.
Nelle more del giudizio, intanto, a seguito all’accoglimento della richiesta cautelare presentata dai legali della società agricola, l’Amministrazione regionale provvedeva al riesame della domanda di partecipazione presentata dalla società medesima, non riconoscendo, tuttavia, il punteggio auto-attribuito dalla stessa società in relazione al criterio premiale dell’ “Innovazione” (3 punti).
La stessa Amministrazione regionale, infatti, ritenendo l’incidenza degli investimenti convalidati quali “innovativi” inferiore al 20% della spesa complessiva del progetto prevista dal bando, non aveva convalidato i tre punti autoattribuiti relativi al suddetto criterio.
La “M. S. FRUIT”, pertanto, si vedeva costretta ad impugnare con ulteriori motivi aggiunti di ricorso, tale ulteriore provvedimento.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, definitivamente pronunciando sul ricorso introduttivo e sui successivi motivi aggiunti, li ha accolti entrambi, annullando, per l’effetto, sia i provvedimenti impugnati con cui il progetto di parte ricorrente era stato ritenuto non ricevibile per mancanza della tempestiva iscrizione alla Camera di Commercio, sia i provvedimenti con i quali non era stato assegnato il punteggio per il criterio relativo all’innovazione.
Con tale statuizione, i Giudici Amministrativi, in adesione alle tesi difensive articolate dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, hanno infatti rilevato, per un verso, che l’iscrizione alla Camera di Commercio della società “M. S. FRUIT” risultava anteriore rispetto al termine prorogato di presentazione della domanda; per altro verso, hanno ritenuto sufficientemente comprovato il carattere innovativo del progetto, considerata la recente immissione in commercio del prodotto utilizzato dalla “M. S. FRUIT” per la realizzazione dell’impianto tecnologico di raccolta delle acque derivanti dalla copertura (rinnovata) dei vigneti.
Per effetto della superiore sentenza, dunque, la Società Semplice Agricola “M. S. FRUIT” verrà riammessa in graduatoria tra le istanze ammissibili e cantierabili, con il punteggio comprensivo anche del quoziente previsto per il criterio premiale dell’innovazione, ottenendo, così, il contributo richiesto pari ad oltre un milione e mezzo di euro.

Palma di Montechiaro, Volterra, Isernia, L’Aquila e Fano progettano insieme il futuro della cultura in Italia al di là di chi vincerà la competizione per Capitale Italiana della Cultura 2022.

E’ successo oggi a Lucca Beni Culturali (Lubec). Lubec è considerato uno degli appuntamenti di confronto culturale più importante a livello internazionale; nella città toscana, infatti, dal 2005 si danno appuntamento operatori culturali e turistici italiani ed esteri in un contesto di convegni, laboratori e dibattiti e sessioni tematiche.

“Il tema principale dell’incontro di quest’anno – dice il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino – è stato “Il futuro delle città della cultura: tra visione e azione attraverso modelli di produzione culturale, abitare e turismo”. Le città interessate hanno avviato un confronto sulle modalità di produzione culturale, dell’appettibilità dei territori e dunque del turismo. In questo senso, verranno affrontati gli argomenti riconducibili ai progetti avviati nel quadro delle varie candidature, anche in relazione all’emergenza coronavirus. Proprio sotto questo profilo, l’organizzazione ha presentato l’iniziativa come ‘un ritorno alla dimensione fisica nel settore della cultura. E qui possiamo davvero dire la nostra perché abbiamo deciso di puntare ad essere la capitale della cultura del perdono, come città abbiamo bisogno di rinascere dalle nostre ceneri. In questi anni, siamo riusciti a far innamorare di nuovo i cittadini della loro città”.

La rielezione è avvenuta ieri durante l’assemblea di Uras Federalberghi Sicilia svoltasi a Catania. Confermati all’unanimità il presidente Nico Torrisi e i vice presidenti , Nicola Farruggio (Palermo), Italo Mennella (Taormina) e Rosario Dibennardo (Ragusa), ai quali si aggiungono Christian Del Bono (Isole minori) e Francesco Randone (Cefalù)

Eletta anche la nuova presidente dei giovani albergatori, Mavie Fesco, e i presidenti onorari: Giuseppe Trefiletti, storico presidente dell’associazione degli albergatori di Taormina, e Giuseppe Neri, già vicepresidente dell’associazione regionale e di Federalberghi Palermo. Completano la giunta i presidenti delle associazioni degli albergatori di Caltanissetta, Giuseppe Impaglione; Enna, Giuseppe Spampinato; Messina, Giuseppe Minniti Traina; Isole Pelagie, Giandamiano Lombardo; Giardini Naxos, Giovanni Russotti; Riviera Jonica Messina, Pierpaolo Biondi; Trapani, Antonio Marino. Compongono l’assemblea regionale anche gli agrigentini Giovanni Sciacca, Alessandro Bufano, Mauro Palumbo e Giovanni Lopez.

Gli agenti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, hanno denunciato due ragazze di 24 e 22 anni, di Agrigento, poco dopo avere rubato prodotti elettronici all’interno di un supermercato.
A incastrarle le immagini degli occhi elettronici dell’impianto di video sorveglianza dell’esercizio commerciale. Le due donne sono state, inoltre, segnalate anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, perché in loro compagnia c’era anche un bambino.
E’ successo, l’altro giorno, in un esercizio commerciale di Agrigento. Le due donne si sono mescolate agli altri clienti, e dopo aver nascosto i materiali, hanno guadagnato l’uscita senza passare per le casse. Quando il personale si è reso conto dell’ammanco ha subito allertato la polizia di Stato, e consegnato loro i filmati delle telecamere a circuito chiuso disseminate per il negozio.