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Consegnati dal direttore dei lavori l’ing. Filippo Napoli del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, alla presenza del sindaco di Santa Margherita Belice, i lavori di manutenzione straordinaria del comparto Menfi-Montevago-Santa Margherita Belice – Ribera – Cianciana – zona ovest 3. I lavori inizieranno nei prossimi giorni una volta che saranno completati gli adempimenti amministrativi da parte dell’impresa aggiudicataria.

I primi interventi sono previsti sulla Strada Provinciale n. 44, Sambuca – S. Margherita Belice – Salaparuta. Il contratto d’appalto era stato sottoscritto nelle scorse settimane dalla Ati Falco Costruzioni Srl con sede a Vallelunga Pratameno (CL) – Mediastrade di Sangiorgi Giuseppe con sede ad Asti, che si erano aggiudicate l’appalto, per un importo netto di 1.582.462,26 euro, più 53.354,34 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, per un importo contrattuale complessivo di 1.635.816,6 euro più Iva

I lavori dovranno essere effettuati dall’impresa entro e non oltre, 365 giorni lavorativi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori. Per questi lavori il Libero Consorzio aveva ottenuto un finanziamento dalla Regione Siciliana inserito nell’A.P.Q. (Accordo di Programma Quadro) sulla viabilità secondaria, finanziato con oltre due milioni di euro.

Il progetto, elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradale e finanziati con i fondi del Patto per il Sud (D.D.G n. 3563/2018 del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità Trasporti), prevede interventi sulle Strade Provinciali n. 44 (Sambuca-S.Margherita Belice-Salaparuta), n. 45 (da n.9 di Veneria alla 44-B S. Margherita B.-Salaparuta), n. 61 (Montallegro-Ribera), n. 83 (dalla SP 44-A alla SS 624 Sciacca-Palermo) e la SPC n. 1 Passo Gurra-Porto Palo, sulle quali sono stati verificati danni diffusi alle sedi stradali, carenza di opere di protezione e di segnaletica orizzontale e verticale, con potenziali situazioni di pericolo per il transito veicolare.

Niente detenzione domiciliare o differimento della pena causa “infermità” per Gaetano Riina, fratello del boss Totò: lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Torino, che ha respinto un’istanza del suo legale. Gaetano Riina, che ha 87 anni, è detenuto nel carcere delle Vallette, alle porte del capoluogo piemontese, con un fine pena che secondo quanto si apprende è fissato per il 2023.
Gaetano Riina è detenuto nel carcere delle Vallette in regime di alta sorveglianza. La pena che sta scontando gli è stata inflitta dalla Corte d’appello di Napoli per avere partecipato a un’associazione di stampo mafioso. Ha dei problemi di salute (è stato anche ricoverato per un mese nel reparto detenuti dell’ospedale Molinette) che, secondo una prima interpretazione della pronuncia del tribunale, sono state giudicate compatibili con la reclusione nella struttura torinese.

“Non truffarono l’Inps con falsi posti di lavoro”. Assoluzione perchè il fatto non sussiste: il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Andrea Terranova, con questa formula ha scagionato quattro imputati dall’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps.
Si tratta di Gioacchino Peritore, Francesco Sallia, Pietro Restivo e Salvatore Lumia. I quattro imputati, che sono stati difesi dall’avvocato Francesco Scopelliti, erano accusati di avere raggirato l’istituto di previdenza attraverso la simulazione di alcuni posti di lavoro alle dipendenze di un’azienda agricola che sarebbe servita per lucrare sull’indennità di disoccupazione.
I fatti del processo, che ipotizzava a carico degli imputati un raggiro ai danni dell’istituto di previdenza per svariate migliaia di euro, risalgono a tre anni fa. Peritore, titolare di un’azienda agricola con sede a Palma, aveva ingaggiato come braccianti agricoli gli altri tre imputati.
Un’ispezione dell’Inps, tuttavia, si concluse con una doppia contestazione. Da una parte il procedimento amministrativo che ipotizzava un rapporto di lavoro inesistente perchè, dagli accertamenti svolti, sarebbe emersa l’assoluta inesistenza del vincolo di subordinazione tanto che il contratto di lavoro stipulato era stato dichiarato nulla. Al tempo stesso era stata trasmessa una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica perchè si riteneva che la simulazione dei posti di lavoro avesse raggirato l’Inps che poi, a conclusione del rapporto di lavoro aveva erogato ai tre lavoratori l’indennità di disoccupazione ritenuta illegittima.

A distanza di 30 anni da quel maledetto 21 Settembre del 1990, quando, presso la SS. 640 Agrigento – Caltanissetta in contrada “Gasena” venne ammazzato dalla mafia il giudice Rosario Angelo Livatino, Magistrato operante nella Procura della Repubblica di Agrigento, il Lions Club Agrigento Host e il Leo Club Agrigento Host hanno deciso di onorarne il martirio. Il 19 Settembre, infatti, alle ore 18:30, presso l’ex Chiesa San Pietro (Spazio Temenos) ad Agrigento, si terrà (con un numero riservato ad un massimo di 50 posti per ragioni dovute al “Covid-19”) un cineforum. Sarà proiettato il docufilm di Davide Lorenzano “Il Giudice di Canicattì” e subito dopo seguirà un dibattito sulla figura del giovane magistrato ucciso nell’atto di adempiere al proprio dovere. La Prof.ssa Barbara Capucci (Presidente del Lions Club Agrigento Host) e il Dott. Giuseppe Castelli (Presidente del Leo Club Agrigento Host) dichiarano: «Riteniamo cruciali e nevralgici eventi di questo calibro, soprattutto per associazioni come le nostre che hanno il compito di contribuire al miglioramento della società!» e aggiungono «la cultura, il senso di legalità sono tematiche che abbiamo deciso di mettere al centro della nostra annuale attività da Presidenti; il ricordo e le figure come Rosario Livatino, nostro conterraneo, devono smuovere le coscienze di questa terra, ma, soprattutto, devono essere di esempio per tutta la società!…».
Oltre ad essere state invitate le più alte autorità della provincia, ad intervenire saranno: il Prof. Giuseppe Palilla (Presidente dell’Associazione “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”), Davide Lorenzano (Regista del docufilm “Il Giudice di Canicattì”), Marilisa Della Monica (Coordinatrice di redazione de “L’Amico del Popolo”) e il Dott. Luigi D’Angelo (Presidente Emerito del Tribunale di Agrigento).

Antonella Danile è il nuovo presidente della categoria che rappresenta i settori della branca sanitaria in seno alla Confcommercio provinciale. Imprenditrice stimata, prende il testimone dal Dott. Antonio Palma.

Ad aprire l’Assemblea elettiva il vice presidente di Confcommercio, Alfonso Valenza, che ha espresso l’importanza di rinnovare gli organismi democraticamente per radicare la rappresentanza della Confcommercio di Agrigento come punto di riferimento degli imprenditori della provincia.
“Sono onorata del compito affidatomi dall’assemblea di Confsanità – ha dichiarato la neo eletta Danile -, metterò come sempre tutto il massimo impegno per rappresentare e coinvolgere la branca sanitaria all’interno della meravigliosa famiglia che è la Confcommercio. Da subito dobbiamo assistere i colleghi che hanno più bisogno, nei tavoli rappresentativi con le istituzioni sanitarie provinciali e regionali”.

Nel programma della Presidente di Confsanità la tutela e la rappresentanza degli interessi sociali ed economici degli operatori fornendo servizi di informazione, formazione, assistenza e consulenza specifica di settore.

Si è tenuto ieri pomeriggio presso la chiesa di Giardina Gallotti, un corso di BLS aggiornato con le nuove disposizioni Covid, in materia di rianimazione cardiopolmonare. La comunità di Giardina, dispone di un defibrillatore di ultima generazione, donato dalla pharmamedical di Agrigento.
Come promesso durante la cerimonia di consegna, il Dr Vaccaro cardiologo, in collaborazione con l’associazione Gise eccedenze 118 di Agrigento, presieduta da Sandro Bennici, ha illustrato i principi base di rianimazione cardiopolmonare, il tutto in maniera interattiva, grazie al manichino medicalizzato.
Per l’occasione e per il contributo offerto si ringrazia Padre Ombeni per l’ospitalità e l’infermiera Monica Mongiovi’ per la collaborazione.

E’ pubblicato sul sito internet istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il bando pubblico del Dipartimento Regionale Agricoltura di attuazione della sottomisura 16.3 “Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse, nonché per lo sviluppo/la commercializzazione del turismo” (Misura 19, sottomisura 19.2 del PSR Sicilia 2014-2020). Il bando fa riferimento in particolare alla strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo (SSLT) – Distretto Rurale di Qualità dei Sicani del Piano di Azione Locale del GAL Sicani 2.2.1 “Creazioni di reti tra imprese e messa a sistema delle strutture di ospitalità diffusa extra alberghiere in aree rurali C e D”).

La dotazione finanziaria prevista per questa azione GAL è di 500.000,00 di spesa pubblica, di cui 302.500,00 di quota FEASR. Prevista inoltre una riserva di 250.000,00 euro, pari al 33,33 % delle risorse stanziate, per gli interventi da realizzare nell’Area Interna dei Sicani. In linea con la programmazione 2014-2020, si punta sul potenziamento del Distretto Rurale dei Sicani attraverso lo sviluppo di attività di turismo rurale sostenibile (alloggi rurali, servizi per il turismo rurale, trasporti da e verso zone rurali, ecc.). L’analisi di contesto ha infatti evidenziato, tra l’altro, come il livello dimensionale delle imprese sia molto basso e che occorra dunque rafforzare la capacità delle imprese di cooperare per abbassare i propri costi di produzione, innalzare i margini reddituali e migliorare la competitività per favorire lo sviluppo economico dell’area del GAL, creando nuove opportunità di lavoro per gli operatori locali.

Le istanze di partecipazione al bando possono essere già caricate sul portale SIAN di AGEA ed entro il prossimo 13 novembre 2020.

Il bando e i relativi allegati sono scaricabili dal link http://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13320

Riprendono a pieno ritmo le attività d’informazione sulle misure di finanziamento di attività imprenditoriali rivolte ai giovani fino a 29 anni, offerte dall’Ente Nazionale per il Microcredito. Presso tutte le sedi URP sono pienamente operativi gli Sportelli Informativi per il Microcredito, nati da una convenzione che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha stipulato con l’Ente Nazionale per il Microcredito. Gli Uffici Urp del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dislocati in sette comuni della provincia di Agrigento, da alcune settimane, sono tornati a svolgere in presenza tutte le attività istituzionali di informazi

L’attività di microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo (fino a 25.000 euro ed in alcuni casi fino a 35.000), ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari. Si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario.

Ciò che contraddistingue il microcredito dal credito ordinario è l’attenzione alla persona, che si traduce con l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno ai beneficiari dalla fase pre-erogazione a quella post-erogazione, nonché la particolare attenzione prestata alla validità e alla sostenibilità del progetto. Nel sito web dell’Ente uno spazio è dedicato ad informazioni, numeri di telefono e collegamenti informatici (link) per visualizzare le offerte e le modalità di accesso: http://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12494.

Questi gli orari per l’assistenza al microcredito. La sede U.R.P. di Agrigento in Piazza Vittorio Emanuele è aperta dal lunedì ore 9:00 – 13:00 / martedì ore 15:00 – 18:00 / giovedì ore 9:00 – 13:00. La sede U.R.P. di Licata Via Campobello 141: martedì ore 10:00 – 12:00 / giovedì ore 16:00 – 18:00. La sede U.R.P. di Canicattì Largo Aosta: lunedì e mercoledì ore 8.00 – 14.00 / martedì e giovedì ore 15.00-18.00. La sede U.R.P. di Bivona Piazzale Ducale, 1 dal lunedì a venerdì ore 9.00 – 13:00 / martedì e giovedì ore 15:00 – 17:00. La sede U.R.P. di Cammarata Via San Domenico:  la mattina ore 9.00 – 13:00 / martedi e giovedi ore 15:00 – 18:00. La sede U.R.P. di Ribera Via Riggi 58: lunedì e mercoledì ore 10:00 – 13:00. La sede U.R.P. di Sciacca Corso Vittorio Emanuele 127: lunedì ore 9:00 – 13:00 / martedì ore 15:30 – 18:00 / mercoledì 9:00 – 13:00 / giovedì ore 9:00 – 12:00.

Sta attraversando a piedi l’Italia per sensibilizzare e aiutare la Ricerca nel battere la Sclerosi Tuberosa una terribile malattia genetica che colpisce soprattutto le fasce più giovani della popolazione. Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto ha ricevuto in Comune il “camminatore solitario” Elio Brusamento, il pensionato che, partito il 25 aprile del 2019 da Udine dove risiede, ha attraversato più di 300 Comuni portando il suo messaggio di sensibilizzazione. Proveniente da Sciacca, il percorso di Elio Brusamento prevede tappe in provincia di Agrigento a Palma di Montechiaro e Licata.

“Dopo le prese di posizione pressoché unanimi a favore dell’acqua pubblica da parte di variopinti esponenti politici e di amministratori collocati nelle diverse latitudini del nostro territorio è arrivata di recente, non esattamente come un fulmine a ciel sereno, la provvidenziale nomina di un Commissario ad acta per gli adempimenti necessari a rendere pubblico il servizio idrico con il compito istituzionale di sostituirsi alle pigre amministrazioni che, evidentemente, hanno stimato il problema dell’acqua pubblica come un tema di secondo piano e del quale hanno ritenuto di infischiarsene.

Pur volendo sorvolare sull’insensibilità dei suddetti soggetti rispetto alle ragioni ideali e al valore del ritorno alla gestione pubblica dell’acqua, non si può tuttavia non imputare agli stessi il più totale e irresponsabile disinteresse verso i finanziamenti milionari per il periodo 2021-2027 che la loro inerzia ha rischiato di farci perdere.

Vogliamo ricordare, infatti, che mancano soltanto quattro mesi al 1° gennaio 2021, scadenza assegnata dal Ministero dell’Ambiente entro la quale devono concludersi tutti gli adempimenti di legge per la costituzione e il pieno funzionamento della Azienda Speciale Consortile, pena la perdita di cospicui finanziamenti per la realizzazione delle opere necessarie. Insomma, una figuraccia che, solo grazie all’avvenuto commissariamento, forse non produrrà danni irreparabili.

Resta il dato sconfortante di una diffusa abitudine alla reticenza di certi soggetti che, pur di non ferire i sentimenti dei privati che fino ad ora hanno (mal)gestito il servizio idrico, hanno preferito farsi commissariare autodenunciando (di fatto) la loro inutilità.

Salta, infine, all’occhio che tra i 14 comuni latitanti (Agrigento, Camastra, Comitini, Casteltermini, Favara, Lampedusa, Montallegro, Porto Empedocle, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, San Giovanni Gemini,  San Biagio Platani, Ravanusa e Sciacca) vi sono anche Agrigento e Sciacca. Comuni che, il primo perché capoluogo di provincia, il secondo perché il Sindaco riveste contestualmente la funzione di Presidente dell’ATI, in questa vicenda avrebbero dovuto dare il buon esempio, ma, ahinoi, così non è stato”.