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Nel Maggio 2020, lo Studio Radiologico del Dott. A.C., con sede a Niscemi, facente parte dell’elenco delle strutture sanitarie istituzionalmente accreditate della provincia di Caltanissetta, inoltrava apposita istanza volta ad ottenere l’incremento del budget assegnato.

Con l’istanza veniva rilevato come il suddetto budget fosse inadeguato rispetto alle potenzialità erogative della struttura e al fabbisogno assistenziale dell’area nella quale la stessa opera. Ed infatti, il comune di Niscemi ricade in un territorio a elevato rischio ambientale.

Con l’istanza veniva, altresì, chiarito come l’incremento del budget avrebbe potuto essere disposto anche attingendo ad apposito fondo perequativo istituito dall’Assessorato regionale della Salute per eventuali ulteriori fabbisogni assistenziali,.

L’ASP di Caltanissetta non provvedeva a pronunciarsi sulla suddetta istanza.

Di fronte al silenzio serbato dall’ASP di Caltanissetta, lo Studio Radiologico decideva, allora, di rivolgersi al giudice amministrativo, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.

In giudizio, i legali Rubino e Impiduglia evidenziavano l’obbligo dell’ASP di Caltanissetta di pronunciarsi sul’istanza dello Studio radiologico e rilevavano come l’esiguità del budget attribuito alla struttura determinasse gravi conseguenze per i cittadini del Comune di Niscemi, costretti a lunghissima liste di attesa.

Il T.A.R. Palermo, in accoglimento delle censure formulate dagli avv.ti Girolamo Rubino e Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha riconosciuto l’obbligo dell’ASP di Caltanissetta di pronunciarsi – entro sessanta giorni – sull’istanza presentata dallo studio radiologico e volta all’incremento del proprio budget.

Il TAR Palermo, inoltre, si è riservato, per il caso di ulteriore inerzia, di nominare un commissario ad acta che provveda in via sostitutiva e ha condannato l’Asp di Caltanissetta al pagamento delle spese legali liquidate in euro 1.500 oltre accessori di legge.

Il Comune di Agrigento è pronto a pagare l’abbattimento dei costi per le rette per il servizio di prima infanzia nelle strutture pubbliche e private autorizzate o iscritte all’apposito albo regionale. Per il 2020 al Comune di Agrigento è stato assegnato un fondo pari a 262 mila euro. Di questi il 50% servirà alla copertura delle spese di gestione dei servizi comunali. L’altro 50 per cento alla emissione di voucher indirizzati alle famiglie per l’abbattimento dei costi per rette. Così ha deciso il sindaco Miccichè per sostenere le spese delle famiglie con figli piccoli in questo periodo di grave crisi economica conseguente alla pandemia. Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità da seguire per potere ottenere il beneficio concesso dalla Regione.

Nel pomeriggio di domani, martedì 22 dicembre, alle ore 17, presso il piazzale antistante il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento, verrà inaugurato un segno natalizio luminoso che verrà proiettato sulla facciata della struttura ospedaliera durante il periodo delle festività natalizie

Lo speciale addobbo natalizio, frutto dell’intesa fra l’Azienda Sanitaria Provinciale ed il Rotaract club Agrigento, sarà acceso tutte le sere dal 22 dicembre al 2 gennaio. Il Rotaract club, presieduto dal prof. Giuseppe  Seminerio, in occasione del natale 2020, segnato da manifeste difficoltà ed inquietudini, vuole offrire un segno di vicinanza e di gratitudine a tutto il personale sanitario che vive la lotta in prima linea contro il covid-19 con coraggio e spirito di servizio

Nell’ambito di un’attività di controllo, la guardia di finanza di Mussomeli, ha sequestrato oltre mille pezzi di sushi con rispettive vaschette sistemate all’interno di un’auto station wagon alla cui guida c’era il dipendente di un locale del litorale agrigentino, che una volta fermato dai militari, non è stato in grado di fornire la documentazione relativa al cibo. Sushi che doveva essere peraltro trasportato da un mezzo idoneo dotato di casse coibentate con apposite piastre per non alterare la conservazione.
La persona fermata è stato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati previsti dalla normativa igienico-sanitaria.

 

 

669 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 6.216 tamponi eseguiti. I decessi sono 26, che portano il totale a 2.181.

Con i nuovi casi sono a 33.903 gli attuali positivi, con un aumento di 20 casi rispetto a ieri. Di questi sono ricoverati 1.267 siciliani, 13 in più rispetto al dato complessivo di ieri; 1086 dei quali in regime ordinario, 10 in più rispetto a ieri; 181 in terapia intensiva 3 in più sempre rispetto a ieri. I guariti sono 623.
I nuovi casi divisi per province:

Catania con 279 casi,

Palermo con 212,

Caltanissetta 52,

Ragusa 40,

Siracusa 39,

Messina 33,

Enna 12,

Trapani 2,

nessun caso ad Agrigento.

Rubati oltre mille carciofi, pronti alla commercializzazione, da due diversi impianti agricoli di contrada Chiana Scunchipani a Sciacca. Dopo la denuncia, a carico di ignoti, formalizzata dai proprietari degli impianti agricoli, i poliziotti del commissariato cittadino hanno avviato le indagini per cercare di dare un nome e cognome ai ladri di carciofi. Gente che – visto la quantità del prodotto portato via – sicuramente proverà a rivenderlo.
Il comitato di quartiere “Chiana Scunchipani” ha lanciato un accorato appello ai residenti: segnalate sempre movimenti sospetti, appuntando il numero di targa dei mezzi sconosciuti che circolano nella zona.

 
 

La morte avvenne il 16 luglio del 2013 dopo una caduta accidentale che ha determinato una frattura cranica occipitale e dopo un ricovero in un ospedale Agrigentino e il successivo trasferimento in un ospedale dell’Asp di Caltanissetta. Gli eredi, per ottenere il risarcimento dei danni, citano le due Asp e in primo grado – sentenza del 22 luglio scorso – il tribunale di Caltanissetta dichiara la responsabilità dei sanitari.

Le Asp di Agrigento e Caltanissetta erano state convenute per omissione terapeutica consistita “nell’omesso, immediato, trattamento emodialitico, causa del decesso”. Accogliendo la domanda risarcitoria degli eredi della donna che è morta, il tribunale ha, dunque, condannato l’Asp di Agrigento in misura del 10 per cento e quella di Caltanissetta per il restante 90 per cento.

L’azienda sanitaria provinciale della città dei Templi ha già predisposto la liquidazione di 102.547,54 euro, di cui 98.619,59 euro per risarcimento danni, interessi legali, rimborso spese mediche e funerarie. Impegno di spesa perché non è stata proposta istanza di sospensione dell’esecutività. Ma l’Asp di Caltanissetta ha proposto appello ed ha citato tanto gli eredi quanto l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento a comparire all’udienza del prossimo 16 gennaio davanti la Corte d’appello di Caltanissetta. L’Asp Nissena chiede una nuova Ctu finalizzata all’estromissione di ogni responsabilità dei sanitari che hanno avuto in cura la donna, “avendo agito con prudenza, diligenza e perizia” e “la dichiarazione che la morte avvenne per cause naturali o in subordine ritenere che la maggiore responsabilità è imputabile al comportamento omissivo dei sanitari dell’Asp di Agrigento o, in ulteriore subordine, ottenere la riduzione dell’ammontare del danno liquidato”.

L’Asp di Agrigento però non ci sta e per ottenere il rigetto delle pretese formulate in danno dell’azienda sanitaria provinciale ha deciso di costituirsi nel giudizio di appello ed ha già conferito l’incarico professionale di rappresentanza dell’ente all’avvocato Rossana Castaldo del foro di Agrigento.

Nel luglio del 2013, la donna si recò al pronto soccorso di un ospedale Agrigentino (non viene indicato quale negli incartamenti dell’Asp della città dei Templi) a causa di una caduta accidentale che aveva determinato una frattura cranica occipitale con presenza di iperkaliemia moderata, trattandosi di una persona emodialitico. La donna, dall’Agrigentino, venne trasferita in un presidio ospedaliero dell’Asp di Caltanissetta dove è, appunto, spirata il 16 luglio del 2013.

 

Fortunatamente sono tutti negativi al tampone rapido per il Covid, i 134 passeggeri giunti in Sicilia sull’ultimo aereo proveniente da Londra dopo la notizia della mutazione del virus già identificata nel Regno Unito.

Adesso bisognerà aspettare l’esito dei tamponi molecolari.

I medici dell’Asp di Palermo e dell’Usmaf (ufficio della sanità aeroportuale, portuale e di frontiera), Polaria, Enac, Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, e GH Palermo hanno attivato il canale sanitario con ingresso lato Air side, dove i passeggeri sono stati sottoposti a doppio tampone: antigenico e molecolare. Adesso, i passeggeri dovranno osservare 14 giorni di isolamento fiduciario. Le autorità sanitarie hanno inoltre acquisito le liste passeggeri, per monitorare l’andamento della quarantena di coloro che erano a bordo dell’aereo. Il volo è ripartito per Londra ieri alle 22. A bordo c’erano 44 passeggeri.

Si è trattato dell’ultimo volo in arrivo dal Regno Unito, almeno fino al 6 gennaio 2021, per effetto dell’ordinanza del ministero della Salute, pubblicata oggi, “che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato”.Sono 1.115 i cittadini che, dal 14 dicembre scorso hanno fatto ingresso nel territorio siciliano provenendo dal Regno Unito. Dei 1.115 cittadini arrivati dal Regno Unito, in  Sicilia negli ultimi giorni, «636 hanno già effettuato il tampone molecolare (ovviamente negativo) prima di arrivare nell’Isola. Tali dati – ha spiegato Razza – sono stati estratti dagli uffici dell’assessorato regionale alla Salute e sono già nella disponibilità dei Dipartimenti di prevenzione delle Asp per tutte le misure del caso contenute nella nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza».

Sambuca di sicilia è Covid free.

Ad oggi non ci sono positivi nel comune in provincia di Agrigento. Ma nel borgo agrigentino si sono vissuti due mesi terribili, da quando scoppiò un focolaio in una RSA che provocò il contagio di anziani e personale e il decesso a distanza ravvicinata degli ospiti della struttura.

“L’esito degli ultimi due tamponi che aspettavamo è risultato Negativo – ha dichiarato il sindaco Leo Ciaccio – A 2 mesi esatti dall’istituzione della zona rossa, a prescindere dai bollettini dell’Asp, vi comunico che la nostra Sambuca torna a contagi Zero. Sono stati due mesi difficili. Abbiamo registrato più di 170 persone positive al Covid-19 ma non abbiamo mai smesso di lottare, non ci siamo risparmiati e non ci siamo arresi. Abbiamo pianto i nostri morti, ben 17. Ora tiriamo un sospiro di sollievo, con la consapevolezza che questa impari battaglia non è finita. Non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo rispettare le regole.”

 

Buone notizie per Raffadali. Dopo decenni d’attesa è arrivato l’ok per mettere in sicurezza il rione Barca. Ad annunciare l’importante notizia è il governatore di Sicilia, Nello Musumeci. Ad occuparsi della questione sarà  la struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione. L’importo complessivo dell’appalto è di sei milioni e duecentomila euro l’importo complessivo dell’appalto. 
C’è tempo – fanno sapere dalla Regione – sino all’11 febbraio del 2021 per presentare le domande di partecipazione. Da quel giorno potrà iniziare il countdown per il consolidamento di un’area a dir poco problematica che ha un indice di pericolosità P2 sotto il profilo geomorfologico, ma c’è soddisfazione per una situazione che può dirsi finalmente sbloccata. Ci troviamo a ridosso del centro storico, nella parte a monte che si sviluppa fra due valloni denominati ‘Barca’ all’interno dei quali si estende una zona di circa sette ettari costituita da una coltre detritica argillosa. L’obiettivo è quello della salvaguardia di una porzione significativa dell’abitato, con opere di stabilizzazione di varia natura nell’area a sud di via Nazionale. Da un punto di vista tecnico, le soluzioni, previste da un progetto che è stato redatto nel 1988 e adeguato alle nuove esigenze, consistono nella collocazione di pali posti a quinconce, nella riduzione della pendenza del suolo con gradoni sostenuti da gabbionate con funzione di drenaggio, e nella sistemazione idraulica dei due compluvi con interventi trasversali di brigliatura. Si procederà – concludono dalla Regione – inoltre con la costruzione di opere di sostegno in cemento armato e con la risagomatura dell’alveo”