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Anche quest’anno, ad Agrigento, nella Chiesa di Sant’Alfonso, oggi, mercoledì 23 dicembre, alle ore 12, l’Ensamble strumentale PercusSuoni offrirà alla cittadinanza il tradizionale Concerto di Natale, trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina facebook Ensamble strumentale PercusSuoni. Per l’occasione i giovani musicisti agrigentini, diretti dal Maestro Alessandro Bruccoleri, eseguiranno famose pagine musicali di Bach, Rutter e Pachelbel.

Un fascio luminoso del Rotaract Club illumina una parete dell’ospedale di Agrigento, come vicinanza e gratitudine al personale sanitario anti-covid. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste al presidente del Rotaract Club di Agrigento, professor Giuseppe Seminerio, ed al direttore sanitario dell’ospedale, Gaetano Migliazzo.

Ad Agrigento, in contrada Kaos, ignoti vandali hanno deturpato l’ingresso della casa natale di Luigi Pirandello imbrattando i muri accanto al cancello d’ingresso, una parte di marciapiede e una targa che indica il luogo. Con della vernice spray hanno scritto delle parole apparentemente senza alcun significato. I custodi hanno allarmato i poliziotti della Squadra Volanti della Questura giunti sul posto. Si confida nelle immagini degli impianti di video – sorveglianza. Indagini in corso.

Nell’ambito dei servizi mirati al contrasto all’immigrazione clandestina, i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati da Giovanni Minardi, hanno arrestato 7 migranti per “re-ingresso illegale sul territorio nazionale”. Gli stranieri sono stati già riconosciuti dalle autorità consolari competenti e rimpatriati nel paese di provenienza attraverso un volo aereo partito da Palermo.

Ad Agrigento oggi mercoledì 23 dicembre è il giorno della chiusura del tanto polemizzato, e oggetto di disordini, fughe e proteste, Centro d’accoglienza al Villaggio Mosè, lungo Viale Cannatello. Dal Centro “La mano di Francesco” sono stati trasferiti gli ultimi migranti ospiti. E’ stato il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ad annunciare nei giorni scorsi l’intesa con la Prefettura per la chiusura del Centro d’accoglienza. La Prefettura conferma lo sgombero della struttura.

Una forte scossa di terremoto è stata registrata pochi minuti fa in Sicilia.

La scossa, di magnitudo tra 4.9 e 5.4, è stata localizzata nella zona di Ragusa alle 21.27 di oggi, martedì 22 dicembre.

Stando alle prime segnalazioni apparse sui social, il sisma è stato avvertito in gran parte dell’isola. “Mi trovo sulla Costa tirrenica in provincia di Messina e abbiamo avvertito anche qui la scossa in maniera lieve”, scrive un utente su Twitter. “Percepito a Catania, ondulatorio”, commenta un altro.
La scossa di terremoto è stata avvertita in maniera nitida anche ad Agrigento, dove molte famiglie si sono riversate per strada ed altre si sono allontanate in auto per mettersi al sicuro.

“Sentita ad Avola, Siracusa, gran botta”, si legge tra le varie segnalazioni giunte in questi minuti.


Notizia in aggiornamento

Ancora non è noto se ci sono stati danni a cose o persone.

la scossa, alle 21.28, ha fatto tremare il suolo in tutta l’isola e potrebbe essere legata all’attività vulcanica dell’Etna, particolarmente intensa in queste ore.

Forte boato è stato avvertito a Licata.

L’epicentro è stato localizzato a 15 chilometri da Acate, in provincia di Ragusa, ad una profondità di 16 chilometri. Al momento, il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, ha affermato che non sono stati segnalati danni. Trema la terra anche ai piedi dell’Etna dove in molti sui social hanno segnalato una forte scossa di terremoto avvertita a Catania città e in diversi comuni dell’Hinterland tra cui Misterbianco, Acireale e Sant’Agata Li Battiati.

 

 

 

Il Coordinatore Politico dell’Udc Italia in Sicilia, l’On. Decio Terrana, commenta positivamente la proposta di collaborazione tra i vari gruppi Centristi all’Ars: l’Udc Italia, Italia Viva ed i Popolari. Invita prima di tutto ad una coesione di idee, come espresso dalla bozza di documento firmata da tutti, ma evidenzia come si debba trovare un’unione di intenti ed evitare di mettere assieme solo diverse Sigle Politiche.

“L’Udc Italia rappresenta oggi il Partito Politico più forte dell’Area Centrista Siciliana – trasmette l’On.Terrana – E’ stato da sempre catalizzatore di tutti quei gruppi moderati e del mondo cattolico che hanno sempre visto nello Scudo Crociato un vero e proprio punto di riferimento. Il nostro elettorato da tempo si auspica una forza politica di centro che si rifaccia alla dottrina sociale, che metta al centro l’uomo, la salvaguardia della famiglia, la ricerca, la tutela e la dignità del lavoro e dei lavoratori, la funzione sociale del capitale, la promozione dello studio e la ricerca scientifica come servizio all’umanità e l’armonia tra le diverse classi sociali. Il nostro Segretario Nazionale Lorenzo Cesa ha fin ora portato avanti con grande determinazione il progetto di coesione tra tutte le forze moderate e le associazioni del mondo cattolico, con i grandi risultati degli ultimi mesi e come già fatto a Roma il 18 Gennaio con la partecipazione di 36 associazioni cattoliche e di volontariato. La bozza di documento che abbiamo firmato è sicuramente un ottimo inizio di un percorso comune e di collaborazione tra le diverse aree centriste all’Ars; dobbiamo però essere attenti a non trasformare questo percorso in un mettere assieme diverse sigle politiche che finiscono poi per non trovare coesione. E’ importante essere uniti, è importante scegliere un percorso comune, è importante fondare la nostra collaborazione su basi solide così come da sempre ha fatto l’Udc con lo Scudo Crociato, simbolo di un’Italia che ha primeggiato nel mondo. Ma non per guardare al passato, non per rivivere vecchie nostalgie. Ormai c’è una Classe Politica che ha fatto il suo corso, dobbiamo formare i più Giovani e credere nelle loro possibilità, dobbiamo credere in una nuova Classe Dirigente Politica che sia pronta e preparata per far tornare grande il nostro Paese”.

894 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 6.216 tamponi eseguiti. I decessi sono 22, che portano il totale a 2.203.

Con i nuovi casi sono a 33.492 gli attuali positivi, con un decremento di 411 casi rispetto a ieri. Di questi sono ricoverati 1.235 siciliani, 32 in piu’ rispetto al dato complessivo di ieri; 1.059 dei quali in regime ordinario, 27 in meno rispetto a ieri; 176 in terapia intensiva 5 in meno sempre rispetto a ieri. I guariti sono 1283.

I nuovi casi divisi per province:

Catania 285,

Palermo 150,

Messina 199,

Ragusa 21,

Trapani 42,

Siracusa 72,

Agrigento 36,

Caltanissetta 48,

Enna 41.

 

 

Sarà la Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento a supportare l’ASP di Agrigento nel drive-in allestito dalla stessa Azienda Sanitaria in contrada Caos per l’esecuzione dei tamponi rapidi quale misura di contenimento dei contagi da Covid-19, ai sensi dell’Ordinanza 64/2020 del Presidente della Regione Siciliana. Su richiesta della direzione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP il Commissario Straordinario del Libero Consorzio dr. Girolamo Alberto Di Pisa ha autorizzato, infatti, l’Ufficio Provinciale di Protezione Civile a gestire l’afflusso, prevedibilmente molto alto, di quanti, rientrando per le ferie natalizie sul nostro territorio, effettueranno i tamponi rapidi nel nuovo drive-in allestito dall’ASP in contrada Caos.

Il servizio, coordinato dal funzionario responsabile del Gruppo Protezione Civile dr. Marzio Tuttolomondo, è già iniziato e sarà effettuato quotidianamente e sino al prossimo 7 gennaio 2021 dalle ore 8.00 alle ore 14.00, giorni festivi compresi, dal personale dello stesso Ufficio e dai volontari delle Associazioni che hanno dato la loro disponibilità, ovvero Giubbe d’Italia di Santa Elisabetta, Giubbe d’Italia di Aragona, GISE di Agrigento, Associazione Europea Operatori di Polizia di Porto Empedocle, Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia di Agrigento, Grifoni di Favara e Misericordia di Realmonte.

La Confasi Sicilia ha inviato una lettera- diffida al Presidente del Consiglio Conte e alla ministra dell’Istruzione Azzolina con la quale si chiede “di  programmare il rientro scolastico previsto per il prossimo 7 gennaio nella massima sicurezza a tutela degli insegnanti, del personale scolastico e degli alunni“. In particolare Confasi  ritiene che si possa tornare fra i banchi solo se ” se si sia  provveduto ad una verifica degli impianti di areazione delle aule  onde scongiurare contagi da effetto aero-sol, al  monitoraggio obbligatorio e periodico per docenti, studenti e personale  con tamponi molecolari (più attendibili dei tamponi antigenici), al potenziamento dei trasporti dedicati al pendolarismo scolastico e alla pubblicazione del numero effettivo dei contagi nei singoli istituti”. In assenza di queste azioni- scrivono nella lettera il Presidente regionale di Confasi Davide Lercara e i responsabili Scuola Ida Vasta, Francesco Tulone, Salvatore Liotta e Ornella Rizzo- saremo pronti a tutelare legalmente la classe docente che possa avere contagi riconducibili al lavoro svolto in ambito scolastico“. Secondo Confasi, infatti, i recenti dati del Piemonte  hanno evidenziato inequivocabilmente che il personale è maggiormente esposto al Covid -19  che ha causato decessi di insegnanti e collaboratori avvenuti, per l’appunto, dentro le mura scolastiche.