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Rendere disponibili per la collettività gli spazi di proprietà del Gruppo FS Italiane, valorizzando aree e fabbricati esistenti verso nuove funzioni di carattere sociale, culturale, educativo e turistico.

Questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa fra Comune di Licata e Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani (società del Gruppo FS Italiane), sottoscritto oggi, per la valorizzazione delle aree adiacenti la stazione ferroviaria di Licata.
Un tavolo tecnico, composto da rappresentanti delle parti firmatarie, predisporrà le linee guida progettuali per la successiva stesura di un Masterplan contenente le indicazioni e le strategie per la valorizzazione e la rigenerazione delle aree oggetto del Protocollo.

In una visione unitaria e integrata, il Masterplan sarà finalizzato alla predisposizione di un Piano Attuativo Convenzionato per la realizzazione degli obiettivi condivisi, tra cui l’inserimento di nuove funzioni e servizi utili alla collettività, nonché al miglioramento complessivo del sistema di accessibilità alla stazione.

Questi, in sintesi, i principali punti del documento firmato oggi dal Sindaco di Licata Giuseppe Galanti e dall’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, alla presenza del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri.

A causa dell’emergenza sanitaria e delle misure restrittive, gli Open Day, ovvero la presentazione dell’offerta formativa delle scuole ai genitori ed ai potenziali alunni, non avviene in presenza ma tramite internet. Dunque, l’Open Day dell’Istituto comprensivo Agrigento Centro, presieduto da Anna Gangarossa, si svolgerà lunedì prossimo 18 gennaio, alle ore 15:30, accedendo al sito dell’istituto, all’indirizzo www.icagrigentocentro.edu.it, dove sono contenute poi tutte le informazioni su iscrizioni, modalità e prenotazioni di incontri. La preside Anna Gangarossa afferma: “Sapendo bene quanto sia importante scegliere la scuola giusta per il futuro scolastico dei propri figli, l’Istituto Agrigento Centro ha anche creato il sito dell’open day, per consentire alle famiglie di fare un giro virtuale tra gli ambienti di apprendimento e tra alcune delle tante attività svolte, ma anche di conoscere in qualsiasi momento l’offerta formativa del prossimo anno scolastico”.

La Polizia, su proposta del Questore di Agrigento, Maria Rosa Iraci, al Tribunale di Palermo, ha eseguito un decreto di confisca dei beni di Giuseppe Vincenzo Terrazzino, 56 anni, di Raffadali, per un valore di circa un milione e mezzo di euro. Le approfondite indagini patrimoniali svolte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine di Agrigento hanno svelato la presunta sproporzione tra il rilevante patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto da Terrazzino e la sua capacità di reddito, dimostrando che i beni raggiunti dal provvedimento di confisca sarebbero scaturiti da attività illecite. Sono stati confiscati 9 immobili siti a Raffadali e ad Agrigento, 23 rapporti bancari, polizze assicurative e rapporti di investimento, 3 tra auto e moto, 4 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ubicati a Raffadali. Terrazzino nel 2006 è stato condannato per usura, e nel 2013 è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta anti-truffe all’Inail e all’Inps cosiddetta “Demetra”.

“Piuttosto che inseguire la parabola pandemica attraverso la curva dell’incoerenza delle scelte amministrative, occorrerebbe adottare una strategia di prevenzione chiara, netta e lineare”. Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, rileva gravi incongruenze che stanno caratterizzando la linea dell’amministrazione di Palazzo dei Giganti nell’azione di contrasto all’emergenza Coronavirus. “Io non sono un esperto in materia sanitaria – afferma Spataro – ma in questi casi servono soprattutto senso di responsabilità e prudenza che io avevo espressamente richiamato rispetto, ad esempio, alla gestione dei mercati rionali e all’opportunità di sospenderli. L’assessore allo sviluppo economico ha risposto che tutto andava bene, dovevano restare aperti perché erano sicuri, salvo essere clamorosamente smentito, a distanza di 24 ore, dalla decisione del sindaco che li ha chiusi. Ecco, questi incomprensibili corti circuiti istituzionali producono ulteriori danni, disagi e disorientamento nella comunità. E chi guida oggi questo assessorato – aggiunge Spataro – è lo stesso che, ad inizio pandemia, affermava, in altre vesti, che la scelta di sospendere la festa del mandorlo in fiore fosse eccessiva. Sappiamo poi come sono andate le cose. Andiamo sul terreno della scuola, a mio avviso il provvedimento di chiusura di ogni ordine e grado da parte di Miccichè è arrivato sì prima della zona rossa, ma certamente troppo in ritardo. Andava ponderato e calibrato in modo tempestivo. Un altro tema che merita grande attenzione e una profonda riflessione – osserva ancora Pasquale Spataro – è la vicenda che riguarda l’imposizione dell’utilizzo dei mastelli. Questa decisione dell’amministrazione, in piena terza ondata, risulta quanto meno inopportuna, se non addirittura azzardata. E la ragione è semplice: si alimenta il rischio di trasmissione del contagio con più facilità. Per di più c’è un aggravante di non poco conto – evidenzia il consigliere comunale – quello di avere ordinato ai vigili urbani di piazzarsi davanti alle porte di ingresso delle abitazioni degli agrigentini contribuenti, per multarli pesantemente, piuttosto che svolgere un ruolo di informazione capillare finalizzate ad evitare le sanzioni, specie in questo particolare momento storico, in piena crisi e difficoltà economica. Il sindaco torni ragionevolmente sui propri passi – conclude Spataro – faccia annullare le sanzioni irrogate e utilizzi il personale della polizia municipale per individuare e punire gli sporcaccioni, invece di accanirsi ingiustamente contro chi paga regolarmente i tributi che tengono in vita il Comune di Agrigento”.

l sindaco di Agrigento, Franco Miccichè ha deciso: tutte le scuole, pubbliche e private, di ogni ordine e grado rimangono chiuse, almeno fino al 30 gennaio. L’ ordinanza del presidente della Regione , Musumeci, prevede l’apertura ma i numeri di casi Covid ad Agrigento (174 fino a ieri sera) hanno portato il primo  cittadino di Agrigento a  chiudere le scuole, pare, per due settimane, fino alla fine della dichiarata zona rossa. Dunque, si continuerà con la didattica a distanza.

Il dato dei ricoveri a venerdì per coronavirus negli ospedali siciliani aumenta di 11 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del ministero della Salute. In terapia intensiva sono in cura 210 persone (cinque in più rispetto al precedente bollettino). Il dato dei guariti è pari a 1726 persone. I decessi sono 39. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 1945. I tamponi molecolari processati sono stati 10527. I tamponi rapidi sono stati 13478. I vaccini effettuati sono finora 84337.

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Ecco il report dei contagi nelle province: 38 Agrigento, 87 Caltanissetta, 456 Catania, 1 Enna, 327 Messina, 510 Palermo, 29 Ragusa, 185 Siracusa, 312 Trapani.

Ad Agrigento sarà ricostruita tutta la rete idrica cittadina. Nella sede dell’Ati, l’assemblea territoriale idrica agrigentina, nella zona industriale di Agrigento, è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Ati Ag9, ente di governo d’ambito rappresentato dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti, e il Comune di Agrigento rappresentato dal sindaco Franco Miccichè. Ciò consente al Comune di Agrigento di assurgere a soggetto attuatore dei lavori. Le risorse finanziarie, che al momento sono di 31 milioni e 652mila euro, sono assegnate all’Ati e poi trasferite al Comune di Agrigento. Al termine dei lavori, le opere realizzate saranno consegnate all’Ati, che provvederà a trasferirle al gestore unico d’ambito. Il sindaco Franco Miccichè commenta: “E’ un momento molto importante per la nostra città. Finalmente il sistema della distribuzione idrica in città avverrà con una condotta nuova e funzionale in grado di far viaggiare l’acqua fino a 100 litri al secondo. Il sistema di distribuzione sarà automatizzato e si elimineranno le perdite idriche che al momento sono calcolate in quasi il 40 % dell’acqua distribuita. Questo significa un risparmio non indifferente sulle bollette e anche una maggiore sicurezza per il territorio che non avrà questa dispersione idrica nel sottosuolo. Capisco che quando inizieranno i lavori ci potranno essere disagi per la popolazione, ma pensiamo ai benefici che questi lavori porteranno e anche al fatto che le strade, dopo i lavori, saranno rifatte”.

Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania hanno denunciato due fratelli che gestivano un’illecita attività di vendita di capi di contraffatti tramite piattaforme virtuali di e-commerce. I due sono indagati per produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle etnee, attraverso una vetrina virtuale veniva mostrato uno showroom del ‘contraffatto’, con i prodotti totalmente personalizzabili e il loro prezzo: mascherine in tessuto lavabile con i più noti stemmi delle squadre di calcio, capi di abbigliamento delle ‘maison’ più note. Il cliente sceglieva prodotto, quantitativo e marchio da apporre. I due giovani ‘imprenditori’ catanesi pensavano poi alla realizzazione di quanto richiesto e alla successiva consegna a domicilio tramite corriere.
Durante perquisizioni militari della Guardia di finanza hanno sequestrato centinaia di prodotti contraffatti pronti per essere spediti, loghi idonei ad essere apposti sui capi “vergini” e apparecchiature necessarie per la loro realizzazione: un plotter, una pressa termoadesiva ed un computer.
Le attività di PG culminavano con la denuncia a piede libero dei due fratelli per i reati di Ancora una volta l’intervento dimostra l’incessante impegno delle Fiamme Gialle teso alla tutela dell’economia legale e dei consumatori.

Si svolgerà dal 27 giugno al 3 luglio 2021, al Teatro Antico, la 67ma edizione del Taormina Film Fest.
In un anno particolarmente significativo per il cinema mondiale, il Film Fest si presenta con una direzione artistica rinnovata e, per la prima volta, composta da tre firme del giornalismo e della critica cinematografica: Francesco Alò (Il Messaggero, BadTaste.it), Alessandra De Luca (Avvenire, Ciak) e Federico Pontiggia (La Rivista del Cinematografo, Il Fatto Quotidiano, Movie Mag).

Il coordinamento è di Gida Salvino, autrice televisiva.
Il festival è prodotto e organizzato da Videobank nell’ambito di un mandato triennale – su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia e con il patrocinio dell’assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del Mibact.

Al debutto di questa nuova sfida, Videobank ringrazia Leo Gullotta, il direttore artistico che ha portato a termine il suo incarico alla guida della passata edizione, e il condirettore Francesco Calogero.

Nel 2021 si torna quindi al Teatro Antico che, con i suoi 4.500 posti, si configura come uno dei cinema all’aperto più grandi e certamente più affascinanti del mondo.

A Palermo una donna di 55 anni, Elena Altieri, è morta ieri sera investita da un’automobile pirata in via Sacco e Vanzetti, nel rione Sperone. Nello stesso punto nell’ottobre scorso è stato investito e ucciso un anziano. La vittima è stata trovata riversa sull’asfalto da un uomo appena uscito da un panificio e che ha lanciato l’allarme. I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno constatato la morte. Gli agenti dell’infortunistica della polizia municipale hanno effettuato i rilievi di rito. Indagini in corso.