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Nessun dubbio che la “mano” sia stata sempre la stessa. Due rapine, nel giro di pochissimo tempo, sono state messe a segno, ieri sera, ad altrettanti distributori di carburante di Licata e Ravanusa. Ad agire sono stati due criminali. E lo hanno fatto, con il volto coperto e armati di coltello, raggiungendo gli obiettivi prescelti con una Fiat Uno che è risultata essere stata rubata a Campobello di Licata. Una utilitaria che è stata ritrovata, ancora integra, lungo la strada fra Campobello e Ravanusa. Verosimilmente, questo veniva ipotizzato ieri sera, i due rapinatori non hanno avuto il tempo per appiccare il fuoco. Con le due rapine, i malviventi sono riusciti a racimolare complessivamente un bottino di 500 euro. Non è escluso – ma spetterà alle indagini dei carabinieri che sono state subito avviate – che possa trattarsi sempre della coppia che ha già colpito più distributori di carburanti.

I due sono entrati in azione al distributore Sicilpetroli lungo la statale 115 in territorio di Licata. Un impianto che aveva già subito altre tre, quasi identiche, rapine nel corso degli ultimi mesi. Dopo questo quarto colpo al Sicilpetroli, i due si sono spostati al rifornimento “Fora paisi” alla periferia di Ravanusa. Identico, in entrambi i casi, il modus operandi: è stato minacciato con il coltello l’addetto alla distribuzione e si sono fatti consegnare i soldi in cassa.

E una volta arraffato il contante, sempre con la Fiat Uno – rubata a Campobello di Licata – si sono dileguati, tanto nel primo quanto nel secondo colpo. L’auto è stata poco dopo ritrovata – dai carabinieri che stavano già setacciando tutta l’area – e sequestrata. Potrebbe, visto che è risultata essere ancora integra, rappresentare la chiave di volta. Sempre se, naturalmente, verranno ritrovati elementi di interesse investigativo. Ma c’è di più. Perché anche nella rapina di fine ottobre, fatta al distributore di Licata, l’auto utilizzata risultò essere stata rubata a Campobello di Licata.

 

Rinviata al 2021 l’edizione del Rally dei Templi, prevista per l’11 e 12 dicembre. La Prefettura ha negato il nulla osta allo svolgimento della manifestazione, motivando la decisione con la permanenza dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 ed ai rischi che una manifestazione di così ampio richiamo potesse generare nel territorio.

Apprendiamo con enorme dispiacere la decisione del prefetto – ha commentato l’avvocato Salvatore Bellanca, presidente dell’Automobile club Agrigento – ma ovviamente ne comprendiamo le motivazioni. La tutela della salute della popolazione ed il rispetto delle norme di prevenzione definite nei recenti Dpcm sono e devono essere per tutti una priorità.Auspico in ogni caso di poter recuperare la manifestazione nei primissimi mesi del 2021”.

“Avevamo già predisposto tutti i dettagli della manifestazione – gli fa eco Luigi Bruccoleri, patron del Project team responsabile della gestione tecnica del rally – ed avevamo già raccolto più di 80 iscrizioni incluse le Autostoriche. Ci dispiace moltissimo per i piloti che avevano manifestato fin da subito un notevole apprezzamento per la gara e per il suo nuovo percorso. A tutti diamo appuntamento al prossimo anno, augurandoci che questo periodo grigio diventi per tutti un lontano ricordo”.

La struttura della gara prevedeva in tutto 6 prove speciali, due da ripetersi tre volte, con la partenza del rally e l’arrivo fissati presso l’autodromo Concordia rispettivamente alle ore 8,01 e 18,25, quindi prevedendo l’ultimo passaggio sulle due prove alla luce dei fari. Le prove prescelte erano la classicissima Montaperto, lunga 9 chilometri e l’altrettanto conosciuta Cianciana di ben 11,20 chilometri, che con i tre passaggi ciascuna misuravano complessivamente di 60,6 km di settori cronometrati, il tutto intervallato da due parchi assistenza ed altrettanti riordinamenti presso l’autodromo Concordia. Apripista della gara sarebbe dovuto essere Simone Campedelli, portacolori del Project ream del campionato Tricolore Terra.

Le ultime tre edizioni del Rally dei Templi sono state vinte da Fofò Di Benedetto, le prime due in coppia con Longo e lo scorso anno con a fianco Ivan Rosato con la VW Polo R5, mentre lo scorso anno tra le Autostoriche si impose la Porsche 911 di Bugea-Vitello.

“Le approssimative rassicurazioni del vice ministro alle Infrastrutture Cancelleri  sullo stato di avanzamento dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del viadotto Morandi di Agrigento gettano parecchie ombre su tempi e modalità di riapertura al traffico veicolare”.

E’ quanto affermano i coordinatori provinciali del Movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello e Giuseppe Sortino.

“Piuttosto che lanciarsi in vuote polemiche – proseguono Passarello e Sortino – dal vice ministro ci saremmo aspettati risposte certe sui tempi e una forte azione di sollecito nei confronti di ANAS per recuperare il tempo perso e soddisfare le legittime richieste dei territori che da anni ormai subiscono pesanti disagi”.

“Non è più tollerabile – concludono – che in una provincia come quella di Agrigento, dove le infrastrutture stentano a vedere la luce e i cantieri avanzano con notevoli ritardi,  non si possa esportare il tanto sbandierato “modello Genova” e si annuncino, invece, ipotetiche e parziali riaperture senza garantire soluzioni definitive”.

Sarà attiva dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, 28 novembre, la sala operativa di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Questo pomeriggio, infatti, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile (Centro Funzionale Decentrato Multirischio Integrato) ha emesso il bollettino meteo per la provincia di Agrigento (zone E-D) con codice Arancione per possibili forti eventi di pioggia, venti di burrasca dai quadranti meridionali, mareggiate lungo le coste e rischio idrogeologico ed idraulico. L’Ufficio di Protezione Civile del Libero Consorzio anche in questa occasione ha attivato il numero telefonico per le emergenze: 3336141869  per tutte le eventuali segnalazioni o situazioni di particolare difficoltà da parte dei cittadini.

La previsione di rischio sarà valida per tutta la provincia di Agrigento sino alle 24 di oggi, sabato 28 novembre 2020.

di Mario Gaziano
 
E’ ben strano che la “casa” abbia ispirato sia nella narrativa che nella cinematografia “solo casi straordinari”
E’ ben strano, sì.
La “casa” nel cinema ha prodotto solo film horror:.
“La Casa” di Sam Raimi del 1981. Terrificante.
“La Casa 2” sempre di Raimi del 1987. Ottenebrante.
Addirittura una serie televisiva “La casa” colorita di sangue e trappole orripilanti.
In narrativa altre “case” straordinarie:
“La Casa Russia” celebre romanzo spy di John Le Carrè, dal quale l’omonimo film del 1990     con Sean Connery e Michelle Pfeiffer.
“La casa degli spiriti” romanzo esoterico di Isabel Allende, dal quale il tenebroso film del 1992 con Jeremy Irons e Meryl Streep
-“La casa verde” antropologico e intricato romanzo del Nobel Vargas Llosa.
Insomma una dimensione allegorica e metaforica della “casa”, alternativa, e mai comunque luogo di serenità e ri-unione di sentimenti e di solidarietà.
Come avevamo sempre creduto.
Come oggi è richiesto. Dove oggi siamo chiamati.
Contro la violenza di un virus violento e proditorio.
E, così, la nostra è ora la casa di pavesiana memoria dove silenziosi, pensierosi e colmi di sentimenti individuali agiscono uomini e donne, del presente e del passato . Nel silenzio. In disparte. Quasi in solitudine.
La “casa” in cui siamo obbligati diventa, oggi, una sorta di isola, di confino, di spazio condizionato .
E risuonano i versi di Pirandello di “Casa romita” (Ritorno): ultimo approdo di una vita di esperimenti, di sofferenze e di stanchezze.” Per ricondurmi a voi (a te) deluso e stanco
Abbiamo amato la casa nelle sue accezioni poetiche, narrative, e drammaturgiche (“Casa di bambola” di Ibsen ,”La Casa di Bernarda Alba” di Garcia Lorca, “La casa nova” di Goldoni), ma oggi guardiamo pareti e finestre non per allargaci gli spazi della natura, del cuore ,della mente, ma piuttosto come spiragli per scrutare e studiare destini incerti e rapporti familiari, giorno dopo giorno, progressivamente distanti e inariditi.
Gli spazi che abbiamo amato, come nostri sentimentalmente e affettivamente, improvvisamente li leggiamo freddi, estranei ,abulicamente in-interlocutori.
E così –nel silenzio di una condizione obbligata- rimpiangiamo gli anni della nostra giovinezza, conditi dal bellissimo canto della dolcissima e struggente voce di Marisa Sannia (era il 1968) che evocava la sua lontana “casa” ( è la casa bianca che mai più io …) come scrigno di una gioventù oramai irrecuperabile
Quando finirà?

Incidente probatorio ieri mattina chiesto dalla Procura di Agrigento per sentire una ragazzina di 14 anni – e cristallizzare così le prove – presunta vittima di violenza sessuale.

La vicenda vede indagato il compagno della madre della ragazzina, accusato di aver rivolto pesanti “attenzioni” alla 14enne approfittando dell’assenza del genitore. La ragazzina avrebbe raccontato tutto alla madre e in seguito sporto denuncia circa due episodi accorsi. alla polizia del commissariato di Canicattì.

Si tornerà in aula il 13 gennaio per sentire la psicologa nomina dal giudice che dovrà valutare le capacità di partecipazione alle attività giudiziarie della ragazzina. La famiglia di quest’ultima è rappresentata dall’avvocato Santo Lucia. L’uomo, invece, dall’avvocato Paolo Ingrao.

 

E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo a carico di Vincenzo Virga, il boss di Trapani ritenuto il mandante dell’omicidio del sociologo e giornalista Mauro Rostagno, ucciso 32 anni addietro, nel 1988. E’ stato respinto invece il ricorso della Procura di Palermo contro l’assoluzione pronunciata in appello a favore del presunto killer Vito Mazzara. Il Procuratore generale della Suprema Corte, nel corso della requisitoria, ha chiesto di annullare il proscioglimento di Mazzara.

A Catania i Carabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare – una delle quali in carcere – nei confronti di sei persone, due delle quali minorenni, indagate di avere aggredito e ferito alcuni Carabinieri nel tentativo di impedire l’arresto di un uomo di 37 anni, Pietro Masci, sorpreso in possesso di un consistente quantitativo di droga tra cocaina e marijuana, il 26 aprile scorso nel quartiere di San Giovanni Galermo. In quella occasione in strada una decina di persone, giunta a bordo di scooter e a piedi, si scagliò in via Pantelleria contro i militari minacciandoli anche di morte.

E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Marta Episcopo, la bambina di 10 anni morta mercoledì scorso durante l’ora di educazione fisica nella palestra della scuola “Vittorio Emanuele Orlando” a Palermo. Non vi sono segni di violenza e il malore fatale non è stato causato dalla caduta mentre correva con i compagni. L’esame avrebbe evidenziato alcuni indicatori negli organi interni che indurrebbero a propendere per un patologia mai manifestatasi. Si attende la conferma dagli esami istologici su tutti gli organi della bambina.

Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri, ha concluso lungo la strada statale 121 Agrigento – Palermo il suo tour tra alcuni cantieri in corso in Sicilia. Durante il sopralluogo, Cancelleri ha dichiarato: “Sono qui per constatare a nome del Governo la restituzione di tre chilometri di nuova strada ai cittadini, l’accorciamento dei tempi di percorrenza della statale, grazie all’eliminazione di alcuni semafori, e fissare per martedì prossimo con i tecnici dell’impresa, giusto il tempo di risolvere alcuni problemi, l’apertura del viadotto San Leonardo. Lavoriamo in maniera incessante perché abbiamo un obiettivo ambizioso: entro la fine del 2021 vogliamo consegnare l’asse stradale principale ai siciliani. Noi siamo qui non per tagliare nastri o fare inaugurazioni in pompa magna ma, in punta di piedi ma con determinazione, per ridare prima possibile dignità a una viabilità siciliana trascurata da decenni, chiedendo comunque scusa ai cittadini per i tanti torti subiti negli anni a causa di gestioni scellerate e irresponsabili”.