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4,5 milioni di euro di beni, sono stati confiscati dalla Dia a Marco Giovanni Adamo al figlio Enrico Maria, imprenditori originari di Castelvetrano, attivi nel settore del movimento terra e dell’edilizia, e vicini alla cosca di Matteo Messina Denaro. Entrambi molto noti nella cittadina per il loro impegno in politica, in particolare il figlio è stato assessore e componente del Consiglio comunale di Castelvetrano.

La confisca, disposta dalla Sezione Penale e Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, ha riguardato l’intero patrimonio riconducibile a loro: il capitale sociale e il patrimonio aziendale di tre imprese, numerosi appartamenti, terreni, automezzi, un’imbarcazione da diporto, conti correnti bancari e disponibilità finanziarie.

Nei loro confronti applicata anche la misura della sorveglianza speciale per tre anni e sei mesi per Marco Giovanni Adamo, e di due anni e sei mesi per il figlio, entrambi con obbligo di soggiorno nel comune di residenza

Uno dei punti chiave dell’inchiesta sulla morte della 17enne di Caccamo, Roberta Siragusa è proprio capire chi ha aiutato Pietro Morreale, il fidanzato della ragazza ora in carcere, accusato di omicidio e di occultamento di cadavere.

Nel provvedimento del gip di Termini Imerese, che applica la custodia cautelare in carcere a Morreale, il gip scrive: “non può peraltro escludersi che egli (Pietro Morreale) sia stato coadiuvato nell’azione successiva, relativa all’occultamento degli elementi di prova, che comunque è certo che sia stata agita (basti pensare alle chiavi di casa della ragazza e ad altro materiale rinvenuto combusto presso il campo sportivo di Caccamo)”.

L’omicidio sarebbe stato commesso tra l’una e le due di notte, ma solo alle 9.29 del mattino, Pietro Morreale, insieme a suo padre Ivan, si sono presentati in caserma. L’attenzione del giudice proprio su quelle sette ore.

I carabinieri intanto hanno sequestrato in camera di Pietro Morreale un tablet e un cellulare, entrambi senza sim e senza scheda di memoria. I militari hanno sequestrato anche l’auto la Fiat Punto vista passare quattro volte nei pressi di Monte Rotondo dove è stato trovato il cadavere della giovane. Sull’auto sono in corso i rilievi dei Ris che dovranno accertare se il corpo senza vita di Roberta sia stato trasportato a bordo di quella Punto dopo l’omicidio.

Ancora non è chiaro il come sia stata uccisa la ragazza. Le risposte arriveranno con l’autopsia disposta dal gip.

Il corpo di Roberta è stato trovato con i jeans abbassati e bruciato nella parte superiore. La ragazza aveva i pantaloni e le scarpe da tennis. I capelli rasati. Non è chiaro se siano stati tagliati o si siano bruciati. “Dovrà essere accertato – scrive il gip – se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad una orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della sua identità femminile”.

L’ufficialità arriva dal Ministro Speranza, e dunque da domenica 31 gennaio 2021 la Sicilia diventa “zona arancione”.
La decisione arriva sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia e così in queste ore firmerà le disposizioni che andranno in vigore da domenica. In area arancione dunque la Sicilia insieme alla Puglia, alla Sardegna, all’Umbria, e a Bolzano. Tutte le altre regioni saranno gialle. Nessuna zona rossa.

In zona arancione, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’autocertificazione per spostarsi. 

Si potrà circolare dalle 5 alle 22 nello stesso comune, è consentita una sola  visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. E’ possibile spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Non ci si può spostare in un’altra regione, fatto salvo la possibilità di fare rientro al proprio domicilio o residenza.

Riaprono i centri commerciali. Sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.

Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50 per cento e fino al 75 per cento degli alunni. Università aperte o chiuse su autonoma decisione dei rettori, in base all’andamento dell’epidemia.

La capienza massima al 50 per cento dei mezzi, salvo i mezzi dedicati al trasporto scolastico.

Consumazioni sempre vietate all’interno di bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Riaprono i negozi al dettaglio anche di generi non ritenuti di prima necessità, come quelli di abbigliamento.

Restano chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aprono i centri sportivi. Resta consentita l’attività sportiva all’aperto consentita purché nei confini del proprio comune. Restano sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie. La partecipazione alle funzioni religiose è permessa.

Restano anche le multe per chi non rispetta i divieti:  la sanzione va da 400 a 1.000 euro, ma è ridotta se si paga entro cinque giorni. Le verifiche delle forze dell’ordine possono essere svolte anche dopo il controllo sul posto. In caso di spostamento considerato fuori norma, le forze dell’ordine possono disporre il rientro al luogo di partenza di chi non ha rispettato le regole. In caso di contestazione della multa, si può fare ricorso al prefetto

 

“Agricoltore e artista, lavoratore e sognatore, edonista e masochista, alchimista e contabile: il viticoltore è tutto questo, e lo è fin dai tempi del diluvio”.

Con questa massima Hugh Johnson, nel 1989, introduceva la lettura del suo saggio sulla storia e le tradizioni del vino. Questa frase racchiude in poco più di una riga tutta l’ampiezza di una tradizione millenaria che si è evoluta fino a diventare una colonna portante dell’economia del settore agroalimentare della regione Sicilia.

L’importanza della cura della terra e della vite, il lavoro e la fatica di uomini e donne, la necessità di risolvere delle problematiche pratiche del mondo rurale andando a sviluppare una creatività che produce innovazione, la passione per i prodotti della terra e le necessità economiche di rendere più che sostenibile un sistema produttivo, l’evolversi della scienza applicata e dei consumi della società, la crescita di un sistema sempre più complesso nel quale intervengono e operano un numero continuamente maggiore di attoriil vino può essere tutto questo.

Lo studio che gli studenti del quinto anno del corso di Viticoltura ed Enologia dell’Istituto Tecnico Agrario “Sen. A Di Rocco” – diretto dalla Prof.ssa Giuseppina Terranova – stanno conducendo vuole proprio descrivere lo stato dell’arte enologica a livello locale e regionale. I livelli di produttività, di qualità e di regolamentazione raggiunti nel settore, le caratteristiche della filiera, la struttura del settore, il ricavo medio dei vigneti siciliani, l’analisi delle denominazioni d’origine, sono solo alcuni degli aspetti che saranno presi in esame per introdurre ad una ulteriore comprensione del settore vitivinicolo a livello regionale.

Dopo un impegnativo percorso – sviluppato trasversalmente sia in orario curriculare sia all’interno del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PTCO) – che ha visto gli studenti coordinati dalla Prof.ssa Fabiola Safonte, docente di Matematica, impegnati nello studio di tutti gli aspetti teorici e metodologici per essere nella condizione di analizzare statisticamente i dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi – usando altresì in modo consapevole gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico – il nucleo centrale dello studio prevede anche una rilevazione dal titolo “WINE CULTURE. Indagine sulle abitudini di consumo e di acquisto del Vino” che mira a conoscere quale vissuto, abitudini e comportamenti si sviluppano localmente.

I risultati saranno presentati durante un evento organizzato dall’Istituto Tecnico Agrario che vedrà, tra gli altri, anche la partecipazione delle Università, delle Associazioni di produttori, delle Organizzazioni di promozione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli e di diversi Enti di Ricerca.

 

 

994 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia au 25.461 tamponi processati.

37 decessi per Covid-19. Le vittime in Sicilia salgono così a 3408. Scende di 1909 il numero delle persone attualmente positive che oggi in Sicilia sono 44.267.

Nelle ultime 24 ore in Sicilia sono guarite o sono state dimesse dagli ospedali 2816 persone.

Attualmente sono ricoverate con sintomi Covid 1373 persone (32 meno di ieri), mentre nelle terapie intensive si trovano 211 persone, 4 meno di ieri (7 sono entrare nelle ultime 24 ore). In isolamento domiciliare  44.267 persone (1873 meno di ieri).

I nuovi contagi per province:

Palermo 291

Catania 177

Trapani 141

Messina 137

Siracusa 61

Agrigento 57

Caltanissetta 53

Enna 17

Ragusa 10

Un delicato intervento di esclusione endovascolare di un aneurisma popliteo eseguito per la prima volta e con una tecnica innovativa, presso l’unità operativa di Chirurgia vascolare dell’ospedale di Agrigento, ha salvato l’arto inferiore del paziente di 71 anni, che rischiava l’amputazione della gamba.

Grande professionalità dell’equipe del reparto che è tempestivamente intervenuta in stretta collaborazione con il personale della Radiologia.

La dilatazione aneurismatica dell’arteria poplitea, l’asse vascolare principale dell’arto inferiore sito posteriormente all’articolazione del ginocchio, genera una “sacca” che stimola, al suo interno, la formazione di trombi in grado di occludere interamente il vaso o migrare alle arterie della gamba determinando, in entrambi i casi, uno stop all’afflusso di sangue. Grazie ad un tubo protesico in materiale sintetico, inserito all’interno dell’arteria tramite un particolare ago che attraversa la pelle e gli strati superficiali fino a raggiungere e perforare la parete arteriosa, i chirurghi vascolari sono riusciti a far passare il sangue  solo all’interno della protesi  escludendo la sacca dal circolo ed evitando la sua occlusione.

Intervento perfettamente riuscito ed estremamente efficace e più rapido rispetto a quelli eseguiti con tecniche tradizionali che prevedono la creazione di un bypass tramite il prelievo di un tratto di vena. Grazie alla nuova metodica nessuna ferita per il paziente e una guarigione rapida ed indolore.

Il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ha espresso il pieno compiacimento della direzione strategica aziendale per l’ottima riuscita dell’intervento plaudendo per i decisi passi in avanti compiuti dalla Chirurgia vascolare ad Agrigento.

Da lunedì 1° febbraio, riaprono le scuole, dalla scuola dell’infanzia alla prima media e finalmente bambini e ragazzi potranno varcare i cancelli della scuola tornando alla didattica in presenza. Per gli alunni delle scuole superiori invece, e per le seconde e terze medie ci sarà una parte che tornerà in aula e una parte che continuerà con la didattica a distanza.

Ed è il sindaco di Agrigento Franco Miccichè che rivolge proprio ai ragazzi e lancia loro un appello: “Raccomando ai ragazzi di evitare gli assembramenti, di indossare la mascherina e di rispettare le distanze”.

Ha poi detto di aver preso accordi con le aziende di trasporti per regolamentare il numero dei pendolari a bordo dei pullman.

Ha poi concluso specificando che gli ingressi e le uscite dagli istituti scolastici saranno scaglionati a distanza di un’ora per scaglionare i flussi di studenti

Mattone su mattone si costruisce il nuovo prodotto turistico.
Questo è stato il tema dell’incontro organizzato dall’Assessorato al Turismo, con gli oltre novanta operatori della filiera turistica, ed esperti del settore della Città di Agrigento, con unico obiettivo, quello di costruire la destinazione turistica. Questo primo incontro è servito per convergere verso una metodologia di lavoro, mirata ed attenta quale la costituzione dei tavoli di competenza e la redazione di questionari per temi.
“Siamo molto soddisfatti della numerosa presenza degli operatori – ha detto l’assessore Franco Picarella – che dei riscontri alla idea progettuale che insieme abbiamo concordato di portare avanti. Con il gruppo di progettazione, che ha gettato le basi per la creazione del prodotto turistico, il prossimo passo sarà la stesura di questionari per individuare i target di riferimento per la creazione del progetto che ha la caratteristica di essere aperto alle esperienze degli operatori del territorio. Dopo la redazione dei questionari vi sarà un’altra riunione plenaria per l’analisi dei risultati”.

La Procura Generale della Corte d’Appello di Palermo, accogliendo le istanze del difensore, l’avvocato Giuseppina Ganci, ha revocato l’ordine di esecuzione della pena emesso dalla stessa Procura generale a carico di P S, sono le iniziali del nome, 36 anni, di Agrigento, a carico del quale pendeva una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti a 8 mesi di reclusione emessa dalla Corte d’Appello di Palermo per fatti risalenti al 2009. Il difensore ha presentato incidente di esecuzione presso la Corte d’Appello rilevando come la notifica della sentenza emessa fuori termine non poteva essere messa in esecuzione poiché la notifica era stata inviata ad altro difensore che non era nominato e pertanto il processo andava rimesso in termini per presentare ricorso in Cassazione essendo al contrario violato il diritto di difesa.

Il Tribunale di Marsala ha rinviato a giudizio Vincenzo Frasillo, 54 anni, imputato di omicidio perché avrebbe ucciso, picchiandola selvaggiamente per tre giorni di seguito, la moglie Rosalia Garofalo, di 52 anni, parzialmente disabile. Quanto accaduto risale esattamente ad un anno addietro, a Mazara. Rosalia Garofalo da un paio d’anni si muoveva e parlava a fatica dopo un’ischemia. Fu picchiata senza pietà per tre giorni dall’uomo con il quale era sposata da 30 anni. La donna fu trovata morta a casa, sul letto matrimoniale, con evidenti segni di percosse su tutto il corpo. A lanciare l’allarme, ma quando ormai era troppo tardi, fu proprio il marito.