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Nuovamente in calo i nuovi casi di Covid-19 in provincia di Agrigento. Nelle ultime 24 ore registrati “solo” 28 nuovi casi. E ci sono 2 nuovi ricoverati, e 25 nuovi guariti. Purtroppo c’è un deceduto a Canicattì. Sono 299 i tamponi processati. C’è un deceduto a Licata. Emerge dal bollettino diffuso dall’Asp. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i casi di Coronavirus, in tutto l’Agrigentino, sono 5.442 (1 marzo 2020 – 11 febbraio 2021). Gli attuali positivi adesso sono 594, di cui 547 in trattamento domiciliare, e 47 ricoverati (31 si trovano in ospedale, 11 in strutture lowcare, e 5 in terapia intensiva), i soggetti guariti sono 4.712. I deceduti salgono a 136. I pazienti ricoverati si trovano: 24 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, 5 all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, e 2 in un altro nosocomio fuori provincia. Quelli ricoverati in strutture lowcare: 4 Sciacca hotel Covid e 7 Canicattì hotel covid ex Ipab. Sono 5 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e 1 al “Giovanni Paolo II” di Sciacca. In totale dall’inizio della pandemia, in provincia di Agrigento, processati 51.961 tamponi.

La Sicilia, il Recovery Plan e le aspettative dal governo Draghi. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, rilancia le richieste della Sicilia e afferma: “Le Regioni sono state tenute fuori dal Recovery plan dal precedente governo, che aveva predisposto le priorità senza consultarci. Spero che col governo Draghi la procedura sia diversa. Noi abbiamo redatto un elenco di 5-6 priorità, tra cui il collegamento stabile sullo Stretto: pare che la società Impregilo sia disposta a rinunciare al contenzioso e a farsi carico per intero del costo dell’opera. Poi il completamento dell’anello autostradale da Mazara del Vallo a Gela, le ferrovie veloci e a doppio binario, ed un porto hub”.

La cooperativa S.L. di Caltanissetta nel 2019 riceveva dalla Riscossione Sicilia s.p.a. una cartella esattoriale con cui veniva chiesto il pagamento di ingenti somme in favore dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana a titolo di canoni per la produzione di materiali di cava.

La cooperativa, dunque, proponeva opposizione innanzi al Tribunale di Caltanissetta, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, chiedendo l’annullamento della detta cartella esattoriale.

In particolare, gli Avv.ti Rubino ed Piazza, deducevano la non debenza delle somme iscritte a ruolo, in quanto l’Assessorato regionale aveva erroneamente quantificato le somme pretese a titolo di canone per attività estrattiva. Veniva infatti evidenziato che l’amministrazione regionale aveva operato la quantificazione in base al disposto dell’art.12 della l.r.15.5.2013 n.9, il quale faceva rinvio ad un decreto assessoriale per la determinazione delle modalità applicative e di controllo del pagamento dei canoni e, segnatamente, al n.171 del 11.4.2014, successivamente annullato dal TAR di Palermo con sentenza del 29.5.2015.

Proprio in ragione dell’annullamento del decreto assessoriale gli avvocati Rubino e Piazza sostenevano che sarebbe venuto meno l’atto presupposto sulla cui scorta l’Assessorato regionale aveva operato la quantificazione delle somme pretese a titolo di canone, commisurato al materiale estratto – criterio di calcolo del canone, dichiarato illegittimo dal giudice amministrativo – anziché al minerale estratto.

Il Tribunale di Caltanissetta, con sentenza del 9 febbraio 2021, in accoglimento delle tesi difensive degli Avv.ti Piazza e Rubino, ha annullato la cartella esattoriale e, pertanto, la cooperativa non dovrà corrispondere alla Riscossione Sicilia le somme richieste.

I Carabinieri hanno arrestato due palermitani, Salvatore Spataro, 41 anni, e Giuseppe Gravanti, 32 anni, per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio antidroga i militari hanno perquisito un magazzino nella zona dell’ospedale Policlinico e tra alcune parrucche sono stati scoperti 16 grammi di cocaina e quasi due chili fra hashish e marijuana, oltre a una modica quantità di crack. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere “Lorusso-Pagliarelli” in attesa dell’udienza di convalida. La droga è stata sequestrata.

Il lavoro dell’amministrazione Miccichè nel campo del verde pubblico, guidato dall’assessore Giovanni Vaccaro, viene apprezzato dagli agrigentini. Lo conferma la donazione di un decespugliatore di ultima generazione fatta dal titolare della Macelleria Lorenzo Di Salvo proprio all’assessore Vaccaro.

L’amministrazione comunale proprio in questi giorni sta sistemando le aiuole e potando gli alberi della frazione agrigentina, ridando luce e decoro a tutta la zona, compresa la scuola. “Ringraziamo la macelleria Di Salvo per la donazione del decespugliatore – ha detto l’assessore Vaccaro – Ci aiuterà a svolgere sempre meglio questo lavoro che contiamo di portare avanti senza sosta in tutto il periodo della nostra amministrazione”.

Quattro nigeriani sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Ragusa, su delega della Procura di Catania. I quattro, insieme ad altri non ancora identificati, avrebbero costituito un gruppo criminale indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tratta di esseri umani ed associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. I quattro africani avrebbero anche agito a danno di minori. Sono stati anche celebrati riti Ju-Ju, per vincolare le giovani all’adempimento del proprio debito della traversata in mare, e preparatori per l’inserimento delle giovani nel circuito della prostituzione. Ad avviare le indagini sono state le dichiarazioni di una minorenne nigeriana (non accompagnata), sbarcata a Pozzallo nell’aprile 2017.

A Lampedusa la strada che conduce al Faro di Capo Grecale è stata intitolata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il sindaco Totò Martello commenta: “Con questo atto vogliamo ribadire che a Lampedusa non c’è spazio per i vigliacchi, per chi usa la prepotenza mafiosa per intimidire, minacciare e sfruttare. Così come non deve esserci spazio per chi ritiene in qualsiasi modo di tollerare o giustificare la mafia e la delinquenza, né per chi si gira dall’altra parte fingendo di non aver visto, invece di denunciare. Per noi che siamo gente di mare, il Faro rappresenta un punto di riferimento sicuro, ci indica la giusta rotta. Dunque, l’insegnamento di Falcone e Borsellino devono essere, allo stesso modo, un punto di riferimento per tutti noi”.

Ad Agrigento a marzo saranno avviati quattro cantieri nell’area del tempio di Giove Olimpio, nella Valle dei Templi. Si tratta di uno degli interventi più importanti degli ultimi anni per il Parco archeologico di Agrigento: sarà possibile rileggere correttamente l’intera area sacra del santuario, il percorso che conduceva all’imponente altare del Tempio di Giove e saranno musealizzati numerosi reperti della decorazione architettonica. L’intervento più scenografico sarà certamente il sollevamento in posizione eretta di un telamone, che sarà sostenuto in piedi tramite una sottile lastra in acciaio con mensole di pochi millimetri. Si tratterà di un supporto antisismico, di ultimissima generazione. L’intervento inoltre garantirà una migliore conservazione degli elementi originali del telamone che sembrerà “sorgere” romanticamente tra le rovine del Tempio di Giove, originariamente sorretto da ben 38 telamoni.