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“Tenere alto il livello di guardia e intensificare i controlli per garantire la sicurezza”.

Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, interviene per richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti affinché  il presidio del territorio rappresenti un deterrente per i malintenzionati, ma anche per quanti non rispettano le misure anti-Covid negli spazi all’aperto. “Il recente fatto di cronaca della pensionata rapinata in pieno giorno in via Manzoni – afferma Spataro – ripropone il tema dell’esigenza di una maggiore attività di controllo da parte delle Forze dell’Ordine nei quartieri della città. I cittadini, e in particolare le persone anziane, non possono e non debbono vivere o spostarsi con la paura di incrociare sulla loro strada dei balordi senza scrupoli. Sarebbe quindi opportuno mettere in campo maggiori uomini e donne in divisa per garantire la sicurezza a la salvaguardia dell’incolumità pubblica e, in questo periodo, anche della salute in senso sanitario. Si perché vanno scoraggiati e sanzionati quanti, irresponsabilmente, fanno assembramenti e per di più senza indossare la mascherina.  Un comportamento che – conclude Spataro – rischia di complicare la già difficile situazione sanitaria, soprattutto a danno dei nostri anziani e delle categorie più deboli”.

Dopo Leoluca Orlando per la città di Palermo, anche il sindaco di Catania Salvo Pogliese, visto l’incrementare i numeri relativi al contagio coronavirus, con propria ordinanza ha deciso di chiudere anche a Catania tutte le scuole di ogni ordine e grado per i giorni di oggi e domani.

Il tutto rimanendo in attesa che vengano emanate le decisioni che verranno intraprese dai governi nazionale e regionale, attese nelle prossime ore, che diano indirizzi univoci per l’intera Sicilia.

 

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico, Alfonso Pinto ha condannato ad 1 anno e 9 mesi di reclusione Giuseppe Stagno, 55 anni di Favara, imputato di furto aggravato e detenzione di droga a fine di spaccio perché arrestato l’8 ottobre scorso dai Carabinieri allorchè sorpreso all’interno di un’abitazione ritenuta nella sua disponibilità di un impianto elettrico abusivo, una serra da adibire a coltivazione di marijuana, e 28 grammi di marijuana.

La Procura di Agrigento, tramite la pubblico ministero, Emiliana Busto, a conclusione della requisitoria, ha chiesto 5 anni di reclusione, per omicidio stradale, a carico di Andrea Saverio Sola, 25 anni, di Palermo, arrestato il 31 agosto del 2019 a Lampedusa allorchè, presumibilmente ubriaco, avrebbe investito e ucciso una donna, fuggendo subito dopo. La vittima è stata Fulvia Morando, 49 anni, di Pinerolo, in provincia di Torino, sindacalista, ed a Lampedusa per lavoro. La sentenza del giudice monocratico, Alfonso Pinto, è attesa il 14 gennaio.

“Oggi ricordo con grande ammirazione la figura di Leonardo Sciascia, una delle più influenti del Novecento sia a livello letterario che a livello politico”. Così Rosalba Cimino, deputata del Movimento 5 Stelle, nel centesimo anniversario della nascita dello scrittore racalmutese. “Leonardo Sciascia è stato per gli abitanti della nostra provincia – dice la deputata di Grotte – una figura che ha affascinato e interessato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche quelli della mia generazione che dello scrittore abbiamo letto le sue opere e i suoi articoli, dove emerge l’amore per la propria terra”. Nel giorno delle celebrazioni la deputata del Movimento 5 Stelle onora la figura dell’autore de “Il Giorno della civetta”, con queste parole: “Nel nostro impegno politico Leonardo Sciascia è stato sempre una luce da seguire: la sua lotta contro il potere, tradottosi nell’impegno politico da cui poi rimase deluso è per noi un esempio da seguire. Quello che però ci aiuta leggendo i suoi scritti è la sua voglia di verità, soprattutto in una Italia in cui i fitti misteri facevano da cornice all’attività politica”. Il nome di Sciascia oggi verrà celebrato in tutta Italia: “Siamo orgogliosi di vivere nella terra che ha dato i natali a i più celebri scrittori del Novecento – dichiara Cimino – la loro storia e le loro opere tengono alto il nome di Agrigento e di Racalmuto”.

Oggi ricorre il centenario della nascita di Leonardo Sciascia, Maestro di scrittura, (lui avrebbe sorriso sornione dicendo che era solo maestro di scuola), straordinario uomo di penna, che passava, con nonchalance, dalle narrazioni ai saggi, dai gialli col finale aperto a commedie o inchieste giornalistiche e storiche. Da giornalista e scrittore, ma soprattutto da Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, apprezzo particolarmente il suo modo di anatomizzare crudamente il potere, combattendo instancabilmente contro una pletora di trasformisti e rifiutando sempre il “compromesso”. Sciascia, di cui sono appassionato lettore, ha avuto il dono di intuire verità scomode e di raccontarle senza filtri: un intellettuale libero, anticonformista e irriverente; un eretico che ha precorso i tempi e li ha percorsi guardando oltre, sfidando chi preferiva crogiolarsi acriticamente fra dogmi culturali, morali e politici; un rivoluzionario solitario che portava alto il vessillo degli incomodi non proni alle false verità preconfezionate”.

A sottolinearlo è l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, nel giorno in cui ricorre il centenario di Sciascia, nato a Racalmuto l’8 gennaio del 1921.

“Questo grande interprete del nostro tempo – aggiunge l’assessore Samonà – è colui che ha coniato un neologismo perfetto per chi, come me, è affetto da una dolcissima patologia, la “sicilitudine”, quale appartenenza struggente e appassionata alla Sicilia. Alcuni hanno voluto interpretarla come “relegazione dei siciliani in una monade senza porte e finestre”, detta alla Leibniz, io invece l’ho sempre letta come “Sicilia metafora del mondo”. Infatti, Leonardo Sciascia era sì uomo dalle salde radici trapiantate nella terra, ma, allo stesso tempo, amava guardare oltre al particolare per rendere giustizia a questa nostra Isola. La “sicilitudine”, nostro carattere distintivo, è paradigma di solarità e inquietudine, metafora di una condizione esistenziale che, dunque, da particolare diventa universale. Entrata a far parte saldamente del nostro vocabolario, la “sicilitudine”, dunque, è un tratto distintivo di aderenza a questa terra, ma soprattutto finestra sul mondo e varco su vasti orizzonti: insomma, uno specchio in cui rimirarsi, scoprirsi, conoscersi alla luce di una verità, a volte, impietosa. Sciascia è da considerarsi, quindi, testimone di quel sentimento verace che si concretizza nell’Identità Siciliana più profonda e più vera”.

“Celebrare il centenario di Leonardo Sciascia – conclude Samonà – è anche ricordarne il suo impegno contro la mafia, i profetici avvertimenti sulle possibili derive di certa antimafia, il lucido spirito di contraddizione, il suo essere maestro del dubbio e cultore della verità. L’8 gennaio 1921 è una data fondamentale per la Sicilia e per l’Italia, perché nacque un eretico, libero dalle logiche delle ideologie dominanti,  da ogni genere di conformismo e di aderenza con il potere”.

L’assessore Alberto Samonà oggi parteciperà ad alcune importanti iniziative in ricordo di Sciascia: fra queste, la scopertura del “monumento letterario” a Racalmuto, voluto dal Comune e dalla Fondazione Sciascia, con riprodotti alcuni fra i suoi più importanti libri; la «Maratona Sciascia» organizzata, dalle ore 10, dalla “Strada degli scrittori” sui canali social e online e infine, alle 19, la diretta streaming per il centenario, trasmessa dalla sede della Fondazione di Racalmuto.

E’ questa la decisione presa dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando alla luce della brutta situazione in cui si trova l’intera Isola e soprattutto il capoluogo, oggi di nuovo al primo posto in fatto di contagi.

Orlando ha adottato il provvedimento per domani e dopodomani, che comunque potrà essere prorogato se la situazione emergenziale perduri con i numeri attuali rimanendo in attesa che vengano emessi provvedimenti da parte del Governo nazionale.

“È necessario adottare ogni utile provvedimento – ha dichiarato il primo cittadino di Palermo – che serva a limitare le esigenze di spostamento e il rischio di assembramenti e in qualità di sindaco ho appena firmato quello che mi è, allo stato, possibile adottare. Restiamo in attesa che dai governi nazionale e regionale arrivino indicazioni chiare e univoche su come affrontare questa nuova ondata”.

 

Pubblicato nel sito dell’ente l’elenco aggiornato delle istituzioni nazionali, regionali e provinciali ed associazioni operanti in provincia di Agrigento. Gli aggiornamenti riguardano le modifiche dei vertici di alcuni Enti pubblici tra cui la Giunta Regionale Siciliana e la nuova struttura organizzativa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

L’elenco disponibile unicamente nel sito istituzionale, viene curato dall’ufficio stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Realizzato in formato pdf, contiene una serie di notizie su vertici, indirizzi e numeri telefonici di enti ed associazioni utili a cittadini ed istituzioni. Questo strumento di lavoro viene aggiornato dall’ufficio stampa in tempo reale.

I cittadini o le istituzioni interessate, possono visionare la pubblicazione alla pagina: http://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12224 del sito istituzionale dell’Ente, oppure cliccare nella home page del sito nella sezione servizi on line e poi “Elenco delle Autorità istituzionali”.

Istituzioni e le Associazioni della nostra provincia sono invitate a trasmettere segnalazioni ed aggiornamenti per integrare la pubblicazione. Per tale scopo è possibile chiamare il numero verde 800 315555 o inviare una e-mail all’indirizzo ufficiostampaproag@yahoo.it. Le eventuali modifiche, compatibilmente con l’editing del formato, saranno compiute nel più breve tempo possibile dall’arrivo delle segnalazioni.

“Visti gli ultimi avvenimenti sulla discarica nel centro storico, ritengo che non si possono cercare alibi, l’amministrazione comunale con questa ennesima dimostrazione ha fallito su tutti i lati, ed e inutile cercare scuse o colpevoli.

Invece di continuare a scaricare le proprie responsabilità su altri, avrebbe dovuto prendere provvedimenti d’urgenza per ripulire l’aria e non l’ha fatto. Non ci vengano a raccontare la favola del lockdown. Come si sono occupati dei buoni spesa avrebbero potuto adempiere alla pulizia dell’area in linea con tutti i provvedimenti di sanificazione e igiene previste dalle norme anticovid.

Il sequestro dell’area è stata una dovuta conseguenza causata dall’abbandono del territorio e ciò che fa più scalpore è che tutto lo scempio di cui si parla si trova a meno di 100mt dal palazzo municipale.

È vero, probabilmente i tempi per la pulizia della zona adesso si dilatano, ma ciò è il risultato di una mancanza di controllo sul territorio cittadino, l’amministrazione è assente ingiustificata e si sarebbe anche dovuto evitare l’incendio di qualche mese addietro con tutte le conseguenze che i cittadini sono costretti a subire.

A tutto questo si aggiunge una protesta dei cittadini della contrada Ciuccafa, che aggrava ancora di più la situazione non soltanto nel centro storico ma anche in uno dei quartieri più popolosi della città, a conferma delle enormi difficoltà che questa giunta ha nel risolvere la questione rifiuti.

Il Sindaco e i suoi Assessori continuano a deludere gli empedoclini che sembrano tacere, forse perché spettatori di una realtà immutabile che vede l’amministrazione impreparata difronte a ogni difficoltà. Quindi diventa inutile parlare di grandi opere se poi non si riesce a gestire e governare anche le cose più semplici.

Questo è cio che offriamo ai cittadini e ai turisti e aldilà delle enormi discariche basta fare un giro per le vie della città per vedere l’abbandono totale di tutto il paese che ha contraddistinto i quasi 5 anni di azione amministrativa pentastellata.”

Lo dichiara il Consigliere Comunale Giuseppe Todaro

“C’è poco da fare, quando, in un modo o nell’altro, Regione e informatica si incontrano la figuraccia è sempre dietro l’angolo. E a farne le spese sono sempre i siciliani”

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, in relazione al crash registrato dal sito del policlinico di Messina, che ha impedito di accedere a coloro che volevano candidarsi per il reclutamento di personale amministrativo per fronteggiare l’emergenza Covid.

“Ci sono arrivate – dice Di Caro  – numerosissime lamentele in questo senso.  E in effetti ho potuto constatare che non avevano tutti i torti. Il sito era in tilt, come dal click day in poi praticamente accade sempre con tutto quello che ha a che fare con la Regione”.

“Tra l’altro – continua Di Caro – anche l’essenza del bando non è immune da critiche. Non comprendiamo, infatti, perché si debba ricorrere al reclutamento di personale esterno, quando la Regione ha a libro paga un esercito di 22 mila persone a vario titolo”