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“Ad un anno dallo scoppio della crisi pandemica, alle famiglie siciliane, nonostante i numerosi ristori, sono venuti a mancare 300 euro che in considerazione del reddito procapite sono una cifra non tanto irrisoria come potrebbe sembrare a prima vista. E le prospettive di recupero sono lente e condizionate dagli esiti della campagna vaccinale, attualmente in ritardo sugli obiettivi fissati. Per questo, con molte probabilità, a fine 2021, il reddito medio delle famiglie sarà ancora inferiore ai livelli pre-crisi”.

Con queste parole il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina commenta uno studio fattoi dall’Associazione a livello nazionale.

 “Il mancato recupero dei redditi nel corso del 2021 sarà fortemente asimmetrico anche a livello settoriale – aggiunge Vittorio Messina – perché prevalentemente concentrato in due soli comparti: quelli del Commercio, ristorazione e pubblici esercizi e quello delle Attività artistiche e di intrattenimento, oltre, ovviamente, al turismo che sta pagando il prezzo più alto di questa crisi”

 “Per questo, chiediamo con forza al governo di accelerare sui sostegni promessi e sollecitiamo il governo regionale a compiere il massimo sforzo per dare un adeguato sostegno alle imprese che non sono in condizione di potere subire  ulteriori ritardi rispetto alle misure integrative. Oggi – conclude Vittorio Messina – è fondamentale che l’azione di governo si impegni nell’organizzazione di una campagna vaccinale a tappeto che permetta alle attività economiche di normalizzarsi, considerando che finore ha ricevuto almeno una dose di vaccino solo il 6,6% della popolazione italiana”.

518 nuovi positivi al Covid19 su 25.929 tamponi processati con una incidenza di positivi di 1,9%, in discesa rispetto a ieri.
La Sicilia è decima nel contagio giornaliero.
Le vittime sono state 21 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.117. Il totale degli attualmente positivi e’ 25.771, con una diminuzione di 826 casi rispetto a ieri.

I guariti sono 1.323.

Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che adesso sono 868; ovvero 40 in meno rispetto a ieri, aumentano quelli in terapia intensiva che sono 134, due in piu’ rispetto a ieri.

Palermo 203
Catania 147
Messina 31
Trapani 16
Siracusa 24
Ragusa 26
Caltanissetta 38
Agrigento 19
Enna 14

Sono 18 i nuovi casi di coronavirus, 4 nuovi ricoveri e 23 nuovi guariti. Questo è il dato che si registra dal bollettino diffuso dall’Asp nella giornata del 26 febbraio. Purtroppo si registrano due nuovi decessi: uno ad Agrigento che è arrivata a 14 decessi e l’altra a Campobello di Licata con 10 vittime complessive.

I tamponi eseguiti sono stati 331 che portano il totale da inizio pandemia a 55.597 test processati. Attualmente, inoltre, ci sono 18 soggetti assistiti a domicilio.

Sono 27 i pazienti ricoverati negli ospedali della provincia: 23 si trovano ad Agrigento , 3 a Sciacca, e 1 fuori provincia. Quattro pazienti si trovano in strutture lowcare: 2 al Covid Hotel di Sciacca, 2 all’Ipab di Canicattì. Tre persone, invece, si trovano attualmente ricoverate in terapia intensiva al San Giovanni di Dio di Agrigento.

I positivi per comune:

Agrigento: 49; Alessandria della Rocca 3; Aragona 4; Bivona 1; Burgio 0; Calamonaci 0; Caltabellotta 2; Camastra 15; Cammarata 0; Campobello di Licata 32; Canicattì 31; Casteltermini 8; Castrofilippo 4; Cattolica Eraclea 5; Cianciana 2; Comitini 0; Favara 45; Grotte 0; Joppolo 1; Licata 66; Lucca Sicula 0; Menfi 0; Montallegro 5; Montevago 19; Naro 9; Palma di Montechiaro 23; Porto Empedocle 63; Racalmuto 3 ; Raffadali 16; Ravanusa 2; Realmonte 5; Ribera 9; Sambuca 0; San Biagio Platani 0; San Giovanni Gemini 1; Sant’Angelo Muxaro 0; Santa Elisabetta 2; Santa Margherita Belice 3; Santo Stefano di Quisquina 0; Sciacca 24; Siculiana 28; Villafranca 0.

Sarebbero stati uccisi con due colpi di pistola, come se fossero stati giustiziati. E’ quanto emerge dall’autopsia sui resti di Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, di 23, i due badanti scomparsi il 12 maggio del 2014 dalla villa di Siracusa dove assistevano un anziano.

I primi risultati dell’esame autoptico sono stati anticipati dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?” che si è occupata della vicenda. Gli esami tossicologici chiariranno se prima di essere uccisi i due siano stati storditi con del sonnifero, e quindi erano sdraiati perché addormentati, oppure se siano stati fatti inginocchiare.

Ieri sera intorno alle 20, si è consumata una tragedia a San Cataldo, in via Montana, dove a seguito di un incidente con lo scooter è deceduto un giovane di 16 anni, dopo essersi schiantato contro un palo, forse per schivare un ostacolo.

Immediati i soccorsi sul posto, ma il ragazzo è deceduto mentre veniva traspostato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta

 

Ad Agrigento, ad un posto di blocco al Quadrivio Spinasanta ad opera dei Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, sono stati controllati due minorenni a bordo di un ciclomotore Piaggio Liberty. Ebbene, il ciclomotore è risultato rubato lo scorso 16 febbraio nel quartiere di Fontanelle. Il mezzo è stato sequestrato e restituito al proprietario. I due sono stati denunciati per ricettazione.

La marijuana viaggia in ambulanza approfittando dell’emergenza Covid. Agli imbarcaderi dei traghetti che collegano la Sicilia alla Calabria, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 30 chili di marijuana, nascosti in un’ambulanza, scoperti nel corso dei controlli sugli automezzi che sbarcano dai traghetti provenienti da Villa San Giovanni. E’ stato determinante il fiuto del cane antidroga Ghimly, giovane pastore tedesco. Sono state sequestrate oltre 50 confezioni di marijuana, per un totale di 30 chili, che sul mercato siciliano avrebbero fruttato al dettaglio 300mila euro. Il conducente, un messinese di 40 anni, il cui nucleo familiare percepisce il reddito di cittadinanza, è stato arrestato in flagranza per traffico di sostanze stupefacenti. Sequestrati anche contanti, telefoni cellulari e una pistola a salve priva del tappo rosso.

I Carabinieri del Nas di Palermo, in collaborazione con i militari della Stazione di Canicattì, al termine di un controllo a sorpresa, hanno sottoposto a sequestro amministrativo il canile di Canicattì. L’ispezione del rifugio comunale da parte degli ispettori sanitari dell’Arma è durato l’intera giornata: mentre gli animali sono apparsi in buone condizioni, numerose sono state le irregolarità accertate: dalla non idoneità degli spazi di detenzione e di sgambatura degli animali, alla gestione amministrativa dei singoli cani ospitati. Sono queste alcune delle carenze che hanno indotto i Carabinieri a disporre il sequestro della struttura, alla quale, già dal dicembre scorso, è stata comunque inibita l’accoglienza di ulteriori animali. Il sequestro urgente disposto dagli Ispettori del Nas consente comunque all’Ente responsabile del rifugio di provvedere alla salvaguardia ed alla gestione degli 8 cani attualmente ospitati.

Fatale incidente lungo l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, nei pressi dello svincolo per Terrasini. Un morto e tre feriti a seguito dello scontro fra un camion e un furgone. La vittima è uno dei due camionisti, Pietro Serpentania, 49 anni, di Trapani, che è morto sul colpo. Sono in corso indagini della Polstrada per ricostruire la dinamica dell’impatto. Per ore si sono registrati rallentamenti sul tratto autostradale in cui è accaduto l’incidente. Nello scontro hanno subito ferite tre persone: si tratta del figlio della vittima e dei due occupanti l’altro mezzo coinvolto. Il più grave, soccorso dal 118 in “codice rosso”, è stato trasportato all’ospedale Villa Sofia di Palermo. I due mezzi pesanti si sono ribaltati, rovesciandosi oltre il guardrail.

La Corte d’Appello di Palermo ha assolto un palermitano, A M sono le iniziali del nome, 40 anni, proprietario di una casa che sarebbe stata adibita da un’affittuaria a casa d’appuntamenti a Sciacca, ed una colombiana, conosciuta come “Daniela”, di 45 anni, e che è stata l’affittuaria. I due sono stati inquisiti nel 2012 e poi condannati dal Tribunale di Sciacca rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e a 1 anno e 10 mesi, con la sospensione condizionale della pena, perché tra il 2010 e l’agosto del 2012, nell’abitazione vi sarebbe stato un via vai di sudamericane e di presunti clienti. Le ragazze avrebbero percepito tra i 50 e i 70 euro a rapporto. Adesso in secondo grado i due imputati sono stati assolti con formula piena, “perché il fatto non sussiste”.