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Si è concluso il periodo di quarantena per l’equipaggio della Open Arms ormeggiata a largo di Porto Empedocle. “Nessuno è risultato positivo”, ha comunicato il fondatore della ong spagnola, Oscar Camps. Il team, che ha trascorso il Natale in mare, aveva soccorso, nell’ambito della ‘Missione 79’, 265 migranti. “La quarantena è finita, torniamo in mare”, annuncia la ong.

Ad Agrigento, a San Leone, le mareggiate provocano quasi sempre la rottura di un tubo fognario poggiato sulla riva della spiaggia di Mare Nostrum. A seguito di una video-conferenza tra Girgenti Acque e Comune di Agrigento è stato deciso, dopo un sopralluogo in programma giovedì prossimo, di collocare una barriera frangiflutti così da risolvere provvisoriamente il problema in attesa che sia attivato il depuratore del Villaggio Mosè e non vi sarà più bisogno di tale condotta. In proposito alle barriere in mare esprime netta contrarietà il Circolo Rabat di Legambiente, tramite il coordinatore Daniele Gucciardo che afferma: “Non è una posizione preconcetta ma è basata su dati scientifici incontrovertibili, talmente validi che da anni non si realizzano più barriere frangiflutti per proteggere la costa dall’erosione, perchè il rimedio è peggiore del male che si vuol contrastare. Il depuratore consortile del Villaggio Mosè non entrerà in funzione prima di un lustro e le riparazioni d’emergenza durano già da troppo tempo, circa 15 anni, ed è quindi sicuramente importante risolvere il problema, perchè oltre all’inquinamento causato dalle continue rotture, in tutti questi anni le riparazioni, che hanno avuto un costo totale non indifferente, sono state pagate dagli utenti. Proponiamo la creazione di una gabbionata con blocchi prefabbricati sull’arenile tanto facilmente collocabili, quanto facilmente asportabili, oppure, come suggeriamo dal 2010, di trasferire sulla strada tale tratto di condotta”.

Gli agenti delle sezione Volanti della Questura di Agrigento sono dovuti intervenire sull’assembramento verificatosi davanti alla sede centrale delle Poste dove una cinquantina di persone sostavano in attesa del proprio turno.

Un gruppo di gente troppo nutrito che ha necessitato dell’intervento delle forze dell’ordine che hanno pregato le persone che non avevano urgenza a tornare in un altro momento.

 

Circa 50 famiglie residenti nei quartieri di Villaseta e Monserrato, si sono viste notificare dalla Procura di Agrigento, a mezzo carabinieri,  l’avviso di conclusione di indagini circa i ripetuti furti d’acqua avvenuti attraverso allacci abusivi. Le famiglie che risiedono in abitazioni per la maggior parte di proprietà dell’Istituto Autonomo di case popolari, avrebbero dunque sottratto un imprecisato quantitativo di acqua per alimentare le proprie abitazioni.

 

 

La Polizia ha eseguito a Messina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Domenico Virga, 58 anni, indagato di omicidio. Virga, presunto uomo di spicco del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde-Gangi, è ritenuto responsabile come mandante dell’omicidio di Francesco Costanza, commesso tra San Fratello ed Acquedolci, nel Messinese, il 29 settembre del 2001. Costanza, secondo diversi pentiti, sarebbe stato ucciso perché avrebbe tentato di estorcere danaro a imprese impegnate in lavori nel comprensorio territoriale ai confini tra le province di Palermo e Messina, alcune delle quali riferibili all’imprenditore Michele Aiello di Bagheria, ritenuto vicinissimo al capo di Cosa Nostra dell’epoca, Bernardo Provenzano.

Il primo è stato Sambuca di Sicilia. Poi altri Comuni agrigentini hanno seguito l’esempio. Adesso è il Comune di Casteltermini che lancia l’iniziativa delle case nel centro storico ad 1 euro, al fine di recuperare, riqualificare e valorizzare la zona. Il sindaco, Gioacchino Nicastro, spiega: “L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla mia amministrazione e mira a collocare Casteltermini all’interno di un circuito virtuoso che, in sinergia con i privati, tenda a riqualificare il nostro territorio dal punto di vista urbanistico-edilizio e a rilanciarne l’offerta turistica. Nei mesi che seguiranno, periodo necessario al completamento dell’iter burocratico dell’iniziativa, ci dedicheremo costantemente allo studio e alla realizzazione di progetti che possano aumentare l’interesse per l’offerta. A piccoli passi ci incamminiamo verso un futuro diverso, speriamo migliore”.

A Marsala due malviventi, armati di taglierino e con volto travisato, hanno rapinato un prete all’interno della chiesa Trinità in contrada Ranna. Il religioso, un prete di nazionalità straniera che affianca il parroco don Giuseppe Sammartano, avrebbe opposto resistenza, ingaggiando una colluttazione con i rapinatori. Indagano i Carabinieri di Marsala. Un anno addietro la stessa chiesa ha subito due furti nell’arco di un mese. Prima furono rubati una coppa dorata contenente le ostie e poi una mezza dozzina di candelabri in ottone.

Nell’arco di pochi giorni, un altro pacco di droga è stato scoperto sulle spiagge del Trapanese.I carabinieri della compagnia di Trapani, su segnalazione di un militare libero dal servizio, hanno rinvenuto sul litorale di Pizzolungo un involucro, in buono stato di conservazione, contenente 300 panetti di hashish, confezionati con cellophane e nastro adesivo, per un peso complessivo di 33 chilogrammi. Il carico, marchiato “Blue dream”, venduto al dettaglio avrebbe fruttato circa 300 mila euro. Giorni addietro un altro pacco della stessa sostanza e dello stesso peso è stato trovato sulla spiaggia di Birgi Sottano dai Carabinieri della Compagnia di Marsala. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza della sostanza stupefacente.

La buona notizia è che non c’è nessuna vittima da coronavirus nelle ultime 24 ore.
I nuovi casi sono 11, 3 i ricoverati e 65 i soggetti guariti dal covid.
Il rapporto fra i tamponi effettuati (387) e i contagiati si attesta al 2,8 per cento.
Questi i dati che giungono attraverso il consueto bollettino diffuso dall’Asp di Agrigento.

Sono 31 le persone che complessivamente risultano ricoverate in degenza ordinaria o sub-intensiva e 6 ricoveri in terapia intensiva. Dei 31 ricoverati in reparti non intensivi, 19 sono all”ospedale San Giovanni di Dio, 10 al Giovanni Paolo II di Sciacca e 2 in un altro ospedale fuori provincia.

Dei 6 ricoveri in terapia intensiva, 5 sono al San Giovanni di Dio e 1 al Giovanni Paolo II. Sette i ricoverati nelle strutture adibite per l’emergenza e di queste 3 al Sciacca Covid hotel, 3 al Ribera Covid hotel e 1 in un Covid hotel fuori provincia.

Il prefetto Maria Rita Cicciufa rende noti i dati dei controlli serrati eseguiti dalle forze del’ordine in tutta la provincia di Agrigento nei primi giorni in “zona rossa”:

Più di 800 persone controllate, 7 multe, ispezionate 463 attività commerciali, e sono stati 12 i provvedimenti di chiusura.

Così il Prefertto: “Nel corso dell’incontro sono stati rimodulati i servizi dinamici di vigilanza e controllo del territorio concernenti il rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, con particolare attenzione alle aree in cui sono più frequenti fenomeni di assembramento. I controlli sono stati rivolti, oltre che alla verifica del corretto uso delle mascherine e del divieto di assembramento all’interno dei comuni,anche all’osservanza delle norme più stringenti riguardanti l’operatività degli esercizi pubblici, nonché gli spostamenti non solo all’interno dei vari territori comunali, ma anche tra comuni diversi”.

Un messaggio per lettera è giunto ai sindaci, dal prefetto nel quale si invitano gli stessi ad attivare le polizie locali, per continuare ad effettuare i controlli e i servizi di vigilanza.