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Il comune di Agrigento così com’è adesso, ma anche all’epoca dell’amministrazione Firetto, è – ed è stato – intenzionato a riqualificare i beni confiscati alla criminalità organizzata, per poterli destinare ad abitazioni che possano arginare il disagio abitativo.

Ciò che serve, dunque, sono i fondi e attualmente servono 2.100.000 euro, per realizzare 16 unità abitative di diverse superfici.
I progetti di fattibilità tecnico economica, in linea amministrativa, sono stati approvati.

L’Esecutivo di Franco Miccichè – con in mano il piano dei lavori per il completamento di tre stabili da destinare ad alloggi sociali per fronteggiare il disagio abitativo al Villaggio Mosè – adesso si sta muovendo per partecipare all’avviso pubblico per il Po Fesr Sicilia 2014/2020: “Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali”.

Condanna definitiva per Calogero Tulumello, 46 anni e Girolamo Tulumello, 23 anni, padre e figlio di Realmonte accusati di estorsione ai danni del medico, Melchiorre Scaturro. I due sono accusati di aver chiesto al medico 10 mila euro. La moglie del medico, in aula, ha poi parlato di presunte minacce, fatte a suo marito, riguardanti lei e le loro figlie.

Appello degli imputati rigettato dalla Corte di Cassazione che ha confermato le condanne già inflitte nei precedenti gradi di giudizio. e dunque 3 anni e sei mesi per il 46enne e 2 anni e 8 mesi per suo figlio.

 

 

l’Assessorato regionale ai Beni Culturali il progetto, ha approvato un finanziamento di 231 mila euro per il Teatro di Messina per effettuare interventi urgenti di restauro e riqualificazione ma anche di adeguamento tecnologico.

Il “restyling” del foyer del teatro “Vittorio Emanuele” di Messina si propone di effettuare anche operazioni che riguardano il risanamento e isolamento del terrazzo soprastante il foyer, sostituzione di infissi e revisione/sostituzione dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, restauro e rifacimento di parte degli stucchi interni, trattamento dei materiali lapidei composti da conci e cornici in cattive condizioni conservative.

Fermento di preparativi per il prossimo “La Sicilia delle donne – Festival del genio femminile in Sicilia”, che avrà luogo nel mese di marzo 2021.

Il festival che vede come protagonista il multiforme ingegno declinato dalle donne in molteplici settori: dall’Arte alla Matematica dalla Letteratura all’Astronomia all’Arte di governo al Giornalismo alla Filosofia. Le direttrici artistiche, Marinella Fiume, scrittrice e curatrice dell’unico esistente dizionario “Siciliane”, e Fulvia Toscano, anima del festival di successo NaxosLegge, e animatrici culturali.

P questa prima edizione 2021 hanno scelto come tema: “Donne in scena”, ne saranno protagoniste le tante donne di Sicilia che hanno dominato la scena in tutte le arti: musica, canto, danza, cinema, teatro.

“Anziché approntare le misure necessarie per il sistema sanitario regionale ha fatto passare l’estate e poi è arrivato l’autunno. Ieri chiedeva a gran voce misure più restrittive.
Oggi esorta i prefetti a maggiori controlli e chiede l’intervento dell’Esercito. No, presidente, non è così che si governa”.
Lo dice l’ex sindaco di Agrigento, oggi consigliere comunale, Lillo Firetto.
“Già la Sicilia ha attività al collasso, licenziamenti alle porte, economia in crisi, famiglie alla fame e ci si aiuta come si può – continua Firetto – le pensioni dei nonni, il reddito di cittadinanza, la Caritas. Fino a quando? Le altre regioni cambiano colore. Guardano alla ripresa, lenta, faticosa, ma pur sempre una ripresa”.

E’ caccia al nuovo milionario nel piccolo centro di Cattolica Eraclea. Infatti, sono stati vinti ben due milioni di euro con un tagliando del gratta e vinci “Miliardario maxi”. In questo periodo di zona rossa, sono poche le persone di fuori che arrivano nel centro agricolo della provincia agrigentina, quindi, si ha la quasi certezza che a vincere sia stata una persona del posto.

«Zona arancione per tutta la Sicilia, controlli serrati per il rispetto delle regole, mettendo in campo ogni forza locale o nazionale disponibile; zone rosse solo quando necessarie, mirate e territorialmente individuate per affrontare le specifiche situazioni di emergenza. Questa è la soluzione proposta dalla Lega, in un’ottica di leale collaborazione con il governo regionale e richiamando alle proprie responsabilità il governo nazionale». Lo ha detto il segretario regionale della Lega Nino Minardo.

«La Lega vuole stigmatizzare le fughe in avanti di chi propaganda un improbabile ed inaccettabile “liberi tutti”, (magari accontentandosi di fomentare gli animi dei cittadini) ma ricorda anche, a distanza di una settimana, i limiti della zona rossa nella nostra Regione, limiti che si stanno evidenziando in tutta la loro drammaticità- aggiunge – Vi sono condizioni di disparità evidente tra le categorie produttive e anomalie nei criteri di prosecuzione delle attività che non sono più sostenibili. Chiaramente la Lega condivide in pieno la preoccupazione espressa dal Presidente della Regione sulla necessità di limitare al massimo la diffusione dei contagi così come riconosce il grande impegno profuso da Musumeci e Razza per dotare la rete regionale di un efficiente sistema di terapia intensiva superando le gravissime criticità di sistema accumulatesi da tanti, troppi anni». «Ora però – dice – ci vogliono soluzioni nuove che garantiscano tanto l’interesse pubblico supremo, quello alla salute, quanto gli interessi economici di intere categorie ormai allo stremo. Per questa ragione riteniamo opportuna che il governo regionale chieda al governo nazionale la riclassificazione della Sicilia in zona arancione».

Una proposta sposata anche dal Pd: «Ora anche la Lega, attraverso il suo segretario regionale, sposa le ragioni che il Pd aveva illustrato già fin dallo scorso 18 gennaio, e richiama alla responsabilità il presidente della Regione Musumeci affinchè venga revocata una irragionevole zona rossa regionale, circoscrivendo invece l’estrema limitazione solo alle aree dove maggiore è il numero di contagi» ha detto Nello Dipasquale parlamentare regionale del Partito democratico e deputato segretario all’Ars.

«Certo appare quantomeno strano che una forza di governo sia costretta a presentare un ordine del giorno, invece di confrontarsi con il presidente nelle adeguate sedi istituzionali. Sembra l’ennesima conferma – continua – di come il presidente Musumeci si ostini a rifiutare il confronto non solo con le opposizioni ma anche con le forze che sostengono il suo esecutivo. Il Pd con grande senso di responsabilità sosterrà l’ordine del giorno della Lega – conclude Dipasquale – per recuperare l’immenso e gravissimo errore commesso dal presidente della Regione».

Anche i centri vaccinali della Sicilia affermano: “Se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l’Aifa, e tentare di colmare il gap”. Questo perché oltre alle meno dosi di vaccino Pfizer consegnate, il problema altrettanto serio è il mancato arrivo delle siringhe che consentano di estrarre dalle fiale la giusta quantità di vaccino. Insomma, mancano le siringhe di precisione.

In assenza di queste, le strutture riferiscono che si stanno utilizzando le siringhe per la tubercolina, che però non permettono di estrarre sei dosi.

E da altri centri vaccinali aggiungono: “Mentre per i vaccini c’è un calendario, per le siringhe di precisione non sappiamo quante aspettarcene a quando arriveranno”.

Un assicuratore di 62 anni che ha continuato a esercitare la sua attività, incontrando clienti, e continuando a fare vita normale nonostante fosse positivo al Covid-19 è stato arrestato da carabinieri della stazione di Linguaglossa. La Procura di Catania ha disposto i domiciliari per violazione delle norme emanate per il contenimento della pandemia.

L’uomo, che risultato positivo da alcuni giorni al Covid 19, secondo indagini di militari dell’Arma e della polizia locale, ha continuato a svolgere la propria attività lavorativa, recandosi anche a fare la spesa all’interno di alcuni supermercati. Con questo atteggiamento, secondo la Procura di Catania, avrebbe “messo a repentaglio l’incolumità pubblica, sottoponendo i soggetti terzi con i quali è venuto a contatto e non, a rischio di contrarre il virus”. L’uomo è stato bloccato da carabinieri nella sua sede di lavoro subito dopo aver ricevuto un cliente, che era ignaro della positività del 62enne.