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In Sicilia il vaccino della Johnson e Johnson approderà a metà aprile. Così conferma il presidente della Regione, Nello Musumeci, che afferma: “La campagna vaccinale torna in Sicilia a ritmi sostenuti e nella giornata di ieri sono state superate le 20mila dosi inoculate. Nei prossimi giorni contiamo di assestare ulteriormente il dato e di completare il coinvolgimento dei medici di famiglia, a cui possiamo destinare una ulteriore dotazione di vaccini Moderna. A metà aprile, inoltre, è previsto l’arrivo tanto atteso delle prime dosi del vaccino Janssen di Johnson&Johnson, ancora in numero ridotto, ma sarà il primo a dose singola a venire distribuito”.

Il report dell’Asp di Agrigento, riferito a ieri e mandato stamattina presto, registra un aumento record di casi con 175 nuovi positivi. Mai registrati così tanti dall’inizio della pandemia. Attualmente in provincia ci sono 1.882 positivi di cui 84 ospedalizzati. Di questi 12 in terapia intensiva (7 al Giovanni Paolo II di Sciacca e 5 al San Giovanni di Dio ad Agrigento).

A Favara, dove la situazione si fa sempre più pesante, sono 168 le persone attualmente in trattamento con numero di positivi aumentato in un solo giorno di 21.

La Corte d’Appello di Palermo, sezione Lavoro, ha respinto l’impugnazione proposta dalla Tua Srl contro il proprio dipendente Giuseppe Donisi, segretario generale della Filt Cgil di Agrigento, avente ad oggetto il suo licenziamento avvenuto nel 2017. Donisi è stato assistito nel primo e nel secondo grado di giudizio dall’avvocato Alessandro Rampello. Tale sentenza ha quindi confermato la sentenza con cui il Tribunale di Agrigento, a maggio del 2020, ritenendo il licenziamento illegittimo e ingiusto, ha già condannato la Tua srl a reintegrare il lavoratore nel proprio posto di lavoro, riconoscendogli un risarcimento economico pari a 12 mensilità di retribuzione e condannando, altresì, l’azienda a pagare i contributi previdenziali e assistenziali dalla data del licenziamento all’effettivo reintegro, oltre che al pagamento delle spese processuali. L’azienda Tua Srl, che gestisce il trasporto pubblico ad Agrigento, è stata quindi condannata a reintegrare il lavoratore licenziato. La Cgil di Agrigento e la Filt-Sicilia esprimono soddisfazione per la sentenza.

Ad Agrigento, nell’aula magna del Consorzio Universitario, in collaborazione con l’associazione “Strada degli Scrittori”, presieduta da Felice Cavallaro, è stato presentato il libro di Ornella Sgroi intitolato “E’ la coppia che fa il totale”. La scrittrice catanese, giornalista e critico cinematografico, è intervenuta in streaming, insieme ai comici palermitani Ficarra e Picone, che quest’anno festeggiano i 25 anni di carriera ed a cui è dedicato il libro della Sgroi.

Ad Agrigento oggi sit-in di protesta innanzi alla Prefettura dei lavoratori agricoli forestali stagionali, nell’ambito di una mobilitazione su scala nazionale proclamata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil allorchè il “Decreto Sostegni” ha escluso i lavoratori agricoli forestali stagionali, i lavoratori degli agriturismi e i florovivaisti da ogni tipo di ristoro.

La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna all’ergastolo a carico di Mamadou Kamara, 20 anni, ivoriano, ospite dell’ex Cara di Mineo perché riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto del 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie, Mercedes Ibanez, di 70 anni. La sentenza di primo grado è stata emessa l’8 febbraio del 2019. L’imputato si è sempre dichiarato innocente. Lui rientrò in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, e fu bloccato da militari dell’esercito e da un ispettore capo della polizia in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Tra gli atti del processo prodotti dall’accusa vi sono le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e si avvicina alla villa. Furono rinvenuti anche parte di un braccialetto che l’ivoriano aveva nello zainetto dove nascondeva la refurtiva, i suoi pantaloni sporchi di sangue e le ciabatte della vittima.

La Procura della Repubblica di Gela ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 36 indagati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Magna magna” all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, dove la mensa sarebbe stata una sorta supermarket in cui approvvigionarsi a sbafo. Sono stati almeno 500 i furti commessi e documentati in soli due mesi dai Carabinieri. E qualcuno degli indagati è stato sorpreso persino a orinare nei locali. Coinvolti sono alcuni dipendenti della ditta incaricata della sanificazione e del supporto alle cucine all’interno dell’azienda ospedaliera, loro familiari, cuochi, operatori sanitari e anche il cappellano dell’ospedale. Il danno è stato quantificato in poco più di 24mila euro nei due mesi di attività di indagine dei Carabinieri di Gela. Gli indagati in maniera sistematica avrebbero asportato dalla cucina dell’ospedale prodotti nascosti all’interno di sacchi di plastica neri, mascherandoli come sacchi per rifiuti.

1.505 nuovi positivi al Covid19 su 32.182 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%.

La Sicilia resta quinta per numero di contagi giornalieri.

Le nuove vittime comunicate dalla Regione in seguito a un ricalcolo con i dati incompleti dei mesi scorsi sono 258 e portano il totale a 5.015.

Il numero degli attuali positivi è di 21.752 con 4.475 casi in meno rispetto a ieri; anche questo dovuto a un ricalcolo dei dati incompleti sul numero dei guariti nelle ultime settimane: 6.022.

Negli ospedali i ricoverati sono 1.317, 30 in più rispetto alla giornata precedente, quelli nelle terapie intensive sono 168, 4 in più rispetto a ieri.

I nuovi positivi per province:

Palermo 471

Messina 128,

Catania 238,

Trapani 135,

Agrigento 181,

Caltanissetta 110,

Siracusa 110,

Ragusa 84,

Enna 48.

Circa 100mila Identità Digitali Poste ID rilasciate. È questo lo straordinario traguardo raggiunto da Poste Italiane in provincia di Agrigento.

L’Identità Digitale di Poste Italiane consente di accedere in modo sicuro e veloce a tutti i servizi abilitati allo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale che permette ai cittadini e alle imprese di utilizzare un’unica password per tutti i servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e imprese aderenti, garantendo la spinta digitale necessaria alla ripartenza del Paese.

Poste Italiane è il più prezioso motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, che collega fisicamente e digitalmente clienti, cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione” –  ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante durante la recente presentazione del nuovo piano strategico “Sustain and Innovate” 2024 -. Un esempio è l’identità digitale SPID distribuita per oltre l’80% da Poste che ne gestisce gli accessi. Si tratta di 15 milioni di italiani”.

Per richiedere l’Identità Digitale di Poste Italiane è sufficiente accedere a posteid.poste.it e scegliere uno dei metodi di riconoscimento disponibili.

Ottenere SPID da casa è molto semplice: i titolari di un conto Bancoposta o di una carta Postepay abilitati all’operatività online possono ottenere SPID in modalità completamente digitale dal sito posteid.poste.it.

In alternativa è possibile registrarsi tramite l’App PosteID, scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play, e identificarsi con un documento elettronico (Passaporto o Carta d’Identità Elettronica) o tramite un bonifico di 1€ disposto da un conto a sé intestato (importo che sarà restituito in automatico, al netto delle eventuali commissioni bancarie applicate dalla banca del richiedente). Con l’App PosteID anchel’utilizzo dell’identità digitale è molto semplice: è sufficiente inquadrare il QR Code riportato sulle pagine di login e autorizzare le richieste d’accesso attraverso il riconoscimento facciale.

E’ possibile anche richiedere l’Identità Digitale registrandosi su posteid.poste.it ed effettuare il riconoscimento di persona direttamente in un Ufficio Postale. Si ricorda che nell’ottica di limitare attese e assembramenti e per agevolare l’operatività del servizio, per richiedere il rilascio dell’Identità Digitale SPID negli Uffici Postali della provincia di Como è necessario prenotarsi tramite una delle APP di Poste Italiane (Ufficio Postale, BancoPosta o Postepay), Whatsapp al numero 371-5003715 o il sito www.poste.it.