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Pubblicata la graduatoria relativa al bando di 5 milioni di euro complessivi per la riqualificazione delle sale cinematografiche siciliane emanato dall’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Il finanziamento consente la possibilità di realizzare un’ampia possibilità di opere: da quelle di tipo edilizio a quelle relative all’impiantistica, ricomprendendo tra questi ultimi anche gli impianti di proiezione digitale e quelli audio, le opere di climatizzazione, i sistemi di sbigliettamento automatico, gli arredi nonché gli interventi per l’ottimizzazione del consumo energetico e quelli di produzione di energia elettrica, funzionali alla struttura.

Il bando ha previsto anche una particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e agli interventi che facilitano la fruizione in sala da parte delle persone con diverse esigenze e abilità, inclusa la dotazione di strumenti per la fruizione di audioguide e sottotitoli, in linea con le raccomandazioni generali che l’assessore Samonà ha voluto fornire, sin dal proprio insediamento, a tutte le strutture culturali dell’Assessorato.

“Le sale cinematografiche sono spazi di condivisione e di promozione culturale importanti per la crescita delle comunità. Attraverso questo bando – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – il Governo regionale ha voluto dare un segnale di forte attenzione a un settore che soffre di una profonda crisi, aggravata a partire dal 2020 a causa delle restrizioni dovute all’emergenza pandemica. I cinema assumono particolare importanza nella rigenerazione dei territori e sono spesso elementi fortemente identitari soprattutto per i piccoli centri. Questo bando, insieme a quello che ha finanziato il restauro di oltre cento teatri in Sicilia, testimonia la nostra volontà di porre i beni culturali al centro di una grande strategia di sviluppo della Sicilia, che parta dal recupero di luoghi emblematici”.

Destinatari del bando sono sia le imprese a gestione diretta, con un contributo massimo di 100.000,00 Euro finanziabile fino al 70% delle spese ammissibili, che i soggetti no-profit, con il 100% del finanziamento fino a un investimento massimo di 50.000,00 euro. Unica condizione: avere la sede legale in Sicilia.

A Palermo domani giovedì 9 dicembre, alle ore 12, nella chiesa di San Domenico, sarà inaugurato un monumento commemorativo a custodia dell’urna contenente le ceneri dell’archeologo Sebastiano Tusa, assessore regionale ai Beni culturali del governo Musumeci, vittima della sciagura aerea avvenuta in Etiopia il 10 marzo del 2019. Alla cerimonia, a cui la città potrà partecipare, saranno presenti il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il governo regionale, la soprintendente ai Beni culturali di Palermo, Selima Giuliano, la soprintendente del Mare e vedova di Tusa, Valeria Li Vigni, il priore di San Domenico, padre Sergio Catalano, il responsabile dell’Ufficio speciale Progettazione della Regione, Leonardo Santoro, e l’artista Michele Canzoneri, che ha realizzato il monumento commemorativo.

“Meglio mai che tardi. È proprio il caso di dirlo, il governo Musumeci riesce perfino a sovvertire la saggezza popolare dei proverbi. Vorremmo capire infatti che senso ha rispondere con vergognosa lentezza a problemi che sono stati ampiamente superati dai fatti.  A questo punto meglio non ascoltarle nemmeno le risposte, visto che sono totalmente inutili. E il bello che all’epoca, nella mia interpellanza, chiedevo, illudendomi,  una risposta urgente”.

 Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, che oggi, a sala d’Ercole, si è visto rispondere, dopo quasi 4 anni,  a una interpellanza del febbraio 2018 sui piani del governo Musumeci per ostacolare la concessione di autorizzazioni per  la ricerca di idrocarburi nell’area tra Gela e Licata”

 “La carta su cui è stata scritta – commenta Di Caro – sì è quasi ingiallita per il tempo trascorso, la concessione è stata rilasciata, le opere realizzate. Manca poco e ci saranno pure le pompe di benzina pronte ad erogare il carburante. Non ho voluto nemmeno sentire la risposta, che suonava tanto di presa in giro. E lo stesso vale praticamente per tutte le risposte avute dai miei colleghi”.

“Tenere l’aula aperta per dare risposte del genere – conclude  Di Caro – è praticamente inutile, anzi, a dirla tutta, forse è inutile fare le interrogazioni e le interpellanze. Specie se si considera che ora Musumeci e la sua giunta sono alle prese con un’attività più importante che dare risposte ai cittadini: la campagna elettorale”.

Michele Cimino, alla guida di Amat Palermo, e’ il nuovo presidente di Asstra Sicilia, organizzazione datoriale maggiormente rappresentativa del settore del trasporto pubblico locale e regionale.

L’assemblea ha eletto vice presidente Massimo La Rocca, direttore generale di Atm Trapani e componenti del Comitato di presidenza Samuela Scelfo, in rappresentanza del gruppo Sais Trasporti, Giuseppe Campagna, presidente di Atm Messina e Salvatore Fiore, direttore generale di Fce Catania.

“Abbiamo provveduto a definire al meglio la rappresentanza dell’associazione – dice il neo presidente Michele Cimino – da un lato valorizzando la peculiarita’ delle Citta’ metropolitane e della mobilita’ urbana, sia su gomma che su ferro anche con l’importante contributo che apportera’ Fce Catania, in quanto servizi sempre piu’ centrali nell’ambito della ripresa economica dell’isola e delle linee attuative del Pnrr volute dal governo nazionale, dall’altro nell’ottica della continuita’ associativa”. “Riconosciuti il lavoro di squadra ed i risultati ottenuti in questi anni – aggiunge il vice presidente La Rocca – vengono valorizzate anche realta’ urbane piu’ piccole come Trapani”.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, con sentenza n. 03388/2021 del 6.12.2021, ha accolto, ritenendolo fondato, il ricorso proposto dall’Avv. Vincenzo Caponnetto e dall’Avv. Michele Melfa, avverso le delibere dell’ASP Palermo e dell’ASP Agrigento che avevano rettificato la graduatoria per il conferimento di incarichi a tempo determinato di OSS per l’emergenza COVID riposizionando il loro assistito in fondo alla stessa graduatoria ed escludendolo dalla disposta proroga, sino al 30.06.2021, dei contratti di lavoro in scadenza al 31.12.2020

Accogliendo le tesi difensive degli Avvocati Vincenzo Caponnetto e Michele Melfa il TAR Palermo ha ribadito il principio  nell’ambito delle procedure comparative e di massa, laddove il candidato abbia allegato i titoli richiesti entro il termine previsto dal bando, l’attivazione del c.d. soccorso istruttorio di cui all’art. 6 della legge n. 241 del 1990 è necessaria per le finalità proprie di detta procedura che, in quanto diretta alla selezione dei migliori candidati a posti pubblici, non può essere alterata nei suoi esiti da meri errori formali, come accadrebbe se un candidato non risultasse vincitore per un refuso facilmente emendabile con la collaborazione dell’amministrazione, così come avvenuto nel caso di specie ove non sono contestati il possesso, nel termine previsto nel bando, e la mancata allegazione, del titolo di studio, ma soltanto la sua materiale indicazione in una casella diversa dall’apposito spazio predisposto nel modulo della domanda telematica.

Era onere, invece, della P.A. in virtù dei principi di collaborazione, affidamento, buon andamento della P.A. e conservazione dell’efficacia dell’atto amministrativo tenere conto dell’effettivo possesso del titolo di studio da parte del ricorrente e non, invece, appellarsi ad una imprecisione meramente formale, scevra di alcuna reale ripercussione rispetto agli obiettivi della P.A. stessa, azzerando il punteggio del candidato, escludendolo di fatto dalla possibilità di ottenere l’incarico in concorso.

Il TAR Palermo ha quindi condannato l’ASP Palermo al risarcimento del danno patrimoniale pari alle retribuzioni, accessori ad esse collegate ivi compresi i versamenti previdenziali, che sarebbero spettate al lavoratore senza l’illegittimo licenziamento, al risarcimento in forma specifica del danno curriculare causato obbligando la P.A. alla ricostruzione giuridica della carriera lavorativa del lavoratore, oltre al pagamento delle spese di giudizio.

L’assessorato regionale agli Enti Locali, retto da Marco Zambuto, ha stanziato due milioni di euro per opere di recupero e riqualificazione del centro storico della città di Agrigento. Il relativo decreto è stato pubblicato lunedì scorso, 29 novembre, dal Dirigente Regionale Margherita Rizza.

“All’impegno economico già disponibile, ovvero due milioni di euro – spiega l’assessore Zambuto – adesso dovrà seguire la scelta dei progetti a disposizione, individuando eventualmente delle priorità di intervento rispetto ad altre. A tal fine auspico massima collaborazione con l’Amministrazione comunale. E in tale contesto sarà utile l’azione del componente dell’Ufficio di Gabinetto dell’Assessorato, Simone Gramaglia, che ha seguito personalmente tutta la procedura necessaria ottenendo il risultato odierno”.

Allarme a Palermo: ancora un caso di bambini di pochi mesi ricoverati all’ospedale “Di Cristina” perché intossicati da sostanze stupefacenti. In meno di un mese sono già quattro. Adesso l’ultima è una bimba di 11 mesi giunta in condizioni critiche. E’ stata ricoverata immediatamente nel reparto di Rianimazione. Dagli esami effettuati è emerso che ha assunto cannabinoidi. Sono stati attivati i Servizi sociali del Comune e il Sert dell’Azienda sanitaria per gli accertamenti sulla famiglia di provenienza. Informata la Procura della Repubblica.

Blitz antidroga a Bagheria. I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere a carico di 4 indagati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, trasporto, cessione, commercio e vendita di droga. Nell’inchiesta, coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo, Salvatore De Luca, sono indagate altre 25 persone nei confronti delle quali si eseguono decreti di perquisizione. Le indagini sono state condotte dal 2016 al 2018, e hanno svelato una base di spaccio a Bagheria, dove è stata venduta cocaina, eroina e hashish nelle province di Palermo e Trapani. Nel corso dell’inchiesta sono già state arrestate 4 persone in flagranza di reato, e sequestrati circa 110 grammi di cocaina e 170 grammi di eroina.

Dopo sei anni e mezzo di servizio, il capo della Squadra Mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti, saluta la città. Da giovedì prossimo, 9 dicembre, sarà in servizio a Pisa per svolgere le funzioni di Vicario del Questore. Ruperti, in occasione di una riunione di commiato, ha affermato: “E’ stata un’esperienza formativa che porterò sempre nel cuore. Sono stati sei anni e mezzo trascorsi a lavorare in città, un meraviglioso periodo in questa magnifica terra, tra impegno e dedizione verso Palermo, a cui ritengo di aver dato ma che, ne sono certo, mi ha dato tantissimo. Con orgoglio ed estrema soddisfazione abbiamo raccolto dai cittadini, che si sono rivolti fiduciosi alla struttura che ho avuto il privilegio di dirigere, sentimenti di vicinanza, plauso e gratitudine in risposta alle istanze che quotidianamente ci venivano indirizzate. Molto resta da fare ma, sono certo che, proseguendo nell’essenziale e necessario intreccio tra ascolto e dialogo, crescerà la collaborazione dei cittadini, indispensabile componente per poter soddisfare le istanze dei singoli che richiedono sicurezza e risposte adeguate”.

Tra il governo regionale e i sindacati è stato raggiunto un accordo per pagare i premi di rendimento ai dipendenti della Regione Siciliana. Saranno pagati premi minimi di 800 euro per la categoria più bassa fino a un massimo di 1.800 euro per i funzionari di grado più alto. La somma stanziata è di oltre 27 milioni di euro. E non solo: l’accordo prevede anche lo stanziamento di oltre 10 milioni e mezzo di euro per gli straordinari. Allo stesso tempo sono stati sbloccati i ristori alle attività produttive, sinora bloccati tra ricorsi al Tar e questioni burocratiche.