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La Guardia di Finanza, su disposizione del Tribunale di Palermo, ha sequestrato ben per 1 milione e 371mila euro ad un avvocato di Palermo, già presidente del Consiglio di amministrazione di una fondazione di Bagheria, attiva nel settore dei corsi di formazione e di aggiornamento professionale, con fondi della Regione Siciliana. In particolare, il professionista, tra il 2017 ed il 2019 avrebbe trasferito parte dei fondi ricevuti dalla Regione su conti correnti personali o intestati ad altre fondazioni sempre a lui riconducibili, per poi utilizzarli per scopi strettamente personali. L’avvocato è stato denunciato alla Procura per i reati di peculato ed autoriciclaggio. Il sequestro per equivalente, ovvero nella stessa misura e a garanzia della restituzione del profitto del reato, ammonta a complessivi 1 milione e 371mila euro, tra disponibilità finanziarie, conti correnti, polizze e fondi di investimento, una villa ad Ustica e due unità immobiliari a Palermo.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, rinvia la resa dei conti. All’azzeramento della giunta si procederà solo dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio del Bilancio, proposto dal governo fino al termine massimo consentito, ovvero il prossimo 30 aprile, quindi 4 mesi dal primo gennaio. Il voto sull’esercizio provvisorio è in calendario martedì prossimo. Secondo i beni informati, gli assessori hanno convinto Musumeci che non è opportuno che la Sicilia incorra in una situazione di mancanza di un governo e contemporaneamente senza un bilancio. Inoltre, alcune forze politiche sarebbero scettiche sulla formazione di una nuova giunta come strumento per risolvere la crisi. Il dibattito è quindi rinviato alla prossima settimana.

A Palermo oltre 5,5 tonnellate di gas in bombole, stipate all’interno di 2 container provenienti dalla Cina e destinate ad una società di Marsala, sono state sequestrate dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli al porto, in collaborazione con la Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati nei controlli dei flussi merce in import ed export. In particolare, da accertamenti è emerso che si tratta di un tipo di miscela artificiale e, nello specifico, di gas fluorurati a effetto serra, prodotti in laboratorio dall’americana “The Chemours Company”. Il riscontro sull’effettiva titolarità americana dell’eco-brevetto, ha permesso di appurare l’effettiva violazione del diritto di proprietà intellettuale per la realizzazione della particolare miscelazione di gas importata in Italia. Il rappresentante legale dell’importatrice marsalese è indagato per contraffazione e ricettazione.

Si è svolta la prima sessione di vaccinazione dei bambini sopra i 5 anni al Policlinico di Palermo, con un bilancio positivo, secondo il responsabile delle vaccinazioni, Claudio Costantino, che afferma: “Siamo riusciti a fare più dei 15 vaccini che avevamo previsto con le prenotazioni. E’ un’ottima risposta da parte dei genitori, ma abbiamo visto anche i bambini felici. Con la variante Omicron abbiamo capito che il virus ormai circola in modo incontrollato. E’ fondamentale, dunque, vaccinare i nostri bambini perché, anche se sviluppano forme di infezione più lievi, ad alcuni può capitare il ‘lungo covid’, con conseguenze a lungo termine. Dobbiamo proteggerli”.

Non accenna ad attenuarsi, anzi il contrario, lo scandalo del cimitero dei Rotoli a Palermo dove attualmente giacciono non sepolte circa 940 bare. Non è stata ancora avviata la trasformazione della sezione 473 in campo di inumazione per ospitare quasi 400 defunti. Il progetto è stato già fornito all’amministrazione comunale lo scorso anno dal professore Nunzio Scibilia, e prevede una serie di terrazzamenti dove posizionare le diverse file delle sepolture nella nuda terra a prezzi popolari, 160 euro con concessione decennale. Inoltre, la riparazione del forno crematorio, che dopo alcuni rinvii avrebbe dovuto concludersi lo scorso 5 gennaio, slitta di altri sei mesi. Il consigliere comunale di Palermo del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo, interviene così: “Per le cremazioni occorre recarsi a Misterbianco, a Messina, o addirittura in Calabria. Speravamo che entro gennaio il forno tornasse in funzione, ma abbiamo ricevuto la notizia che si è ancora in fase di aggiudicazione del progetto e che serviranno altri sei mesi”.

“L’assegnazione del carburante agricolo agevolato è la prima attività annuale dell’intero mondo agricolo ma le nuove regole di presentazione delle richieste stanno determinando troppi ritardi”.

Lo scrivono in una lettera a firma congiunta inviata all’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla e al dirigente generale Dario Cartabellotta, i presidenti regionali di Cia Rosa Giovanna Castagna e Copagri Natale Mascellino.

Nella lettera si chiede che l’assegnazione del carburante agricolo avvenga con le medesime modalità degli anni scorsi, ovvero assegnazione del 50% sul prelevato dell’anno precedente a seguito di autocertificazione del produttore, completamento della richiesta entro il 30 giugno 2022. Questa procedura è possibile poiché fino al 31 marzo è attivo lo stato di emergenza per cui molte procedure possono essere semplificate, rispettando le norme e garantendo i diritti deli agricoltori. 

Nella lettera viene reiterata, inoltre, la richiesta di incontro anche in videoconferenza per affrontare diverse problematiche del mondo agricolo.

 L’Ordine dei medici di Palermo ha sospeso i primi 10 medici che non sono in regola con l’obbligo vaccinale a seguito dell’istruttoria avviata a dicembre scorso.

I provvedimenti sono stati emessi a seguito delle nuove procedure di accertamento dell’inadempienza e sospensione dall’esercizio della professione passati in capo agli Omceo provinciali per il tramite della Federazione nazionale Fnomceo, responsabile del trattamento dei dati personali.

L’istruttoria dei primi 10 iscritti si è conclusa stamattina. Un lavoro in progress che potrà determinare ulteriori sospensioni, efficaci fino alla comunicazione dell’avvenuto adempimento vaccinale.

I medici sospesi non potranno percepire alcuna retribuzione o altro compenso.

In riferimento alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’istruzione, Roberto  Lagalla  l’Anci Sicilia  evidenzia di aver denunciato in una nota ufficiale, inviata stamattina, ai rappresentanti del Governo,  la mancanza di dati certi  e di aver apertamente chiesto il rinvio dell’apertura delle scuole.

La nota aveva espressamente  abbiamo chiesto di conoscere i dati certi relativi al numero dei contagiati comune per comune, all’incidenza degli stessi su 100.000 abitanti, al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in aree mediche insieme al numero delle persone vaccinate.

L’ANCI  Sicilia chiama  tutti  alle proprie responsabili e si riserva di comunicare le ulteriori decisioni che scaturiranno dall’assemblea di tutti i sindaci ancora in corso in videoconferenza.

Attribuire all’ANCI Sicilia  posizioni diverse da quelle di una forte preoccupazione per la crescente gravità è privo di ogni fondamento.

“La Regione non può far finta di nulla sulla controversa realizzazione dell’impianto biogas a Montallegro, in provincia di Agrigento” lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro, che sul tema ha chiesto un’audizione urgente in commissione Territorio e Ambiente all’Ars, in presenza dell’assessore dell’Energia e Servizi di Pubblica Utilità, del dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti, dell’assessore Territorio e Ambiente, del dirigente generale del dipartimento Urbanistica e del sindaco di Montallegro.

“Nonostante la contrarietà del Comune – prosegue Di Caro – il governo Musumeci potrebbe autorizzare la  realizzazione, in prossimità del centro abitato di Montallegro, di questo impianto per trasformare i rifiuti in gas. Si tratta di un progetto del 2017, presentato  dalla ditta Catanzaro che è anche la titolare della discarica di Siculiana. L’impianto avrebbe già i pareri autorizzativi regionali, che però sono stati rimessi in discussione dal Comune che teme rischi per gli abitanti. La giunta regionale, cui spetta l’ultima parola, non può decidere di superare il parere del Comune dando un via libera d’imperio al progetto. Il caso rischia di diventare un precedente molto pericoloso. Pensiamo per esempio ai due termovalorizzatori che il governo regionale intende realizzare per smaltire la parte indifferenziata dei rifiuti: ci sarebbe a questo punto il rischio concreto che l’autorizzazione non tenga conto dell’eventuale dissenso da parte delle popolazioni interessate. Sarebbe inammissibile procedere senza confronto e mediazione”, conclude Di Caro.

I sindaci siciliani chiedono dati certi sulla diffusione dell’epidemia da COVID – 19 in Sicilia nei singoli Comuni, sull’attivazione delle USCA  e sulla disponibilità di mezzi di aerazione e delle mascherine FFP2. Questa la richiesta  emersa, ieri sera, dall’assemblea di tutti i sindaci siciliani, svoltasi in modalità digitale, nel corso dalla quale un gran numero di primi cittadini hanno espresso  preoccupazione per l’evoluzione del quadro epidemiologico in Sicilia e per la grande difficoltà nel reperimento di dati certi e attendibili sul tracciamento del contagio nelle proprie comunità.

“In una nota, inviata  stamattina al presidente Musumeci e all’assessore  Razza- ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia – abbiamo chiesto di conoscere i dati certi relativi al numero  dei contagiati comune per comune, all’incidenza degli stessi su 100.000 abitanti, al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in aree mediche  insieme  al numero delle persone vaccinate”.

“Considerata la gravità della situazione sulla quale si è già espresso anche il Comitato Tecnico Scientifico della Sicilia auspicando una eventuale zona arancione o addirittura rossa per l’intera Isola – continua Orlando – essere informati, in tempo reale, sull’andamento dei contagi nei nostri territori rappresenta un elemento fondamentale per consentire l’adozione di eventuali misure di contenimento urgenti e necessarie”.