Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 80 di 321
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“Era abbastanza prevedibile che, restando a sonnecchiare per mesi e mesi davanti a tanti campanelli d’allarme, prima o poi il disastro sarebbe arrivato. E così è stato: la Sicilia in zona arancione è l’ennesima, amarissima conferma che la coppia perdente Musumeci-Razza non ha mai pensato seriamente a fronteggiare l’emergenza Covid”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Sanità all’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvo Siragusa.

“Niente potenziamento delle terapie intensive – aggiungono – e niente nuove strutture sanitarie, screening e tracciamento andati rapidamente in tilt. E potremmo continuare, ma i siciliani purtroppo vedono ogni giorno con i loro occhi cosa significa avere un presidente della Regione che guarda esclusivamente al proprio futuro politico (e cambia idea ogni giorno) e un assessore della Salute che nel suo ambito di competenza non è stato in grado di programmare nulla, figuriamoci prevenire”.

Riprende campo il discorso (mai imterrotto) della vertenza dei lavoratori Forestali in Sicilia. Da giorni la comunità europea ha fatto sapere (per l’ennesima volta) che la Regione Siciliana rimane responsabile della precarietà perenne sui lavoratori forestali e che questa, deve prendere una volta per tutte la decisione di stabilizzare i lavoratori delle tre fasce di occupazione  di legge.

Sacrosanta verità che si schianta contro il muro del governo regionale che a voce del suo assessore al ramo e cioè Tony Scilla, non  lascia dubbi e incertezze sulle ragioni fattibili. – “Se la riforma verrà approvata, la Regione supererà la procedura di infrazione avviata da Bruxelles sull’eccessivo ricorso a contratti a termine fra i forestali. E su questo chiedo un’assunzione di responsabilità al Parlamento. Ma non posso non notare che ci sono avvocati che stanno speculando su questa situazione promuovendo ricorsi che i miei uffici mi dicono essere temerari. E pure i sindacati protestano per ottenere qualcosa che è impensabile senza avere le risorse”-

Parole pesanti e senza margine di dubbio che tutto ciò che si nota sui media tra ricorsi, articoli, dibattiti, convegni e sit-in sono soltanto perdite di tempo che alimentano speranza invane a migliaia di famiglie e lavoratori che sperano ancora che qualcosa possa cambiare. Stabilizzare per il governo regionale significa solo 120 e 180 giornate da svolgere in un anno non in modo continuo ma a singhiozzo, dunque con la corda al collo ancor più stretta di quella sin d’ora attuata…..

“La zona arancione contribuisce a rendere ancora più incerto lo scenario presente e futuro, argomento tutt’altro che secondario per gli imprenditori che devono organizzare la propria attività e decidere per tempo se, come e quanto investire”.

Lo dice la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, dopo il passaggio della Sicilia in zona arancione.

“È evidente che questa incertezza crea un effetto psicologico deleterio non solo sugli imprenditori ma anche sui cittadini che hanno paura, che non sono certo stimolati ad uscire da casa. Questo clima non incentiva i consumi e non ci permette di superare una crisi che dura già da due anni e che sta logorando la resistenza di chi ha dovuto fare veri e propri miracoli per tenere in piedi la propria attività”.

“All’ennesimo annuncio negativo, oggi l’arancione e domani chissà, che garanzie abbiamo da parte di un sistema di governo politico della crisi, sanitaria ed economica, la cui prevedibile programmazione e la conseguente efficacia non è stata all’altezza delle attese e delle risorse spese, e a volte sprecate?”

Il dr. F.G. quale medico quale Dirigente dell’U.O. 5.1 del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana era stato indagato ed imputato in un procedimento penale svoltosi presso il Tribunale di Gela, in concorso con altri, perché, in concorso tra loro, nelle rispettive qualità di Direttore Generale, Dirigente Area Interdipartimentale 5 e Dirigente U.O. 5.1, tutti appartenenti al Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, attestavano falsamente, secondo la prospettazione del P.M., in calce al Decreto Dirigenziale, relativo all’accreditamento istituzionale di una RSA, il possesso di tutti i requisiti previsti dal D.A. di riferimento.
All’esito dell’udienza preliminare del 21 febbraio 2020, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Gela pronunciava sentenza con cui dichiarava non luogo a procedere nei confronti degli imputati in ordine al reato ascritto, perché il fatto non costituisce reato.
Il dr. F.G., giudicato assolto dai reati contestati, richiedeva all’Amministrazione di appartenenza – Assessorato della Salute della Regione Siciliana – il rimborso delle dette spese legali sostenute per la difesa in giudizio, ma tuttavia l’amministrazione regionale, in ragione del parere negativo reso dall’Avvocatura Distrettuale di Caltanissetta, negava il rimborso richiesto.
A questo punto il dr. F.G., con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, citava in giudizio innanzi al Tribunale di Palermo l’Assessorato Regionale della Salute, evidenziando l’erroneità del diniego reso dall’Amministrazione regionale e deducendo di contro la sussistenza dei presupposti di legge per la liquidazione e la corresponsione degli importi richiesti e chiedendo la condanna al pagamento di quanto spettante.
Gli avv.ti Rubino e Piazza contestavano il parere l’Avvocatura dello Stato, la quale, anziché limitarsi ad operare una valutazione sulla congruità della parcella, aveva reso una autonoma valutazione dei fatti oggetto del procedimento penale, definitosi, lo si ribadisce, in udienza preliminare con l’assoluzione del dr. F.G. “perché il fatto non costituisce reato”.
Con ordinanza del 5 gennaio 2022 il Tribunale di Palermo – Sez.III Civile – ha integralmente accolto l’azione promossa dagli avv.ti Rubino e Piazza, condannando l’Assessorato regionale della Salute al pagamento di quanto richiesto, oltre le ulteriori spese giudiziali.
Segnatamente, il Tribunale, condividendo le tesi difensive degli avv.ti Rubino e Piazza, ha affermato che nel caso specifico il fatto-reato per il quale il dr. F.G. era stato giudicato dal Tribunale di Gela, una fattispecie di falso, era stato allo stesso contestato, in quanto commesso nella qualità di dirigente dell’Assessorato regionale e la imputazione era relativa ad un atto di ufficio ed altresì che la sentenza, definitiva, era stata di non luogo a procedere perché il fatto non costituiva reato.
Pertanto, per effetto dell’accoglimento dell’azione promossa, l’Assessorato regionale della Salute sarà costretto a rimborsare le richieste al dr. F.G. e le ulteriori spese giudiziali.

In Sicilia 7.418 nuovi casi Covid e 26 decessi che fanno salire i positivi totali a 558.813 e le vittime a 8.113. Gli attuali positivi sono 202.439, +5.422; i guariti 348.261, +1.970. Il maggior numero dei nuovi casi in provincia di Palermo, 1.971; seguita da quelle di Catania, 1.432, e Siracusa, 886. I ricoverati con sintomi sono 1.417, 170 in terapia intensiva, 14 del giorno. I tamponi effettuati 46.999. Tasso di positivita’ al 15,8%.

“I più affezionati dei clienti sbufferanno ma attenderanno il loro turno. Le persone di passaggio no, e andranno altrove. Di certo, noi perderemo più tempo per assolvere ad un obbligo insensato, che per servire chi entra nelle nostre tabaccherie con la fiducia e l’apprezzamento di sempre”. Queste le parole del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai (FIT), Giovanni Risso, a commento della decisione del Governo di introdurre l’obbligo di controllo del Green Pass anche nelle tabaccherie, come riporta l’agenzia di stampa specializzata Agimeg.

“Contestiamo la decisione del Governo e ribadiamo che no, non è possibile controllare la certificazione vaccinale a tutti i nostri clienti. Non è mancanza di volontà – sottolinea Risso – è una questione del tutto pratica. I tabaccai sono spesso soli in tabaccheria e, di certo, non possono allontanarsi dal bancone per controllare il green pass sulla soglia della tabaccheria. Non si può assumere qualcuno solo per questo, impensabile perdere minuti per un controllo a fronte di una vendita realizzata in pochi secondi”.

“Non lo nascondiamo, l’amarezza c’è. Ancor di più perché siamo tra le categorie che più hanno contribuito, con il loro lavoro, a mantenere in piedi l’economia del Paese in un momento di estrema difficoltà.”

“Ma ancor di più ci dispiace per i nostri clienti che saranno costretti a fare la fila e con i quali ci scusiamo anticipatamente per le lungaggini che dovranno sopportare. – conclude il presidente Nazionale della FIT – Ci sarebbe piaciuto poter fare diversamente e per questo contestiamo la decisione del Governo, con la consapevolezza che si tratta di un altro regalo al contrabbando. Questo sì, inammissibile. Non finisce qui, daremo battaglia”. lp/AGIMEG

Il cadavere di una persona è stato trovato nella zona del belvedere di Montepellegrino dalle squadre di soccorso del soccorso alpino e della polizia. Da questa mattina sono in corso le ricerche di un giovane scomparso da Caltanissetta, Andrea Capobianco 34 anni. Dai controlli sul telefonino del giovane l’ultima cella è stata agganciata nella zona di Sferracavallo.

Le ricerche sono scattate in mare e nella zona. Poi è stato contattato un tassista che ha ricordato di avere accompagnato un giovane nella zona di Montepellegrino. Così sono stati attivati gli uomini del soccorso alpino che hanno trovato il corpo di una persona nel burrone davanti al belvedere. È giunto il medico legale per accertare le cause della morte e cercare di risalire all’identità della persona deceduta.

Anche per i cittadini della provincia di Agrigento rinnovare il bollo auto con Poste Italiane è semplice, veloce e sicuro attraverso il sito e le app aziendali. Il servizio è disponibile per tutti gli utenti registrati su www.poste.it oltre che per i correntisti BancoPosta e i titolari di carte Postepay.

Inoltre è possibile effettuare il pagamento sia dalle App di Poste Italiane  (app Postepay, app BancoPosta e app Ufficio postale), sia dal sito www.poste.it utilizzando uno degli strumenti di pagamento abilitati.

Per effettuare il pagamento basta inserire i dati necessari (Regione di residenza, Targa/Telaio, Tipo veicolo ed eventuale riduzione) senza preoccuparsi di calcolare l’importo dovuto. Grazie al collegamento diretto con la piattaforma pagoPA, infatti, sarà possibile conoscere in tempo reale l’importo da versare comprensivo di eventuali sanzioni e interessi riferiti al ritardato pagamento oppure alle annualità precedenti.

Poste Italiane, in questo momento di emergenza sanitaria, rinnova l’invito ai cittadini della provincia di Agrigento a rivolgersi negli uffici postali per le sole operazioni necessarie e indifferibili.

“L’aumento dell’indennità dei sindaci previsto dalla Finanziaria varata dal Governo Draghi non riguarda gli amministratori della Sicilia”.

Lo fa notare Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia, in una nota inviata all’assessore regionale delle Autonomie locali, Marco Zambuto, e a Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari istituzionali dell’ARS.

“Come è noto,  – scrive Orlando – l’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) prevede, al comma 583, un incremento delle indennità di funzione dei sindaci dei comuni delle Regioni a statuto ordinario parametrata al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni e sulla base della popolazione residente risultante dall’ultimo censimento. Anche le indennità di funzione di Vicesindaci, Assessori e Presidenti dei Consigli comunali sono adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti Sindaci con l’applicazione delle percentuali previste per le medesime finalità dal regolamento di cui al decreto del Ministro dell’interno 4 aprile 2000, n. 119”.

“Tale disposizione  – conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani- esclude i Comuni delle Regioni a statuto speciale e, quindi, gli amministratori degli Enti della Regione Siciliana, anche dal riparto delle risorse previste per la copertura del maggior onere sostenuto dai comuni per la corresponsione dell’incremento delle indennità. Per tali finalità, infatti, la norma nazionale ha stanziato un importo di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per l’anno 2023 e 220 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024. Per evitare che si continui a realizzare una ingiustificata discriminazione a danno dei comuni siciliani e al fine di consentire l’applicazione della norma anche nell’Isola, si chiede di recepire quanto previsto dalla norma nazionale equiparando il trattamento economico degli amministratori siciliani a quello previsto nel resto del Paese”.

Da Palazzo dei Normanni è stata diffusa la relazione che esamina il lavoro svolto dalle Commissioni Parlamentari nel periodo compreso tra dicembre 2020 e novembre 2021, sia in riferimento all’istruttoria legislativa, che al ruolo di indirizzo e controllo nei confronti del Governo, che all’attività consultiva e a quella conoscitiva esplicata attraverso lo svolgimento di audizioni.
Dati alla mano, la IV Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità, presieduta dall’onorevole Giusi Savarino deputato in quota Diventerà Bellissima, si conferma la più laboriosa e operativa con un numero record di sedute.
Abbiamo raggiunto l’onorevole Savarino per commentare assieme a lei i dati emersi dal report.
“Si tirano le somme di un anno di proficuo lavoro, come confermano non solo i numeri complessivi delle sedute svolte, ben 98, – riferisce l’Onorevole – ma soprattutto il numero di disegni di legge diventati legge”.
“A voler fare una sintesi, abbiamo esitato per l’Aula 8 ddl: quello sulla proroga delle concessioni demaniali marittime; sul riutilizzo delle acque reflue urbane; sulla regolamentazione delle aree sciabili; sul Consorzio per le autostrade siciliane (CAS); e due disegni di legge correttivi di precedenti leggi regionali in materia di governo del territorio e di gestione delle aree di crisi ambientale. Sono stati altresì esitati un disegno di legge voto per l’esame al Parlamento nazionale in materia di contrasto agli incendi sul territorio regionale, uno per la Commissione Bilancio finalizzato a promuovere la transizione energetica e la riduzione del rischio sismico ed un altro volto ad istituire un Fondo di rotazione per il sostegno ai cittadini esecutati per il mantenimento dell’unica abitazione”.
“Ma ricordiamo – prosegue la parlamentare – che a tutto ciò si sommano altri disegni di legge inviati poco dopo il 30 novembre, penso ad esempio a quello relativo al riordino delle risorse idrotermali siciliane. Un ddl su cui la Commissione IV ha lavorato alacremente per aggiornare una legge vecchia 30 anni e garantire una seria valorizzazione di tutti i siti termali siciliani e il rilancio della Sicilia termale nell’ottica di un approccio strategico all’utilizzo di questo patrimonio idrico straordinario sia per fini sanitari che turistici”.
In ultimo “abbiamo approvato due importanti risoluzioni parlamentari, una volta all’adozione di misure urgenti per garantire l’accesso al mare per i soggetti diversamente abili e l’altra finalizzata allo sviluppo dell’AST Aeroservizi e al potenziamento dello scalo aeroportuale di Lampedusa. E non è tutto – prosegue l’on. Savarino – perché nelle materie di competenza, la IV Commissione ha svolto 60 audizioni con professionisti, sindacati, rappresentanti degli enti locali, dirigenti locali e regionali, rappresentanti di comitati e associazioni del terzo settore, finalizzate allo svolgimento dell’attività istruttoria dei disegni di legge esaminati, all’approfondimento di aspetti concernenti l’attività amministrativa locale e regionale e all’esame di questioni che potrebbero essere oggetto di futuri provvedimenti legislativi.
Concludo con un sentito ringraziamento ai colleghi componenti per il sano spirito di collaborazione che ha contraddistinto il nostro lavoro in Commissione, ai dirigenti e ai funzionari Ars con in testa il dott. Gianni Lupo e il dott. Paolo Marino.