Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 60 di 321
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Nel corso del 2021 in Sicilia sono state aperte 38.347 nuove partite Iva, con un incremento del 5,69% rispetto all’anno precedente. In particolare nella provincia di Palermo sono state registrate 8.742 nuove aperture (+7,44%). È quanto emerge dall’Osservatorio sulle Partite Iva del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che evidenzia inoltre come l’incremento a doppia cifra abbia riguardato tutta la penisola: nel corso del 2021 sono state infatti registrate 549.500 partite Iva, in aumento del 18.2% rispetto all’anno precedente, frutto del “rimbalzo” dopo la flessione del 2020.

La crisi economica generata dal Covid ha innescato una fase di forte cambiamento: molti lavoratori hanno scelto di cambiare stile di vita e di lavoro per passare da un’attività dipendente ad una in proprio, spinti dal desiderio di autonomia e maggiore flessibilità. Scegliere di lavorare come freelance implica però anche una serie di incombenze e scadenze burocratiche e contabili, che spesso richiedono tempo ed energie aggiuntive. In risposta a queste esigenze è arrivata anche in Italia, dopo il successo riscosso in Spagna, Xolo, una startup innovativa fondata nel 2015 e nata proprio dalla volontà di semplificare, digitalizzandola, tutta la gestione amministrativa di liberi professionisti, lavoratori autonomi e freelance.

Con un team di consulenti contabili e fiscali dedicato in Italia, Xolo unisce l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’open banking in un portale semplice e intuitivo che consente a qualsiasi soggetto dotato di partita IVA di delegare la gestione amministrativa a un servizio trasparente e affidabile, così da svolgere la propria attività con più flessibilità e maggior risparmio. Per chi non ne fosse già in possesso, inoltre, Xolo consente di aprire la partita IVA in modo semplice, veloce e gratuito sia come professionista che come ditta individuale.

Xolo è accreditata presso l’Agenzia delle Entrate e alla Camera di Commercio in Italia e i suoi servizi comprendono: la gestione personalizzata della fatturazione (cartacea ed elettronica) e delle spese, la compilazione della dichiarazione dei redditi e il pagamento delle tasse e dell’IVA. In caso di necessità, inoltre, è sempre possibile chiedere il supporto su richiesta tramite email, chat o videochiamata.

“L’idea alla base di Xolo è stata proprio quella di rendere l’attività del libero professionista più snella ed efficiente. Se la tecnologia ci ha permesso di effettuare le principali operazioni bancarie da i nostri smartphone, perché non poteva farlo anche per la gestione di tutte quelle pratiche legate alla Partita Iva?” ha commentato Carlos Sanchez, Country Manager Xolo per l’Italia e la Spagna. “Per farlo abbiamo ideato una piattaforma totalmente digitale per consentire a chiunque lavori in autonomia di potersi dedicare interamente al proprio progetto imprenditoriale

Davide Faraone annuncia il ritiro della sua candidatura a sindaco di Palermo. Il senatore di Italia Viva in un post su Facebook ha scritto: “Non faccio un passo indietro, sosterrò il mio amico Roberto Lagalla, l’ho conosciuto da Rettore, poi da vicepresidente del Consiglio nazionale di ricerca, quando ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di sottosegretario alla Scuola, all’Università e alla Ricerca scientifica. Lo reputo il più adatto a svolgere il ruolo di Sindaco e il più affine alle mie idee. Non me ne vogliano tutti gli altri candidati, che stimo e apprezzo. Darò il mio contributo da Senatore della Repubblica, come ho sempre fatto e continuerò a fare. Continuerò a dare il massimo del mio impegno per la città che amo più di me stesso, Palermo”.

Quando nel 2031 terminerà il blocco decennale delle assunzioni che il Governo Musumeci ha sottoscritto con lo Stato, la Regione Siciliana sarà praticamente priva di dirigenti e personale che possano mandare avanti l’attività amministrativa. Una crisi preannunciata che sarà gravissima e forse irreversibile già nel 2027, al termine della prossima legislatura regionale: a dicembre di quell’anno saranno infatti andati in pensione almeno il 52% dei dirigenti (420 pensionamenti su 807 dirigenti) e circa il 20% dei dipendenti “ordinari” del comparto (2.118 su un totale di 10.800).
Una vera “ecatombe” del personale regionale che, secondo Marianna Caronia, che ha condotto uno studio sulla situazione della burocrazia regionale, “porterà di fatto al totale blocco delle attività, all’impossibilità non solo di sfruttare le opportunità del PNRR e della programmazione comunitaria, ma renderà impossibile perfino l’ordinaria amministrazione, per la carenza di personale istruttore e di dirigenti abilitati alla firma delle pratiche.”

Lo studio condotto dalla Caronia è persino “ottimista” perché prende in considerazione soltanto i pensionamenti per raggiunto limite di età anagrafica del personale, mentre potrebbero esservi dipendenti che anche prima, per varie ragioni, potrebbero maturare il diritto alla pensione.

“L’accordo siglato dall’Assessore Armao nel gennaio del 2021 – sottolinea la Caronia – altro non è che l’ennesimo capestro per lo sviluppo futuro della Sicilia, condannata di fatto e restare dipendente dalle decisioni che saranno assunte a Roma e con una struttura amministrativa sempre più fragile e non adeguata a dare le risposte di cui cittadini, imprese e famiglie hanno bisogno.”

I numeri dello studio condotto dalla Caronia sono impietosi e mostrano come si stia andando incontro ad un sostanziale svuotamento degli uffici regionali. Nello stesso periodo del blocco delle assunzioni, previsto fino a dicembre del 2031, il totale dei dipendenti che andrà in pensione sarà di ben 700 dirigenti (oltre l’85% del totale) e 6.190 fra funzionari, istruttori e altri lavoratori con qualifiche minori (quasi il 60% del totale).

“E’ urgente rimettere in discussione quell’accordo-capestro – conclude Caronia – perché chiunque sarà il prossimo Presidente della Regione troverà in eredità una situazione a dir poco disastrosa e destinata solo ad aggravarsi. Allo stesso tempo, già dalla prossima finanziaria, è indispensabile introdurre modifiche normative per facilitare il transito del personale dal comparto all’area dirigenziale che altrimenti nel giro di pochi anni sarà del tutto sguarnita di professionalità, competenze e capacità di azione.
Non vorremmo che Musumeci oltre a lasciare una Regione dove è quasi impossibile chidiere il bilancio, lasci anche una situazione avviata verso il dissesto funzionale.”

Tragedia a Prizzi, in provincia di Palermo, dove due ottantenni sono stati travolti e uccisi da una Fiat Freemont, condotta da un imprenditore di 48 anni, denunciato dai carabinieri per omicidio stradale. L’incidente è avvenuto ieri, nella sera di Pasqua.

Le due vittime, Antonino Vallone, di 84 anni, e Nicola Costa, di 82, stavano percorrendo via Sandro Pertini, quando sono stati investiti dal mezzo. Trasportati all’ospedale di Corleone, sono morti poco dopo.

L’auto è stata sequestrata e l’investitore sarebbe risultato negativo all’uso di alcol e droga.

Immediato l’intervento dei carabinieri e di un’ambulanza, che si è diretta appunto all’ospedale più vicino per trasportare la signora ferita. Si sta accertando, come qualcuno ha ipotizzato, che il palo della luce ammalorato sia caduto dopo essere stato colpito dalla croce portata in processione.

Entra nel vivo il concorso per i Centri per l’impiego in Sicilia,​ nel rispetto della tabella di marcia predisposta dal governo Musumeci lo scorso dicembre. Definite le date delle prime prove scritte​ per il reclutamento di 487 istruttori amministrativi.​ Le selezioni saranno gestite dal Formez, ente curatore della procedura pubblica.
Si comincia con le prove scritte del concorso per selezionare 176 unità di personale a tempo pieno e indeterminato da inquadrare nella categoria C – profilo di istruttore amministrativo contabile. Le selezioni si svolgeranno dal 2 al 6 maggio 2022 e saranno articolate in 10 sessioni (due al giorno), con convocazione dei candidati alle ore 10 (sessione mattutina) e alle ore 15 (sessione pomeridiana). Le prove si​ svolgeranno in tre sedi, che coprono rispettivamente la Sicilia occidentale (a Palermo nella tensostruttura di via G. Lanza di Scalea), la Sicilia orientale (al Palaghiaccio di Catania) e il Sud-Est dell’Isola (al Centro Fiera del Sud di Siracusa).​ 

«Prende il via – sottolinea​ l’assessore al Lavoro Antonio Scavone -​ il concorso più grande e significativo nella storia della Regione nell’ambito delle politiche sociali. Una selezione che per la sua organizzazione risulta alquanto complessa, data la mole di domande pervenute, in tutto 194 mila, e che comporterà inevitabilmente un iter più lungo».

«A differenza dei passati concorsi pubblici​ – aggiunge l’assessore alla Funzione pubblica Marco Zambuto -​ questa volta è stata inserita una nuova sede nella Sicilia occidentale, per consentire ai residenti nelle province di Palermo, Agrigento e Trapani di spostarsi più facilmente per sostenere le prove. Si parte con il profilo contabile della categoria C, per gli altri profili sono già state nominate le commissioni d’esame ed è attesa nelle prossime settimane la pubblicazione dei relativi calendari».
La prova scritta digitale consisterà in un questionario a risposta multipla costituito da 60 quesiti su diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto regionale e ordinamento della Regione Siciliana, contabilità pubblica, ordinamento finanziario e contabile delle Regioni, lingua inglese e informatica. I candidati risultati idonei saranno sottoposti successivamente a una valutazione dei titoli di studio e di servizio posseduti, in base a quanto dichiarato nella domanda di ammissione al concorso.​ ​Nel dettaglio, per i Centri per l’impiego della Sicilia sono a concorso 1.024 posti di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Di questi 487 diplomati da inserire nei seguenti profili professionali (categoria C): 176 istruttori amministrativi contabili e 311 istruttori-operatori del mercato del lavoro. Per questa categoria è prevista una sola prova scritta, consistente nella somministrazione di 60 quesiti nelle materie di esame. Per i soli candidati che avranno superato la prova si procederà alla valutazione dei titoli di studio legalmente riconosciuti e dei titoli di servizio. E ancora 537 laureati da inserire nei seguenti profili professionali (categoria D): 119 specialisti amministrativi-contabili, 344 specialisti del mercato e dei servizi del lavoro, 37 specialisti informatici-statistici, 37 analisti del mercato del lavoro. Per questi profili è prevista una prova preselettiva per titoli finalizzata a individuare un numero di candidati, pari a 5 volte quelli messi a concorso, che sosterranno la successiva prova scritta, consistente nella somministrazione di 60 quesiti nelle materie di esame. Per i soli candidati che avranno superato la prova si procederà alla valutazione dei titoli di servizio.

Alla selezione del personale dei Centri per l’impiego si aggiungono anche i concorsi per 100 laureati per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale e per 46 agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana.

Semaforo verde a quattro nuovi primari all’Azienda Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” a Palermo. Carlo Cicerone, primario unità di Cardiologia “Villa Sofia”, Vincenzo Polizzi, primario alla Cardiologia del “Cervello”, Daniele Lo Coco, primario unità Neurologia “Villa Sofia”, e Salvatore Torregrossa, primario Oculistica. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello, Walter Messina, commenta: “A professionisti già noti in azienda per la loro preparazione, si aggiungono delle new entry che certamente permetteranno di qualificare sempre di più la nostra offerta assistenziale specialistica, coniugando innovazione con alti standard di cura”.

La Ugl Sicilia ha iniziato in questi giorni il tour nelle provincie isolane per incontrare i lavoratori precari della sanità, impegnati fino al 31 marzo nelle attività per il contrasto alla diffusione del Covid-19 e oggi in fermento per ottenere una proroga dell’incarico fino al 31 dicembre, nelle more dell’avvio delle procedure finalizzate al reclutamento a tempo indeterminato. Prima tappa è stata Catania, con una videoconferenza, poi Agrigento in presenza, per un confronto in particolare con gli operatori amministrativi che, dopo aver profuso un contributo importante nell’ambito delle strutture Covid-19 in oltre due anni di servizio, rischiano di rimanere fuori da ogni logica di reinserimento lavorativo. Un’azione diversa, rispetto a quella invece rivolta a medici, infermieri e operatori sanitari, che hanno maggiori possibilità di stabilizzazione in un arco temporale compreso da ora al 2023. Anche se ancora oggi, nonostante i ripetuti appelli, le procedure di proroga e di assunzione in Sicilia continuano ad essere gestite dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere in maniera non uniforme, come evidenziano il segretario regionale della federazione Ugl Salute Sicilia Carmelo Urzì e l’aggiunto Raffaele Lanteri, insieme al segretario dell’Unione regionale Giuseppe Messina. “Dal 1° aprile stiamo assistendo al liberi tutti dove ogni Azienda, interpretando a modo proprio il preciso atto di indirizzo dell’Assessorato regionale della Salute, concede proroghe di varia durata ed attiva procedure diverse utilizzando criteri non conformi a quelli adottati possibilmente anche da un’altra Azienda della stessa città. E’ una situazione assurda – tuonano Urzì, Lanteri e Messina – che sta generando caos e smarrimento tra i precari, mentre ancora la cabina di regia unica di monitoraggio che avevamo richiesto all’assessore regionale Ruggero Razza non si vede neanche all’orizzonte. In più, nelle ultime ore è emerso anche il fatto che qualche Azienda sta espletando procedure concorsuali per l’assunzione di personale amministrativo senza tenere conto di chi ha lavorato fino a pochi giorni fa in strutture Covid-19. Quanto disposto dall’Assessorato – sottolineano i tre sindacalisti – è chiaro e prevede che l’operato di questi lavoratori sia opportunamente valorizzato nell’ambito dei bandi che si andranno a pubblicare. Chiediamo quindi ancora una volta all’Assessore di sgombrare il campo da equivoci e disagi, che interessano da vicino il futuro di migliaia di siciliani, attivando l’organismo operativo da noi richiesto (anche nell’ambito del Tavolo regionale della Salute) e pretendendo dalle Aziende sanitarie ed ospedaliere lo sforzo di procedere in maniera quanto più omogenea è possibile – concludono gli esponenti della Ugl Sicilia.”

“Musumeci torna a minacciare le dimissioni? Sappia che non fa spaventare nessuno. Le presenti, anzi. Sarebbe la migliore sorpresa che i siciliani potrebbero trovare dentro l’uovo di Pasqua”
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Nuccio di Paola.
“Il presidente – dice Di Paola – ogni volta che si trova in difficoltà   e che vede allontanarsi la iattura per i siciliani della sua ricandidatura, sventola la minaccia delle dimissioni, cosa che per noi sarebbe la migliore delle soluzioni possibili, visto che si staccherebbe finalmente la spina ad un governo clinicamente morto da tempo”.
“Noi – continua il capogruppo M5S – chiediamo da tempo le sue dimissioni, tanto che abbiamo perfino presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Temiamo, però, che ancora una volta, le sue siano parole al vento, come è sempre accaduto in passato, quando aveva anche annunciato, con tanto di grancassa, l’azzeramento della giunta, che nessuno ha mai visto”.
“I siciliani , intanto – conclude Di Paola – attendono una finanziaria che, come al solito arriva, se arriva, a tempo praticamente scaduto, dopo l’ennesimo esercizio provvisorio che è stato il marchio di fabbrica di questo disastroso esecutivo”.

“Forza Italia candida Francesco Cascio alle prossime Amministrative di Palermo”. Così in una nota il coordinatore regionale del partito in Sicilia, Gianfranco Miccichè.

“Il mio auspicio – dice Miccichè – è che su questo nome, storico e autorevole del centrodestra, la coalizione possa trovare l’unità sperata”.