La Digos di Palermo ha denunciato 60 presidenti di seggio che lo scorso 12 giugno anziché occuparsi delle elezioni comunali optarono per andare allo stadio a seguire la partita Palermo-Padova che valse la promozione in A dei rosanero. Una fuga in massa dai seggi, che mise in crisi la macchina elettorale. Lo scrive il sito d’informazione LiveSicilia.
I poliziotti hanno riscontrato che i tagliandi intestati ai sessanta denunciati sono stati vidimati elettronicamente agli ingressi dello stadio Renzo Barbera. La stragrande maggioranza aveva presentato un certificato medico. E adesso, nel successivo step investigativo, anche i medici che hanno certificato le malattie saranno chiamati a spiegare cosa sia accaduto.
Al momento dell’apertura dei seggi saltò fuori che 174 tra presidenti e scrutatori avevano rinunciato. C’erano volute ore per rimpiazzarli e nel frattempo alcuni elettori avevano trovato i seggi chiusi. I denunciati rischiano una multa da 206 a 516 euro e nei casi più gravi – e sarebbero la quasi totalità – ci sarà l’iscrizione nel registro degli indagati. Si va verso un maxi processo per falso e interruzione di pubblico servizio. I poliziotti valuteranno anche la posizione degli scrutatori.
(ANSA)
Sono 70 i deputati che verranno eletti. La legge elettorale è in gran parte proporzionale, che prevede il voto di preferenza e un premio di maggioranza di sette deputati, tra cui anche il Presidente eletto, alla lista del candidato più votato. Un seggio viene poi assegnato al secondo candidato presidente più votato. I restanti 62 deputati vengono eletti tramite le liste provinciali dove è ammesso il voto disgiunto.
La scheda per le elezioni Regionali è di colore verde. Per votare occorrerà barrare il simbolo della lista del Presidente (quindi della coalizione), poi segnare con una X il simbolo del partito del candidato deputato e scrivere il nome. Si potrà anche sbarrare, in virtù del voto disgiunto, il presidente di una coalizione e il partito di un’altra.
Presidente il candidato capace di prendere anche un solo voto in più dei suoi avversari. C’è la possibilità del voto disgiunto, ovvero esprimere la preferenza per il candidato presidente di uno schieramento e per un deputato di una compagine opposta.
Al partito che avrà preso il 5% in almeno 5 province scatterà il seggio. Quindi, un deputato per essere eletto dovrà far parte di uno schieramento che superi il 5% in almeno 5 province e poi aver ottenuto più voti nella lista provinciale che ha appunto superato tale sbarramento. I seggi scattano in base alla percentuale di preferenza ottenuta, più è alta più deputati vengono eletti nella stessa lista.
Bobo Craxi, figlio di Bettino e fratello di Stefania, ha iniziato la campagna elettorale a Palermo allorchè è candidato del centrosinistra alla Camera nel collegio Palermo 2. E tra l’altro ha affermato: “Per me è un onore. Sono un uomo che ha vissuto dentro una famiglia politica. Sono stato parlamentare siciliano e ora sono a Palermo, candidato per il Centrosinistra e sono qui per dare una mano alla coalizione”. Poi Bobo Craxi becca e pizzica la sorella Stefania, candidata a Gela con Forza Italia per un seggio al Senato. E aggiunge: “La scelta di mia sorella non è affatto giusta. E’ politicamente discutibile. Sostenere la peggiore destra degli ultimi venti anni non è compatibile con i principi, i valori, la storia di qualsiasi socialista. Infatti mi pare che non si dichiari più tale. Lo rispetto”.
“E’ inaccettabile che gli stipendi di oltre 18 mila contrattisti e stabilizzati dei comuni siciliani siano bloccati perché manca una semplice delibera di giunta regionale: chiediamo al presidente Musumeci e agli assessori di riunirsi subito e sbloccare la seconda trimestralità del 2022, visto che si tratta di un semplice adempimento burocratico la cui mancanza danneggia migliaia di famiglie e gli enti locali di tutta l’Isola. Facciamo appello al senso di responsabilità del Governo perché intervenga subito”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Gianluca Cannella di Cisal Sicilia.
“Il quadro politico delle prossime elezioni regionali è finalmente definito, almeno riguardo ai nomi dei candidati a Governatore della nostra regione. Abbiamo chiesto ai candidati, quindi, quali siano le loro proposte ed il loro progetti per il credito in Sicilia”.
Lo dichiara Giuseppe Gargano, Segretario Generale UILCA UIL Sicilia, la Federazione della UIL che rappresenta i lavoratori Bancari – Esattoriali ed Assicurativi inviando una lettera aperta agli aspiranti Presidente della Regione Sicilia e dichiarandosi disponibile ad ogni possibile confronto e contributo.
“Il dato di 131 comuni siciliani (report Banca d’Italia) privi di uno sportello bancario è preoccupante sotto diversi profili, in termini di sviluppo del territorio e di rilancio dell’occupazione, di ripresa degli investimenti da parte delle imprese e di recupero di una visione del futuro per le famiglie, di possibilità per i giovani di mettere in atto idee e progetti imprenditoriali produttivi, di contenimento dell’usura in un contesto reso ancora più difficile dalla pandemia.
Noi riteniamo indispensabile, per salvare il futuro della nostra Sicilia, che la politica e le Istituzioni facciano la loro parte con idee, progetti ed interventi concreti finalizzati ad arginare il processo di desertificazione bancaria della Sicilia garantendo una presenza delle banche nei territori ed una gestione del credito adeguata alle peculiarità siciliane.
A nome dei nostri rappresentati, per consentire loro di scegliere il Governatore della Sicilia sulla base di impegni concreti,
Vi chiediamo le proposte ed i progetti che intendete mettere in atto per porre un argine alle chiusure di sportelli ed all’uscita di centinaia di dipendenti ogni anno non compensata da nuove assunzioni,
Vi chiediamo come intendete agire in nome della legalità per contrastare il dilagante fenomeno dell’usura,
Vi chiediamo come agirete in nome di una ripresa della crescita della Sicilia per la quale è indispensabile un credito forte e presente.
Siamo fiduciosi, come cittadini, come lavoratori e come parti sociali che giungeranno adeguate risposte ai nostri quesiti almeno entro il 25 settembre.”
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, in uno dei suoi recenti interventi di congedo ha utilizzato una storica espressione pronunciata dal presidente della Regione, Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio del 1980. Ovvero: “Lascio una Regione con le carte in regola”. E poi ha aggiunto: “La politica è l’arte del possibile, nel bene e nel male. E peraltro non ho più l’età per sorprendermi di certe logiche: devi solo decidere se accettarle o respingerle, sapendo di dover pagare un prezzo, nell’uno o nell’altro caso. Sono candidato al Senato, non al governo. Il resto mi lascia indifferente. Roma ha un grosso debito da saldare con la Sicilia: le infrastrutture strategiche negate per oltre 40 anni, e la vergogna delle nostre strade provinciali – che non sono di competenza regionale – sono la conferma del disinteresse di Roma verso le prioritarie esigenze dell’Isola”.
Nottetempo a Palermo un incidente stradale in via Lanza di Scalea ha provocato la morte di Andrea Aiello, 29 anni. A lui, in sella a una moto Kawasaki, per cause in corso di accertamento è sfuggito il controllo del mezzo poco prima del Velodromo. Il suo corpo è stato sbalzato a parecchi metri di distanza sul prato di una delle rotatorie. L’impatto è stato fatale. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno solo constatato la morte del motociclista.
In aumento il tasso di positività al covid. L’assessore regionale Ruggero Razza ritiene che la scuola sia un settore strategico per arginare i contagi in autunno.
Il tasso di positività al covid in Italia è in aumento, a fronte delle disattenzioni e degli assembramenti estivi. E in prossimità dell’autunno le previsioni non sono rasserenanti. Anzi, tutt’altro. Di ciò è consapevole anche l’assessore regionale alla Sanità uscente, Ruggero Razza, il quale ritiene che interventi e comportamenti a scuola siano essenziali per scongiurare il peggio. E Razza afferma: “La scuola, al pari della sanità, è uno dei settori strategici su cui è fondamentale investire per vincere la guerra contro il covid. L’abbiamo sempre sostenuto e, per questo, sono molto soddisfatto per la pubblicazione di un bando da 3,6 milioni di euro dedicato a tutti gli istituti scolastici che hanno la necessità di riqualificare i propri ambienti, a garanzia della sicurezza individuale e del mantenimento del distanziamento sociale. L’avviso è un bell’esempio del modo in cui le Istituzioni devono operare, a tutela della salute e delle necessità dei propri concittadini. Ed è una visione che coincide, da sempre, con quella del Governo Musumeci e con quella di Fratelli d’Italia, messa nero su bianco all’interno del programma dedicato alla scuola ed alla sanità” – conclude.