Regge in Cassazione l’impianto accusatorio della Procura che ha portato a condanne a oltre tre secoli di carcere per boss, gregari ed estortori del clan palermitano dei boss Lo Piccolo. Il processo nasce dall’inchiesta denominata Addiopizzo 5 conclusasi in appello nel 2016. Una condanna, quella inflitta a Salvatore D’Anna, è stata annullata con rinvio. Per Mario Biondo, Pietro Bruno, Giuseppe Lo Cascio, Giuseppe Di Bella, Michele Acquisto, Gaspare Messina, Filippo Lo Piccolo e Domenico Ciaramitaro i giudici romani hanno annullato rinviando alla corte d’appello per il ricalcolo della pena. Confermate le altre condanne. In appello avevano avuto 30 anni ciascuno i capimafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo che non hanno fatto ricorso in Cassazione. Il verdetto quindi per loro era già definitivo.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà domani, venerdì 11 maggio, a Palermo al convegno promosso per i 70 anni dell’istituzione della Corte dei conti in Sicilia. Il convegno si terrà nella sede della Società siciliana della Storia Patria, a San Domenico. Nel chiostro dell’edificio Mattarella scoprirà una lapide della Storia Patria “a riconoscente memoria dei tanti siciliani che hanno creduto e combattuto per garantire all’ Italia unità, libertà e democrazia”. Storia Patria ha deciso di celebrare la Costituzione italiana nel 70° anniversario della sua entrata in vigore, riaffermandone i valori pur “nel rispetto delle istanze autonomistiche”. “La visita del presidente Mattarella – ha detto il presidente della Società siciliana per la Storia Patria, professor Gianni Puglisi – è l’occasione più significativa per ribadire lo spirito unitario dell’Italia, pur nella prospettiva di una sempre crescente cultura dell’Europa delle Regioni”.
“Lo dico chiaramente: o l’Eni e gli altri proprietari delle raffinerie fanno le bonifiche, oppure danno la benzina gratis ai siciliani che subiscono da decenni il loro inquinamento. In caso contrario, fuori dalle palle. Via dalla Sicilia così riqualificheremo quelle aree di costa”. Lo ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ospite della trasmissione tv su Trm “Casa Minutella”.
“Basta, ormai non danno più nemmeno lavoro ai siciliani, rimangono qui solo perché controllano la situazione e non fanno le bonifiche. E ora di dire basta: per me se ne devono andare, via, via dalla Sicilia. E in quei luoghi facciamo una riserva turistica. Queste sono riforme che vanno fatte con il pugno duro e con la politica. – aggiunge – Oppure almeno diano la benzina gratis ai siciliani”.
Saggi di un mosaico sul diritto negato che fa cogliere, al di là di altre possibili letture, il nesso cause-conseguenze di molte vicende storiche siciliane e non solo.festazione lanciando candelotti lacrimogeni. La folla fugge in preda al panico. Per terra restano i corpi di tre donne e un ragazzo.testa per l’alto prezzo dell’acqua si conclude con i carabinieri che disperdono la mani.
Il libro ricostruisce e analizza l’episodio e il processo che segue, ennesimi tasselli. È il 17 febbraio 1954 a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Una pacifica provincia dove ha concluso la sua carriera alla procura generale presso la corte di appello della stessa città. AutoreINO MESSINA (1945), dopo aver presieduto per molti anni il tribunale militare di Palermo, ha rivolta breve e il suo epilogo giudiziario. Per questa casa editrice ha scritto Bologni (Flaccovio 2003) e nel 2008 La strage negata(2016).Il processo imperfetto. 1894: i Fasci siciliani alla sbarra(2015) e La repressione postuma. Palermo 1866: il Carminello nel piano dei(Sellerio). di numerosi saggi in tema di diritto e procedura penale, ha pubblicato
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Il parlamentare regionale Giuseppe Gennuso, arrestato il 17 aprile scorso dai carabinieri per voto di scambio aggravata dal metodo mafioso, è stato rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame. L’imprenditore di Rosolini, 65 anni, eletto nella lista di centrodestra Popolari ed Autonomisti, era stato posto ai domiciliari. Ha sempre respinto le accuse sostenendo di non avere mai avuto un accordo con il clan e di non aver mai pagato per ottenere le preferenze.
Nell’operazione coordinata dalla Dda di Catania, i carabinieri avevano arrestato anche Francesco Giamblanco, 31 anni, cognato del boss di Avola Michele Crapula, e posto ai domiciliari Massimo Rubino, 45 anni, presunto l’intermediario tra la cosca e Gennuso. Entrambi sono stati pure rimessi in libertà dal tribunale.
‘ex presidente della Regione Rosario Crocetta è indagato insieme a una ventina di persone, tra cui funzionari regionali e il dirigente Maurizio Pirillo, per la gestione dell’emergenza rifiuti che, nell’estate del 2016 interessò l’Isola. Il reato ipotizzato dalla Procura di Palermo è di abuso in atti d’ufficio.
I pm contestano a Crocetta l’avere autorizzato con ordinanze urgenti il conferimento in alcune discariche catanesi di oltre 6900 tonnellate di rifiuti. Procedura che per il governatore sarebbe stata giustificata dall’emergenza sanitaria in corso. Ma per i magistrati Crocetta avrebbe agito senza i pareri previsti dalla legge. Inoltre autorizzando in deroga il conferimento di quantità di rifiuti superiori a quelle previste dalle norme avrebbe consentito ai gestori delle discariche di aumentare i guadagni. All’ex governatore è stato notificato un avviso di garanzia.
Un contributo alle imprese contro l’esclusione dal mercato del lavoro dei disabili e dei disoccupati di lunga durata. È quanto prevede l’avviso in pubblicazione nelle prossime ore al Dipartimento Regionale del Lavoro, il cui Assessorato è retto da Mariella Ippolito. Il cosiddetto bonus per l’assunzione prevede l’inserimento o il reinserimento occupazionale con contratti stabili a tempo indeterminato di quei siciliani fuoriusciti dal mondo del lavoro e dei portatori di handicap il cui status è disciplinato dalle “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. Le risorse finanziarie in dotazione per l’intervento previsto dall’avviso ammontano a quindici milioni di euro a valere sull’Asse I del POR Sicilia FSE 2014 – 2020. “Con questo avviso – ha commentato l’assessore Mariella Ippolito –, vogliamo favorire lavoro vero e stabile per quelle fragilità sociali che rischiano di rimanervi esclusi, nonostante abbiano gli stessi diritti di tutta la popolazione. Per i diversabili bisogna dare finalmente seguito ai dettami di una legge, la n.68 del 1999, che, nonostante i suoi quasi 20 anni, non ha trovato grande applicazione concreta nella società. Per i cosiddetti ‘over anta’ invece, auspichiamo di abbattere definitivamente il senso di smarrimento che avverte sulla propria pelle una fascia generazionale né troppo giovane per usufruire delle numerose agevolazioni pubbliche, né abbastanza adulta per affacciarsi alla meritata pensione. Ho ascoltato e sentito mie le ragioni di questi abili lavoratori specie nelle macromunicipalità siciliane, dopo la crisi fatale che ha investito grosse catene commerciali”. Il contributo del bonus per l’assunzione ha un valore finanziario massimo di 8.000 euro annui, riparametrato e applicato su base mensile, per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Il bonus è erogato per un periodo di 24 mesi a partire dalla data di assunzione nel limite massimo di 14.000 euro nei due anni, articolato in 6.000 euro per i primi 12 mesi e 8.000 euro dal 13esimo mese al 24esimo mese. I contributi possono essere versati in un’unica quota, a saldo del bonus, dopo 24 mesi dall’avvio del contratto, previa presentazione delle buste paga e di copia dei versamenti mensili dello stipendio tramite bonifico bancario, bonifico domiciliato presso Poste Italiane o assegno circolare e degli F24 relativi ai versamenti dei contributi obbligatori erogati. In alternativa, il bonus può essere erogato in due quote: la prima, a titolo di anticipazione nella misura dell’80% del bonus concesso dopo l’avvenuta assunzione del lavoratore e la presentazione di una fideiussione bancaria o di una polizza assicurativa dello stesso importo; la seconda, a saldo del bonus concesso, è erogata dopo 24 mesi dall’avvio del contratto, subordinata alla presentazione delle buste paga e di copia dei versamenti mensili dello stipendio tramite bonifico bancario, bonifico domiciliato presso Poste Italiane o assegno circolare e degli F24 relativi ai versamenti