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Nel 2017 sfidò Orlando nella corsa a sindaco di Palermo

E’ stata archiviata dal gip l’inchiesta per voto di scambio politico-mafioso a carico del consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli che, nel 2017, sfidò Leoluca Orlando nella corsa a sindaco di Palermo.
    L’archiviazione era stata chiesta dalla stessa Procura che non aveva trovato riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Tantillo.
    “Siamo sempre stati certi della sua estraneità ai fatti e questa archiviazione restituisce un po’ di verità a questa vicenda. Abbiamo avuto massima fiducia nella magistratura e abbiamo avuto anche la fortuna di avere come interlocutori magistrati sereni che hanno valutato l’insussistenza dell’ipotesi di reato”, commentano i legali di Fermanelli, gli avvocati Nino e Sal Mormino.
    Le elezioni “incriminate” erano le amministrative del 2012 quando, dopo aver vinto le primarie del centrosinistra contro Rita Borsellino, Ferrandelli, stavolta nelle file del centrodestra, corse per la prima volta contro Leoluca Orlando, suo ex mentore.
   

“È noto e non è mistero che fino al 2010, da rappresentante delle Istituzioni a vario livello, è capitato di avere contatti con i vertici di Sicindustria. È normale che di fronte a prese di posizione pubbliche di quegli anni che apparivano o lasciavano immaginare una scelta netta contro la mafia e la corruzione, da politico e rappresentante istituzionale abbia espresso il mio apprezzamento.”

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Nel rendere pubblico l’atto di citazione con cui Sicindustria ha chiesto a gennaio di quest’anno un milione di euro per diffamazione, Leoluca Orlando torna ad attaccare “un sistema confindustriale che in Sicilia ha preteso per diversi anni di avere il volto della legalità ma ha mostrato l’agire dell’illegalità, come da me più volte affermato ed anche segnalato in sedi e ad istituzioni aventi anche poteri e funzioni giudiziarie.”

Orlando prosegue ricordando che “è altrettanto noto, e ribadito dagli stessi vertici di Sicindustria che per questo mi accusano di un presunto danno d’immagine, che dal 2010, quando a parole e prese di posizione seguivano comportamenti e fatti in direzione diametralmente opposta, ho rotto qualsiasi contatto con quell’associazione, criticandone apertamente e chiaramente l’ambiguità e il pericoloso ruolo svolto rispetto alla politica e ai governi regionali.
Mentre spetterà alla Magistratura proseguire il proprio lavoro di indagine e sanzione di comportamenti illeciti, quale sia il rapporto fra me e Sicindustria è certificato appunto nella citazione nella quale sono proprio loro a ricostruire le mie prese di posizione pubbliche.
Tutto il resto – conclude Orlando – comprese le parole degli indagati rilasciate per creare cortine fumogene, è del tutto irrilevante.”

Italia in prima linea per tutela vita e dignità persone

“L’Italia crede alla collaborazione” con l’Africa e lo “dimostra l’impegno dell’Italia sul fronte delle migrazioni, un fenomeno di portata storica che va governato da Africa ed Europa insieme, con lungimiranza e spirito di responsabilità e ci ha visto finora in prima linea a sostegno di un approccio volto a sconfiggere le cause profonde di questa tragedia e a tutela della vita e della dignità dei migranti”. Lo afferma il presidente Sergio Mattarella in un passaggio del suo discorso in occasione del 55/o anniversario dell’Unione Africana.
   

Ex sindaco, nonno aveva rivendita. Testimoni, le affittava

C’è chi dice che la fabbrica di biciclette non è mai esistita, chi parla di una officina che rigenerava ammortizzatori e chi ricorda “un negozio che vendeva biciclette di vari marchi e le affittava chiedendo in pegno giubbotti e maglioni”, dice Mario, 87 anni. A Serradifalco gli anziani sorridono di fronte alle domande sulla “Montante cicli”, fabbrica che secondo Antonello Montante, arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, fu creata dal nonno Calogero a cavallo tra le due Guerre. Una storia ricostruita da Montante nel sito online della “Montante cicli”, finita nel libro “La volata di Calò” dello scrittore e giornalista Gaetano Savatteri, sceneggiato e portato in giro nei teatri, in cui si narra anche che Andrea Camilleri usò una bici Montante da Porto Empedocle a Serradifalco per cercare il padre durante la guerra.
    “Ma quale fabbrica?”, dice Salvatore, 92 anni, mentre gli amici, Luigi e Francesco annuiscono. L’avvocato di Montante non commenta.
   

“Il ddl proposto, in linea con i valori costituzionali, punta l’attuazione dei principi di imparzialità, trasparenza e merito. È rispettoso del riparto delle competenze previsto dal nuovo Titolo V° della Costituzione, sia sotto il profilo della potestà legislativa concorrente, sia sotto quello del rispetto delle prestazioni concernenti i diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Così l’on. Tommaso Calderone, primo firmatario del Disegno di legge presentato con l’on. Rossana Cannata e Riccardo Gallo, del Gruppo di Forza Italia all’Ars, in merito alle procedure di nomina di direttori generali delle ASP della Regione Siciliana.

“È con chiara evidenza – conclude Calderone –  che le misure correttive previste con il presente disegno di legge, sono finalizzate al raggiungimento di maggiori livelli di efficacia ed efficienza dei servizi sanitari, in linea con i desiderata dell’art. 117, comma 2°, della Costituzione.”

Le procedure di valutazione della rosa dei candidati, in virtù dell’art 2 del Decreto legislativo171/16, saranno affidate a una Commissione esaminatrice, integrata da due magistrati, anche in quiescenza e da due docenti ordinari di materie giuridiche. L’esame si articolerà in una prova scritta, che precede il colloquio, in merito a tematiche legate alla legislazione sanitaria, alle materie economiche, gestionali, finanziarie e di management.


Il premier incaricato ha ribadito la collocazione europea dell’Italia. Forza Italia ha sapere che voterà no alla fiducia. La replica di Renzi: ‘Ci costituiamo parte civile’. Salvini: ‘Speriamo ora basta ostacoli’

Le consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, si svolgeranno domani alla Camera presso la Sala Busti a partire dalla ore 12.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incaricato Conte della formazione del governo. Conte ha accettato – come da formula di rito – con riserva. Il premier incaricato, giurista, nel suo discorso, subito dopo aver ricevuto l’incarico, ha sottolineato di voler agire da “avvocato difensore del popolo italiano”. Ha esordito sottolineando la “necessità di confermare la collocazione europea“. Il premier incaricato si è detto consapevole delle sfide che ha di fronte. “Il governo – ha elencato – dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta l’interesse nazionale”. 

LE PAROLE DI CONTE

“Il contratto su cui si fonda questa esperienza – ha detto – rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento degli italiani. Lo porrò a fondamento dell’esperienza di governo nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica e della Costituzione. Voglio dar vita a un governo dalla parte dei cittadini”. “Sono disponibile” a fare il premier – ha evidenziato ancora – “senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità”. “Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio, grazie a tutti”, aggiunge. “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte sui ministri”.

Complessa, però, la partita sulla squadra di governo. La composizione della lista dei ministeri è infatti ancora un rebus. Certamente Conte e Mattarella dovranno lavorare in stretto contatto per definire una squadra che appare largamente già costruita all’esterno da Lega e Movimento Cinque stelle. Prevedibile che ora il capo dello Stato darà corpo e pesa alle sottolineature espresse nelle scorse settimane. Paletti chiari piantati dal Colle sulla politica estera, il rispetto dei Trattati, anche economici, e degli accordi internazionali. Temi fondamentali che impattano principalmente su tre ministeri: Esteri, Difesa e Economia.

E proprio sull’Economia si annuncia battaglia: la Lega insiste sul nome di Paolo Savona, economista esperto e capace che però da anni ha virato su posizioni fortemente critiche su Unione e Euro. 

LA QUESTIONE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA – CHI E’ PAOLO SAVONA

Le parole di Di Maio su Facebook:

 

“Non dico che sarà tutto facile, abbiamo assistito a un livello di attacco inimmaginabile, si voleva trasformare in un sol giorno Conte nel male di questo Paese ma abbiamo resistito e Mattarella è stato pienamente rispettoso della nostra Costituzione e per questo lo ringraziamo per ciò che ha fatto”, ha detto in serata Di Maio in diretta su Facebook. “Conte avrà la possibilità di far volare questo paese, renderlo più leggero, più snello e con più diritti. E Conte deve sapere che tutto il Movimento è con lui”. “Dopo tante ingiustizie, inizieremo a fare giustizia in questo Paese”, ha detto ancora il leader del MS5. “Questo sarà un governo politico, ma non per i profili – io spero di esserci e spero che ci sia il più alto numero di esponenti del M5S ma questo governo sarà politico perché mette al centro i cittadini”.

Dopo l’incarico Forza Italia fa sapere che voterà no alla fiducia: “Sta per nascere un esecutivo Movimento 5 stelle-Lega a forte trazione grillina – sottolinea Mariastella Gelmini – con un presidente del Consiglio tecnico, perché non è mai stato votato dagli italiani. Noi siamo preoccupati soprattutto per un ‘contratto’ di governo lontano dalle esigenze degli italiani”. “Forza Italia voterà contro la fiducia e farà un’opposizione severa e senza sconti”.

Buon lavoro al presidente incaricato Conte. Egli si è proposto come l’avvocato difensore del popolo italiano: noi ci costituiamo parte civile. Parte civile per verificare se realizzeranno le promesse della campagna elettorale. E parte civile nel modo di fare opposizione”.

Matteo Renzi”Buon lavoro al Presidente incaricato . Egli si è proposto come l’avvocato difensore del popolo italiano: noi ci costituiamo parte civile. Parte civile per verificare se realizzeranno le promesse della campagna elettorale. E parte civile nel modo di fare opposizione.(

“Soddisfazione e voglia di cominciare a lavorare con la speranza che nessuno metta altri ostacoli alla nascita di un governo che gli italiani stanno aspettando”, ha detto Matteo Salvini.

Polemiche invece per le parole di Alessandro Di Battista prima della convocazione di Conte da parte di Mattarella

Fonte Ansa

“L’Italia resterà sempre nell’Ue”. “Sarò l’avvocato difensore del popolo italiano”

“Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza”. E’ il primo discorso del premier incaricato Giuseppe Conte, al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’INTERVENTO DI CONTE

Con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo e delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole. Così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione internazionale ed europea dell’Italia”, prosegue. “Il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta l’interesse nazionale”. “Fuori da qui c’è un Paese che giustamente attende la nascita di un esecutivo e attende delle risposte. Quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento”, sottolinea.

“Il contratto su cui si fonda questa esperienza di governo, a cui anche io ho dato il mio contributo, rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini italiani. Lo porrò a fondamento dell’azione di governo nel pieno rispetto delle prerogative che la Costituzione attribuisce al presidente del Consiglio dei ministri e nel rispetto delle altre previsioni e regole costituzionali. Il mio intento è dar vita a un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato, nel corso della mia vita ho perorato le cause di tante persone e mi accingo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani in tutte le sedi europee e internazionali, dialogando con le istituzioni europee e con i rappresentanti di altri Paesi”. “Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano. Sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità”, conclude il premier incaricato. “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio. Grazie a tutti”, conclude.

 

“Ribadiamo la preziosa collaborazione con il Comando dei  Carabinieri per la Tutela del Lavoro, specie in una giornata come  l’anniversario della strage di Capaci in cui il valore della legalità rimane la bussola sociale su cui muoversi ogni giorno”. Lo ha detto l’assessore regionale 
del Lavoro Mariella Ippolito nel corso di un incontro istituzionale con il Generale Nicodemo Macrì, ricevuto nel Dipartimento di via Praga. Lotta al sommerso, potenziamento dei controlli, formazione e sensibilizzazione a favore  dell’economia siciliana sana sono solo alcune delle questioni affrontate da Ippolito e Macrì che hanno scoperto le loro comuni origini nissene. “Il diritto al lavoro – ha concluso l’assessore Ippolito – passa dal rispetto di regole 
certe che non possono disumanizzare il mercato economico nonostante la fase  critica che sta attraversando specie in Sicilia”. All’incontro istituzionale ha preso parte anche il tenente colonnello dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro Pierluigi Buonomo.

L’ex assessore regionale agli Enti Locali, Luisa Lantieri, del Partito Democratico, è stata eletta alla carica di vicepresidente vicario della commissione Antimafia all’Assemblea Regionale. In proposito interviene il capogruppo del Partito Democratico a Sala d’Ercole, Giuseppe Lupo, che afferma: “Da parte mia e dei parlamentari del Pd, i più sinceri auguri di buon lavoro. Far parte della presidenza della commissione Antimafia significa occupare un ruolo di responsabilità, anche per i compiti istituzionali della commissione. Siamo certi che Luisa Lantieri saprà portare avanti il suo lavoro con dedizione e impegno”.

A bordo mille ragazzi che hanno viaggiato tutta la notte partendo da Civitavecchia dopo il saluto del capo dello stato Sergio Mattarella

“Il 23 maggio è una data che non si può dimenticare, viene ricordata ogni anno la data del vile attentato di Capaci. Da allora si è sviluppato un movimento di reazione civile prezioso e importante, contro la mafia che ha ottenuto risultati importanti ma che richiede ulteriori impegni”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella alla partenza della Nave della Legalità.

La lotta alle mafie è “un impegno da riaffermare per sradicare questo fenomeno da tutti i territori del paese”, ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella alla partenza della Nave della Legalità.” “La presenza della mafia ostacola lo sviluppo economico, frena le possibilità di lavoro, condiziona possibilità di vita sociale, riduce la liBertà di ciascuno per questo è importante la testimonianza che state portando oggi e con la giornata di domani e le significative manifestazioni che ci saranno”.

Con Falcone e Borsellino Mattarella ha ricordato “gli angeli custodi, quei ragazzi che tutelavano anche la nostra libertà, quei giovani hanno tutelato, difeso, garantito la vostra libertà crescita, il vostri futuro, li ricordiamo con riconoscenza e affetto, ringraziando i loro familiari”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella parlando ai giovani che stanno per imbarcarsi sulla Nave della Legalità. “La solidarietà si deve trasformare in impegno come voi ragazzi state facendo con questa vostra traversata: un impegno di tutti contro le mafie, dell’intera comunità nazionale non solo delle forze dell’ordine e della magistratura. La vostra presenza rappresenta tutti noi: buona traversata ragazzi”. Al termine dell’intervento il capo dello Stato ha stretto le manie e si è fatto fotografare insieme a numerosi studenti e ai loro docenti.

A bordo della Nave si sono oltre mille ragazze e ragazzi che arriveranno, la mattina del 23 maggio, a Palermo per le celebrazioni in occasione del XXVI anniversario delle Stragi di Capaci e di via d’Amelio. Gli studenti troveranno a bordo un “equipaggio” speciale composto da 50 giovani dell’Università degli Studi di Milano accompagnati dal loro docente, il prof. Nando Dalla Chiesa, e parteciperanno a momenti di riflessione e attività sul tema della lotta alla criminalità organizzata. Sulla nave dibatterà con i ragazzi anche Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi, agente della scorta di Borsellino. Il viaggio è reso possibile grazie alla collaborazione con Grandi Navi Veloci (GNV), società del Gruppo MSC.

Le celebrazioni istituzionali il 23 mattina si terranno nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra. Alle manifestazioni parteciperà il Presidente della Camera, Roberto Fico, che sarà presente a Palermo. L’Aula Bunker dell’Ucciardone, al cui interno sarà allestita la mostra fotografica realizzata dall’agenzia di stampa ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino”, ospiterà la cerimonia istituzionale che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalle 10 alle 13.

Interverranno, tra gli altri, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il rappresentante del Federal Bureau of Investigation (FBI) John Brosnan, la presidente della Fondazione Falcone e sorella di Giovanni, Maria Falcone, due dei magistrati protagonisti del Maxiprocesso, Pietro Grasso e Giuseppe Ayala, rispettivamente giudice a latere e pubblico ministero dello storico processo contro Cosa Nostra istruito da Falcone e Borsellino.

Durante la cerimonia, Franco Gabrielli, Maria Falcone e Tina Montinaro, vedova di Antonio, caposcorta del giudice Falcone, premieranno le studentesse e gli studenti vincitori del concorso “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, mentre il coro dell’Istituto Comprensivo “Sperone Pertini” di Palermo intonerà il brano rap dal titolo “In questa città”, preparato per l’occasione. I primi classificati avranno l’opportunità di volare negli Stati Uniti, dal 23 al 30 giugno, per un viaggio della legalità tra Washington e New York che li porterà anche a Quantico, sede dell’Accademia dell’FBI. Sono previste, poi, attività nelle piazze e nelle scuole della città.

    Il “no” alle mafie verrà inoltre rilanciato in 10 Regioni da migliaia di studentesse e studenti in una sorta di “staffetta” a distanza. A coordinare le attività nelle città coinvolte saranno gli Uffici Scolastici Regionali. Complessivamente oltre 70.000 ragazze e ragazzi sono coinvolti in tutta Italia nelle iniziative di #PalermoChiamaItalia promosse dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone. Nel pomeriggio di mercoledì 23 maggio, dopo le celebrazioni nell’Aula Bunker, le manifestazioni proseguiranno con i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia: il primo si muoverà alle ore 15.30 da via D’Amelio, il secondo alle ore 16 dall’Aula Bunker. Entrambi si ricongiungeranno sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il Silenzio, alle 17.58, l’ora della strage di Capaci. La giornata si concluderà con una messa, alle ore 19, presso la Chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime di mafia.