
Operatori medici aggrediti, non è più una questione di singoli e sporadici casi, ma sta assumendo sempre più i contorni di un fenomeno che non è più tollerabile, perché oltre a minacciare il lavoro di tanti professionisti, rischia di inficiare il diritto alla salute di tutti”. Lo dice Giovanni Migliore, direttore generale dell’Aorn Civico-Di Cristina di Palermo, in merito all’aggressione avvenuta ieri all’Ospedale pediatrico Di Cristina, dove il padre di un neonato ha picchiato quattro medici dopo la morte del piccolo, che era stato operato subito dopo la nascita a causa di una grave forma di tumore. Uno dei medici aggrediti ha riportato un trauma cranico. Il direttore generale annuncia che l’Arnas Civico-Di Cristina “si costituirà parte civile per chiedere giustizia e tolleranza zero nei confronti di chi risponde con la violenza ingiustificata al quotidiano impegno di competenza e sacrificio dei nostri professionisti in difesa dei bambini”.
Presidente Aopi, basta aggressioni in ospedale

“L’ospedale è un presidio di cura e di salute, dovrebbe rappresentare un’oasi per i pazienti e un luogo sicuro per chi vi presta servizio, ma sempre più spesso assistiamo a episodi di violenza e ad aggressioni ingiustificate e intollerabili”. Lo dice Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto Gaslini di Genova e presidente nazionale Aopi (Associazione Ospedali Pediatrici Italiani), commentando l’aggressione di ieri all’Ospedale Di Cristina di Palermo, dove il padre di un neonato ha picchiato 4 medici dopo la morte del piccolo, malato terminale. “Il dolore, comprensibile, per la perdita di un figlio – aggiunge Petralia – non giustifica alcuna reazione violenta.
Tanto più che, come emerge, considerate le condizioni del neonato, l’intervento condotto al Di Cristina è stato un disperato tentativo di prolungare una agonia e una morte certa.
Di fatto, però, medici e operatori – a cui va la mia più profonda solidarietà e vicinanza – sono diventati ormai il parafulmine di dolore, disperazione ma anche di episodi di violenza gratuita che non intendiamo più far passare sotto traccia”. “Per questo – conclude il presidente nazionale degli Ospedali Pediatrici – come associazione sosterremo l’iniziativa del collega Giovanni Migliore, direttore generale dell’Aorn Civico-Di Cristina di Palermo, che ha denunciato i fatti accaduti, ma ci uniamo anche nella forte preoccupazione per i gravi rischi che ogni giorno di più si corrono nell’esercizio dell’attività assistenziale, offrendo la nostra disponibilità per contribuire a risposte necessarie e sempre più urgenti”.