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Sondaggio per l’agenzia Italpress: si accresce, fino al 47%, la fiducia verso Schifani. Quasi certamente dal primo gennaio sarà gestione provvisoria del bilancio.

Si accresce la fiducia verso il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Secondo i cittadini intervistati dall’Istituto di sondaggi “Noto” per l’agenzia Italpress, Schifani, oltre ad avere le qualità per governare la Regione, sarà anche in grado di migliorare la reputazione della Sicilia a livello nazionale. Se si dovesse votare adesso per eleggere il nuovo governatore della Sicilia, il 47% (ovvero il più 5% rispetto alle elezioni Regionali del 25 settembre) voterebbe nuovamente per Schifani. Dal sondaggio, effettuato su un campione di mille abitanti nell’Isola, la fiducia per Schifani è “molta” per il 49% del totale intervistato. E lo è per il 96% dei suoi stessi elettori, per il 32% degli elettori di Cateno De Luca, e per il 26% di quelli di Caterina Chinnici. E poi: per il 42% del totale degli intervistati, e per il 77% dei suoi elettori, il presidente nel corso dei prossimi anni riuscirà a migliorare le condizioni economiche della Sicilia, invece per il 34% non ne sarà capace. Il 24% non ha espresso un’opinione. E non mancano gli interventi a commento. L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, afferma: “In queste settimane durante le quali ho avuto il piacere di collaborare con il presidente Schifani, ho potuto apprezzarne innanzitutto le qualità morali, ma anche la volontà di prendere decisioni di interesse per i siciliani a partire dalle grandi riforme che intende avviare in settori nevralgici della Regione, le ex Province e lo snellimento dei processi burocratici. Questo governo, senza dubbio, sta trasmettendo un grande segnale di ottimismo e di voglia di fare che i cittadini stanno percependo pienamente e apprezzando”. Nel frattempo prosegue l’iter di esame e approvazione dei documenti contabili di fine anno della Regione. Oggi approda in Assemblea il disegno di legge di bilancio e finanziaria con il parere dei revisori dei conti. Domani giovedì in Giunta, come annunciato dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, sarà adottato l’esercizio provvisorio, e subito dopo sarà trasmesso in Aula per l’approvazione. Tuttavia se l’esercizio provvisorio sarà approvato dalla Giunta domani, appare alquanto improbabile che si possa approvare in Assemblea entro il 31 dicembre. Ciò significa che quasi certamente il nuovo anno inizierà con la Sicilia in “gestione provvisoria”, una condizione che permette solo il pagamento delle spese obbligatorie, ad esempio per il personale, al contrario dell’esercizio provvisorio che consente anche le spese ordinarie, ma in dodicesimi.

A Palermo ignoti hanno tentato di provocare con delle bombole l’esplosione della cassa continua nel Penny Market in via Sciuti. I banditi sono entrati nel supermercato e hanno utilizzato l’acetilene per scassinare la cassa. L’esplosione ha allarmato i residenti che hanno telefonato al 112. Sono subito giunti i Carabinieri e i Vigili del fuoco. Il gruppo di ladri a bordo di un’automobile è stato intercettato dai militari. Si è scatenato un inseguimento. L’auto dei malviventi è incorsa in un incidente in viale delle Alpi ad angolo con viale Lazio. Uno dei ladri è stato arrestato. Un altro complice è riuscito a fuggire dileguandosi. Nella vettura sono stati trovati i soldi appena rubati e le bombole di acetilene utilizzate per forzare la cassaforte.

Al Policlinico rinnovati per un anno 259 contratti in scadenza il prossimo 31 dicembre.        Per garantire continuità ed efficienza nell’erogazione dei servizi sanitari,  sono stati confermati i rapporti di lavoro di 32 dirigenti medici di varie discipline (1 cardiologia, 2 oncologia, 5 medicina interna, 6 pneumologia, 1 urologia, 5 pronto soccorso, 2 ortopedia, 2 neurochirurgia, 2 reumatologia, 1 endocrinologia, 1 medicina legale, 1 medicina del lavoro, 2 medico competente, 1 direzione sanitaria di presidio), di un ingegnere dirigente del Servizio di Prevenzione e Protezione, e di 226 unità di personale del comparto di varie qualifiche. Nel dettaglio: 127 infermieri; 13 tecnici di laboratorio; 4 tecnici di Radiologia medica; 6 fisioterapisti; 74 operatori socio sanitari; 1 tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro;1 tecnico statistico.

Il Commissario straordinario dell’azienda ospedaliera universitaria palermitana, Salvatore Iacolino, commenta: “Il rinnovo di un anno dell’incarico ai medici, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, tecnici e agli operatori socio-sanitari, rappresenta il primo necessario passaggio per consentire la doverosa continuità assistenziale nelle strutture sanitarie del “Paolo Giaccone”. A questa iniziativa, che offre certezze ai professionisti che operano in Azienda, – aggiunge il commissario – si aggiunge il rilancio che si intende promuovere anche attraverso la distinta procedura di reclutamento di medici mediante l’avviso aperto, pure deliberato, che consentirà di colmare le lacune rappresentate nei giorni scorsi dai direttori di dipartimento nel Collegio di Direzione. Il Policlinico di Palermo, per la sua natura e la sua collocazione nella rete assistenziale regionale, – conclude Iacolino – richiede risorse umane qualificate ed integrate in un processo assistenziale finalizzato all’appropriatezza e personalizzazione delle cure”.

L’ avviso pubblico aperto, nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali a tempo indeterminato, è finalizzato al conferimento di incarichi e/o supplenze a tempo determinato di personale dirigente medico. Le discipline per le quali si può fare istanza sono: Chirurgia Plastica, Chirurgia Vascolare, Ematologia, Endocrinologia, Fisiatria, Medicina Interna, Medicina Nucleare, Neurochirurgia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Radiologia, Medicina Legale, Chirurgia Pediatrica, Patologia Clinica, Chirurgia Generale, Angiologia, Chirurgia Toracica, Neuropsichiatria Infantile, Odontoiatria e Stomatologia, Ortopedia, Audiologia, Neonatologia, Neuroradiologia, Radioterapia, Microbiologia e Virologia, Anatomia e Istologia Patologica, Anestesia e Rianimazione, Medicina del Lavoro, Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza.

La procedura prevede che, scaduto il termine iniziale di sette giorni, per ciascuna disciplina verrà redatta la prima graduatoria. Le istanze che perverranno in data successiva ai primi sette giorni dalla pubblicazione, per tutta la durata dell’avviso (scadenza 30 aprile 2023), verranno prese in considerazione ogni 15 giorni, e saranno debitamente valutate definendo così le nuove graduatorie, fatte salve le eventuali assunzioni a tempo determinato già effettuate.

Il bando sarà pubblicato contestualmente sul sito Internet aziendale all’indirizzo www.policlinico.pa.it, nella pagina concorsi in itinere, e su InPA, il nuovo portale nazionale del Dipartimento della Funzione pubblica per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni.

“Per tornare in Sicilia bisogna pagare i biglietti più cari d’Italia: un volo da Bologna a Palermo costa almeno 300 euro, uno da Milano a Palermo 400 euro, 300 da Torino, addirittura 500 se si parte da Roma, dalla Sicilia si parte ma non si ritorna più. Abbiamo da due anni, come lo dimostra la manifestazione svolta nel passato all’ aeroporto Fontanarossa di Catania manifestato come occorre una concreta soluzione ad una triste situazione che penalizza studenti, lavoratori e intere famiglie. Confido nell’ impegno sinergico del Governo regionale e di tutte le forze politiche, affinché nel più breve tempo possibile si  riesca a garantire ai siciliani una soluzione strutturale garantendo inoltre la continuità alle agevolazioni previste dalla nostra insularita’, noi continuiamo ad esserci con impegno e determinazione per una battaglia che deve vederci tutti uniti “. Lo rende noto il Coordinatore Regionale dell’ Udc Decio Terrana.

La Commissione Bilancio della Camera presieduta da Giuseppe Mangialavori di Forza Italia ha approvato il cosiddetto emendamento “Salva Sicilia”. Così come sancito dall’emendamento appena approvato, la Regione Siciliana è autorizzata a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. Tecnicamente la norma è entrata nel maxiemendamento alla legge di Stabilità  nazionale e mira a spalmare in dieci anni, anziché in tre, il disavanzo di 866 milioni contestato dalla Corte dei Conti. E le proteste contro il “caro voli” di queste settimane si sono fatte sentire, perché nella stessa commissione è stato approvato un emendamento che stanzia dei fondi per attenuare i disagi per chi deve spostarsi dalla Sicilia o dalla Sardegna.

Tommaso Calderone, deputato nazionale di Forza Italia, aveva presentato un emendamento mirato a spalmare in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato dalla Corte dei Conti, in modo da risolvere tutti i problemi finanziari della Regione. L’emendamento è stato riscritto dai relatori, tra cui l’onorevole Roberto Pella di Forza Italia, primo firmatario. “Grazie al lavoro sinergico con il Governo Regionale – ha affermato Calderone – è stato possibile salvare la Sicilia. Ho sentito forte il dovere di fare qualcosa per risolvere una situazione difficile per la mia Regione che avrebbe avuto pesanti ricadute su tutti i siciliani e siamo riusciti, con l’approvazione dell’emendamento a risolvere i pressanti problemi finanziari della Regione. Ringrazio la Commissione Bilancio, con in testa il Presidente Mangialavori e il mio partito per l’impegno sinergico che ha portato a questo importante risultato”.

Inoltre per promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità è istituito presso il Mit un apposito fondo per garantire un “completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna” con una dotazione di 5 milioni per il 2023 e 15 milioni dal 2024. Questo quanto prevede un emendamento riformulato alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Le disposizioni si applicano ai cittadini residenti nelle regioni Sicilia e Sardegna. Per Schifani “grazie a un gioco di squadra del centrodestra si è evitato un grave problema per la Regione, dovuto a dubbi interpretativi più che a reali emergenze finanziarie. Andiamo avanti, il caro voli è il prossimo problema da risolvere”.

Il TAR Palermo pone fine alla querelle giudiziaria per la realizzazione di un ulteriore impianto di distribuzione carburanti in Viale della Regione Siciliana a Palermo.
La Fuelpower s.r.l. con un primo ricorso, risalente al 2019, impugnava la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Palermo in favore della Eco Energy s.r.l. per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti lungo il Viale Regione Siciliana a Palermo, in quanto anch’essa interessata alla realizzazione di un impianto nella medesima area.
Nell’ambito del giudizio si costitutiva in giudizio la Eco Energy s.r.l., con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, chiedendo il rigetto del ricorso, rilevando che l’area dove la Fuelpower intendeva realizzare l’impianto carburanti era già capillarmente servita.
Nel frattempo, il Comune di Palermo negava alla Fuelpower il rilascio del permesso di costruire volto alla realizzazione di un ulteriore impianto di distribuzione carburanti ed anche tale provvedimento veniva impugnato innanzi il TAR Palermo.
Anche in tale giudizio si costituiva la Eco Energy s.r.l., sempre assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, i quali, chiedendo il rigetto del ricorso, rilevavano che l’impianto della loro assistita fosse stato realizzato da tempo risalente nella medesima area ove la Fuelpower intendeva realizzare il nuovo impianto di distribuzione.
Il Tribunale Amministrativo per la Regione Siciliana – sede di Palermo, condividendo le argomentazioni difensive proposte dagli avvocati Rubino ed Alfieri, ha rigettato entrambi i ricorsi proposti dalla Fuelpower.
In particolare, il TAR Sicilia, come evidenziato dagli avv.ti Rubino ed Alfieri, ha affermato che la Eco Energy, contrariamente dai rilievi mossi dalla Fuelpower, ha del tutto legittimamente realizzato il proprio impianto di carburanti su un’area ancora non saturata all’epoca della realizzazione dell’impianto e nel rispetto dei limiti imposti dall’art. 30 delle N.T.A. del P.R.G. del Comune di Palermo, non necessitando alcuna ulteriore cubatura.
Al contempo, il TAR ha ritenuto legittimo il provvedimento di rigetto adottato dal Comune di Palermo dell’istanza formulata dalla Fuelpower e volta alla realizzazione, come detto, di un ulteriore impianto, considerata la saturazione del comparto in questione.
Conseguentemente, continuerà ad essere operativo l’impianto della società Eco Energy in viale Regione Siciliana, mentre nessun ulteriore stazione di servizio potrà essere realizzata dalla Fuelpower, la quale per altro è stata condannata anche al pagamento delle spese giudiziali.

Il deputato regionale del gruppo Forza Italia, Tommaso Calderone, come annunciato, ha optato per il seggio a Roma alla Camera dei Deputati. E al suo posto è subentrata, e si è insediata l’ex assessore regionale, Bernardette Grasso, che ha aderito al gruppo di Forza Italia all’Ars. E afferma: “Da oggi potrò ancora servire la Sicilia ed in particolare il territorio messinese con la cura che meritano. Ho sostenuto con lealtà il Presidente della Regione Renato Schifani, nel progetto di una coalizione di centrodestra coesa, con tutti attorno alla proposta di una personalità determinata e autorevole. In Assemblea Regionale farò sentire il mio contributo politico, coerente e propositivo. Sarò iscritta nel gruppo forzista guidato dal collega Stefano Pellegrino. Ringrazio tutti gli elettori che hanno riposto in me la propria fiducia. Come ho sempre fatto sarò al servizio del territorio, con passione, competenza e soprattutto responsabilità”.

La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado, “perché il fatto non sussiste”, a favore di Anna Rosa Corsello, ex dirigente regionale imputata di peculato, per circa 11 milioni di euro, in riferimento agli extra-budget, quindi integrazioni di fondi, a favore di enti di formazione professionale che la Corte dei Conti ha ritenuto illegittime, e dell’altra imputata per concorso morale in peculato, Patrizia Monterosso, ex segretario generale della Regione e attuale direttore della Fondazione Federico secondo.

Governo e Assemblea regionale rinunciano ad approvare Bilancio e Finanziaria entro il 31 dicembre. Ok ad un mese di esercizio provvisorio fino al 31 gennaio.

Per il sesto anno consecutivo alla Regione sarà esercizio provvisorio di bilancio. La Finanziaria è stata approvata dalla giunta regionale. L’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha confidato nel trasferimento in Assemblea prima di Natale, e poi nell’approvazione entro Capodanno. E invece, nonostante le ottime intenzioni, si è stati costretti a rinunciare ad approvare bilancio e finanziaria entro il 31 dicembre. Pertanto è stato necessario rinviare il tutto a gennaio, approfittando del primo mese di esercizio provvisorio, fino al 31 gennaio. Tuttavia il rinvio sarà utile per consentire a Roma di approvare la tanto attesa norma “Salva Sicilia”, ovvero il rimedio alla bocciatura del giudizio di parifica del rendiconto di bilancio del 2020 da parte della Corte dei Conti, che ha imposto il pagamento a rate in 3 anni, e non in 10, del disavanzo di oltre 2 miliardi e 200 milioni di euro. Nel frattempo, come deciso in occasione della conferenza dei capigruppo e annunciato dal presidente dell’Ars, Galvagno, l’Assemblea Regionale prima di Capodanno voterà il disegno di legge sulle variazioni di bilancio che contiene le norme per il recepimento dell’accordo Stato – Regione che vale 200 milioni di euro a copertura della maggiore partecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria nazionale. Entro domani il testo delle variazioni sarà approvato dalle Commissioni prima e sesta, ed entro il 27 dicembre dalla Commissione Bilancio così da procedere alla votazione in Assemblea il giorno successivo. Il testo è composto da due articoli per complessivi 268 milioni di euro. La somma sarà accantonata per ridurre il disavanzo. Si tratta dei 200 milioni ottenuti dallo Stato per la sanità e di 68 milioni di avanzo di gestione. E poi: le Commissioni di merito lavoreranno alla manovra fino al 10 gennaio, e la Bilancio avrà tempo fino al 19 gennaio. L’obiettivo è trasferire la manovra in aula la mattina del 23 gennaio e procedere all’approvazione di bilancio e legge di stabilità entro il 28 gennaio, ovviamente prima del 31. Ed in riferimento alla finanziaria, il presidente della Regione, Renato Schifani, ribadisce: “E’ una finanziaria asciutta e piena di contenuti inseriti con la unanime condivisione degli assessori. Abbiamo approvato una legge di stabilità che, confermando l’impegno di questo governo a fare ordine nei conti della Regione, si pone l’obiettivo di dare un deciso impulso su tre ambiti strategici: l’occupazione, per creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità, per dare nuova linfa alle strutture sul territorio, e il supporto agli enti locali per dare slancio alle progettazioni e cogliere nuove opportunità di finanziamento. Mi sono battuto perchè la manovra contenesse primi segnali concreti. Stiamo facendo di tutto per una svolta concreta e per dare sostegno ai siciliani. La nostra missione è dedicarci ai cittadini. A me sta a cuore il popolo siciliano senza se e senza ma”.

«Un albero che dà il senso della speranza – ha detto Schifani -. Condivido e apprezzo la scelta del presidente Galvagno di dare questo importante messaggio alla vigilia delle festività. Ci attendono impegni non indifferenti in una terra che amiamo e sono certo che lavoreremo bene assieme per i siciliani, nel rispetto dei nostri ruoli istituzionali. A lui mi lega un rapporto di fortissima vicinanza e di grande rispetto: è una persona che sicuramente darà lustro a quello che è un ruolo estremamente delicato. Già dalle prime azioni che ha compiuto, d’altronde, ha dato prova della sua terzietà».