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La quarantesima edizione del Premio internazionale di cinema e narrativa sarà presentata giovedì 25 ottobre alle 11,00 nella sala conferenze della Banca Popolare Sant’Angelo, a Palermo in via Enrico Albanese n.94. Saranno presenti il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano, l’Assessore al Turismo della Regione Siciliana Sandro Pappalardo e il Dirigente dell’Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission della Regione Siciliana Alessandro Rais, la Presidente del Centro di ricerca narrativa e cinema Egle Palazzolo, il direttore artistico del Premio Giovanni Massa e Ines Curella, Amministratore Delegato della Banca Popolare Sant’Angelo, storico sponsor della manifestazione.
L’Efebo d’Oro, organizzato dal Centro di ricerca per la narrativa e il cinema, è realizzato con il contributo della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei – Cinema e Audiovisivo, Città di Palermo, nell’ambito di Palermo 2018 – Capitale italiana della cultura. Main Sponsor Banca Popolare Sant’Angelo.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, firmerà lunedì a Palazzo d’Orleans, insieme al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il protocollo d’intesa per la riorganizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza 118 verso la costituzione di un’azienda sanitaria pubblica sul modello della Lombardia. Nel frattempo sono pronte le nomine del nuovo Consiglio di amministrazione della società: presidente sarà il veronese Davide Croce, già dirigente del soccorso 118 in Lombardia, e poi i componenti sono Pietro Marchetta, commercialista di Agrigento, vicino alle posizioni politiche del deputato regionale Riccardo Gallo, e Gaetana Pontrelli, candidata alle ultime Politiche con “Diventerà Bellissima”. L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, commenta: “Le esperienze maturate dal professore Croce, in Italia e nel mondo, saranno preziose per addivenire alla proposta legislativa che il governo Musumeci sottoporrà all’Assemblea regionale siciliana, finalizzata alla costituzione dell’Areu Sicilia”.

“Quanto avvenuto a Palermo, con lo sgombero nell’edificio di via Giuseppe Savagnone, nel popolare quartiere della Noce, presenta risvolti che definire incredibili è poco. Oltre all’inqualificabile e grave aggressione all’inviata di ‘Striscia la notizia’, Stefania Petix, c’è da analizzare gli sperperi di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale”.
Lo afferma Nadia Spallitta, già vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, esponente della sinistra cittadina.
“La palazzina che era stata occupata abusivamente dai senza casa – dice Nadia Spallitta – è stata presa in affitto dal Comune di Palermo con una spesa annua di circa 450 mila euro, come risulta da notizie di stampa non smentite. Fino a due anni fa era sede di alcuni uffici comunali. E già questo non mi sembra razionale, perché il Comune ha a disposizione immobili che potrebbe adibire ad uffici senza costi per la collettività”.
“Ma la cosa incredibile – aggiunge l’ex vice presidente vicaria del Consiglio comunale del capoluogo siciliano – è che, da circa due anni, l’edificio è sostanzialmente abbandonato, anche se il Comune sembrerebbe abbia continuato a pagare l’affitto. Ed è stato proprio tale abbandono a creare le condizioni per l’occupazione abusiva da parte dei senza casa”.
“Mi chiedo e chiedo – conclude Nadia Spallitta -: ma chi è che, al Comune di Palermo, ha deciso di tenere in affitto una palazzina non utilizzata dallo stesso Comune? Siamo davanti a un palese danno erariale. Mi auguro che l’Amministrazione elimini con immediatezza gli sprechi e destini a finalità più utili queste ingenti risorse finanziarie. E’ auspicabile, poi, che cessino tutti i fitti passivi del Comune di Palermo: si avrebbe, così, un risparmio di circa 10 milioni di euro all’anno che potrebbero essere reinvestiti sia per affrontare l’annoso problema dei senza tetto, sia per azioni di sviluppo economico della città”.

“Il raccordo tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro non può essere lasciato al caso, l’intero sistema della formazione deve essere orientato all’occupazione”. A dirlo l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla, che questa mattina, presso l’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo, ha presentato alle imprese, al sistema scolastico/formativo e alle Università i bandi per l’apprendistato di I e di III livello.

“La debolezza del settore imprenditoriale siciliano – aggiunge – è certamente un elemento di grave difficoltà per l’applicazione del sistema duale ed è anche una delle motivazioni principali della fuga di cervelli che caratterizza il Mezzogiorno del nostro Paese. I due bandi presentati oggi, uno per l’apprendistato di primo livello e l’altro per l’apprendistato di alta formazione e ricerca, hanno proprio l’obiettivo di potenziare il dialogo tra il mondo dell’istruzione e della formazione con quello delle imprese, per facilitare l’assorbimento occupazionale dei nostri ragazzi”. 

Secondo Lagalla “Il contratto di apprendistato diventa quindi uno strumento utile alla formazione dei giovani, oggi più che mai necessario a innalzare il loro livello di istruzione”.  Con un finanziamento di 7 milioni di euro, l’apprendistato di primo livello coinvolgerà ragazzi tra i 15 e i 25 anni che potranno conseguire la qualifica professionale, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado, professionale oppure ottenere il certificato di specializzazione superiore (Its).

Attraverso la creazione di un “Catalogo dell’offerta formativa” in apprendistato, si avrà’ la possibilità di individuare il percorso professionale e formativo più adatto alle proprie esigenze, fra quelli proposti da licei o istituti professionali, compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia) e gli enti di formazione professionale in sinergia con le imprese del territorio. 

L’apprendistato di terzo livello prevede invece uno stanziamento di 4 milioni di euro e coinvolge Università, Enti di ricerca, Istituti Tecnici Superiori e AFAM (Alta formazione artistica e musicale). Questi potranno partecipare alla creazione di un “Catalogo dell’offerta formativa regionale per l’apprendistato di alta formazione e ricerca”, rivolto a giovani studenti, tra i 18 e i 29 anni, in contratto di apprendistato, in fase di assunzione o intenzionati a compiere un percorso da apprendisti.

Potranno essere proposti percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di un titolo di studi universitario, laurea triennale o magistrale, di un diploma rilasciato dagli ITS o di un titolo di alta formazione post-laurea, master o dottorato di ricerca, o innovativi progetti di ricerca.

A seguito della pubblicazione del Catalogo, per la fruizione del corso prescelto, i ragazzi potranno avanzare la richiesta di un voucher formativo, erogato all’ente presso cui si è deciso di svolgere la formazione e utile alla copertura dei costi sostenuti, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni annualità

Vi sono altri indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta cosiddetta “Double Face” che il 14 maggio scorso ha provocato l’arresto, tra gli altri, dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. Si tratta dell’ex senatore del Partito Democratico, Beppe Lumia, che nei giorni scorsi è stato ascoltato dalla Commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava. E poi l’imprenditore ed ex assessore regionale Marco Venturi, poi l’ex presidente dell’Ast, l’azienda siciliana trasporti a capitale pubblico regionale, Dario Lo Bosco, e poi anche l’ex direttore generale della stessa azienda trasporti, Emanuele Nicolosi. Sono indagati per i quali molto probabilmente si procederà ad archiviazione, alcuni per aver denunciato e confermato, e altri per insufficienza degli indizi raccolti.

Milioni di euro in stallo in Sicilia a danno delle aspettative di credito da parte delle imprese artigiane: il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha annunciato al mattino di oggi, su Facebook, che “circa 700 imprese artigiane siciliane riceveranno, nei prossimi giorni, i prestiti a tasso agevolato, erogati dalla Crias. Le relative pratiche sono state deliberate ieri. Nel frattempo – aggiunge Mumumeci – va avanti la procedura per definire la fusione della Crias con l’Ircac e dare vita all’Istituto regionale per il credito agevolato, l’Irca, stabilita dalla legge voluta dal mio governo e votata dall’Assemblea regionale nel giugno scorso”.

Lo sbarco nel porto di Lampedusa dei 70 migranti, di origine eritrea, siriana e ghanese, avvistati ieri sera a circa 18 miglia dalla costa dell’isola dalla nave Mare Jonio del progetto Mediterranea, 13 ottobre 2018. A salvarli, con un ‘evento sar’, sono stati gli uomini della capitaneria di porto di Lampedusa che li hanno intercettati, mentre erano su un gommone in avaria, a meno di cinque miglia dall’isola. ANSA 

Sono riusciti ad arrivare a cinque miglia da Lampedusa su un gommone in avaria i 70 migranti, tra cui molte donne e minori e due bambini, che erano stati segnalati ieri sera dalla nave Mare Jonio del Progetto Mediterranea, e lì sono stati tratti in salvo dalla capitaneria di porto di Lampedusa e condotti in porto. La nave aveva intercettato il barcone in difficoltà in acque internazionali, a 26 miglia da Lampedusa, e aveva chiesto a Malta di intervenire riferendo di aver ricevuto in risposta un diniego. ‘Non abbiamo barche disponibili’, avrebbero detto da La Valletta.
    Interpellata successivamente, la Guardia costiera italiana aveva in un primo momento indicato di rivolgersi comunque alle autorità maltesi, competenti per i soccorsi in quell’area. La Guardia costiera di Lampedusa sarebbe poi intervenuta quando ormai il natante si era avvicinato alle coste. I migranti, di origine eritrea, siriana e ghanese, sono sbarcati alle tre di notte sull’isola.Visitati dal medico Pietro Bartolo, erano in buone condizioni.

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci

 “Continuo a sentirmi un commissario straordinario dimezzato, nessuno dei poteri speciali derogatori al sistema che vige da decenni, è infatti stato conferito al sottoscritto”. E’ l’accusa al governo nazionale che ha lanciato nel pomeriggio il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso del suo intervento a Sala d’Ercole all’Ars dove ha riferito sull’emergenza rifiuti. “Sento dire in giro: il presidente Musumeci è commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, niente di più falso. Il presidente – ha sottolineato Musumeci – è commissario soltanto per sei interventi, tutti nella provincia di Palermo e Trapani, con un solo intervento a Casteltermini, in provincia di Agrigento”.
   

 

Una busta con un proiettile indirizzata al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, è stata intercettata al Palazzo di giustizia della città nissena. Il magistrato è titolare di diverse inchieste delicate come quella sul cosiddetto ‘sistema Montante’ e sulle stragi di Palermo. Sull’episodio ha aperto un’inchiesta la Procura di Catania, competente per territorio.

Non mi fermo, vado avanti nel lavoro, con tutto il mio ufficio“. Così il procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, commenta con l’ANSA la notizia della busta ricevuta nel suo ufficio con un proiettile e una lettera di gravi minacce. La busta è stata aperta tre giorni fa. La missiva però sarebbe arrivata almeno un giorno prima nella sua segreteria, ma lui non avrebbe aperto la posta perché in quei giorni impegnato in alcuni interrogatori. Le prime indagini sono state eseguite dalla squadra mobile della Questura di Caltanissetta, ma un’inchiesta è stata subito aperta dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. La tempistica della arrivo della lettera mette in correlazione, almeno temporale, le minacce al Pm Bertone a quelle al presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava, che ha ricevuto quattro giorni fa una busta con un proiettile.

  “Al procuratore Amedeo Bertone abbiamo espresso la nostra stima e la nostra solidarietà. E’ chiaro che in Sicilia c’è un clima ostile contro chi tocca i nervi scoperti del sistema di potere e delle sue collusioni mafiose. E questo ci preoccupa molto”. Così il presidente dell’Animafia sicilianaClaudio Fava sul proiettile in una busta inviato al magistrato di Caltanissetta. Lo stesso Fava, lunedì scorso, ha ricevuto una busta con un proiettile   

“Solidarietà al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone: in un Paese civile non sono ammissibili minacce, soprattutto se gravi come un proiettile infilato in una busta. Due giorni fa era successo al presidente dell’Antimafia Claudio Fava. Sono episodi che mi danno ancora più forza per contrastare i criminali”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini. 

Al procuratore capo di Caltanissetta la solidarietà del presidente della Regione Sicilia Musumeci e del Consiglio superiore della magistratura attraverso il vicepresidente Erminia. (ANSA) 

Il procuratore capo è titolare di inchieste delicate, aperto fascicolo a Catania. La solidarietà di Claudio Fava, di Nello Musumeci, di Salvini:’Inammissibile’