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Prima di parlare di autonomia differenziata dovremmo restituire ai territori del Mezzogiorno quello che hanno perso in termini d’istruzione Pubblica, sanità  e servizi sociali , la vera priorità per fare ripartire il Paese nel segno della coesione è fare ripartire tutti dallo stesso piano.

Lo ha dichiarato il coordinatore di Legacoop Sicilia Agrigento ,Palermo, Trapani , Domenico Pistone che ha poi proseguito ,come associazione di tutela e rappresentanza delle cooperative siciliane  abbiamo sempre espresso la nostra totale contrarietà a quei provvedimenti che rischiano di spaccare il Paese aumentando ancora di più disuguaglianze e disparità soprattutto in settori strategici come trasporti , scuola e servizi sociali dove già maggiore è il gap tra  nord e sud del Paese.

Siamo convinti che le accelerazioni su un tema così delicato siano inopportune e non tengano conto della reale situazione in cui versano le imprese , le famiglie ed i lavoratori del mezzogiorno a causa della pandemia  e delle conseguenze derivanti dalla crisi economica attuale.

E’ , innanzitutto  , necessario sfatare il mito per il quale lo stato drena più risorse al sud rispetto al nord.

Le cifre pubblicate dall’Agenzia per la Coesione territoriale dicono proprio il contrario , la spesa pubblica pro capite è più alta proprio nelle regioni settentrionali.

La vera priorità è  assicurare il rispetto di diritti fondamentali oggi non più garantiti, a partire da quelli sulla istruzione  alla mobilità .

Serve,allora, un progetto unitario di paese, non una presunta autonomia che favorisce solo la secessione delle regioni ricche e accentui le divergenze economiche e territoriali.

Prima ancora di discutere di autonomia differenziata , conclude Pistone , sarebbe opportuno discutere di LEP (LIVELLI ESSENZIALI DI PRESTAZIONI) e dei criteri per una seria introduzione di elementi in grado di garantire  identiche opportunità ad imprese del nord e del sud , ai cittadini di Palermo o di Venezia.

Una donna, intenta a seguire un corso di formazione per insegnante di sostegno all’Università di Palermo in un’aula non riscaldata, è stata preda di un malore a causa del freddo, degenerato in ipotermia. E’ stato necessario l’intervento del 118. Un’ambulanza l’ha trasportata all’ospedale “Civico”. Ciò è accaduto nell’aula 12 dell’edificio 19 di viale delle Scienze, nella cittadella universitaria. I corsisti hanno denunciato: “Da due settimane seguiamo le lezioni senza riscaldamenti in un ambiente gelido”. Alcuni giorni addietro un episodio analogo è avvenuto ancora a Palermo in una scuola elementare, la “Emanuela Loi”, dove una bambina di 10 anni è stata altrettanto soccorsa in ospedale in stato di ipotermia.

“Ho frequentato l’uomo che ho visto in televisione, ma non sapevo fosse Messina Denaro”

A parlare è una donna che – per sua stessa ammissione – avrebbe frequentato il boss latitante di Castelvetrano. La donna si è presentata in una stazione dei carabinieri ed è stata interrogata dagli investigatori del Ros

Una versione che non convince chi sta indagando, tanto che è già scattata una perquisizione a casa della donna. Ma non solo lei, gli investigatori sono sulle tracce di un’altra “amica” del boss che avrebbe frequentato l’ultima abitazione in vico San Vito, anche lei sarebbe una donna di mezza età che però non avrebbe ancora ammesso di essere stata a contatto con Messina Denaro.

Nei prossimi giorni sono previsti nuovi importanti risvolti sul fronte delle indagini.

La cosiddetta “tabella H” mette d’accordo tutti, opposizione e maggioranza. La tabella è uno scrigno concordato attraverso la quale le parti opposte presenti nel Parlamento siciliano trovano una intesa per approvare la finanziaria basata sui “contentini”, cioè una pioggia di contributi che i parlamentari riescono a indirizzare sui propri territori. Contributi a volte modesti, a volte importanti.
Man bassa hanno fatto i grillini che hanno ottenuto, tra i 125 emendamenti aggiuntivi approvati in Commissione, contributi per 100 mila euro per il carnevale di Termini Imerese. Ma anche misure a sostegno del risparmio energetico da destinare ai residenti siciliani che vogliono installare un pannello fotovoltaico e un sistema di accumulo nella propria casa; fondi per la riserva di Capo Gallo e per Largo Gibilmanna, una struttura sportiva a Palermo che è stata realizzata nel 2008 e non è stata mai aperta e vandalizzata (200 mila per la riserva, 350 per l’altro intervento; 500 mila da destinare al comune di Ragusa per acquisire un immobile per allargare le sale del museo archeologico Ibleo (Campo); ma anche 100 mila euro per le iniziative in ricordo dello sbarco degli alleati nel 1943 (per il comune di Gela), 400 mila euro per la realizzazione di una zona sportiva di libero accesso a Licata  500 mila euro per il centro sportivio Nelson Mandela di Campofelice di Roccella (Sunseri-Di Paola).

Anche il Pd ha ottenuto la sua parte, come i 100 mila all’anno per il funzionamento del Coppem, altrettanti per la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile a Barrafranca;  ancora 100 mila euro da destinare al comune di Capaci per le manifestazione in ricordo della Strage Falcone del 23 maggio del 1992 ), ed altrettanti per il palio ippico di Floridia (Spada-Venezia).

Il gruppo De Luca ha ottenuto 70 mila per l’iniziativa Respiarte di Santa Lucia del Mela e 75 mila per il festival interregionale dei fuochi pirotecnici di Gualtieri Siaminò, entrambi centri della provincia di Messina. 500 mila euro per cofinanziare, nella misura del 70 per cento , «le aziende del mondo della ristorazione che all’esterno dei propri locali per la realizzazione del dehors necessitano del permesso a costruire».

Approvati emendamenti che provengono anche dalla maggioranza come i 500 mila euro per le aziende dell’agroalimentare che vogliono realizzare siti di ecommerce , i 300 mila per la missione Speranza e Carità di Biagio Conte (Falcone).

Insomma, la pioggia di contributi ottenuti nella giungla della Tabella H mette d’accordo tutti, maggioranza e opposizione.

“La cattura di Matteo Messina Denaro dimostra che Cosa Nostra esiste ancora e, superata la frattura fra corleonesi e perdenti, prosegue nei suoi traffici attraverso la strategia della sommersione che ha consentito al latitante più ricercato dell’organizzazione di farsi curare in una clinica di Palermo per un lungo periodo”.

Lo ha detto la procuratrice generale della Corte d’Appello di Palermo Lia Sava intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Palermo.

“E’ stata clonata l’espressione: ‘camaleonte resiliente’, una mafia che sa mimetizzarsi. Preferisco un’altra espressione: mafia liquida. A volte è allo stato gassoso e la respiriamo in certi contesti ambigui. A volte è solida, fredda come il ghiaccio, taglia e ferisce, perché al bisogno è capace di uccidere ancora. Nel suo stato naturale è fluida, si insinua in ogni spazio lasciato libero dallo Stato”, ha proseguito. “Cosa Nostra è vitale nel territorio della provincia di Agrigento, ove si muove anche con omicidi ed attraverso ingente disponibilità di armi. Cosa Nostra vigorosa nella provincia di Trapani, dove le indagini evidenziano l’inquietante riservata e putrida interlocuzione fra esponenti mafiosi ed amministratori locali”, ha concluso

L’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana con Avviso n. 8 del 2016 indiceva una procedura volta alla realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia e finalizzata a finanziare le attività formative della Regione.

Alla detta procedura tra gli altri partecipava l’Ente di formazione professionale Centro Studi Pirandello di Bivona, ma tuttavia l’amministrazione regionale ne respingeva l’istanza di partecipazione.

Avverso tale diniego faceva, quindi, seguito un contenzioso che si concludeva con la dichiarazione di ammissibilità dell’istanza presentata dal Centro di formazione.

Al contempo, il Centro Studi Pirandello, unitamente ad altri Enti di formazione, impugnava il menzionato Avviso innescando un vastissimo contenzioso che veniva definito solamente nel 2020 con l’imposizione dell’obbligo a carico dell’Amministrazione regionale soccombente di modificare alcuni parametri di valutazione incidenti sull’attribuzione dei punteggi ai progetti.

Pertanto, in ossequio a quanto stabilito dai Giudici Amministrativi, l’Amministrazione regionale procedeva alla rimodulazione dei criteri di valutazione ed approvava una nuova graduatoria dei progetti ammessi ai finanziamenti, tra i quali, pur tuttavia, non figuravano i progetti presentati dal Centro Studi Pirandello, in quanto avevano ottenuto un punteggio inferiore rispetto a quello conseguito dall’ultimo progetto ammesso in graduatoria.

Ebbene, a seguito di un controllo il Centro Studi Pirandello si avvedeva che la propria domanda di partecipazione presentava un’indicazione non corretta e che proprio tale errore aveva determinato l’attribuzione di un punteggio erroneo ad i progetti presentati.

Pertanto, alla luce del fatto che la correzione del punteggio avrebbe determinato l’ottenimento di un posto utile nella graduatoria finale per accedere al finanziamento, il Centro Studi Pirandello invitava l’Amministrazione regionale ad operare la correzione dei punteggi attribuiti ai progetti. Tale richiesta, però, veniva respinta dall’Amministrazione, la quale asseriva di non poter procedere alla correzione dei punteggi, in quanto impossibilitata a convocare nuovamente la Commissione di selezione.

Ebbene, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, il Centro Studi Pirandello proponeva ricorso innanzi al Giudice Amministrativo al fine di ottenere l’annullamento dei provvedimenti lesivi, nonché l’incremento e la corretta attribuzione del punteggio spettante che avrebbero permesso l’ammissione al finanziamento regionale.

Nel corso del giudizio gli Avv.ti Rubino e Valenza evidenziavano la fondatezza delle proprie pretese, nonché come l’Amministrazione regionale non avrebbe potuto denegare un atto dovuto come la mera correzione di un punteggio solo perché non consentito dalla piattaforma informatica.

Ebbene, condividendo le argomentazioni sostenute dagli Avv.ti Rubino e Valenza, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha dapprima accolto l’istanza cautelare proposta dal Centro Studi Pirandello e con sentenza del 23 gennaio 2023 ha ritenuto fondato l’appello proposto in ordine all’obbligo sussistente in capo all’amministrazione regionale alla correzione della scheda presentata dal Centro ed all’assegnazione del relativo punteggio.

Pertanto, in esecuzione della suddetta sentenza l’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale dovrà attribuire i punti aggiuntivi spettanti e collocare il Centro Studi Pirandello nella graduatoria degli Enti ammessi al finanziamento.

All’Ast, l’Azienda siciliana trasporti, si dimettono i revisori dei conti: l’azienda è travolta da 70 milioni di euro di debiti. Maria Antonia Battaglia, presidente del collegio sindacale, si è dimessa. E così anche Giovanni Giammarva. L’Ast conta una flotta di 614 bus e 864 dipendenti, ed è una delle più ampie partecipate della Regione. La Battaglia, tra l’altro, ha scritto al governo: “Rassegno le dimissioni visti i contrasti con il Consiglio di amministrazione della società che, a mio parere, arreca nocumento al normale svolgimento dell’attività del collegio sindacale e alla gestione dell’azienda che in questo momento si trova in situazione di grave crisi”.

Semaforo verde dalla giunta Schifani a due nomine “chiave” nell’ambito delle attività produttive. Si tratta di Marcello Gualdani, nominato commissario straordinario dell’Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive, e dell’ex deputato e assessore regionale, ed attuale presidente dell’Amat Palermo, Michele Cimino, nominato commissario liquidatore del Consorzi Asi della Sicilia occidentale Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Gela. Entrambe le nomine sono state proposte dall’assessore regionale per le Attività produttive, Edy Tamajo, che commenta: “Le due nomine sono il risultato del lavoro del governo Schifani per assicurare una soluzione efficace nella direzione dell’azione di semplificazione amministrativa già intrapresa. I due ruoli saranno ricoperti da uomini di mia fiducia, politici di lungo corso che hanno ricoperto numerosi incarichi amministrativi. Sono convinto che i due nuovi commissari, che saranno supportati da un team di legali ed esperti che collaboreranno a titolo gratuito, faranno un ottimo lavoro contro il malaffare e la corruzione, a favore della trasparenza e della buona amministrazione in continuità con la precedente gestione”.

Beni per 700 mila euro, tra discoteche e società immobiliari, sono stati sequestrati dai Carabinieri di Palermo a Michelangelo Maurizio Lesto e agli eredi di Vincenzo Urso. Lesto è ritenuto contiguo alla famiglia mafiosa di Bagheria, indagato nel 2013 nell’ambito dell’inchiesta “Argo” per scambio elettorale politico-mafioso e condannato, nel gennaio del 2020, a 7 anni di reclusione. E’ attualmente detenuto. Il sequestro comprende un’impresa individuale intestata alla moglie con sede legale a Bagheria, con attività di discoteca e sala da ballo e intrattenimento. E poi il relativo complesso dei beni costituiti in azienda, del valore complessivo di circa 200 mila euro. Vincenzo Urso, deceduto nel dicembre del 2020, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Nuova Alba” Il provvedimento di sequestro, emesso nei confronti dei suoi eredi, ha sottratto beni per circa 500 mila euro: una quota del 50% di una società Immobiliare, un’abitazione e un terreno ad Altavilla Milicia.

Si rafforza il personale infermieristico del Policlinico. Il Commissario dell’azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino, ha infatti deliberato l’immissione in servizio di 11 infermieri attingendo alla graduatoria della selezione effettuata un anno fa.

Dal primo febbraio saranno immessi in servizio 7 infermieri ai quali, dal giorno 16, se ne aggiungeranno altri quattro. Degli undici professionisti, che firmeranno un contratto di un anno, sei lavoreranno al pronto soccorso, quattro in cardiochirurgia e uno in otorinolaringoiatria.
La carenza di infermieri è una delle maggiori criticità del nostro servizio sanitario – commenta Iacolino – e queste assunzioni colmano parzialmente alcuni vuotiIl percorso di potenziamento del personale è una priorità del mio mandato al fine di consentire il recupero delle attività ordinarie e delle liste d’attesa e in particolare l’apertura, ormai prossima, della nuova Area di Emergenza con annesso Pronto Soccorso”.

La dotazione organica approvata nel 2021 dall’assessorato regionale della Salute prevede 877 infermieri. In atto, in servizio vi sono 724 unità a tempo indeterminato e 126 a tempo determinato, a cui dal mese prossimo, si aggiungeranno gli undici nuovi assunti.