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“Domani si conclude l’incredibile vicenda collegata al crollo e all’assurdo ritardo per il ripristino del viadotto Himera. Una vicenda incresciosa più volte sottolineata, anche con manifestazioni eclatanti, dall’ANCI Sicilia e dai sindaci dei territori interessati”.

Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia, in relazione alla riapertura del viadotto Himera alla presenza del ministro per le Infrastrutture, Paola De Micheli.

“La presenza della ministra e del governo regionale – continua Orlando – impone all’ANCI Sicilia di richiamare l’attenzione sulle disastrate condizioni della viabilità ex provinciale. Rimarchiamo, pertanto, anche in relazione alle continue richieste dei sindaci, l’inadeguatezza della sistema viario in Sicilia funestato da crolli e continue interruzioni”.

“E’ necessario, quindi,  – conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani- trovare un’intesa organica e definitiva per superare le criticità anche per la rete stradale minore con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei residenti, degli operatori economici e dei turisti”.

“Le isole europee tra cui Sicilia e Sardegna non subiranno alcun definanziamento dei fondi europei a causa del Coronavirus. Tutto ciò grazie alla promessa di un maggiore controllo sulla riprogrammazione delle risorse già destinate alle isole. Sarà rafforzato l’impegno ad assicurare la continuità territoriale e avere prezzi accessibili per raggiungere le isole e sarà garantita maggiore trasparenza sull’utilizzo e sull’efficacia delle risorse che devono arrivare ai cittadini e alle imprese”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che rende nota la risposta della Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen alla missiva che lo stesso europarlamentare eletto in Sicilia e Sardegna ha inviato alla massima esponente dell’esecutivo europeo per chiedere, insieme all’intergruppo di altri 10 eurodeputati rappresentanti delle maggiori isole europee, di “preservare e mantenere i fondi già assegnati e non ancora utilizzati della programmazione 2014/2020”.

“La pandemia che sta attraversando il nostro continente – aveva scritto Corrao – rischia di avere conseguenze economiche devastanti per Sicilia e Sardegna e ovviamente per tutte le isole minori del Paese e dell’Unione Europea. Le isole, infatti, rischiano di vedersi sottratte le risorse europee e nazionali già programmate. Sicilia e Sardegna potrebbero accusare un colpo durissimo con l’impatto disastroso sull’economia e sull’emergenza infrastrutturale”.

In queste ore è arrivata la risposta ufficiale della Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen. “Condivido pienamente la tua valutazione dell’impatto asimmetrico dell’epidemia di Covid-19 – scrive la presidente della Commissione – sulla situazione nei vari Stati membri e regioni dell’UE, in particolare sulle regioni insulari. A causa della loro dipendenza dal turismo e dal trasporto aereo e marittimo, l’economia di queste regioni viene influenzata in modo senza precedenti”.

“Nello specifico – sottolinea Corrao – la presidente della Commissione Europea annuncia le misure a favore soprattutto delle isole: La sospensione del patto di stabilità, la possibilità di poter chiedere aiuti di stato possibili fino al 31 dicembre del 2020, l’attivazione dei Fondi strutturali e d’investimento attivati attraverso due piani d’iniziativa di investimento (CRII e CRII Plus) per dare liquidità, flessibilità e sburocratizzazione. La presidente Von Der Leyen chiude la sua missiva condividendo il fatto che le risorse liberate devono essere utilizzate motivando specificatamente l’azione che affronterà gli impatti da pandemia a livello locale/regionale e la capacità di reazione alla crisi. Morale – conclude Corrao – adesso aspettiamo i fatti ma è compito dei territori, Stato e Regioni far si che i soldi non finiscano ai soliti noti e non tornino indietro e non rimangano nei cassetti a causa di lungaggini burocratiche e mancati investimenti”.

“L’affidamento del Comune di Partinico ad una Commissione ministeriale straordinaria che sostituisce il commissario nominato da Musumeci testimonia che la mafia è oltremodo presente e capace di infiltrarsi nella cosa pubblica. Non esistono molti esempi di altri comuni, forse questo è il primo, sciolti per mafia durante una gestione commissariale. Noi abbiamo piena fiducia nelle istituzioni e negli organi inquirenti nella speranza si faccia presto giustizia e si possa superare nel più breve tempo possibile questa brutta pagina amministrativa che offende i cittadini di Partinico”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars del Palermitano Salvatore Siragusa, Luigi Sunseri, Giampiero Trizzino, dei deputati della Commissione Antimafia Roberta Schillaci e Antonio De Luca e della consigliera comunale M5S Giusi Di Capo, a proposito dell’affidamento da parte del ministero dell’Interno, della gestione del Comune di Partinico (PA), ad una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi. “Qualunque sia l’esito della vicenda, appare assodato che in fatto di nomine, Musumeci non sia proprio fortunatissimo” – concludono i portavoce M5S.

Il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino, ha sentito oggi in audizione il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sul tema dell’emergenza sbarchi in Sicilia. Cimino, componente del Comitato Schengen, ha ascoltato le problematiche in tema di sicurezza e di accoglienza per i migranti, confermando l’impegno del Governo per salvaguardare la salute dei cittadini: «Il Governo ha accolto subito il grido d’aiuto dei territori più colpiti – ha dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle – ascoltando le richieste dei sindaci e inviando la nave Moby Zazà tra Porto Empedocle e Pozzallo. Sappiamo che l’emergenza non è ancora finita e che con il bel tempo siano incrementati gli arrivi, ma, come testimoniato dal presidente dell’hotspot di Lampedusa, e dal sindaco dell’isola, ci teniamo a sottolineare che l’emergenza nelle Pelagie è sotto costante controllo: nonostante siano più di 4mila le persone sbarcate sull’isola, più di 3300 sono ricollocate. La propaganda sui migranti, al contrario, fa male a un’isola che vive di turismo e che invito tutti a visitare». Rosalba Cimino, nel suo intervento, rimarca anche le parole del sindaco di Lampedusa Totò Martello, il quale ha giudicato fuori tempo e fuori luogo la visita di Matteo Salvini sull’isola: «E’ facile fare propaganda da parte delle opposizioni – dice ancora Cimino nel suo intervento – mentre è difficile ammettere che il ministro Lamorgese e il Governo, stanno mettendo in campo tutte le azioni di tutela e prevenzione, dialogando con la Tunisia, oggi vero problema in tema di sbarchi. «Stiamo inviando una nuova grande nave e allo stesso tempo incrementando la sicurezza con l’invio di forze dell’Esercito per rafforzare i controlli». Il deputato siciliano conclude chiedendo maggiore collaborazione da parte del governo regionale siciliano: «Al momento ho visto soltanto “parole” che pongono l’attenzione sbagliata su un problema riconducibile solamente a livello europeo».

Spiegare in diretta i lavori dell’Assemblea regionale siciliana a chi non mastica il “politichese”. È questa la nuova iniziativa di Attiva Sicilia, chiamata #MaratonARS, che prevede di commentare ogni seduta dell’Ars attraverso la pagina Facebook ufficiale “Attiva Sicilia”. A rendere più chiare le discussioni dei deputati, le proposte di legge, le mozioni, le interrogazioni e in generale tutti i lavori dell’Aula sarà Claudia La Rocca. Alla diretta, inoltre, interverranno anche deputati regionali, esperti e tecnici che potranno fornire la propria visione per illuminare ulteriormente le decisioni prese nel Parlamento Siciliano.

“L’iniziativa – spiegano da Attiva Sicilia – va nella direzione di avvicinare il Palazzo ai cittadini, di permettere a chiunque non solo di seguire i lavori dell’Aula ma anche di comprenderli più chiaramente”.

“Entro pochi giorni sarà garantito l’invio nelle acque della Sicilia di una capiente nave-passeggeri da riservare ai migranti e il ricorso a contingenti delle forze armate, da destinare alle aree più sensibili”.
Lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che oggi pomeriggio ha evidenziato la situazione sempre più grave determinata nell’Isola dai continui arrivi di migranti e dagli altrettanto continui tentativi di fuga dai centri di accoglienza ad essi dedicati.
“Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell’isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fughe dai Centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata”.

Sono quasi tutti asintomatici i 13 pazienti risultati positivi al Coronavirus, così come riportato nel report quotidiano trasmesso dalla Regione Siciliana al Ministero della Salute.
Si tratta di nove persone individuate nel Catanese grazie alle azioni di conctat tracing condotte dai sanitari dell’Asp: otto sono riconducibili al cluster dell’hinterland etneo, mentre uno è un cittadino che ha manifestato una leggera perdita dell’olfatto ed ha, giustamente, ritenuto di farsi visitare. È l’unico soggetto (tra i 13 dell’intero territorio siciliano) che presenta dei sintomi lievi.
Gli altri casi sono stati riscontrati nel Messinese, con un paziente che rientra nel cluster – già circoscritto ed isolato – dell’ Istituto ortopedico, e nel Nisseno, dove un cittadino è stato trovato positivo al test del tampone che, da protocollo, viene effettuato in caso di pre-ricovero per altre patologie. In provincia di Ragusa, invece, sono stati individuati due casi positivi: si tratta di un marittimo straniero ed un migrante del gruppo di provenienza asiatica di stanza in un centro della provincia iblea.
Infine, si precisa che nell’hot spot di Lampedusa sono in atto le analisi previste dal protocollo anti Covid: 25 migranti sono risultati positivi al test sierologici. Per i pazienti in questione è scattata la verifica attraverso l’esame del tampone, i primi dieci test sono risultati negativi: l’approfondimento diagnostico, a cura del personale sanitario preposto, va avanti.
Sull’intero territorio regionale la situazione è costantemente monitorata dall’assessorato alla Salute che in particolare a Lampedusa ha già inviato dpi, test e macchinari per l’analisi dei tamponi.
“La nostra richiesta al Governo sullo stato d’emergenza è nota, ma ancora da Roma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Bisogna intervenire anche con un ponte aereo dedicato per evitare di peggiorare una situazione già complessa”, ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

L’ANCI Sicilia  sollecita i sindaci siciliani ad incentivare la cultura della donazione  tra i propri concittadini, soprattutto nel periodo estivo, quando l’emergenza sangue rischia di diventare  insostenibile.

“E’ necessario favorire e promuovere lo sviluppo di azioni volte alla crescita della cultura della donazione  in particolare tra le giovani generazioni, quale atto importante  di  solidarietà”.  Hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Alvano, presidente e segretario generale  di ANCI Sicilia

“Malgrado il continuo impegno abbiamo, purtroppo, assistito, in questi mesi, a un sensibile calo delle donazioni a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e nonostante ci siano stati meno interventi chirurgici – continuano Orlando e Alvano –  il rischio è che le donazioni si esauriscano ulteriormente a causa delle ferie estive, con inevitabili e conseguenti disagi per un gran numero di pazienti con patologie gravi che necessitano di continue trasfusioni. E’ per questo, quindi,  che facciamo appello a tutti gli amministratori siciliani – continuano Orlando e Alvano -.affinché  si adoperino in una proficua campagna di sensibilizzazione e utilizzino tutti gli strumenti di comunicazione e informazione  utili ad incentivare la donazione di sangue,  nel totale rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid”.

“Donare il proprio sangue è certamente uno dei più significativi  fra gli  atti di solidarietà che può realizzare un cittadino e d’altro canto accrescere la cultura della donazione in una comunità può rappresentare una delle azioni di maggior valore che ogni amministratore possa fare”. Aggiunge il presidente Orlando

“Vogliamo rivolgere il nostro sentito ringraziamento a tutte le associazioni – conclude Orlando -che con il proprio impegno rendono possibile che il gesto di solidarietà di tanti cittadini si trasformi in uno strumento a tutela della salute pubblica nei 390 comuni dell’Isola”.

“La Sicilia è diventata un vero e proprio far west per i clandestini, quasi tutti tunisini e, fra questi, moltissimi con precedenti penali o già espulsi in precedenza dal nostro Paese. Arrivano a centinaia ogni giorno, mandando al collasso le strutture di prima accoglienza, costringendo operatori e forze dell’ordine a turni massacranti, e non rispettano nemmeno gli obblighi di quarantena prescritti dalle normative anti-Covid. I casi di positività al Coronavirus sono molteplici e le fughe di soggetti potenzialmente positivi dai centri, ormai quotidiane, aggravano ancor più una situazione già drammatica e indegna di un Paese civile”.

È quanto dichiarano gli onorevoli della Lega, Stefano Candiani, segretario regionale per la Sicilia e Francesca Donato, membro del Parlamento Europeo eletta nelle Isole.

“La sicurezza, la salute, il lavoro dei Siciliani – aggiungono Candiani e Donato –  sono pesantemente sotto attacco per colpa delle scellerate politiche di accoglienza condotte dal governo Conte, che costano milioni di euro ai nostri cittadini ed agli immigrati regolari, i quali tutti sono esasperati e disperati di fronte alla deriva socioeconomica in cui sono intrappolati”.

“A fronte di tale emergenza, che il ministro Lamorgese si rifiuta di riconoscere – ribadiscono l’eurodeputato Donato e il segretario regionale Candiani – i siciliani non accetteranno ulteriori misure restrittive anti-covid a causa dei nuovi cluster di positivi fra i migranti clandestini sbarcati sulla nostra Isola, e tutti i danni economici che la Regione e l’intero Paese stanno subendo a causa della follia politica di questo governo dovranno, da quest’ultimo, essere risarciti fino all’ultimo centesimo”.

“Se poi le tensioni che già si avvertono sul territorio esploderanno e si arriverà a rivolte e conflitti sociali, le dimissioni del Ministro dell’Interno e dell’esecutivo tutto dovranno essere immediate, e ci aspettiamo che il Presidente Mattarella intervenga con forza per garantirle a tutela della propria terra originaria e della nostra Repubblica”.

“Grazie al taglio dei nostri stipendi, realizzeremo un parco letterario a Porto Empedocle per riscoprire i luoghi dello scrittore Andrea Camilleri. Saranno installate 6 panchine libro decorate da artisti siciliani.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di incentivare un turismo culturale per riscoprire luoghi e paesaggi raccontati da Camilleri proprio nella sua città natale.

Porto Empedocle, negli ultimi giorni, è stato anche il luogo in cui centinaia di migranti hanno trovato il primo approdo e i primi controlli sullo stato di salute (tamponi e test sierologici).
Così come ho fatto in precedenza, per il centro accoglienza di Siculiana e Villaggio Mosè, la settimana scorsa sono andato a verificare le condizioni della tensostruttura installata nella città natale di Andrea Camilleri.
Le considerazioni da fare, a mio avviso, sono sempre le stesse: il dramma dei migranti non può risolversi con altri drammi come una gestione del fenomeno totalmente da rivedere. La retorica dell’accoglienza tout court e il modello securitario della cosiddetta “invasione” e della finta “chiusura” delle frontiere, sono due facce della stessa medaglia: un autentico fallimento.
Le persone che, per ragioni diverse, si trovano clandestinamente in Sicilia vanno trattate con dignità perché, prima di ogni cosa, sono esseri umani. Non sono tollerabili strutture totalmente inappropriate, poco sicure e mal distribuite. Lo dimostrano le fughe continue dai centri di accoglienza.

Ecco perché occorrerebbero strutture pubbliche con personale pubblico, ne abbiamo in abbondanza. In poche parole, lo Stato ha il dovere di governare il processo dell’accoglienza, dallo sbarco fino al rimpatrio o al permesso di soggiorno. I flussi migratori sia di tipo umanitario che economico sono fonti di enormi speculazioni, esiste una vera e propria filiera del contrabbando di esseri umani. Sono fermamente convinto che diminuendo i flussi di denaro che girano attorno all’immigrazione (con una gestione statale del fenomeno) diminuiranno magicamente anche il flussi migratori”.

Lo dichiara il deputato regionale dei 5 Stelle on. Giovanni Di Caro.