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Venerdì 23 Ottobre il Coordinatore Politico dell’Udc Italia in Sicilia, l’On. Decio Terrana, assieme all’Assessore Regionale all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana, il Dott. Alberto Pierobon, hanno incontrato tanti amici nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna per portare sul territorio il Governo Regionale e raccogliere difficoltà e richieste direttamente dagli interessati.

“Nonostante le difficoltà dovute alla diffusione di Covid-19 – trasmette l’On. Terrana – è stata una bellissima giornata di incontri che ci ha permesso di conoscere diverse problematiche dei territori; gli incontri di Licata, Gela, Valguarnera ed Agira sicuramente hanno evidenziato problematicità che saranno attenzionate dall’Assessore Pierobon e da tutto l’Udc Sicilia. Il confronto con le amministrazioni locali e le aziende agricole che abbiamo incontrato è stato molto edificante e ci invita ad una fattiva collaborazione per fornire risposte tempestive ed efficaci”.

L’Assessore Regionale Alberto Pierobon ed il Segretario Regionale dell’Udc Sicilia, Decio Terrana, sono stati ricevuti nell’aula consiliare del Comune di Licata dall’Amministrazione del Sindaco Pino Galanti e dal Gruppo Consiliare dell’Udc a Licata composto da Gabriella Di Franco, Salvo Posata e Gianni Morello. Sono state riportate diverse problematiche della Città che l’Udc, prossimo anche ad entrare in Giunta a Licata, si è impegnato ad affrontare. All’incontro era presente anche una delegazione dell’Udc di Sommatino con il coordinatore Stefano Licata ed i Consiglieri Comunali Lea Licata e Ugo Capostagno per portare un saluto della comunità sommatinese assieme al Coordinatore Nazionale dei Giovani Udc, Gero Palermo, che ha poi proseguito il Tour assieme all’Onorevole Terrana ed all’Assessore Pierobon, incontrando una delegazione delle Imprese Agricole della Piana di Gela che hanno rappresentato le loro difficoltà di approvvigionamento  di acqua per l’irrigazione. E’ stato fatto notare che da tempo sono stati presentati progetti per risolvere il gravoso problema; l’Assessore Pierobon si è subito reso disponibile a raccogliere le richieste ed andare alla ricerca di una soluzione condivisa. All’incontro era presente anche il coordinatore dei Giovani della Coldiretti per le province di Caltanissetta ed Agrigento, il canicattinese Antonio Lo Giudice. Il Tour è proseguito quindi a Valguarnera, con l’incontro con il Sindaco Francesca Draià ed i Consiglieri dell’Udc, parlando dei prossimi progetti dopo la recente rielezione, e ad Agira con i Consiglieri Comunali Luigi Manno e Benedetta Casullo e con il Coordinatore Provinciale di Enna, il Dott. Andrea Maggio, dove una delegazione locale ha presentato diverse problematiche che l’Assessore Pierobon ha subito annotato. La giornata si è conclusa con il confronto con una delegazione dell’Udc provinciale di Enna al Sicilia Outlet Village, incontro a cui ha partecipato anche l’On. Vincenzo Figuccia, per commentare i risultati elettorali e programmare le prossime iniziative.

“Il Tour è stato piuttosto produttivo – commenta l’Assessore Regionale Pierobon – cercheremo quanto prima di dare risposte alle richieste di tutti coloro che abbiamo incontrato! E’ stato molto utile affrontare queste tematiche locali; la passione e la partecipazione di tutti ci da maggiore stimolo a lavorare per il bene di questa meravigliosa Terra”.

“Il governo nazionale si è assunto la responsabilità di fare pesare le chiusure sul settore della ristorazione, della cultura e dello sport. Le Regioni italiane, con un documento unanime, avevano chiesto di fare altro e di muoversi in direzione di scelte ragionate e sostenibili sotto il profilo dell’equilibrio tra diritto alla salute e diritto ad una vita quanto più ordinaria possibile, in un periodo del tutto straordinario”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il nuovo Dpcm, firmato in nottata dal presidente del Consiglio dei ministri.

“L’ordinanza da me adottata – che permane nella sua efficacia per tutte le misure più restrittive – prosegue Musumeci – ha scelto come linea di intervento la riduzione della mobilità, tenuto conto della circostanza che il contagio viene anzitutto arginato con la riduzione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini. Per questo appare difficile da sostenere la decisione di gravare su comparti nei quali il controllo delle misure è sempre stato più efficace, rispetto ad altri che, per loro natura, sono destinati ad ampie frequentazioni. Tuttavia, poiché solo il governo centrale può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile”.

“Volo a Roma domani per far sentire la voce del disagio di tanti siciliani, partite Iva e professionisti, lavoratori dello spettacolo ed esercenti, abbandonati dal governo Conte e lasciati soli a pagare i costi di una pandemia che non si arresta. In tanti aspettano ancora i bonus e la cassa integrazione promessi sei mesi fa, ed oggi il presidente Conte con la faccia tosta annuncia ristori che arriveranno (forse) tardi, quando in tanti saranno costretti a chiudere. Ero stanotte in piazza Indipendenza a Palermo con i ristoratori, i baristi, i gestori dei pub, penalizzati dall’ennesimo Dpcm che taglia le gambe a chi si guadagna da vivere con il proprio lavoro. È giunto il tempo di ribellarsi alle dittature mascherate. A Roma saremo in tanti contro un governo che ha dimostrato tutti i suoi fallimenti”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale dell’Udc.

“Il governo Conte ritiene di contrastare il covid mettendo in ginocchio il mondo della cultura, della ristorazione, dei bar e dello sport.
Con il dpcm appena firmato, l’esecutivo composto da PD, M5S, Leu e Italia Viva darà il colpo di grazia a centinaia di migliaia di attività commerciali, che non potranno sopportare il peso di simili provvedimenti e saranno costrette alla chiusura.
Ancora una volta, Conte e il suo governo non hanno ascoltato in alcun modo le istanze avanzate dalle regioni italiane, che avevano suggerito misure che non fossero penalizzanti per le categorie produttive e che, responsabilmente, proprio come ha fatto nelle scorse ore la Sicilia, avevano adottato limitazioni e provvedimenti di contenimento dei contagi, senza infierire su coloro che hanno subito in questi mesi perdite economiche senza precedenti e che per ripartire avevano adottato tutte le misure di sicurezza richieste dai protocolli sanitari.
Penalizzare il mondo della cultura (con la sospensione degli eventi teatrali, musicali e cinematografici), della ristorazione e dello sport (con la chiusura di piscine e palestre) vuol dire non conoscere il Paese reale e non avere riguardo dei milioni di Italiani che si ritrovano adesso dinanzi a un futuro sempre più incerto”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà (Lega), con un lungo post pubblicato oggi sulla sua pagina Facebook

“Un provvedimento che metterà definitivamente in ginocchio le attività produttive coinvolte e il settore della cultura e dello spettacolo, già duramente provati dal lockdown di marzo. Con queste chiusure, di fatto, si consegnerà il sud alla mafia e all’usura”.

Con queste parole l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato, stigmatizza le nuove disposizioni contenute nel nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte.

“Nessun intervento economico a sostegno dei cittadini e delle imprese in difficoltà è previsto a fronte di questo provvedimento mentre la possibilità, per la maggior parte delle attività coinvolte e all’indotto, di poter sopravvivere a questo nuovo lockdown, è soltanto una chimera. Assisteremo all’inevitabile chiusura e poi ad una mancata riapertura di migliaia e migliaia di attività commerciali, di ristorazione e di intrattenimento, con la perdita di altri milioni di posti di lavoro e l’esplosione della povertà a livelli incontenibili”.

“Il governo Conte, ignorando totalmente le richieste delle associazioni di categoria, delle regioni e dell’opposizione, sta colpendo i settori strategici che muovono l’economia del nostro paese, dimostrando al contempo di non aver saputo predisporre in sei mesi un sistema sanitario capace di tutelare i propri cittadini, malgrado il loro comportamento esemplare durante la chiusura totale del primo lockdown e i sacrifici già sopportati. Dunque, il giudizio sul suo operato e su quello del suo governo è quello di un fallimento totale che, purtroppo, pagheremo chissà per quanti anni”.

“Ciò che più mi preoccupa ora è la prevedibile esplosione della rabbia e della protesta, assolutamente comprensibile, da parte di chi sta subendo tutto ciò, dopo aver investito denaro per adeguarsi alle normative in materia di distanziamento e di tutela della salute. Prepariamoci ad assistere a proteste ancora più dure: il pericolo di un’escalation della tensione sociale è altissimo. Cosa intende fare il governo se i cittadini scenderanno in piazza a protestare? Reprimere il dissenso con la violenza, come nelle dittature? Sarebbe interessante saperlo”.

In calo il numero dei nuovi contagi Covid in Sicilia, ma a fronte di un minor numero dei tamponi, mentre il numero complessivo dei positivi in Sicilia supera per la prima volta il tetto dei diecimila.

Il ministero della Salute comunica che nelle ultime 24 ore i nuovi casi positivi sono 695 con 5.193 tamponi, a fronte degli 886 rilevati ieri con un numero di test che pero’ era stato pari a 7.147. Si registrano undici morti e 18 guarigioni.

Ed ecco adesso i casi positivi nei comuni capoluogo: Catania 227 , Palermo 194, Ragusa 98, Messina 52,  Caltanissetta 46, Agrigento 28; a Enna 21; Siracusa 15, Trapani 14.

«Venendo a conoscenza del comunicato diffuso dall’Ufficio Scolastico Regionale, non può che richiamarsi l’estensore al rispetto delle prerogative del decisore politico regionale e censurare comportamenti contrastanti con il principio di leale collaborazione istituzionale. Premessa, dunque, l’irritualità delle dichiarazioni di cui trattasi, deve rilevarsi come l’ordinanza del Presidente Musumeci, assunta per esigenze di tutela della salute pubblica, preveda la temporanea chiusura delle scuole superiori ed il ricorso sostitutivo alla didattica a distanza quale conseguenza delle vincolanti indicazioni formulate dal Comitato Tecnico Scientifico regionale, a seguito del critico innalzamento della capacità diffusiva e dei contagi da Covid-19. Tale circostanza ha imposto immediate misure di mitigazione della mobilità generale e di drastica riduzione della capienza autorizzata sui mezzi di trasporto pubblico. Più volte e da mesi, in sede di Conferenza Stato-Regioni, è stato sollecitato, ad oggi senza esito, l’intervento del governo nazionale a sostegno delle Regioni, per il potenziamento del trasporto pubblico locale. In ogni caso, già in fase di predisposizione dell’ordinanza presidenziale, ho provveduto, a seguito della riunione della Giunta di governo di giovedì 22 ottobre, ad informare il Dirigente dell’USR, Stefano Suraniti, nel merito degli adottandi provvedimenti, facendo seguire avviso formale, di pari contenuto, alle ore 14 di venerdì 23 ottobre. È di tutta evidenza che la riunione, autonomamente indetta dall’USR nello stesso pomeriggio, avendo natura tecnica, ha visto la partecipazione,parimenti tecnica, del Capo di Gabinetto dell’Assessorato Istruzione, da me delegato, il quale, in mancanza di definitivo provvedimento del Presidente della Regione (emanato nella giornata di sabato 24), si è opportunamente limitato a confermare le comunicazioni preliminari, già formalmente anticipate».

E continua: «Fermo restando l’intendimento del governo regionale di ripristinare, appena possibile, la regolare attività didattica in presenza anche presso gli istituti superiori, si ha difficoltà a comprendere la dichiarata incapacità dell’USR di far fronte,da subito, alla didattica a distanza, visto che il valoroso corpo docente della Sicilia ha già affrontato con successo, nel recente passato, tale modalità di insegnamento, peraltro parzialmente praticata anche in questo inizio di anno scolastico presso gli stessi istituti superiori. Ne’ può ignorarsi che l’opzione DAD è esplicitamente contemplata in DPCM e pronunciamenti ufficiali del Governo Conte. Per tutto quanto precede, mi dichiaro certo che il Direttore dell’USR saprà, da ora in poi, meglio valutare la differenza tra responsabilità e decisioni di governo, assunte nel superiore e più generale interesse della salute pubblica, ed azione amministrativa che si auspica coerente e leale, soprattutto in un momento di particolare e generale difficoltà». Lo dichiara l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla, commentando le recenti dichiarazioni del direttore dell’USR, Stefano Suraniti, critiche verso l’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Ieri pomeriggio l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza ha voluto incontrare, in videoconferenza, le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica per discutere sull’emergenza Covid-19. In particolare, gli argomenti trattatati sono stati i fondi contrattuali e il bonus Covid-19 previsto per il personale sanitario dalla finanziaria della Regione Siciliana e il dibattito è stato incentrato sull’emergenza Covid-19.

“La Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, ha fatto sentire la propria voce ponendo l’attenzione sui 15 milioni di euro previsti per una platea di 5.000 operatori sanitari per il primo trimestre dell’emergenza approvati dalla Giunta regionale. L’assessore nella prossima riunione porterà in nominativi degli operati sanitari comunicati dalle 17 aziende sanitarie. Il governo nazionale ha tentato una pre impugnativa di questi 15 milioni di euro che è stata bloccata dal governo regionale”, spiega Calogero Coniglio, segretario regionale.

“La Fsi-Usae ha aavnzato alcune richieste: integrare il personale medico-infermieristico nelle ambulanze e nell’elisoccorso che attualmente svolgono circa 40 ore mensili; dare chiarimenti sui contratti a tempo determinato in scadenza; chiarire la posizione sulla vaccinazione antinfluenzale alle luce dell’ultima nota inviata dall’assessorato; quali sono tempi per formulare le graduatorie di bacino regionale di concorso e mobilità per infermieri. In merito alle vaccinazioni, l’assessore ha chiarito e dichiarato che rendendolo obbligatorio, in poco tempo il numero delle adesioni degli operatori sanitari è aumentato. Abbiamo, infine, espresso preoccupazione per la difficoltà a reperire personale infermieristico, oss e sanitario e l’assessore ci ha assicurato che gli uffici stanno facendo il possibile per redigere le graduatorie dibacino. Abbiamo chiesto sulla situazione delle scorte e riserve dei DPI e l’assessore ha risposto che non ci sono criticità”.

La Fsi-Usae ha rimarcato l’improvvisazione di alcune aziende sui percorsi covid, in particolare in alcuni pronto soccorso infettivologici, come quello dell’ospedale S. Elia di Caltanissetta è stato assegnato un solo infermiere e con il continuo aumento dei contagi è necessario potenziare l’ organico.

”L’auspicio della Fsi-Usae è che i premi covid che rientrano nei 15 milioni di euro finanziati dalla giunta  regionale e che i premi previsti dal decreto nazionale che ammontano a 35 milioni, già approvati con i sindacati, vengano erogati al più presto, su questo punto l’assessore ha dichiarato che stanno lavorando”, precisano Renzo Spada, Maurizio Cirignotta, Pier Paolo Di Marco, Salvatore Ballacchino, Salvatore Di Natale e Salvatore Bracchitta componenti della segreteria regionale, impegnatissimi nella lotta al Coronavirus.

Il presidente della Regione ha firmato ufficialmente la nuova ordinanza per far fronte all’emergenza Covid 19 attraverso le misure di contenimento che è stato condiviso con il ministero della Salute e con il comitato Tecnico Scientifico Siciliano.

Un pullman si è ribaltato a Castelvetrano lungo la statale 119, provocando un incidente con altre auto. Secondo le prime informazioni ci sarebbero due morti e diversi feriti. A bordo del pullman una quindicina di persone. Stanno intervenendo i carabinieri, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. L’incidente è avvenuto tra un pullman della Salemi che collega Palermo e Marsala e una Ford Fiesta. L’impatto è stato frontale. L’autista ha cercato di evitare lo scontro, ma il grosso mezzo si è ribaltato. Dentro c’erano 15 passeggeri, tra questi ci sarebbero due feriti gravi. La vittima sarebbe l’automobilista della Ford Fiesta, finito in un dirupo dopo l’impatto. Le indagini sull’incidente sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. Le vittime sono l’automobilista è un passeggero che si trovava a bordo del bus. La statale 119, all’altezza del km 51,800, è chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Sono un medico e un operatore sanitario le vittime del tragico incidente, nella statale di Castelvetrano, che ha coinvolto un auto e un pullman, con a bordo diversi sanitari che lavorano nell’ospedale di Marsala. I passeggeri stavano dormendo al momento dell’impatto tra i due mezzi. L’automobilista deceduto prestava servizio nel presidio territoriale di emergenza a Santa Ninfa e aveva fatto il turno notturno.