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Nuovo colpo alla mafia nigeriana a Palermo. La Polizia, nel corso dell’operazione cosiddetta “Showdown”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone: 8 sono state arrestate e 3 sono ricercate. Gli undici sono imputati di associazione di tipo mafioso, lesioni gravi, sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti, I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Palermo, su richiesta del gruppo di magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca.

Nella chiesa della Santissima Annunziata di Caccamo, alle ore 11 saranno celebrati i funerali di Roberta Siragus, la 17enne trovata morta in un dirupo nelle campagne di Monte San Calogero la mattina dello scorso 24 gennaio. Della sua morte è accusato Pietro Morreale 19 anni, all’epoca dei fatti fidanzato della giovane,  al momento rinchiuso nel carcere di Termini Imerese.

Come per la piccola Antonella Sicomoro, morta a 10 anni, a Palermo, soffocata per un tragica sfida su Tik Tok, anche per Roberta, ad officiare il rito funebre sarà l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. 

La salma di Roberta è tornata a casa ieri, dopo l’autopsia effettuata a Messina e che non ha ancora chiarito quali siano state le cause della morte, a causa delle tante ustioni al tronco, al viso e agli arti, ma escludendo che la ragazza sia stata strangolata.

Per Pietro Morreale le cose non si mettono bene, considerato che al momento è assistito solo dall’avvocato Gaetano Giunta del foro di Catania, poiché ieri l’avvocato Raffaele Bonsignore ha rinunciato all’incarico. 
Bonsignore era stato nominato dopo il forfait del precedente legale, Giuseppe Di Cesare, primo legale della famiglia, colui che insieme al padre aveva accompagnato Pietro alla caserma dei carabinieri, dove raccontò di dove fosse il corpo senza vita di Roberta Siragusa

 

“Le CCIAA siciliane facciano uno sforzo straordinario per sostenere le imprese”.
A lanciare l’appello è il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina. “Il sistema camerale italiano – dice Messina – ha messo a punto un programma per fronteggiare l’emergenza attuale che sta duramente provando il nostro tessuto imprenditoriale e per programmare la ripartenza per il 2021 attraverso 12 linee di intervento articolate in funzione delle priorità e dei temi strategici individuati. Un programma che fa seguito al grande sforzo fatto dal sistema camerale a favore delle imprese con 300 milioni di contributi stanziati nel 2020. Sarebbe opportuno a tal proposito, tramite  Unioncamere Sicilia, conoscere gli impegni assunti a favore delle imprese dell’Isola che con il loro contributo sostengono gli organismi regionali. Le linee d’intervento più urgenti sono state individuate nella trasformazione digitale, nell’internazionalizzazione, nella prevenzione delle crisi d’impresa e nel sostegno ai settori più colpiti come quello del turismo. Riguardo ai fattori di competitività nel medio periodo viene posta l’attenzione verso i giovani e il mondo del lavoro, verso la sostenibilità, verso lo sviluppo tecnologico, verso la semplificazione, verso le infrastrutture e l’imprenditoria femminile. Relativamente alle linee trasversali si guarda al monitoraggio e all’analisi economica e al piano di comunicazione marketing del sistema camerale. In buona sostanza il piano può costituire la base per un duraturo sviluppo della capacità camerale di promuovere una crescita più sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale”.
“Una grande opportunità per il mondo imprenditoriale – prosegue Messina – della quale difficilmente potrà trarne vantaggio il tessuto economico delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani, considerato che la definizione dell’accorpamento tra le tre Camere di commercio si trova ancora in una posizione di stallo nonostante da tempo si faccia sapere che la Regione Siciliana è pronta ad esitare il decreto per la costituzione della nuova Camera. La presenza di commissari alla guida dei tre Enti camerali non consente infatti di interpretare lo spirito della riforma e di creare quel collegamento virtuoso tra le singole realtà portando a sintesi le esigenze dell’intera area.”

Le parti del corpo carbonizzato non ha permesso al medico legale di capire quale sia stata la reale causa della morte della giovane Roberta Siragusa, la 17enne il cui corpo è stato travato in un burrone la notte tra sabato 23 e domenica 24 gennaio.

Sembrerebbe che sia stata esclusa però la morte per strangolamento e si dovrà adesso attendere gli esami istologici.

“Un corpo dilaniato” – ha detto il gip

“Siamo molto provati per quello che abbiamo visto” –  ha aggiunto l’avvocato Giuseppe Canzone che ha assistito all’autopsia.

Manfredi Rubino, il consulente nominato dagli avvocati che assistono la famiglia Siragusa ha poi affermato:  “Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause del decesso. Dall’esame autoptico sono emerse gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause della morte. La lingua protrusa può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è il caso in specie”

Intanto in tarda notte la salma della ragazza è tornata a Caccamo dove domani si svolgeranno i funerali.

Per l’omicidio della ragazza è indagato Pietro Morreale di 19 anni, il suo fidanzato, dal quale sembrerebbe la giovane volesse allontanarsi, considerata la sua gelosia e le continue ed estenuanti liti

e

“Saranno quasi 5.000 le unità di personale scolastico che in Sicilia andranno in pensione a partire dal primo settembre prossimo. Un’occasione importante per favorire le immissioni in ruolo, il rientro dei numerosi docenti emigrati al Nord e le stabilizzazioni dei precari”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza.

“In particolare – aggiunge – si tratta di 4.852 lavoratori, di cui 3.732 docenti e 1.120 Ata che potranno accedere al pensionamento attraverso il ricorso alla cosiddetta ‘quota 100’. I dati includono anche i pensionamenti d’ufficio, fatti cioè in presenza dei requisiti massimi utilizzabili da parte dei lavoratori per rimanere ancora in servizio. A questi numeri si aggiungeranno i dirigenti scolastici, che hanno tempo fino al 28 febbraio per presentare la domanda e il personale che utilizzerà ‘opzione donna’ e ‘ape sociale’”.

“Oltre a colmare i vuoti che si verranno a creare nella pianta organica della scuola siciliana – conclude Rizza – è necessario intervenire sull’assunzione del personale per combattere fenomeni particolarmente significativi nella nostra regione, come la dispersione scolastica e le povertà educative. A tal proposito bisogna investire su tempo scuola, riduzione del numero degli alunni per classe, edilizia scolastica, trasporti e stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga. Questi temi restano centrali per un rilancio della scuola siciliana che garantisca ai nostri studenti una scuola di qualità al pari di quella garantita agli studenti del resto del Paese”.

Si svolgerà domani alle ore 15 a Messina l’autopsia sul corpo di Roberta Siragusa, la diciassettenne trovata morta con il corpo parzialmente bruciato in un dirupo alle porte di Caccamo, in provincia di Palermo. Ad eseguire l’esame autoptico sarà il professore Alessio Asmundo del Policlinico di Messina. L’unico indagato, al momento, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere è il fidanzato, Pietro Morreale, 19 anni, al quale il Tribunale ha applicato la custodia cautelare in carcere. Nel frattempo gli avvocati Giuseppe Di Cesare e Maria Angela Barillaro hanno formalizzato la rinuncia all’incarico difensivo nei confronti di Morreale che ha nominato Gaetano Giunta del foro di Catania. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, e dal sostituto, Giacomo Barbara.

Con apposita delibera, ritualmente pubblicata, la R.A.P. S.p.A. ha indetto una procedura aperta ai sensi dell’art. 60, comma 1, del D. Lgs. 50/2016, per l’affidamento del servizio di manutenzione degli autocarri scarrabili.
All’esito della procedura veniva dichiara aggiudicataria la società Mavib di Misilmeri.
Tuttavia il provvedimento di aggiudicazione della gara veniva impugnato dalla società C. , secondo classificata, davanti al Tar Sicilia Palermo.
In particolare la società ricorrente chiedeva l’annullamento-previa sospensione-  di tutti gli atti della procedura di gara indetta dalla RAP spa, nella parte in cui l’incanto in questione risultava aggiudicato in favore della società MAVIB che, ad avviso della ricorrente, avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara di che trattasi in ragione di talune insanabili irregolarità asseritamente riscontrate nella documentazione di gara.
Si costituiva in giudizio la società Mavib aggiudicataria del servizio, rappresentata e difesa dagli Avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, per chiedere il rigetto del ricorso e dell’istanza cautelare proposta in uno con lo stesso.
In particolare gli Avvocati Rubino ed Alfieri evidenziavano come la RAP avesse correttamente aggiudicato il servizio in favore della propria assistita, rilevando l’infondatezza e la pretestuosità delle censure avversarie, smentite per tabulas dalla documentazione prodotta dalla società MAVIB attestante, di contro, il pieno possesso dei requisiti per l’esecuzione del servizio di che trattasi
Il Tar Sicilia Palermo Sezione terza, condividendo la tesi degli Avvocati Rubino ed Alfieri, ha respinto l’istanza cautelare proposta dalla ricorrente,  condannando quest’ultima anche al pagamento delle spese giudiziali, osservando come l’impresa aggiudicataria, per conferimento dell’intero asset aziendale di una precedente impresa individuale, disponesse con continuità delle capacità ed esperienza già maturate nella impresa conferente e che, comunque, il bando comunque non prevedeva espressamente la necessaria coincidenza tra il nominativo del Responsabile Tecnico indicato nel certificato camerale e quello invece segnalato all’Amministrazione quale responsabile tecnico preposto, quale referente, alla gestione tecnica dell’appalto, purché il nominativo indicato fosse in possesso, come nel caso in esame  dei titoli e capacità tecniche richieste.
Alla luce della superiore pronuncia, dunque, la società Mavib potrà continuare il servizio di manutenzione degli autocarri scarrabili della RAP.

Sono in tanti i sindaci siciliani che hanno  già aderito e che stanno aderendo in queste ore all’appello promosso da ANCI per sollecitare un intervento normativo  di modifica del Testo Unico degli Enti Locali in tema di responsabilità e competenze dei primi cittadini.

“Occorre una modifica legislativa per evitare ogni possibilità che si possano configurare forme di responsabilità penale oggettiva come conseguenza di una attribuzione legislativa di responsabilità dei sindaci senza che a questa corrispondano adeguati poteri e competenze”. Ha dichiarato Leoluca

Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

“Tale richiesta di modifica legislativa – conclude il presidente Orlando – costituisce una ennesima conferma del rispetto dell’Anci Sicilia per il ruolo dei sindaci e per il ruolo fondamentale  della magistratura chiamata spesso a dare applicazione a  leggi  talora   non  rispondenti a criteri  di ragionevolezza. Tale posizione peraltro si collega ad altri ambiti normativi (contabile e amministrativo) dove si registra analoga sproporzione tra responsabilità e competenze”.

 

Decisive le prossime ore per le indagini sulla morte di Roberta Siragusa, 17enne di Caccamo, trovata morta in un burrone con il corpo semicarbonizzato.

Quest’oggi il gip Angela Lo Piparo affiderà l’incarico dell’autopsia al perito Alessio Asmundo, dell’istituto di medicina legale policlinico di Messina. In quella sede si conosceranno anche i consulenti della difesa scelti dagli avvocati di Pietro Morreale, Giuseppe Di Cesare e Angela Barillaro, il consulente della procura e il consulente degli avvocati Sergio Burgio e Giuseppe Canzone che assistono la famiglia della ragazza.

L’esame potrebbe chiarire gli ultimi dubbi sull’omicidio della ragazza.
Per la Procura di Termini Imerese, Roberta sarebbe stata strangolata dal fidanzato Pietro Morreale a pochi metri dal campo sportivo di Caccamo e poi trasportata a Monte San Calogero.

Pietro Morreale, che ha fatto ritrovare il corpo di Roberta, si trova attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Al vaglio degli inquirenti, i messaggi che la vittima ha inviato ad un amico di cui si fidava. Da questi messaggi potrebbe venir fuori parte della verità. Questi messaggi, che risalgono proprio alla notte del delitto, sarebbero potuti essere stati intercettati dal Morreale, scatenando la sua gelosia e dunque l’ennesima lite, considerato che i due ragazzi erano soliti litigare proprio per la gelosia del 19enne, che però era a conoscenza dell’amicizia speciale che intercorreva tra Roberta e questo amico del cuore.

Roberta spesso si era confidata con le amiche che sapevano del rapporto ormai logoro tra i due fidanzati ed anche le intenzioni della ragazza di lasciarlo, perché temeva per sé ed anche per la sua famiglia.

 

Disposto il sequestro delle cartelle cliniche dopo la morte della donna di 39 anni, morta insieme al suo bambino durante il parto nella clinica Candela di Palermo.
La procura adesso indaga circa quello che è accaduto, e dopo la denuncia della famiglia.
La donna, che lascia il marito e una bambina di 2 anni, durante l’intervento era stata trasferita d’urgenza nell’ospedale Buccheri La Ferla, sempre a Palermo; il neonato invece era stato trasportato nell’ospedale Civico.

Cordoglio su Fb, motoclub della Sicilia si stringono attorno a familiari della donna, appassionata di motociclismo