Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 14 di 316
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Un incidente stradale lungo la strada statale 113, in territorio di Partinico, in provincia di Palermo, ha provocato la morte di Lorenzo Asta, di Alcamo, 34 anni il prossimo 23 aprile. Per cause in corso di accertamento, lui, alla guida della sua automobile Ford Fiesta, si è scontrato frontalmente con una Golf. Asta, fidanzato con una ragazza di Partinico, è stato diretto a casa ad Alcamo dopo averla incontrata. Sarebbe morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polizia Municipale e i sanitari del 118. Sulla Golf hanno viaggiato due persone, ferite non gravemente e ricoverate all’ospedale Civico di Partinico. Accertamenti tossicologici sul conducente della Golf.

A Palermo la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza hanno eseguito 5 misure cautelari personali agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e sequestrato circa 57.900 euro, equivalente della cattura e commercializzazione per due anni di specie ittiche protette. Gli indagati, cinque palermitani, sarebbero stati parte di un’organizzazione che pesca ricci e oloturie, devastando l’ambiente marino. L’indagine è iniziata nel 2020, ed è emerso un traffico illegale di circa 140.000 ricci e 137 chili di oloturie, con conseguente danno ambientale sia per le stesse specie oggetto di cattura, già a rischio di estinzione, che per l’intero ecosistema marino.

Una ventisettenne di Monreale, Federica Tarallo, è morta dopo avere dato alla luce una bimba nell’ospedale Ingrassia di Palermo, dal quale era stata trasferita a Villa Sofia, dov’è deceduta. Giovedì scorso, al settimo mese di gravidanza, aveva partorito la piccola Rebecca.

Le conseguenze del parto avevano reso necessario il trasferimento all’ospedale Villa Sofia, dove venerdì scorso, il giorno dopo il ricovero, era stata dichiarata la morte cerebrale. Federica Tarallo lascia il marito, militare dell’Esercito, e la piccola Rebecca.

Le elezioni amministrative, come già deliberato dalla giunta regionale il 2 febbraio scorso, si svolgeranno in due giorni, 28 e 29 maggio.
«Con l’indizione dei comizi elettorali – sottolinea l’assessore Messina – si attiva il sistema della partecipazione pubblica e democratica alla scelta del governo delle città. Un momento di altissima espressione del diritto di libera scelta politica che auspico possa svolgersi nei termini di massima correttezza e nel rispetto delle differenze. Affrontiamo tempi difficili in cui occorre grande senso di responsabilità da parte di tutti e la massima disponibilità per costruire una Sicilia sana e virtuosa, a partire dai piccoli Comuni».
Tra i 128 Comuni chiamati alle urne ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania (incluse le sei circoscrizioni), Ragusa, Siracusa e Trapani.  I consiglieri comunali da eleggere sono 1.646 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.579. La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei consigli circoscrizionali a Catania.
Domenica 28 maggio i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì 29 dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà nelle giornate dell’11 e del 12 giugno con gli stessi orari.
Ultimate le operazioni di votazione e di riscontro dei dati, si darà inizio allo spoglio delle schede.
Le liste dei candidati a sindaco, al consiglio comunale, a presidente di circoscrizione e al consiglio circoscrizionale vanno presentate da venerdì 28 aprile a mercoledì 3 maggio (alle ore 12).
In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si voterà con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.

“La scuola e le università statali siciliane sono agli ultimi posti su tutti i fronti. Una situazione sconfortante, che si trascina da decenni, rispetto alla quale tutti i governi che si sono succeduti hanno gravi responsabilità”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, commentando l’ultima istantanea scattata dal Censis sulla qualità delle università italiane, che vede Palermo al 7° posto tra i 10 mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) e Catania e Messina agli ultimi posti tra i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), rispettivamente alla 18° e alla 19° posizione.

“L’Isola – aggiunge – continua ad essere in fondo alle classifiche come tempo pieno. Infatti, solo il 7% degli studenti siciliani usufruisce di questo importante servizio, mentre, ad esempio, in Lombardia questo numero sale ad oltre il 50%”.

“La Sicilia – continua Rizza – è invece ai primi posti delle classifiche negative. Possiede un patrimonio edilizio scolastico tra i più vetusti e inadeguati d’Italia e un indice di dispersione scolastica oltre il 21%, con punte del 25% in alcuni territori, rispetto ad una media nazionale del 12,7%”.

“A fronte di tutto questo – si chiede il segretario regionale della Flc Cgil – il governo Meloni cosa fa? Accorpa le scuole di piccole dimensioni, riducendo il numero dei dirigenti e del personale ata e aumentando il loro carico di lavoro. Allo stesso tempo sta portando avanti una riforma scellerata, quella sull’autonomia differenziata, che consente alle regioni più ricche di trattenere il gettito fiscale per finanziare servizi essenziali come la scuola o la sanità e abbandonando quelle più povere al loro destino”.

“Questa politica – conclude Rizza – è inaccettabile. Continueremo a batterci in ogni sede perché la politica si renda conto che la scuola non è un costo inutile ma un investimento da fare per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita del nostro Paese”.

Sanità in Sicilia: non sono sul piede di guerra solo i precari covid e i laboratori d’analisi privati convenzionati. Non ha infatti revocato lo stato d’agitazione, confermando una manifestazione regionale il prossimo 15 aprile, la rete degli Ambulatori popolari a rischio smantellamento. Il già commissario covid di Palermo ed ex segretario regionale Cgil Sanità, Renato Costa, impegnato all’ambulatorio popolare di Borgo Vecchio, spiega: “La Sanità pubblica è allo sfascio, la Rete degli ambulatori popolari darà seguito all’assemblea di qualche giorno fa. Il prossimo 15 aprile scenderemo in piazza, con un programma ancora da concordare. Non possiamo assistere inerti alla catastrofe che abbiamo sotto gli occhi”.

Attualmente, così come attestato dall’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico della Sicilia, la situazione vede un stato di “severità idrica bassa” in tutta la regione, ad esclusione del comparto delle zone irrigue, in sofferenza, servite dagli invasi “Pozzillo”, “Nicoletti” e “Don Sturzo” (nelle province di Catania, Enna e Siracusa) a cui è stato attribuito, invece una “severità media”. Inoltre, il permanere di situazioni meteo climatiche non favorevoli e ormai tendenti alla stabilizzazione verso l’assenza di precipitazioni, fa prevedere un trend negativo.
«Da oltre due mesi – sottolinea il presidente Schifani – la Regione ha messo in campo una serie di misure per mitigare la siccità. Sono stati attivati una serie di tavoli con soggetti ed enti interessati per migliorare la capacità di accumulo delle dighe attraverso l’eliminazione dei detriti depositati sul fondo degli invasi. Un’ulteriore spinta in tal senso è arrivata dall’approvazione dei Piani di gestione proposti dai gestori delle dighe e autorizzati dall’Autorità di bacino della presidenza della Regione. Adesso – ha concluso Schifani –  dopo diverse riunioni, con il coinvolgimento dei Consorzi di bonifica e degli enti erogatori dell’acqua, per rendere più celeri i lavori per il riefficientamento delle condotte idriche, si rende necessario un tavolo permanente con gli enti interessati dove si esamineranno tutte le proposte possibili per affrontare l’eventuale crisi idrica che potrebbe verificarsi nel prossimo periodo estivo».

Gabriele Aserio, 18enne, ha perso la vita in un incidente in viale Strasburgo. Un altro giovane di 17 anni è stato trasportato a Villa Sofia in codice rosso: i due erano a bordo di un ciclomotore e sarebbero finiti contro un albero. Lo scontro si è verificato intorno alle 4,30. I due amici stavano rientrando da una festa di compleanno alla discoteca “Country”. Lo schianto è avvenuto poco distante dalla polisportiva “Belgio”. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato la morte del ragazzo e trasportato il ferito in ospedale. Nell’incidente potrebbe essere coinvolta un’auto che avrebbe tagliato la strada al ciclomotore sul quale viaggiavano i due ragazzi. Indagini sono in corso da parte da parte dell’infortunistica della polizia locale.

Il giovane ferito sarebbe rimasto a dormire a casa dell’amico, mancavano poche centinaia di metri all’arrivo a casa.  Gabriele frequentava il quarto anno del liceo scientifico all’istituto  “Don Bosco”.

Assunzioni di nuovi funzionari alla Regione. Hanno firmato il contratto di lavoro a tempo indeterminato i 21 vincitori del concorso per funzionario tecnico. Poi i vincitori dei nuovi profili economico-finanziari, gli amministrativi e 16 tra funzionari dei sistemi informativi, avvocati, responsabili del controllo di gestione e agronomi. In totale si tratta di 90 assunti rispetto ai 100 previsti dai bandi. Per i restanti 10 posti scorrerà la graduatoria. L’assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina, commenta: “Dopo tanti anni di blocco nelle assunzioni finalmente registriamo un concreto cambio di rotta, un segnale positivo che porta nuove professionalità nell’amministrazione regionale. Intanto, gli uffici dell’assessorato continuano a lavorare per definire le graduatorie dei concorsi per i Centri per l’impiego, in modo da immettere in ruolo i vincitori entro giugno”.