Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 139 di 320
Home / Articoli pubblicati daRedazione Palermo (Pagina 139)

Novità di rilievo sono emerse nell’ambito del caso della bambina di 11 anni e del neonato di 2 mesi ricoverati in gravi condizioni a Palermo perché affetti dal coronavirus. E’ il presidente della Regione, Nello Musumeci, a rivelare tali novità. Innanzitutto il neonato di 2 mesi, contrariamente a quanto inizialmente trapelato, è una bambina, partorita da una madre positiva. Ed è intubata all’ospedale “Cervello”. La bambina di 11 anni, invece, ha la sorella che è stata a lungo in Spagna, e i genitori sono no-vax, ovvero contrari al vaccino. Lei è intubata all’ospedale pediatrico “Di Cristina”.

Dalla città di Palermo, arriva un riconoscimento ed anche una espressione di gratitudine dinanzi al prezzo di vite umane pagato nella lunga storia della Polizia di Stato a Palermo oltre che un apprezzamento per l’instancabile impegno con cui i poliziotti quotidianamente lavorano per contrastate i fenomeni criminali. Per questo oggi, nel giorno in cui ricorre il 29esimo anniversario della morte di Borsellino e degli uomini della sua scolta, il Sindaco di Palermo in accordo con il Questore, ha deciso di conferire la Cittadinanza Onoraria di Palermo alle donne e agli uomini della Polizia di Stato. Questo riconoscimento sancisce così un legame indelebile, inciso nella dolorosa storia della città, che si intreccia con quella dei caduti, servitori dello stato che hanno prestato con onore il servizio, fino alla morte.

 

 

Palermo ricorda oggi Paolo Borsellino e i cinque componenti della scorta uccisi 29 anni fa nell’attentato di via D’Amelio. Nel fitto programma anche il segretario del Pd, Enrico Letta, che a Palermo partecipa al primo appuntamento nazionale delle tre pre-Agorà Democratiche.

Nel pomeriggio il sindaco Leoluca Orlando conferirà la cittadinanza onoraria alla polizia di Stato indicata come “simbolo di unione tra la città di Palermo e coloro che con professionalità difendono e hanno difeso i valori della giustizia, della legalità e della libertà, anche con il sacrificio della vita”. Il riconoscimento sarà consegnato al capo della polizia Lamberto Giannini.
Due dei tre figli del magistrato, Lucia e Fiammetta Borsellino, non saranno in alcuno degli appuntamenti. Lucia resterà a Roma, dove vive. Fiammetta, che ha sempre alzato la sua voce contro le grandi bugie della vicenda giudiziaria definita dalla Cassazione come la più colossale operazione di depistaggio, ha già lasciato Palermo. Non è però una scelta polemica, almeno ufficialmente. Nel solco di una tradizione familiare di basso profilo, Fiammetta Borsellino ha spiegato: “Lascio che in questa occasione siano gli altri, la gente e chiunque ne avverta il bisogno, a ricordare e a riflettere. Io lo faccio sempre incontrando i giovani e andando nelle scuole”. La gran parte delle iniziative si terranno in via D’Amelio davanti all’albero della pace
Nel programma anche musiche, cerimonie, una messa celebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice, deposizioni di fiori alle sepolture di Borsellino e degli agenti Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. L’agente Emanuela Loi è sepolta in Sardegna.

Il Tribunale di Palermo ha disposto il giudizio immediato, quindi subito il processo scavalcando il filtro dell’udienza preliminare allorchè ricorre l’evidenza della prova, a carico dei tre imputati del naufragio della “Nuova Iside” a Terrasini. Si tratta del sottoufficiale di coperta Giuseppe Caratozzolo, il comandante Gioacchino Costigliola, e il timoniere Mihai Jorascu. I tre, che sono stati parte dell’equipaggio della petroliera “Vulcanello”, sarebbero responsabili dell’affondamento del peschereccio di Terrasini, “Nuova Iside”, che provocò la morte di Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono. La causa dell’affondamento è stata una collisione, accertata grazie alla scatola nera e a varie indagini info-tecniche. Il peschereccio affondò il 12 maggio del 2020 a largo di San Vito Lo Capo. La Guardia Costiera recuperò due dei tre membri dell’equipaggio, Matteo e Giuseppe. Oltre un mese dopo è stato invece rinvenuto sulla spiaggia di Gioia Tauro in Calabria il corpo del terzo pescatore, Vito. La prima udienza è in calendario il 2 novembre.

Un violento nubifragio si è abbattuto in nottata su Palermo dove i vigili del fuoco in tre ore, a partire dalle 4, hanno eseguito 27 interventi per soccorrere automobilisti rimasti intrappolati in strade e sottopassi. Ieri la Protezione Civile ha diramato un’allerta arancione su tutta la Sicilia settentrionale per rischio idrogeologico e temporali.

Gli interventi dei pompieri nel capoluogo, come succede sempre in questi casi, hanno interessato sopratutto la zona di viale Regione Siciliana, piazza Indipendenza davanti al palazzo della Regione, via Imera, via Re Ruggero e via Messine Marine davanti all’ospedale Buccheri La Ferla. Per liberare gli automobilisti sono intervenuti a supporto i sommozzatori, i pompieri del reparto fluviali e un mezzo anfibio. I vigili del fuoco da questa mattina sono inoltre impegnati ad eseguire oltre 30 servizi di controllo e verifiche in appartamenti e abitazioni dove la pioggia ha provocato infiltrazioni d’acqua e la presenza di crepe.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, Samuele Corso, accogliendo quanto richiesto dalla Procura, ha archiviato l’indagine a carico della deputata regionale, Marianna Caronia, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Mare Monstrum”. Nei confronti di Marianna Caronia, difesa dagli avvocati Ninni Reina e Marco Lo Giudice, il Giudice ha ritenuto di escludere ogni ruolo nella conclusione di un accordo di traffico illecito di influenze, ritenendo non dimostrato alcun intervento diretto da parte dell’indagata su componenti della Commissione parlamentare Trasporti dell’Assemblea Regionale Siciliana o altri soggetti per ostacolare la nomina di un consulente della stessa Commissione che sarebbe stato non gradito dall’armatore Ettore Morace. E la Caronia avrebbe ricevuto per tale atto una buona uscita non congrua di 100mila euro dalla Siremar. Invece i difensori hanno dimostrato che l’onorevole Caronia è stata assunta alla Siremar nel 1991, e che la sua buona-uscita è risultata inferiore e dunque ingiusta per difetto rispetto a quella percepita da altri dipendenti con livello d’inquadramento inferiore.

Sono in gravi condizioni. Come spiegano i medici che li hanno in cura hanno patologie pregresse.

“Purtroppo ci stiamo occupando di due casi gravi. Anche i bambini si ammalano e possono avere patologie acute o importanti o avere anche delle patologie infiammatorie dopo la guarigione dal Covid ed è quindi necessario, se i bambini sono al di sotto dei dodici anni, che i familiari si vaccinano, se sono in età da essere vaccinati, che si vaccinano essi stessi”, così la dottoressa Marilù Furnari, responsabile della direzione medica dell’Ospedale dei Bambini.

Ribadisco che solo con la vaccinazione di massa possiamo impedire il dilagare della variante Delta e delle varianti in genere ed ottenere l’immunità di gregge. E oltre agli anziani ai devono vaccinare i ragazzi  per potere iniziare le scuole in sicurezza”.

“Un’ eventuale stretta conto i cambiacasacca? Il M5S sarebbe favorevole senza se e senza ma. Questo fenomeno è un vile, vergognoso tradimento agli elettori, e pertanto è inaccettabile, specie se, come spesso avviene, i voltagabbana finiscono per fare da stampella al governo cui gli elettori gli avevano dato mandato di fare ferrea e sana opposizione”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, riferendosi alla proposta di modifica del regolamento dell’Ars avanzata dal Pd.

“Lo abbiamo sempre detto e ripetuto, se qualcuno, per i più disparati motivi, non si ritrova più nei valori e nella condotta della forza politica che rappresenta, può benissimo uscire dal gruppo parlamentare, ma contemporaneamente, per rispetto degli elettori, dovrebbe avere la correttezza di dimettersi, continuando magari a fare politica da semplice cittadino, fuori dalle istituzioni”.

“Vergognoso – continua Di Caro – mantenere anche ruoli nell’ufficio di presidenza, ottenuti col partito cui sono state voltate le spalle. Questo in futuro non dovrebbe essere più tollerato e, soprattutto, permesso”.

“Rispetto alla proposta del Pd – conclude Di Caro – non solo siamo favorevoli, ma saremmo ancora più rigidi, visto che noi, a differenza del Partito democratico, non abbiamo mai contemplato l’eventualità che qualche fuoriuscito da altri partiti potesse entrare a far parte del nostro gruppo”.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), con sentenza pubblicata in data 8 luglio 2021, ha annullato le due delibere della Regione Sicilia, con le quali venivano aggiornate le tariffe del Servizio Idrico Integrato per il periodo 2016-2019 di Sicilia Acque S.p.a.

La sentenza conferma quanto Federconsumatori Sicilia e Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni ripetono da anni: va soppresso il “sovrambito”, meccanismo tramite cui Siciliacque SpA vende l’acqua all’ingrosso. La sentenza conferma anche che la tariffa applicata in base alla Convenzione con la Regione Siciliana era troppo alta.

Secondo il CGA, poi, le tariffe devono essere stabilite dagli Ambiti Territoriali Ottimali (ora Assemblee Territoriali Idriche – ATI) e non dalla Regione Siciliana. Quindi le tariffe idriche dell’acqua all’ingrosso non possono essere decise né da una Convenzione né dal governo regionale, ma dalle ATI e dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Federconsumatori Sicilia – spiega il presidente Alfio La Rosa – monitorerà le ATI dei territori interessati dagli effetti della sentenza affinché si attivino nel più breve tempo possibile per richiedere le maggiori somme versate a Siciliacque dal 2016 al 2019”.

La Consulta Giuridica Regionale di Federconsumatori Sicilia, inoltre, sta studiando la possibilità di predisporre eventuali azioni legali al fine di estendere i rimborsi a tutti gli utenti del Servizio Idrico Integrato, in tutto il territorio siciliano.

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento che di fatto attiva una sanatoria edilizia per le costruzioni realizzate dove esiste un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta. Il testo ha avuto il via libera con un solo voto di scarto 19 favorevoli e 18 contrari, nonostante una spaccatura nella maggioranza con diversi deputati che non hanno votato e con due voti arrivati dagli ex grillini di Attiva Sicilia Angela Foti e Sergio Tancredi. Mentre Pd, M5s e Claudio Fava hanno votato contro, si sono invece astenuti la presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino di Diventerà bellissima e Danilo Lo Giudice (Gruppo misto). Prima, a Sala d’Ercole erano state votate altre due ‘leggine’: una concede la proroga fino al 30 luglio per la possibilità di chiedere il rinnovo fino al 2033 delle concessioni balneari, l’altra modifica la legge sul gioco d’azzardo

“Abbiamo dato il via libera alle norme che prorogano i termini per le concessioni demaniali dando la possibilità a tanti imprenditori, fortemente penalizzati dalla pandemia, di completare l’iter autorizzativo con maggiore tempo nella definizione delle pratiche amministrative. Inoltre la legge approvata migliora le norme per i corridoi di lancio che servono a fare uscire più agevolmente dai lidi le imbarcazioni – dice la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto -. Le nuove norme risolvono anche la problematica relativa alla rimozione dei rifiuti abbandonati in aree demaniali marittime con misure per la messa in sicurezza in capo al Dipartimento Ambiente che potrà avvalersi anche dei Comuni, dell’Arpa. La seconda legge approvata rivede alcune norme della legge regionale 24 del 2020 che contrasta il disturbo da gioco d’azzardo. In pratica, pur confermando le misure che impongono distanze di sicurezza dai luoghi sensibili per l’installazione di apparecchi per le scommesse e il gioco, fa salve le autorizzazioni precedentemente rilasciate anche davanti a cambiamenti contrattuali tra gli esercenti e le agenzie di scommesse”, conclude.

“Oggi si è consumata la pagina peggiore di questa legislatura. Nonostante gli appelli dell’opposizione, il governo Musumeci, in particolare l’assessore Cordaro con il centrodestra e tutte le sue stampelle, è riuscito ad approvare il condono previsto all’articolo 20 del testo. Una vergogna assoluta”. Lo scrive il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, su Facebook. Sul post anche la foto con l’esito della votazione: 19 a 18 per la coalizione che sostiene il governo regionale.

Sul piede di guerra anche il Movimento cinque stelle: “Il nostro emendamento che bocciava il condono edilizio non è passato per un solo voto, grazie anche ad alcuni nostri ex colleghi, ora di Attiva Sicilia – dice il pentastellato Giampiero Trizzino -. L’aggressione al paesaggio di questa norma, che estende gli effetti del terzo condono, di berlusconiana memoria, alle aree a vincolo relativo, per intenderci quelle tutelate dal paesaggio o quelle a rischio idrogeologico, è inaccettabile. Con questa norma il governo Musumeci, quello degli inceneritori, si conferma sempre di più nemico giurato dell’ambiente. Attendiamo il voto finale dell’aula, nella speranza che i deputati più avveduti capiscano il pericolo insito in questa norma”.

“Inaccettabile oggi l’approvazione dell’articolo 20 relativo alla ‘compatibilità delle costruzioni realizzate in aree sottoposte a vincolo’. Quest’articolo prevede infatti un condono straordinario, cioè l’estensione del condono edilizio del 2003 agli immobili che insistono sulle aree a vincolo relativo, ossia anche nelle aree con vincoli paesaggistici”. Lo afferma Valentina Palmeri, deputata regionale di Attiva Sicilia e portavoce dei Verdi all’Ars. “Una riscrittura inammissibile presentata pochi minuti prima della discussione dell’articolo de quo dopo che la norma è stata oggetto di lunghe discussioni e approfondimenti in commissione – aggiunge -. L’approvazione di questa sanatoria è un brutto segnale politico, in una Sicilia segnata dal problema dell’abusivismo”.
Cordaro, intanto, replica alle accuse: “Non si tratta di sanatoria – dice l’assessore al territorio -. Questa norma ripristina la certezza del diritto assente in Sicilia da oltre 20 anni in tema di edilizia in ragione della mancata attuazione della legge regionale 326 del 2003. Sanatoria è quando l’approvazione di una norma determina l’automatica regolarizzazione, nel caso dell’articolo 20 si tratta di vincoli relativi, e quindi il cittadino per poter sanare la sua situazione deve chiedere e ottenere il parere favorevole degli enti preposti al controllo, siano essi le Soprintendenze, il Corpo forestale, il Genio civile etc…”.
E aggiunge: “Il governo Musumeci, per legge, sta facendo quello che in maniera inappropriata ha fatto il governo Crocetta attraverso due circolari,  prima dell’assessore e vicepresidente Mariella Lo Bello, e poi dell’assessore al Territorio pro tempore Maurizio Croce. Sono fiducioso sul fatto che la legge non verrà impugnata dal Consiglio dei Ministri, ma se ciò dovesse malauguratamente accadere finalmente ‘costringeremo’ la Corte Costituzionale ad esprimersi attraverso principi di diritto definitivi sul punto”.